Pioggia a catinelle

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Yuri Russell Hill
view post Posted on 31/3/2013, 02:28




- Ah, e ti pareva... -
grugnì Yuri, poggiando una mano sul vetro freddissimo di uno dei finestroni del corridoio, nel secondo piano. I goccioloni battevano sul vetro quasi a ritmo, dividendosi e riunendosi in rivoli d'acqua.
Il cielo non dava spazio a grandi speranze, di un grigio cupo, che di più cupo c'era solo la foresta proibita.
Prese a giocherellare con le punte dei suoi capelli castani scurissimi, quasi neri, e fissò sconzolato il suo riflesso, I suoi occhi color miele gli restituirono lo sguardo, mentre si ficcava l'altra mano in tasca.

- Cosa può accadere di bello in una giornata come questa? Credo che la mia aspirazione massima per oggi, sarà dormire tutto il giorno. Almeno avessi lezione, mi svagherei. -
Quasi si stupì di quello che aveva appena detto, soffocò una risata, e riprese la sua passeggiata, sorridente come al solito, ma un pò più giù del solito.
 
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»Usuratonkachi
view post Posted on 31/3/2013, 03:10




Svolta a sinistra, tutto dritto fino alla fine del corridoio, svolta a destra e quello che cercava doveva essere lì. O almeno: avrebbe dovuto essere lì. Sì, perché ora che scrutava meglio quel corridoio, che intervallava panchine in pietra e armature che, probabilmente, facevano da dimora a discendenze centenarie di aracnidi di ogni genere, trovare il giusto luogo in cui aveva nascosto quel volume sembrava improbabile.

*Complimenti Terry! Quella di ieri è stata l'idea del secolo, proprio. Ora se non ritrovi quel volume come lo spieghi al suo possessore?*


Quella vocetta petulante era costantemente nella sua testa. Non la smetteva mai con quel suo sarcasmo poco velato e quella vocetta in falsetto. Odiosa, ecco cos'era! Ma nonostante quelle piccole distrazioni doveva ancora trovare l'oggetto dei suoi desideri, insomma non poteva aver messo le gambe ed essere fuggito, no? I libri non possono farlo, vero?
Senza prestare nemmeno attenzione a quello che la circondava, se non al ticchettio costante della pesante pioggia sui vetri delle grandi finestre, si mise a dare un'occhiata generale al corridoio che le si presentava davanti: sinistra una statua inpolverata, davanti il corridoio sconfinato e a destra un essere vivente che camminava.
Quindi nulla di eclatante...o forse sì?!

*Sì, genio, questa è un'altra tua trovata. Confido che tu, prima o poi, ritrovi il secondo neurone, altrimenti finiremo male prima o poi!*


Che male c'era a tirare in causa un altro essere vivente? Alla fine non doveva fare nulla di losco, soltanto ritrovare un oggetto smarrito! Decisa, si diresse verso quello che sembrava un ragazzo e che fino prova contraria lo era.
Sembrava distratto nel suo incedere lungo il corridoio e il fatto che borbotasse e ridesse da solo poteva essere solo che una conferma.
In realtà non voleva disturbarlo, ma le serviva proprio una mano. Non ci pensò due volte: allungò un po' il passo fino a trovarsi uasi al fianco del ragazzo e poi si schiarì la gola.
Un misero tentativo di attirare l'attenzione,ma, come se non bastasse, decise anche di aprire la bocca e chiedere distrattamente, fissando davanti a sè:

"Scusa, ehi, scusami..."


Primo aproccio verbale. Ora allungava una mano e con un dito picchiettava sconsiderata la spalla del ragazzo, che continua la sua camminata. Senza nemmeno aspettare di vedere se lui le avrebbe prestato attenzione proseguì:

"Un parere: i libri, se lasciati incustoditi in luoghi come questo, possono mettere le gambe e zompettare via?"


Non pensava nemmeno lui l'avrebbe degnata di minima attenzione, ma tentar non nuoce...o almeno così aveva sentito dire.
 
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Yuri Russell Hill
view post Posted on 31/3/2013, 03:44




"Scusa, ehi, scusami... Un parere: i libri, se lasciati incustoditi in luoghi come questo, possono mettere le gambe e zompettare via?"
Queste le parole che si sentì arrivare addosso alla velocità di un ceffone, mentre la ragazza di cui non si era accorto lo picchiettava alla spalla. Nemmeno il tempo di arrossire come al solito, doveva rispondere subito, o avrebbe fatto la figura dello stupido.
- Io non...lo so...sei sicura di essere normale? - Chiese, senza pensarci tanto, mentre la scrutava. Portando una mano sotto il mento, e l'altra a reggere il braccio. No, non la conosceva, ma era una grifondoro. E lui non aveva nessun amico in grifondoro, ora che ci pensava, aveva tanti amici al di fuori dei tassini quanti bei voti. Zero.
Si stupì ancora di più di non avere arrossito, come faceva sempre con le ragazze, forse perchè lei si era subito dimostrata stramba quanto lui. E forse perchè quello che di solito faceva la figura dello strano di solito era lui, per l'appunto.
Intuì anche che aveva bisogno di aiuto. Forse si aspettava un'altra risposta.

*Ah giusto, in questi casi bisogna essere carini, sì.*
- Devo essere carino? Ah cioè, ti serve una mano? tanto non è che io abbia granchè da fare ora eh. -
continuò ficcando entrambe le mani nelle tasche e sorridendo a quella bizzarra ragazza dai capelli rosso acceso.
-Se l'hai lasciato qui intorno salterà fuori! anzi oddio spero di no, potrebbe farmi paura. Non è che era il libro mostro dei mostri, vero? -
Chiese, un pò accigliato e preoccupato.
 
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»Usuratonkachi
view post Posted on 31/3/2013, 04:23




Come non detto, quello che si rivelò essere un ragazzo (sì, grazie, si era già capito tempo prima) appartenente alla casata di Tassorosso l'attenzione la prestò veramente. Sembrava quasi strano che qualcuno le rispondesse, avendo messo in pratica un comportamento...come dire, inusuale per i costumi di ogni altro studente. Ecco, forse l'aveva preso alla sprovvista. Quello doveva riconoscerglielo.

*Ah! Visto, non è difficile pensare che tu sia matta. Insomma l'hai veramente importunato per chiedergli quello? Che Merlino e il suo Ordine ci salvi!*


Effettivamente il suo approccio era stato diretto e, diciamolo, totalmente fuori luogo. La fortuna che le era capitata era di trovarsi davanti una persona decente, che non l'aveva guardata male e fosse fuggito via.
Terry cercò di rispondere almeno alla prima domanda, osservando il ragazzo con un sorriso ebete, come ste stesse ponderando chissà quale idea geniale:

"Normale? Beh direi che dipende tutto dalla tua concezione di <<normale>>. Se intendi il fatto di essere discreti e riuscire ad aprocciarsi alle persone in modo decoroso e consono...allora no, non sono normale. Se invece mi stai chiedendo se ho tutti neuroni, ti direi che una voce mi ripete che uno si è perso."


Poi, la ragazzina continuò borbottando:

"Il fatto che mi dica di non cercarlo è una questione diversa, però..."


Il ragazzo di fronte a lei aveva un atteggiamento buffo, ma almeno era naturale e sincero. Quando uscì dalla sua trance, che chissà doveva l'aveva portato, lo sentì continuare:

- Devo essere carino? Ah cioè, ti serve una mano? tanto non è che io abbia granchè da fare ora eh. Se l'hai lasciato qui intorno salterà fuori! anzi oddio spero di no, potrebbe farmi paura. Non è che era il libro mostro dei mostri, vero? -


A quelle parole, non riuscì a trattenere una risatina. Non era di scherno, solo che era buffo e l'aveva divertita. A quel punto doveva almeno rispondergli, no?
Lui le aveva prestato attenzione e anche una mano, sembrava e lei nemmeno rispondeva? Che razza di maleducata poteva sembrare?
Con sguardo allegro osservò il ragazzo, piegò leggermente il capo sulla spalla sinistra e poi disse:

"Merlino, se hai una mano prestabile, te ne sarei infinitamente grata. No, no non è quel libro peloso in cerca di attenzioni. E' un libro Babbano, quelli melensi che usano scrivere loro. Spero non sia fuggito a gambe levate...o meglio a pagine in spalla"


L'ultima era una freddura che le era scappata senza nemmeno pensarci. Assomigliava molto a quella che aveva detto a suo nonno, confondendosi con le sequenze di parole: nuvole a catinelle, pioggia a pecorelle. Era stato esilarante. Nonostante tutto Terry shignazzò, per poi tornare ad osservare le mosse del Tassorosso di fronte a lei.

*Non hai pensato che magari, solo magari, potresti sembrare anche psicopatica a fissare la gente come se fossero animali dello zoo?! Tanto per chiedere, eh!*

 
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Yuri Russell Hill
view post Posted on 31/3/2013, 04:46




- Ehm... -
Mugugnò il ragazzo dai capelli appuntiti, mostrando il suo sorriso migliore, mentre cominciava a camminare, seguito dalla ragazza, per cercare lì intorno. Sinceramente non aveva capito una parola di quello che aveva detto.
- ssssì. - rispose convinto, e per non farsi vedere impreparato, tentò di ricordare almeno una parte del suo discorso.

- Comunque se è un libro babbano, stai tranquilla che non scappa, al massimo prende la muffa. Che schifo. Ma...Domanda. - Proseguì premendo lievemente un indice sulla fronte della ragazza mentre camminavano - ...Che l'hai nascosto a fare qui? -
 
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»Usuratonkachi
view post Posted on 31/3/2013, 22:33




Dal viso del giovane Tassorosso di fianco a lei, si poteva capire che la comprensione era stata ardua. Le rispose con un vago verso d'assenso. C'aveva provato, povero, veramente aveva provato a seguirla e magari capire, ma il discorso intricato e i giri di parole...beh diciamo che avevano confuso la stessa Terry.

*Bisogna ammettere che se ti chiedessero di scegliere tra vita e morte, probabilmente, con i tuoi discorsi astrusi riusciresti a cavartela illesa. Un punto a tuo favore, mia cara..*


Seh, certo, come se quella vocina non la stesse prendendo in giro. In parte, però, nella testa della giovane non suonò come un insulo, magari solo un leggero sfottò.
Uscendo dalle sue elocubrazioni mentali, Terry si perse la prima parte dellla frase del compagno. Ma visto che proseguì immediatamente, non doveva essere stata una domanda, vero? Altrimenti sarebbe rimasto a fissarla in cerca di risposte che lei non avrebbe saputo dare, causa la sua distrazione momentanea.
Nonostante tutto, la seconda parte (quella che colse, grazie a Merlino!) era una domanda vera e propria, che reclamava una risposta mirata e non labirinti di concetti. Questa fu anche sottolineata da un gesto casuale del Tasso: l'indice della sua mano andò a posarsi sulla fronte della sua "ospite".

Con un colpetto di tosse, la ragazzina dai capelli rosso acceso, si schiarì la voce e, nel mentre, cercava una scusa plausibile per quella sua precedente azione di nascondere il fantomatico libro. In fondo era una domanda più che lecita: perchè nascondere un qualcosa che, si sa benissimo, sarà necessario in un prossimo futuro?
Concludendo un fiume di pensieri pari ai rivoli d'acqua che scorrevano sulle vetrate delle finestre del corridoio, si apprestò a rispondere:

"Effettivamente è una domanda interessante. Il libro mi è stato prestato..."


e fino a questo punto nulla di strano, no? Le persone si scambiano spesso volumi scolastici o letterari, senza alcun problema. Di certo non era questa la motivazione, non voleva mica tenerselo per se, anche se...

"Il problema nasce dal fatto che il libro non l'ho ancora restituito dopo almeno cinque o sei mesi, da che mi è stato prestato...Nulla di catastrofico, ma il suo proprietario mi stava assilando per riaverlo, ma non si può abbandonare la lettura sugl'ultimi capitoli! Non ho forse ragione?!"


Gesticolava come una forsennata, per far comprendere il suo punto di vista: un punto rappresentativo del suo carattere. Non ce la faceva a parlare stando immobile, lei aveva bisogno di tutto lo spazio disponibile per far comprendere meglio il fulcro del discorso (che, come si intuiva, spesso divagava in ogni dove). A questo punto prese un piccolo respiro, poi espirò delicatamente e concluse la sua "esposizione":

"Il proprietario del libro mi stava pregando di restituirglielo da un po' di tempo e, allora, ho avuto la brillante idea di nasconderlo ieri e di dirgli che lo dovevo cercare nel mio dormitorio. Da qui in poi, si può intuire come continui la faccenda, visto che la stiamo vivendo ora..."


Non era felice di ciò che aveva escogitato, ma bisogna anche calcolare il neurone rimasto solo e il fatto che fosse lenta nella lettura...magari aggiungendo anche le lezioni e il tempo libero ridotto.
Non era mica una piccola ladruncola, lei!
 
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Yuri Russell Hill
view post Posted on 31/3/2013, 23:13




Il tassino ci rifletté un attimo, mentre la ragazza gesticolava e raccontava la sua disavventura, era divertente notare la sua espressività, attraverso quei gesti. Mentre si chiedeva se avesse tutte le rotelle al posto giusto, alla fine della frase, le rispose subito:

- Ma scusa, non facevi prima a nasconderlo nel tuo baule? almeno stavi sicura che non lo perdevi, ora vai a capire chi l'ha preso...temo dovrai più di una spiegazione al proprietario, se non lo ritroviamo! -


Poi, con un sorriso a trentadue denti e l'indice rivolto verso il soffitto, la guardò negli occhi, con l'aria di uno che sa il fatto suo.

- Ho la soluzione. -


proferì, prima di infilare la mano nella tascona, e tirare fuori una palla spinata.

- TA-DAAAAANh-ah-uh-ih-ah!! -


cominciò con un gesto teatrale, poi però si accorse che le spine facevano male, e in un attimo si era ritrovato a fare il giocoliere per qualche secondo, con quella palletta di aculei, prima di posarla delicatamente a terra. La pallina si srotolò, rivelando un simpatico animaletto dal naso nero e muso allungato, occhietti neri e lucidi, coperto di spine sulla schiena, che si mise subito ad annusare l'aria, visibilmente assonnato.

- Questo è Balder, il mio riccio! -


Disse con aria soddisfatta, mentre lo guardava con occhi pieni d'amore, piegato sulle ginocchia. Effettivamente i due si somigliavano, Anche Yuri aveva una parte di capelli appuntiti.
Poi tornò a guardare gli occhi castano scuri della ragazza con intensità. Siccome erano troppo vicini però, distolse subito lo sguardo. Ok sì, era diversa, ma pur sempre una ragazza, non è che poteva pretendere più di tanto, da sé stesso. Il riccetto intanto annusava l'aria, contraendo appena le narici minuscole, e appena vide la ragazza, sembrò imitare il padrone, dato che nascose subito la testa, arricciandosi un pò.

- è in grado di ritrovare qualsiasi cosa, giuro. Adesso ci basta seguirlo e ci porterà dritto dritto dal tuo libro! Geniale no?? -


si trattava di un comunissimo riccio africano, ma era evidente che per il ragazzo, c'era qualcosa di più, in lui.
 
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»Usuratonkachi
view post Posted on 2/4/2013, 00:48




Effettivamente, dopo che lei ebbe finito di parlare o di gesticolare, il giovane Tassorosso espose la sua teoria più che valida. Il problema era che, essendo quella la soluzione più semplice, era certo Terry non l'avrebbe seguita comunque. Non che non c'avesse pensato, eh! Semplicemente le sembrava un opzione troppo banale e, allora, il neurone solitario le aveva proposto quella via di fuga alla banalità. Che ora il piano si rivelasse un buco nell'acqua non era molto rilevante.

Sicuramente, però, Terry si allarmò un po' alla prospettiva di doversi giustificare con il possessore del libro, a causa della scomparsa di quest'ultimo.

*Grande genio, tu, mh? Cioè pensi al piano e poi, quando si rivela un fiasco, non pensi nemmeno a cosa comporti? Geniale, veramente un genio del male!*


Ecco, magari non le serviva la vocina interiore ripeterle la sua stupidità. Mentre sul suo volto nasceva un espressione corucciatta, su quello del suo compagno d'avventura spuntava un sorriso smagliante e un indice si alzò con fare saputo.
Terry rimase perplessa per qualche secondo, insomma cosa aveva scoperto il ragazzo? Ben presto, però, la sua curiosità venne saziata:

- Ho la soluzione. -


E con quelle parole si mise a frugare in una tasca deila divisa. Sembrava fosse a caccia di grandi tesori perduti. Un urlo di giubilio poi si espanse, quando riuscì a tirarne fuori ciò che sembrava una piccola pallina piena di aculei.
Beh non era chiaro cosa fosse, in realtà. Nemmeno un secondo dopo la scena divenne quasi da spettacolo circense! Il giovane ragazzo inizò a fare il giocoliere con quella sfera acuminata, probabilmente per evitare di farsi male, finchè non riuscì a posarla sul pavimento freddo. Terry, però, non riuscì a contenersi e, a quel siparietto, le scappò una risata divertita. Immediatamente pensò che poteva essere interpretata come offesa e, allora, si tappò la bocca von entrambe le mani e fissò il ragazzo. Non sembrava essere stato turbato, o se lo fu non lo dimostrò.
La sua voce, infatti, fece nuovamente capolino per riportare l'attenzione su quella che precedentemente era una pallina spinosa, mentre si inginocchiava:

- Questo è Balder, il mio riccio! -


la ragazzina, allora, riportò stupita lo sguardo sull'animaletto descritto. Era vero, sul pavimento c'era un riccio che annusava teneramente l'aria con il piccolo nasino, osservato dolcemente dal suo padrone.
Terry non ne aveva mai visto uno da così vicino: il nonno aveva preferito tenerla alla larga da quelle bestioline, che ogni tanto facevano capolino nel loro giardino, perché era certo, la bimba al tempo, sarebbe riuscita a farsi male e far male alla creaturina involontariamente.
Concentrata com'era su Balder, così l'aveva chiamato il suo padrone, non si accorse del leggero momento di imbarazzo nel giovane compagno e non comprese a pieno nemmeno la reazione della creaturina tutta aculei, quando la percepì lì di fianco.
Non ci prestò grande attenzione, anche se si ripromise di cercare il comportamento animale e il significato di quella reazione, essendo riportata alla realtà dalla voce che sentì spiegarle la decisione di mettere in campo Balder.

- è in grado di ritrovare qualsiasi cosa, giuro. Adesso ci basta seguirlo e ci porterà dritto dritto dal tuo libro! Geniale no?? -

la tenerezza con cui parlava del suo animale lasciava sottointendere il profondo affetto che esisteva tra i due. Era bello rivedere quella stessa delicatezza e devozione che, Terry, aveva visto in sè tante volte nei confronti della sua civetta.
Sorrise allegra al giovane a fianco a lei, per poi parlare:

"Direi che è adorabile. E potrei adorarlo ancora di più se fosse in grado, veramente, di risolvere il mio dilemma..."


un respiro e poi, si imobilizzò completamente. Uno sguardo veloce al ragazzo, uno sbuffo, e un'occhiata pensierosa a lui.

"Momento, momento, momento! Io conosco il nome del tuo riccio, però...sbaglio oppure ho fatto la solita maleducata, senza presentarmi e senza nemmeno chiedere il tuo nome?"


Scosse la testa. L'avevano cresciuta con uno spirito molto rispettoso per la buona educazione e ora, cosa faceva? Mandava anni e anni di duro lavoro nel fossato. Il nonno, se avesse saputo, sarebbe arrossito per la verogna e la nonna avrebbe scosso il capo rassegnata.

"Mi dispiace per la maleducazione! Piacere mio, sconosciuto Tassorosso, il mio nome è Terry Raito."


Si presentò con un sorrisone sulle labbra, lo sguardo rivolto a lui e la mano destra protesa, aspettando di stringere quella sinistra di lui. Pensò distrattamente al fatto strano che la sua personale vocina petulante non avesse ancora commentato la sua scivolata...
 
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Yuri Russell Hill
view post Posted on 2/4/2013, 01:38




Mentre la ragazza commentava sul piccolo riccio, Yuri annuiva con la testa, sicuro di sè, ma prima che potesse farle un esempio sulle capacità di Balder, la ragazza sollevò una questione a cui non aveva ancora dato peso.
Come si chiamava? E meno male che si era detto di dover essere carino.

"Momento, momento, momento! Io conosco il nome del tuo riccio, però...sbaglio oppure ho fatto la solita maleducata, senza presentarmi e senza nemmeno chiedere il tuo nome? Mi dispiace per la maleducazione! Piacere mio, sconosciuto Tassorosso, il mio nome è Terry Raito."


Si presentò allegra, tendendo la mano al ragazzo, prima che potesse risponderle in qualche modo. Tese subito la mano sinistra alla ragazza, ma si accorse subito che in quel modo non avrebbe potuto stringerle la mano, che idiota. Rimediò quasi subito con l'altra mano, non senza qualche risatina per mascherare la goffaggine, senza molti risultati, ovviamente. Terry aveva la mano abbastanza fredda. Gli venne subito in mente un detto di sua nonna,prima che le rispondesse.

- N-no, macchèsseimatta! è colpa mia. Mi chiamo Yuri Russell Hill...Russell è il mio secondo nome, tu puoi chiamarmi Yuri, che poi è il mio nome. Hill è il cognome.-


Le lasciò la mano, anche perchè mentre si presentavano, Balder era partito come un razzo in avanti, fiutando qualcosa nell'aria.

- A-ha!! Che t'avevo detto? Eccolo che parte! -


Sempre accovacciato, Yuri, cominciò a seguire il suo animaletto zigzagando per tutto il corridoio, intanto un paio di studentesse di Serpeverde e una corvonero, non mancarono di ridere di fronte a quella scena, e di fare commenti poco carini, mentre lo sorpassavano, ma lui non ci dette peso, o forse non se ne accorse. Alzando la voce si rivolse di nuovo alla ragazza appena conosciuta.

- Terry Raito eh? Che nome particolare! Sei svedese? -


Chiese stupidamente, anche perchè lui in Svezia non c'era mica mai stato.
 
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»Usuratonkachi
view post Posted on 23/4/2013, 22:15




Un momento di indecisione da parte del ragazzo Tassorosso davanti a lei: mano destra o sinistra per stringere la sua? Dopo un tentativo con la mano errata, porse la mano destra e strinse quella di Terry. Al ragazzino scappò anche una risatina. Meglio così, almeno non arrossiva come capita spesso alla giovane Grifondoro. Ogni volta, infatti, che questa sbagliava in qualche modo le si tingevano le guance di un rosso troppo acceso per non essere notato.

La risposta giunse quasi immediata e così Terry scoprì il nome del ragazzo, che la stava salvando dalla sua fine per la perdita del volume: Yuri Russell Hill.
Le piaceva il suo nome. Molto spesso immaginava i nomi delle persone in base ai loro volti, ma doveva ammettere che Yuri gli calzava a pennello come nome. Non avrebbe saputo spiegare perché, ma poteva vederci il nome Yuri su di lui.

Il ragazzo ritrasse la mano velocemente, il suo piccolo riccio Balder aveva fiutato qualcosa ed era schizzato lungo il corridoio. Zigzagava veloce oltre ogni ostacolo che gli si presentava davanti e, il suo padrone, lo iniziò a seguire federlmente ancora accovacciato. Non mancarono, ovviamente, delle risatine al comportamento di Yuri. Terry, però, non potè che sorridere alla scena. Non era per schernirlo, semplicemente era ammirevole il rapporto tra il ragazzo e il suo animaletto pungente.

Ma la giovane sentì la voce del Tassorosso riportarla all'attenzione:

Terry Raito eh? Che nome particolare! Sei svedese?


Svedese? Beh...in realtà non conosceva l'origine del suo nome. Suo padre le aveva solo detto che "Terry" l'avevano scelto, perché la neonata aveva gli stessi occhioni della nonna paterna. Il nome completo della nonna, che poi la piccina non aveva mai conosciuto, era Teresa, ma l'abbreviativo donava di più al fagottino appena nato.
Iniziando ad incamminarsi dietro al tragitto compiuto da Yuri, Terry gli si affiancò quasi e gli rispose a quel punto:

In realtà...non saprei da dove proviene il mio cognome. Non ho mai visto l'albero genealogico della mia famiglia, però posso dirti che il mio nome deriva da quello completo di mia nonna paterna. Non saprei, però, se proviene dalla Svezia. Non mi suona come nome svedese, in verità. In ogni caso sono nata qui in Inghilterra, quindi direi che non è di quelle parti.

Procedendo nel suo percorso sulle orme del piccolo animaletto e del ragazzo Tassorosso, Terry decide di indagare anche sul nome del giovane. In fondo non era molto comune nemmeno il suo, magari avrebbe avuto qualche storia avvincente da raccontarle?

E tu, Yuri Russell Hill? Conosci la provenienza del tuo nome completo? Mi è sempre piaciuto conoscere le storie dietro i nome, anche se non conosco nemmeno la mia...


Un sorriso si aprì sl suo volto, ricordando come suo padre avesse sviato a quella curiosità della figlia prima che lui partisse per l'ennesimo viaggio.


Evviva per me! Sono riuscita finalmente a risponderti. Scusami per il clamoroso ritardo.
 
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9 replies since 31/3/2013, 02:28   177 views
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