-A che gioco stai giocando?-
Parole fredde, gelide, queste di Toobl. Lui voleva distruggere l'orgoglio della Serpeverde, voleva far di tutto per metterla al tappeto. Ma in quel momento, chi era che stava tenendo in mano la situazione? Sembrava piuttosto un gioco a turni, e più passava il tempo, più la situazione diveniva strana e poco tranquilla.
Certo, voleva distruggerla, annientarla, soltanto per il suo modo di fare che facevano sentire lui chissà in che modo, considerando le sue reazioni. Fin dal loro primo incocio di sguardi, egli non faceva altro che cercare di far "scoppiare" Sophie insieme alla sua ira. Lei però, furba com'era sempre stata, aveva già capito il suo intento, decidendo dunque di non dargliela vinta. In quel momento però, sembrava proprio lui quello che stava per "scoppiare". Guardò i suoi occhi, nel momento in cui le bloccò la mano, nei quali non fece altro che leggere rabbia, nervoso, odio. E quella stretta intorno alla sua mano, insieme al tono in cui egli parlò, confermarono esattamente ciò che la Purosangue lesse in quegli occhi verdi. L'intento iniziale del ragazzo, era come se si stesse ritorcendo contro, ribaltando la situazione e quasi scambiando i ruoli dei due. La Serpeverde sorrise, quasi soddisfatta, continuando a guardare il viso del giovane:
-Cosa c'è, Prefetto? Non mi dire che ti alteri per così poco?-
Era ovvio e molto evidente che egli non sopportava essere calpestato, nè tanto meno trovarsi di fronte a qualcuno che faceva il suo stesso gioco, o meglio dire, che "imitava" i suoi atteggiamenti, solo per farlo innervosire. Sophie non era mai stata una persona piacevole, nè nelle situazioni di ordinaria routine, nè tanto meno nei momenti in cui ci si metteva d'impegno per far sì di essere odiata ancor di più.
Sentì il la mano del giovane che faceva ancora più forza in quella di lei, ma poteva decisamente capire che non voleva farle del male.
-Si voglio ferire il tuo orgoglio, voglio distruggere questo modo di fare strafottente e da so-tutto-io presente in ogni singolo Serpeverde di questa scuola.-
Dopo aver ascoltato quelle parole, ci fu un attimo in cui la ragazzina sentì un sentimento di odio puro e profondo per quel ragazzo. Si era veramente permesso di parlarle in quel modo? Aveva veramente osato rivolgersi così nei confronti di una Purosangue come lei? Il suo sguardo improvvisamente cambiò, ed in quel momento fece vedere tutta la sua rabbia ed il suo rancore in seguito a quelle parole. Avrebbe voluto agire, avrebbe voluto estrarre la sua bacchetta e puntargliela alla gola, avrebbe voluto fargli del male. In quel momento si accorse, per la seconda volta nella sua vita, quanto la sua voglia di vendetta nei confronti del mondo era grande. Si rese conto di quanto potesse essere pericoloso provocarla. Fece un respiro profondo, per cercare l'autocontrollo, ed a fatica ci riuscì. Riflettè sul quel ragazzo che si trovava di fronte e sul suo modo di fare, che le ricordò lo scopo che egli si era prefissato: sterminare il suo orgoglio.
Avendo allora la mente più lucida, alla Purosangue scappò una risata piuttosto divertita, tornando a parlare:
-Parli tanto male di noi di Serpeverde... Dici di me che sono strafottente ed ho un modo di fare da so-tutto-io. Ma ti sei visto, Toobl? Fin da quando eravamo in quella maledetta Sala da Ballo che cerchi di prendere in mano la situazione, ti piace comandare e odi essere messo sotto i piedi. Credi di essere chissà chi, solo perchè sei un Prefetto, quando poi magari sarai anche uno sporco Mezzosangue.-
Non avrebbe voluto fermarsi, voleva continuare a dargli contro e dirgli tutto ciò che pensava di lui, ma doveva controllarsi. Non aveva idea di cosa la stesse fermando, era già la seconda volta che si controllava. E se fosse veramente un Mezzosangue? Come l'avrebbe presa? Certo, era proprio curiosa di vedere un Mezzosangue così orgoglioso arrabbiarsi solo per essere stato chiamato in tale modo. Era curiosa, e senza dubbio l'avrebbe divertita. Ma non stava parlando con rabbia, no. Voleva solo adirarlo ancora di più.
-Ora dimmi: Come mai sei ancora qui a parlarmi? Se tu avessi voluto te ne saresti potuta andare via già da un pezzo.-
Il sorriso di Sophie si accentuò ancor di più, senza ancora distogliere lo sguardo dai suoi occhi. E' vero, se ne sarebbe andata se avesse voluto, proprio come fece nella Sala da Ballo. Ma senza pensarci troppo, cominciò ad aprire la bocca per rispondere, dicendo nient'altro che la verità:
-Sai perchè non me ne sono andata, Toobl? In questi giorni non facevo altro che studiare e girovagare per il castello. Oggi invece ho avuto la fortuna di incontrare un soggetto di divertimento. Secondo te, me lo sarei fatto sfuggire?-
Sorrise di nuovo, ancora, sperando di "riscaldare" ancor di più quel momento. Fece poi un passo indietro, allontanandosi di poco dal ragazzo. Chissà se sarebbero andati avanti in quel modo, chissà se ci sarebbe stata una fine a quella discussione, e chissà se poi si sarebbero mai più incontrati.