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| La situazione si stata finalmente smuovendo. Persuaso dalle loro parole, il folletto si convinse di avere davanti le persone che attendeva. Rivolse a Sirius una chiara espressione che avrebbe potuto facilmente tradursi con un “finalmente, ci siamo quasi” Era pronta a trasportare la cassaforte, ma l’ultima richiesta fatta dal folletto la spiazzò. -Chiave?- Ripeté in tono interrogativo *di quale chiave sta parlando?* fortunatamente tenne per se quel pensiero, guardandosi bene dall’esprimerlo a voce alta. Nessuno le aveva parlato di una chiave. Forse avrebbe dovuto dargliela il signor Savernake, ma erano arrivati troppo tardi e lui era morto. -Ma si, certo, la chiave!- Aggiunse prontamente, picchiettandosi l’indice sinistro alla tempia, come a voler sottolineare la sua sbadataggine. Avevano già perso fin tropo tempo; lei aveva una chiave, quella della sua camera blindata. Forse non era la chiave che si aspettavano, ma una camera blindata valeva l’altra. Non era così sciocca da pensare che tutte le camere blindate fossero uguali, ma la sua era altrettanto sicura, o i suoi risparmi erano in pessime mani. Magari sarebbe stata una situazione temporanea, il tempo necessario ad avvertire Camille di quanto accaduto e porre rimedio. Per il momento la sua camera blindata era l’unica cosa che aveva. Frugò in una piccola tasca del pantalone e mostrò la chiave dorata che apriva la camera numero 271 -Prego- disse allungandola verso il folletto.
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