| Il sonoro crac di una Smaterializzazione lo riportò lì, nell'Atrium del Ministero, un luogo che non calcava ormai da qualche anno. Il suo volto, rispetto all'ultima volta, era solcato da qualche ruga in più. I segni dell'età iniziavano, piano piano, a farsi sentire. Aveva ottenuto il via libera per tornare ad occupare il suo vecchio ruolo all'Ufficio Misteri ed era proprio lì che si stava dirigendo. Dopo tanto tempo, c'era da fare un po' di ordine. Non si stupì di non vedere volti conosciuti. Era in pieno orario lavorativo, quindi la maggior parte dei Ministeriali era a svolgere incarichi all'esterno del Ministero e chi rimane a fare le scartoffie in ufficio... beh di solito c'è molto ricambio di personale tra quelli. In 4 anni chissà quanta gente aveva cambiato lavoro, chissà quanti di quelli che conosceva se ne erano andati. Dopo parecchio tempo, infine, arrivò all'ultimo livello. Ufficio Misteri. Scese e, a passo sicuro, si ritrovò di fronte alla porta del suo ufficio. Beh, Camille non l'aveva fatto saltare in aria personalmente. Era già un passo avanti, si disse. Entrò e vide che tutto era come l'aveva lasciato. Addirittura ogni tanto qualcuno si degnava di pulirlo, interessante. Si sedette alla scrivania e rimase lì, per un attimo, contemplando ciò che lo circondava, poi prese un fascicolo ed eliminò tutto quello che c'era all'interno, tranne i dati anagrafici a cui si riferiva quel fascicolo. Ormai erano passati 4 anni. Avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo, le sue vecchie indagini non gli servivano più... Avrebbe dovuto ricominciare, se l'incarico fosse stato ancora suo, effettivamente.
Nicolas Black...
Ecco chi voleva cercare. Quel nome. Era stato ciò che l'aveva fatto impazzire, l'impossibilità di trovare tracce su di lui. Ma ora no. Ora, qualsiasi mezzo, a qualsiasi costo, l'avrebbe trovato. Sperando che gli lasciassero l'incarico, per l'ultima volta
|