| *Che cosa?Pensi forse di riuscire a farmi goal? Vedremo, fischiettatore mascherato!* A quel pensiero sul volto di Celeste appare un buffo sorriso, a metà tra il divertito e il curioso; effettivamente non sarebbe stata una cattiva idea quella di allenarsi assieme un giorno, sicuramente sarebbe rimasta colpita dal suo modo di giocare, che non ricordava affatto, e magari avrebbe sorpreso il malcapitato Will con qualche parata degna di nota. Perchè no? D'altronde potresti rimanere seriamente colpito... Sarebbe divertente, magari un giorno in cui il sole non ci scioglie, oggi è improponibile! Adorava quelle mura di pietra, permettevano al fresco di permeare per tutta l'estate nei corridoi, cosa fondamentale per la sopravivenza di persone come lei, a cui il sole piaceva, ma da lontano! La mano di Will lasciò il suo mento, e mentre ricadeva sfiorò quella di Celeste, gesto involontario o voluto? Non riusciva a capirlo, e la sua espressione non l'aiutava a risolvere il dilemma. Una cosa era certa: sembrava che entrambi cercassero un punto di contatto, c'era tensione nell'aria in quel momento, e se uno dei due non intavolava un discorso sarebbero finiti una fase di stallo. Celeste continuava a scrutarlo, cercando di capire il non detto, quello che quegli occhi nascondevano, e ad un certo punto si chiese se davvero voleva sapere cosa passasse per la testa di quel ragazzo, e se non le fosse piaciuto? D'altronde c'era un motivo se i maghi non nascevano con quella dote no? Alla fine, che gusto c'era a sapere per filo e per segno ciò che l'altro ponderava? Forse sarebbe stato noioso, in effetti avrebbe smesso di farsi mille domande, non avrebbe avuto più dubbi riguardo ad un affermazione... No, decisamente saperlo non l'avrebbe aiutata, però... Poteva sempre chiedere e studiare i suoi lineamenti. Un galeone per i tuoi pensieri misterioso Will Lo disse quasi sottovoce, si percepiva l'indecisione che l'aveva portata a porgergli quella domanda, fortunatamente il processo cognitivo che c'era stato dietro era ben celato. All'affermazione e alla domanda che seguirono, Celeste ebbe modo di capire che anche lui aveva bisogno di risposte, così le chiese nuovamente se lo riteneva brutto. *Anche no!* Sarebbe stata la risposta d'impulso, come poteva considerarsi tale? E da cosa nasceva quell'insicurezza? In ogni caso, se davvero aveva gli specchi, e se si guardava un pò intorno, come poteva anche solo pensare di non essere un Dio greco di pelle e ossa? Per la barba di Merlino, aveva un viso perfetto, occhi il cui colore era un misto tra il marrone ed il verde, sembrava avesse le sfumature del sottobosco, erano intriganti, e probabilmente avrebbe passato ore a decidere quale tonalità sovrastava l'altra... *Chissà con la neve come diventano...* Per non parlare del fisico, tonico e tutto d'un pezzo, la sovrastava in altezza e avrebbe potuto caricarsela sulle spalle e farle fare il giro del castello senza il minimo sforzo. Per cui brutto, non era proprio un aggettivo che si addiceva al suo aspetto fisico... Chiaramente bisognava sempre appurare che quel corpo avesse anche un cervello funzionante per dire che complessivamente era uno schianto, ma secondo voi, una tredicenne, poteva pensare alla sua mente quando davanti a lei si stagliava una figura così? Sicuramente non a primo impatto, non quel pomeriggio... Per il momento si godeva la prima visione su maxi schermo e ringraziava l'esistenza della biblioteca. Diciamoci la verità! Non capisco da dove arrivi questa tua perplessità, comunque no, non sei brutto... E non mi meraviglierei se le ragazze della tua casata ti cascassero ai piedi! Arrossì a quel complimento che era fuoriuscito così spontaneo dalla sua bocca, possibile che il filtro bocca-cervello si era inceppato proprio in quel momento? Abbassò per un secondo gli occhi, sospirò e li rialzò. Sperava di essersi ricomposta in quell'attimo, ma le sue guancie non avevano proprio intenzione di tornare normali, per cui le ignorò. Che altro poteva fare? Un sorriso incerto, e la sua fedele mano sinistra che sistemava una ciocca fuoriscita dalla coda posizionandola dietro l'orecchio... Nervosetta eh?
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