Vecchi rancori

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view post Posted on 9/7/2013, 00:57
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Incontriamoci alla stamberga strillante,
Ima sappi che non sono un dilettante.
Io posseggo informazioni
che non posso dare ai soliti ministeriali buffoni.
Dalle mie ceneri io sono risorto,
tutti mi chiamano il non morto.

Non era il primo messaggio anonimo che riceveva e non sarebbe stato neanche l'ultimo.
Odiava i messaggi anonimi, denotavano la grande vigliaccheria dei mittenti, incapaci di affrontare il Ministro "a casa sua", circondato da un'orda di Auror iperprotettivi.
Tuttavia, memore della recente aggressione rimediata a Nocturn Alley, quella volta aveva deciso di premunirsi. E così percorreva il viottolo che l'avrebbe condotta alla Stamberga Strillante apparentemente sola come un gambo di sedano ma tampinata da due invisibili quanto zelanti Auror.
Non aveva idea di chi potesse essere l'autore di quel messaggio ma due ipotesi se le era prospettate: a) un poeta in erba; b) uno che conosceva.
La serata era fresca, indossava un paio di pantaloni neri ed una camicetta azzurra sotto l'immancabile mantello, la bacchetta si trovava in una delle tasche interne, a portata di mano. A parte i suoi discreti accompagnatori non aveva avvisato nessuno dei suoi spostamenti, era evidente che stava compiendo qualcosa di stupidamente avventato rispondendo fisicamente ad un invito anonimo, già una volta le era capitato di agire d'istinto e si era ritrovata in un gran casino che solo l'intervento provvidenziale di Price era riuscito a dipanare. Dunque che cosa l'aveva spinta a commettere per due volte consecutive lo stesso errore? Una prova di forza contro chiunque? L'ebbrezza del pericolo? L'eventualità che si trattasse delle stesse persone che l'avevano aggredita a Nocturn?
Non esiste sempre una motivazione per le azioni che compiamo, a volte ci troviamo a seguire una sensazione, un desiderio, un richiamo senza alcun motivo preciso. E' così e basta. Parole di sua madre.
Il pensiero di sua madre la colpì così inaspettatamente che quasi si fermò. Scosse la testa, si sistemò i capelli corvini e riprese il cammino a testa bassa, fino a che la porta del vecchio maniero non le parò la via.
Era tanto tempo che non volgeva uno sguardo mentale ai suoi genitori e quel colpo basso non fece altro che aumentare il fastidio per un viaggetto fuori porta che stava ancora cercando di spiegarsi.
Non si voltò se non per accertarsi che non vi fosse nessuno, non aveva bisogno di scambiarsi cenni di intesa con gli Auror né di fornire particolari istruzioni, tutto era già stato predisposto.
Appoggiò il palmo della mano sulla porta e spinse con decisione, l'odore di chiuso e di muffa la investì come un Nottetempo fuori controllo, mantenne ferma l'espressione impassibile ed entrò dentro la villa, chiudendosi la porta alle spalle.

 
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Wenscio™
view post Posted on 10/7/2013, 08:31




La stamberga strillante era un luogo che i più evitavano a causa di strani rumori sentiti nel passato che,ancora oggi,riecheggiano nelle orecchie dei maghi di Londra e dintorni.Tuttavia,una buona parte della popolazione era scettica riguardo quella leggenda,aveva una mentalità più scientifica.In questo gruppo c'era anche Severus,il quale,lentamente,si stava proprio avvicinando a quel luogo.
Aveva dato l'appuntamento a colei che aveva preso il suo posto,quasi usurpandolo;stava per darle l'occasione della sua vita,le stava concedendo la possibilità di avere un jolly importante da giocare:una spia all'interno dei servitori dell'oscuro signore.
Sebbene l'ex ministeriale fosse avvezzo al tradimento come mai questa follia che ere,sicuramente,prodromo di morte?La risposta risiedeva per l'appunto nella sua morte,o meglio presunta,in Giappone,quando nessuno,nemmeno colui che gli aveva garantito benefici multipli,nemmeno colui che aveva bisogno del suo aiuto;la vendetta si muoveva sui passi di Severus,che lentamente,nella sua tunica nera incappucciata e chiusa,con la mano destra che,dentro il capo di vestiario,stringeva la bacchetta magica,sapeva bene che la maga che aveva chiamato ad incontrare non era così sprovveduta da venire da sola o disarmata,camminava,fin quando con la sinistra spinse la porta cigolante della stamberga strillante;era dentro.

 
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view post Posted on 12/7/2013, 12:05
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Nessuno venne ad accoglierla, si guardò intorno cercando di focalizzare i contorni della stanza buia, aspettandosi un'uscita improvvisa da qualche anfratto ma, più passavano i minuti, più la consapevolezza che il suo "cavaliere" non fosse ancora giunto si faceva più consistente. Con la mano destra saldamente ancorata all'ìmpugnatura della bacchetta, si diresse verso la rampa di scale, gli ultimi sprazzi di una giornata serena rendevano l'ambiente ricco di sfumature, le tende non erano tirate e lei poteva procedere senza il pericolo di sbattere da qualche parte. Marge le aveva parlato del cadavere solo la mattina, non aveva avuto ancora modo di mandare nessuno ma adesso era lei a trovarsi sul posto, magari avrebbe potuto fare un salto a vedere prima che "l'anonimo" si presentasse. Il corpo Auror, in quel periodo, era ridotto all'osso, molti erano morti, alcuni in convalescenza, altri in missione fuori dall'Inghilterra e Rhaegar non sapeva da che parte sbattere la testa. Qualche esponente della squadra anti-mago era stato richiamato al Quartier Generale ma si trattava, per lo più, di Auror amministrativi e non operativi. Certo andava smaltito anche il lavoro burocratico, altrimenti sarebbero affogati nella carta. Forse avrebbe dovuto convocare l'Ordine per chiedere collaborazione, in particolare Chris Smith, l'ex Auror si era dichiarato disponibile a svolgere incarichi di spessore e lei aveva bisogno di persone esperte.
La porta cigolò ed un fascio di luce illuminò il pavimento, si voltò inquadrando un'alta figura, era avvolta dal mantello e procedeva con lenta disinvoltura. Poi la porta venne richiusa e l'ambiente rimpiombò nell'oscurità. Rimase immobile, sulle scale, la bacchetta puntata verso il basso, in direzione della sagoma incappucciata.


"Non mi piace aspettare"

Esordì scendendo uno scalino.
Gli occhi tornarono ad abituarsi all'oscurità ed i contorni della figura si fecero più nitidi. Finì la discesa fermandosi a pochi metri da lei, con la bacchetta la teneva sotto tiro.


"E non mi piace parlare senza guardare il mio interlocutore negli occhi. Voglio vederti in faccia"

 
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Wenscio™
view post Posted on 16/7/2013, 15:54




Non era la prima volta che entrava nella stamberga strillante,e conosceva abbastanza bene le stanza che la componevano:l'ingresso,per così dire principale,era composto da un salone ampio con delle tende sullo sfondo e una rampa di scale sulla sinistra;chissà dove si sarebbe sistemata l'interlocutrice di Severus.
Strategicamente il punto migliore erano di certo le scale,e,di fatti,non appena entrò,riuscì,prima di abituarsi alla penombra,a scorgere la sagoma della donna.
Si mosse lentamente,con la mano sempre stretta all'impugnatura della bacchetta.


Non essere così ansioso mio caro ministro,io ho aspettato per tanto tempo,prima di ritornare,ed ora sono tornato.Mi chiedo quanto tu possa essere stata avventata a venire da sola,non è una buona mossa!Soprattutto per il paese,perdere due ministri nel giro di pochi anni.

Voleva stuzzicarla,scuoterla un pochino.Quale sarebbe stata la reazione di Camille?Avrebbe riconosciuto il vecchio nemico,oppure si sarebbe dovuto presentare da solo?
Lentamente,la mano sinistra si portava vicino al cappuccio,all'altezza della tempia,e,con un movimento inverso,dall'alto verso il basso,faceva scendere il copricapo,la destra invece,era sempre salda nella mano destra.


Non mi riconosci ancora?Sono il tuo predecessore Remus John Lupini,o come mi faccio chiamare adesso Severus Snape.
Sorpresa?


Il suo volto non era cambiato molto dall'ultima volta che si erano incontrati:la pelle sempre liscia come una perla,gli occhi più azzurri che mai,solo i capelli erano cambiati,ora corti e accompagnati da una folta barba.
I segni più marcati della sua tragedia in Giappone erano sulla sua schiena,dove gli imponenti muscoli erano stati tagliati in due da una profonda cicatrice che attraversava in obliquo tutta la schiena.
Come si sarebbe comportata ora Camille?Avrebbe attaccato?Sarebbe scappata?O avrebbe ascoltato quello che Remus Aveva da dirgli?

 
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view post Posted on 23/7/2013, 00:09
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Benchè non temesse l'evoluzione di quegli avvenimenti, potendo contare sui suoi discreti accompagnatori, la voce che udì provenire dalla figura incappucciata le colse alla sprovvista. Fondamentalmente perchè era una voce che conosceva bene. Dannatamente bene.
Lo sguardo violaceo si fece attento, i nervi tesi, la mano sempre puntata contro la sagoma che ormai si faceva via via più nitida, mentre un'ondata di spiacevoli ricordi la investì lasciandola quasi senza fiato. E prima ancora che l'uomo, con studiata lentezza, si lasciasse cadere il cappuccio dalla testa, LEI sapeva chi si sarebbe trovata davanti.
Fu comunque terribile. Remus J. Lupin, il suo predecessore, uno fra gli uomini che disprezzava di più in assoluto, se ne stava lì, eretto, sicuro e soddisfatto dell'effetto prodotto.
Non riuscì assolutamente a mascherare la spiacevole sorpresa, quasi cacciò un grido di disappunto mentre sentiva che il suo corpo non accennava minimamente a seguire gli ordini. Rimase immobile, con il braccio tremante teso verso la figura ormai priva di cappuccio. Anche se l'oscurità non le permetteva di cogliere i particolari, potè constatare come Remus non fosse cambiato, i capelli erano più corti, aveva la barba ma gli occhi, quegli occhi di un azzurro intenso, mostravano la stessa luce oscura di un tempo.


"Cosa ... cosa ci fai qui?"

La voce flebile uscì in un soffio, deglutì provando a renderla maggiormente incisiva.

"Credevo fossi morto"

Questa volta riuscì a mostrare tutta la delusione per aver constatato che l'ex Ministro non fosse passato a miglior vita. Strinse la bacchetta fra le dita, sforzandosi di reprimere l'impulso di attaccarlo. Sarebbe servito a poco ed avrebbe dovuto giustificarsi anche con i due Auror che si trovavano fuori.
Benchè le piacesse guardarlo dall'alto in basso e benchè la sua postazione le consentisse una visuale a 360 gradi sulla stanza, decise di scendere la rampa di scale. Non aveva paura di Remus e lui non le avrebbe puntato la bacchetta contro, era un uomo perfido ma non stupido. Si fermò a circa un metro da lui e lo fissò con disprezzo.


"E quindi adesso ti fai chiamare Severus Snape ... ti sei fatto così tanti nemici da non poter usare il tuo vero nome?"

 
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Wenscio™
view post Posted on 23/7/2013, 18:15




Un ghigno sottile di soddisfazione si stampò sul volto di Remus,Camille,infatti,non solo l'aveva riconosciuto,ma ricordava ancora tutto quel che di cattivo,o di buono,dipende dai punti di vista,avesse fatto il mago.Il suo passato era ancora stampato nella mente del nuovo ministro.
Un'altra soddisfazione era stata quella di vedere la famosa paladina della giustizia provare emozioni che si adducevano più a un mangiamorte che a un membro dell'ordine.
Ma ora basta!
Non era più il tempo di giocare,ora bisognava parlare di cose di grande valenza.Sapeva che lei era l'unica che avrebbe avuto il coraggio di rischiare,che conosceva quell'uomo,e sapeva che le avrebbe portato grossi vantaggi..Prima di tutto,però,bisognava acquistare la sua fiducia,così,come fece prima con il cappuccio,così anche con la bacchetta lentamente la portò in alto,come simbolo di fiducia.


Non ti voglio uccidere.
Sono qui per darti una cosa che nessun altro potrà darti.


Ignorò spontaneamente le illazioni del ministro,non aveva voglia di disquisire sul perchè avesse cambiato nome,tanto più che voleva buttarsi alle spalle tutto il suo passato.Era cambiato,o almeno in parte.Sicurmente non era diventato un santo,ma di certo non aveva più quella voglia sanguinaria di una volta,anche se,in caso di necessità,non avrebbe di certo risparmiato una vita.
Continuò flebilmente il suo discorso,ignorando quelli che erano gli atteggiamenti della donna,il suo astio nei suoi confronti,tirava dritto come un treno.


So che voi dell'ordine camminate in cattive acque,e avete bisogno di un jolly per vincere non solo la battaglia ma anche la guerra.
E tu conosci bene i miei innumerevoli talenti,che voglio offrirti.


Nella testa del ministeriale la prima domanda sarà stata sicuramente:"perchè?".
La risposta era semplice:voglia di riscatto.
Quella parte malinconica che stava prendendo sempre più piede,quella voglia di riabilitarsi o quasi,quel senso di vendetta contro colui che lo ha abbandonato lo spingevano a rischiare il tutto per tutto.
In fondo,il suo unico obbiettivo era stato da sempre quello di scrivere il suo nome nella storia,ed in un modo o nell'altro ci stava riuscendo.

 
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view post Posted on 30/7/2013, 12:05
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Non ti voglio uccidere, le disse.
Il significato recondito di quelle parole la colpì, sapeva bene che, se avesse voluto, Remus non si sarebbe fatto il minimo scrupolo ad ucciderla.
L'espressione soddisfatta che lesse in quel volto tanto odiato le provocò rabbia e nausea, aveva goduto del suo momento di gloria, si era crogiolato di fronte alla sorpresa che lei non era riuscita a celare ed ora alzava la bacchetta al cielo in segno di ... "tregua"!
Beh, lei non fece altrettanto, mantenne l'arma puntata contro il suo petto, lasciando che Remus interpretasse il suo gesto come meglio voleva.


"Dubito che tu possa darmi qualcosa di interessante Remus"

A che gioco stava giocando? Se lo chiese mentre cercava di capire dove l'ex Ministro volesse andare a parare, lo sguardo glaciale la trapassò come se il suo corpo fosse stato inconsistente, si sentiva un essere superiore, ingiustamente emarginato, sicuro di riuscire a fare breccia con allettanti promesse. E quando finalmente scoprì le sue carte, rimase agghiacciata. In un primo momento fu convinta di aver inteso male, ripercorse mentalmente ogni parola da lui pronunciata: jolly, Ordine, guerra ... le collocò una di seguito all'altra, per vedere se si era completamente rimbambita o se fosse stato lui a subire, drasticamente, gli effetti dell'invecchiamento. Remus era un membro dell'Ordine che aveva tradito creando, con il suo voltafaccia, non pochi problemi, sia logistici che di sicurezza. Ora le stava chiedendo di poter tornare indietro, cancellare in un sol colpo tutto il passato, i tradimenti, le perfidie, le vessazioni contro gli studenti, gli attacchi, la morte di un docente.
L'incredulità per una richiesta così assurda lasciò il posto all'ilarità. Si sentì scuotere da una voglia incontenibile di ridere e rise. Rise di gusto, come non le capitava ormai da tempo. Gli rise in faccia fino a farsi venire le lacrime agli occhi e quando riuscì a calmarsi gli piantò lo sguardo addosso, trapassandolo da parte a parte.


"Tu sei pazzo"

*Pazzo* ripetè a se stessa. Si avvicinò lasciando che la punta della bacchetta gli sfiorasse l'agganciatura del mantello.

"Davvero credi che possa, anche solo per un secondo, prendere in considerazione la tua proposta?"

 
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Wenscio™
view post Posted on 1/8/2013, 21:32




Remus.
Da tempo nessuno lo chiamava così,ormai aveva cambiato completamente identità,voleva dimenticare il suo passato,a tratti glorioso,e creare una nuova storia,una nuova vita,alla ricerca di una perfezione che aveva alle spalle gli errori di una volta.Un brivido trapassò il suo corpo,come una lama che lentamente taglia un pezzo di carne,infliggendo sempre più dolore,sino a quando non ha reciso completamente il corpo.
Vecchi sapori trovarono spazio nella mente del ministeriale che a stento riuscì a tenere a bada.
La stizza nei confronti di quella donna,che lo aveva osato chiamare col suo vecchio nome,risiedeva nel suo cuore,tuttavia nessun accenno a tale sentimento si espresse sul corpo segnato dal tempo del ministeriale,solo un'apatica frase uscì dalla sua bocca,sentenziando la sua nuova identità.


Io sono Severus Snape

Aveva,tuttavia,preventivato la diffidenza della donna.
Come biasimarla?
Per anni era stato uno dei suoi massimi nemici,si poteva paragonare,quasi,all'oscuro signore per quanto odio e rancore gli riservasse.La bacchetta che premeva sul suo petto era simbolo dell'inquietudine della donna,che non riuscì a trattenere le sue emozioni.
Lo definì pazzo;forse lo era realmente,visto che stava cercando di gabbare un grande mago come Voldemort.
Tuttavia,alcuni avrebbero potuto definirlo coraggioso,ma nessuno poteva aver pietà per un pluriomicida,e questo,sebbene lo amareggiasse,lui lo sapeva bene,e proprio per questo voleva riscattarsi.

Da quando sei diventata così insulsamente ministeriale?Sai bene cosa ti sto offrendo,e sai,anche,che non sono qui per giocare.

Che il potere le avesse annebbiato il cervello,come fece a suo tempo con il mago?
Improbabile.
Piuttosto era l'odio a non farle seguire quella che si poteva preannunciare la giusta via.
La dimostrazione di ciò era lampante nel momento in cui lei lo derise.
In passato,o con altri nemici,non avrebbe sicuramente fatto così.
L'ex ministeriale volle comunque continuare la conversazione ponendo sul piatto quelli che erano i reali vantaggi derivanti dalla loro collaborazione.


Io posso fornirvi nomi,luoghi,orari.
Posso dirvi chi sono le talpe e di chi vi potete fidare.E stai sicura che sia al ministero che ad Hogwarts i traditori ci sono.
Basta solo saperli cercare.


Basta solo saperli cercare.
Voleva innescare nella testa della ministeriale una serie di dubbi che l'avrebbero quantomeno smossa dalle sue attuali posizioni.
Il pericolo di tradimenti nei due posti più sicuri e a lei a cuore che effetto avrebbero provocato?
Si sarebbe convinta?O sarebbe rimasta ferma nelle sue posizioni?

 
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view post Posted on 7/8/2013, 20:40
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Perchè aveva cambiato nome?
Una domanda che non si era posta fino a quel momento ma che poteva avere un collegamento con la proposta folle appena esternata.
Severus Snape. Non le piaceva neanche un po'.
Indietreggiò qualche centimetro, liberando la punta della bacchetta che premeva contro il suo torace, la voglia di schiantarlo si affievolì appena. Se Remus aveva tradito il Signore Oscuro o voleva tradirlo avrebbe dovuto preoccuparsi della sua incolumità, farsi vedere in giro il meno possibile, non destare nell'occhio, cambiare identità. Ma la Stamberga Strillante non era il posto più indicato per incontrare il Ministro, quel maniero era il luogo prediletto di delinquenti ed il covo ideale dei mangiamorte, Un cadavere putrefatto sostava al piano di sopra, in attesa che qualcuno lo recuperasse e lo identificasse, così da dargli degna sepoltura.


"Strano sentire parole così determinate da te, ricordo che ti piaceva parecchio giocare"

Il pensiero corse immediato a James ed ai duri scontri intercorsi fra i due, probabilmente gli si sarebbero drizzati i capelli sulla testa se avesse saputo della presenza di Remus a Londra. Si mosse, più per prendersi il tempo per pensare che per altri motivi, girò intorno al redivivo ex Ministro con lentezza esasperante, senza mai abbassare la guardia. Non avrebbe perdonato Remus consentendogli di recuperare il suo posto nell'Ordine, ma non riusciva a togliersi dalla mente l'idea che potesse davvero possedere informazioni preziose.
Compì un giro completo tornando a fronteggiarlo, non era più il Remus baldo e fiero di una volta, aveva come la sensazione che vibrasse di rabbia repressa, era lei l'oggetto della sua ira o Voldemort?
Ognuno raccoglie quello che semina. Tuttavia, ora che lo aveva davanti, non riusciva neanche ad odiarlo come avrebbe meritato.


"Dimostramelo"

Una sola parola, pronunciata quasi d'impeto, ma era il frutto di valutazione ponderata.

"Dimostrami cosa e quanto sai. Adesso. Non esiste un motivo al mondo che giustifichi la tua offerta, firmeresti la tua condanna a morte"

Si avvicinò di nuovo, evitando di lasciar trasparire il profondo disprezzo che provava nei suoi confronti.

"Conosci meglio di me Voldemort, non concede seconde possibilità. La tua vita vale così poco da spingerti a giocartela per qualcosa in cui non hai mai creduto? Voglio sapere perchè ... Severus"

 
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Wenscio™
view post Posted on 14/8/2013, 10:34




*Dimostramelo*
Doveva ammetterlo,Camille sapeva come giocare,sapeva quali erano le regole,come baipassarle senza incorrere in penalità,come rendere le infrazioni dei vantaggi,sapeva il fatto suo.L'unica cosa che la donna non aveva considerato,o meglio l'aveva fatto,solo che si era lasciata prendere dal nuovo atteggiamento di Severus,era che lo stesso sapeva giocare meglio di lei,era lui che aveva inventato il gioco,e nessuno era meglio di lui.Sapeva,infatti,che non doveva dilapidare le informazioni così in fretta,considerando,poi,che,attualmente,aveva ben poco tra le mani,sapeva di qualche nome,tuttavia erano vecchi nomi.


Visto che scateni il can che dorme,giochiamo!

Le sue parole risuonavano diverse da quelle di un tempo,erano ferme e decise,senza un briciolo di ilarità,senza un sogghigno,ed anche il suo volto era impassibile,quasi fosse una statua di marmo.Il gioco non lo soddisfaceva più.In quell'istante lui le stava concedendo,come si fa con un bambino quando il genitore lo vuole accontentare facendogli compagni in un'attività davvero stupida.
Tuttavia il gioco,come sempre in realtà,era nelle sue mani,era lui a decidere come dovevano andare le cose,ed aveva deciso che,prima di tutto,doveva rientrare ad Hogwarts.


Innanzitutto,devi farmi avere il posto di guardiacaccia ad Hogwarts. Solo da lì posso scovare i traditori ed indicarteli.

Sapeva,infatti,che solo entrando nella sua vecchia scuola poteva ristabilire i contatti con i vecchi compagni,ma soprattutto con i nuovi,di cui disconosceva l'identità.E poi uno stipendio non avrebbe fatto del male alle sue magre finanze.
Le aveva chiesto di dimostrale quello che aveva,e l'unica cosa che le avrebbe dato sarebbe stata una scelta sul come agire,niente di più.Era lei che aveva bisogno di lui,non viceversa.


E comunque,io non ti darò nulla,attualmente.Non sei nelle condizioni di chiedere.L'unica scelta che puoi fare,oltre ad accettare le mie condizioni,è quella di scegliere se fare un semplice doppio gioco,oppure un triplo gioco.

Era forse impazzito?Aveva orse ragione la donna a dire che la sua vita valeva così poco?Aveva proposto addirittura di far credere all'oscuro signore che lui si stava riavvicinando all'ordine,facendogli credere che lo stava tradendo,quando lui stava tradendo i suoi nuovi e vecchi compagni per il signore oscuro,quando in realtà stava solo tradendo l'oscuro sire.Era follia pura,ma poteva funzionare,in fondo Remus era un ottimo stratega.

Ti prego,inoltre,di non fare più domande sul perchè,e di non gettare sentenze sulla mia vita.

Queste parole risuonavano,se fosse stato possibile,ancor più ferme e decise delle precedenti.Non aveva voglia di essere squadrato come uno che ha bisogno di affetto,e questo il ministro lo doveva assolutamente capire,altrimenti,non se ne sarebbe più fatto nulla,ed ognuno sarebbe tornato per la propria strada.



Non so se ho reso chiaro il concetto di triplo gioco,in caso contattami xD
 
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view post Posted on 27/8/2013, 22:18
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"Il ... posto da Guardiacaccia?"

Lo aveva detto veramente? Stentava a crederlo. Rimase a fissarlo con un'espressione allibita, mentre la sensazione che lui non avesse tutte le rotelle a posto cominciò a farsi lentamente strada dentro di lei, una folgorazione che per poco non le provocò un ulteriore moto di ilarità.

"Forse non ci siamo capiti"

No, forse non si era spiegata bene. O magari lui non aveva inteso correttamente. Per qualche istante lasciò che la sua voce si perdesse nel silenzio della stanza buia, studiò i lineamenti e fissò con intensità gli occhi di Remus, per carpire qualche segno. Doveva essere arrabbiata, tremendamente arrabbiata ma si sentiva solo sorpresa da tanto, sfacciato ardimento.

"Piombi qui come un appestato, mi mandi un invito anonimo, per poco non mi prende un colpo nel vedere la tua dannata faccia che pensavo ... anzi .., speravo di non dover fissare mai più. Mi dici che sei qui per offrirmi informazioni, ti devi riabilitare perchè, se ti ricordi, i nostri rapporti non erano così IDILLIACI. E l'unico modo per farlo, l'unica via per fare in modo che possa anche un minimo fidarmi, sarebbe quella di metterti seduto a gambe incrociate ed incominciare a fare nomi di persone, di posti, di luoghi"

Ecco che la voce cominciava a salire, mentre parlava tutta l'assurdità di quell'incontro la investì con una tale potenza che dovette riprendere fiato.

"Invece, non solo te ne stai qui a farneticare di doppi e tripli giochi ma hai anche la faccia tosta di avanzare delle richieste. Tu-non sei-nella-posizione-di-dettare-condizioni, ficcatelo in testa. Se vuoi aiutarmi, fallo, posso fornirti protezione. Ma le mie offerte terminano qui, sarei completamente idiota se permettessi ad un vecchio mangiamorte di cui non mi fido minimamente di vagare indisturbato per la scuola"

E lei non si sentiva idiota.

"Non sono io che devo dimostrare qualcosa a te, Severus. Dimenticati Hogwarts, non è alla tua portata. E non credo lo sarà mai"

 
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10 replies since 9/7/2013, 00:57   211 views
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