| CITAZIONE (xCamillex @ 1/6/2013, 16:46) Aguzzò lo sguardo languido, il tavolo dei beveraggi era ben fornito ma non c'erano recipienti abbastanza capienti da fare al caso suo. Con somma gioia adocchiò una enorme vasca spuntata magicamente al centro della Sala, pregustando un bagno alcolico alla Caipiroska ma aveva bisogno di qualche aitante sguattero di nome Kronk che ripulisse il nero di seppia lasciato dal docente di Astronomia. Gli occhietti da furetto di quel corpo astronomico erano sempre rivolti verso il cielo, ma un'occhiatina a terra ogni tanto avrebbe pure potuto darla, giusto per scansare le cacche di bisonte. Senza contare gli auspicabili e sporadici bagni in tutti i mari, in tutti i laghi e in tutti i luoghi, in tutto il mondo e l'Universo. Si tornava sempre all'Astronomia. Vabbè, concentrò la sua attenzione verso ben altri succulenti Universi, bianchi, rossi e rosè, prese la rincorsa piegando le ginocchia, ondeggiò il bacino come aveva visto fare ad un Corvonero indemoniato ma dovette piantarsi a terra coi chiodi perchè avrebbe centrato il tipo egiziano dal cognome lungo come un codice fiscale che le si parò davanti in vestaglia. Inarcò uno dei suoi folti sopraccigli, si guardò intorno in cerca di una leva che avrebbe aperto la botola sotto di lui facendolo precipitare nella fossa dei coccodrilli ed aprì la bocca pronta a coprirlo di improperi quando la vestaglia calò ed apparvero pantaloni eleganti, stivali lucidi ed un non meglio precisato indumento striminzito che il giovane lanciò in aria. Seguì con lo sguardo la palla di stoffa che volteggiava, perdendosi l'ingurgitamento di mentine, il rosso egizio riuscì ad indossarla in un sol colpo e, quando la camiciola aderì al fisichino niente male apparve l'immagine stampata del Castoro Norberto in tutto il suo fulgido spendore.
- Plin Plon ... comunicazione di servizio ... se qualcuno trova la mascella del Ministro è pregato di raccoglierla delicatamente e di riportarla al legittimo proprietario ... plin plon -
Oh, my God, che visione celestiale. Ammutolita come una vergine di fronte al Minotauro, ammaliata da una malia ammaliante di Amelia la Strega che Amalia, colpita da una freccia scoccata da Cupido, la cui mira parve lasciare alquanto a desiderare perchè l'idiota le prese il lupino del dito mignolo del piede, imbambolata come l'ameba Black nell'Armadio di Mary Poppins, il violaceo Ministro rimase a fissare la mise di Horus-Norby mentre una non meglio precisata nonna cinese (probabilmente la nonna di prima lanciata dalla finestra che aveva bucato la crosta terrestre ed era sbucata dall'altra parte del globo con gli occhietti a mandorla) uscita da una torta con le rotelle gracchiava come una pojana torturata. Ma la vocina dell'Esorcista giungeva alle orecchie del Ministro come il soave canto di un usignolo. E mentre il Tassorosso avanzava non si sa bene come alzando ed abbassando le sopracciglia come qualcuno che ha un tic, la valchirica Camille prese a sbottonarsi il violaceo tendaggio in taffetà sbattendo le lunghe ciglia mentre cantava
"Finché il mondo gireràààààà, così la gente capiràààààà, che la tua vita inizia quiìììììììì, che la tua vita inizia quiììììììì, che la tua vita inizia quììììììììì...."
La tenda cadde a terra lasciando la donna in camiciola: una bella camiciolina di lana con la stampa della Mangusta Mirella in bella vista. Lasciò la luuunga gonna viola, con le setole che si ritrovava di certo qualcuno avrebbe dato il via alla caccia al cinghiale suonando il corno. Poggiò una mano sulla spalla di Horus/Norby e terminò la frase gracchiandogli nell'orecchio con tutta la suadenza, la reminiscenza, la bellenza, la femminilenza, l'eleghenza e la flautolenza che aveva appreso seguendo un corso per corrispondenza
"... con ME!"
Ammiccò aggiungendo
"Hola guappo, che ne dici se vengo su da te così mi fai vedere la tua collezione di vini egiziani?"
Lei gli avrebbe fatto vedere la sua collezione di setole di cinghiale. Quid pro quo. Ci poteva essere qualcosa di più bello di una camiciolina di lana del Castoro Norberto? Horus avrebbe creduto di no —a parte quando riesci a buttare giù come birilli le vecchie in fila alla Posta, riuscendo miracolosamente a passare avanti—, ma ehi, puntando lo sguardo sull'indumento che Camille aveva rivelato, il giovane si dovette ricredere: Mangusta Mirella in tutta la sua grazia, con quella bella pappagorgia in vista, lo abbagliò quasi più dei pelazzi della donna e della mise della Nonnina-Sigla, ormai superata e fuori moda che manco Enzo e Carla avrebbero salvato. E nelle orecchie di Horus, dove la freccia di Cupido era penetrata, uscendo da 'na parte all'altra come un triste trucchetto di Halloween, risuonò un'immagine. Un criceto, su una gondola, che cantava a squarciagola: "WHEN THEEE MIREEEELLA HITS YOUR EYES LIKE A BIG PIZZA PIEEEEEEE..." « Thaaat's ammmmmmoreeeeHHH turururururuuru!! » concluse sognante, mentre la Nonnina-Sigla s'arrabbattava (x2) a tirare fuori un mandolino —meglio non sapere da dove— e lo suonava, accompagnando quelle note, mentre la suadente donna si avvicinava con passo suinesco; che classe, manco il cinghiale del Brioschi avrebbe saputo eguagliarla. Il fanciullo rabbrividì quando lei parlò al suo orecchio — e l'orecchio si sentì molto lusingato, nessuno parlava mai con lui —, eppur non seppe se fosse per l'alito flautolente[?] o per una colica. In ogni caso annuì, afferrandola per un fianco e si voltò, allungando un braccio davanti a sé e muovendolo come per mostrare un set di pentole e padelle in acciaio inox Mooondial Casa (per vivere in caaasa ♪). « Mia bella Minestra, c'è un mondo di alcolici solo per noi, in questa Valle incantata di Vodka e schianti di Chianti, basta solo gotta catch'em all. » Davanti a loro, una tavola imbandita di calici, tinozze, botti, mbriagoni e quant'altro si palesò; tutto per lei. Solo il meglio, tutti de. Si voltò verso di lei, prendendola per le mani e alzandole al proprio petto, gli occhi che brillavano come in quei vecchi anime, sbrilluccicanti di passione, un po' come Maria Antonietta se spizzava Lady Oscar. « Amami, Camillina, abbandona le bische clandestine e mettiti a spremere uva con i tuoi piedini da Hobbit, solo con me... LASCIATI AMAREEEH! » Continuò prendendola per le spalle e sgrullandola con garbo. Del resto sì, era destino, le loro camiciole erano tutto un programma e lui aveva tanto da offrirle, a partire dalle fabbriche di Ronco. Tutt'intorno a tttteh, Vodafone la festa impazzava: balle de fieno, assassini col cucchiaio, bislacche bestioline d'appartamento che seguivano la Dalton, ed una magnifica fanciulla riconosciuta come sua compare, strizzata in un tubino, come le chiappe di Nicki Minaj in un paio di pantaloni aderenti, che urlava: « CHE LA DIVINITA' ORMONE SIA CON VOI E VE FACCIA RIMEDIARE! » Horus si sentì riscaldato da quella benedizione e felice alzò un pugno all'aria, oltre la schiena di Camillona. « E CON IL TUO SPIRITO, SORELLA! » Esultò. Sì, che il Dio Ormone fosse con lui e benedicesse i vini e i pani e pesci di quella festa contenuti nel barile che intanto Sir Biss si stava scolando. « Andiamo, mia bella! Eeeevviva Noè gran patriaaarca, salvato nell'aaaarca! » Cantò ringalluzzito mentre i vapori schianteschi e chianteschi già permeavano le sue narici, trascinando Camille per una mano, verso la botte grassa, grossa e succulenta.
|