Esame GUFO Nathan Scott

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~Hope™
view post Posted on 19/11/2013, 21:37








Un altro anno era trascorso e finalmente era giunto il periodo degli esami, gradito però da ben pochi studenti. I più “disperati” erano sicuramente gli studenti del quinto e del sesto anno, chiamati ad affrontare prove molto impegnative. In particolare gli studenti del quinto anno erano chiamati ad affrontare il Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinati, conosciuto più banalmente con il nome di G.U.F.O.. Non appena Hope fece il suo ingresso nella Sala Grande, si guardò intorno fermandosi un istante sulla soglia a contemplare l’ottimo lavoro svolto dagli elfi domestici che avevano messo via i quattro grossi tavoli che solitamente occupavano la stanza nella sua interezza, ed avevano invece posizionato un unico grosso tavolo al centro con numerose sedie da un lato e solo una del lato opposto. Non era stata la prima a raggiungere la sala quella mattina, infatti riconobbe il volto di alcuni dei suoi colleghi intenti a maneggiare le pergamene sistemate alla meno peggio sul tavolo. Quella mattina avrebbero dovuto esaminare uno studente del quinto anno di Grifondoro, tale Nathan Scott che aveva superato le prove scritte e che ora si accingeva ad affrontare la parte più ostica del suo esame: la parte orale e pratica. La Preside aveva accordato ad Hope il permesso di iniziare quella sessione dell’esame, procedendo con la sua materia alla quale avrebbero seguito poi tutte le altre. Riprese quindi a camminare in direzione dei colleghi e dopo averli solutati con un luminoso sorriso e un gesto del capo, prese posto al centro del tavolo, affianco a quello che era il posto riservato alla Preside, poi sollevò il viso in direzione della porta in attesa dello studente che sicuramente non avrebbe tardato.







Edited by MasterHogwarts - 28/4/2014, 14:13
 
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view post Posted on 20/11/2013, 20:18
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La sessione scritta dei G.U.F.O. era terminata da pochi giorni, e ancora i dubbi e le perplessità sul suo esito aleggiavano fra tutti gli studenti del Quinto Anno. Fra questi vi era anche Nathan, giovane Grifondoro, che impegnandosi nelle lezioni ed attività extrascolastiche era giunto sino a quell’importante traguardo. A lasciare Hogwarts mancavano ancora due anni, ma al ragazzo non dispiaceva affatto, alcune materie adorava studiarle, e quel castello era per lui un posto sicuro, un rifugio più caldo di casa. Ormai maggiorenne aveva preso una strada a sé, lontano dalla famiglia e dalle conoscenze altalocate di Londra. Nonostante la sua linea di pensiero riguardo all’oscurità si era avvicinata a quella del padre, non voleva avere nulla a che fare con lui, ma questi erano altri pensieri che in quel momento non dovevano affollare la mente di Nathan. Quel giorno avrebbe concluso i G.U.F.O. con le sessioni orali e pratiche. Quattro materie fra le più affascinanti e impegnative stavano per metterlo alla prova, sarebbe riuscito a vincere anche quella sfida? A pochi passi dall’entrata della Sala Grande, stranamente non era teso, era sicuro di quanto aveva studiato e della bravura dei Prof. nello spiegare gli argomenti, quel giorno avrebbe affrontato l’esame in modo eccellente, come ci si aspetta da un baldo Grifondoro. La porta era aperta in attesa del primo studente che avrebbe affrontato la temuta commissione, che comunque rappresentavano i suoi insegnati, le sue guide da cinque anni. Entrando si accomodò sulla sedia davanti all’enorme tavolo.. - Buongiorno a tutti - Un sorriso e un saluto cortese, rivolgendosi ai membri della commissione soffermando in fine lo sguardo su Persefone, sperando di notare una punta di soddisfazione nel vederlo lì seduto; la sfida per dimostrare la sua bravura stava per iniziare..
 
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~Hope™
view post Posted on 20/11/2013, 23:08








Era ancora intenta a rileggere con attenzione l’esame scritto sostenuto dalla studente, quando un rumore di passi in crescendo attirò la sua attenzione costringendola a sollevare il viso in direzione dello studente che si accingeva a prendere il suo posto davanti al banco dei docenti. I lunghi capelli scuri, fortemente in contrasto con la delicatezza delle iridi azzurre colpirono in parte la donna per intensità e ineccepibile bellezza. Il volto rilassato, in alcun modo lasciava trapelare la tensione per l’imminente prova da sostenere e il passo disinvolto lo portò a raggiungere in breve tempo la “postazione” a lui attribuita per quel pomeriggio. Hope seguì il suo sguardo, che senza esitazione cercò quello di Persefone, sua Capocasa in quello che pareva un gesto di approvazione; il suo pensiero corse inevitabilmente a Swan che nell’ultimo periodo sembrava essersi adombrato, mettendo la parte la carriera scolastica per concentrarsi maggiormente su impegni che lo portavano a trascorrere più tempo fuori dalle mura del castello. Scosse il capo cercando di ignorare quei pensieri per concentrarsi solo ed esclusivamente sulla prova che era chiamata a somministrare. Tornò quindi a osservare lo studente e chiarendosi la voce cercò di attirare la sua attenzione.

-Innanzi tutto ci terrei a congratularmi nuovamente con lei signor Scott a nome di tutta la commissione. Non è da tutti raggiungere questo importante traguardo; la sua dedizione allo studio, il suo impegno non sono di certo passati inosservati e spero di cuore che i prossimi due anni non faranno che confermare questa nostra idea. Detto questo le comunico i risultati degli scritti da lei sostenuti.-

Fece una breve pausa prima di afferrare la pergamena precedentemente sistemata in posizione strategica.

-Dunque ha superato con Oltre ogni Previsione Incantesimi, Erbologia e Pozioni. Mentre con la votazione di Eccellente ha superato Difesa contro le Arti Oscure, Trasfigurazione, Rune Antiche, Storia della Magia, Astronomia, Cura delle creature Magiche. Ora è chiamato a sostenere la prova orale e la prima materia da affrontare sarà, come avrà potuto immaginare, Difesa contro le Arti Oscure.-

Adagiò nuovamente la pergamena sulla cattedra e senza distoglie lo sguardo dal giovane continuò a parlare.

-Per prima cosa vorrei affrontare il vasto tema degli Incantesimi di Attacco. Vorrei che lei scegliesse due tra gli incantesimi appresi in questi cinque anni e me li descrivesse sia da un punto di vista teorico che pratico.-








Edited by ~Hope™ - 21/11/2013, 21:25
 
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view post Posted on 22/11/2013, 15:47
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Ad accogliere lo studente fu la Vice Preside Hope, nuova insegnante di Difesa. Lui aveva sentito alcune lezioni della donna, e ne era rimasto molto colpito, era in gamba e bella, un po’ le caratteristiche della sue ex insegnate Caroline. Tra l’altro aveva sentito che lavorasse anche al Ministero come Auror, un lavoro non certo facile da gestire insieme all’insegnamento; Hope non poteva che rappresentare la persona ideale per insegnare quella materia, e dopo Persefone una guida per tutti gli studenti di Hogwarts. Le votazioni degli scritti furono incredibili, li aveva passati tutti con Eccellente, e addirittura tre con Oltre ogni previsione, di certo non poteva che essere soddisfatto e fiero del compito sostenuto. Ora doveva dimostrare anche a parole ciò che aveva scritto, e passare alla grande anche gli orali, solo così il sesto anno gli avrebbe aperto le porte e illuminato la mente che altri incredibili insegnamenti. La prima domanda di Hope riguardò gli incanti di attacco, perfetto, quale modo migliore per iniziare un esame ad un tipo come lui.

- Perfetto, inizio dando anche un ordine cronologico di apprendimento. Riferendomi agli insegnamenti del quarto anno, ho studiato un incantesimo offensivo che mi ha particolarmente colpito, e sono convinto che il suo potere sia molto utile e potente per avere un vantaggio significativo sull’avversario, sto parlando del Conjunctivitis. L’incantesimo veniva utilizzato sin dall’antichità dai Maghi per difendersi contro i terribili draghi, che, non essendoci ancora gli allevamenti di queste creature, vivevano liberi e selvaggi. L’incantesimo agisce colpendo gli occhi dell’avversario, provocando una forte lacrimazione, arrivando ad annebbiare la vista e anche a ridurre notevolmente il campo visivo. È importante sottolineare che questo incantesimo non priva l’avversario della vista, ma la indebolisce temporaneamente abbassandola di qualche grado. L’effetto non durerà più di dieci minuti, ma l’avversario avrà comunque bisogno di più tempo per riadattarsi gli occhi alla vista e alla messa a fuoco naturale. Riguardo alla parte pratica, il Conjunctivitis si esegue puntando la bacchetta verso gli occhi dell’avversario compiendo un movimento che descriva una linea orizzontale, da sinistra verso destra. Importantissima è la concentrazione, bisogna avere ben in mente l’obiettivo da colpire. Una volta tracciata la linea andrà pronunciata la formula dell’incantesimo, Conjunctivitis, senza particolare pronuncia. La formula dovrà comunque essere pronunciata in maniera chiara e decisa. -

Si fermò per riprendere fiato, aveva detto tutto? Probabilmente sì, si era preparato molto anche sull’esposizione voleva fare assolutamente una bella figura, soprattutto dinnanzi alla sua Capocasa.

- Il secondo incanto che vorrei esporre e lo Stupeficium, studiato durante il quinto anno. Uno dei miei incantai preferiti, e di sicuro molto potente. Conosciuto anche come schiantesimo, questo incanto causa lo svenimento della persona colpita. La potenza di questo incanto e tale che un uso improprio può portare alla morte dell’avversario, proprio come successe in svariati episodi durante la prima guerra magica. Esiste un contro incantesimo specifico per questo incanto, ma deve essere evocato in poco tempo, non più di un’ora da quando la persona viene colpita, altrimenti, tutto sarà vano. Questo contro incantesimo è l’Innerva, appreso durante le lezioni di Incantesimi. Il movimento da eseguire per evocare lo Stupeficium è abbastanza complesso. Bisogna puntare la bacchetta verso il petto dell’avversario, poi flettere il braccio portandolo verso di noi, e in fine distenderlo nuovamente andando a colpire il petto dell’avversario. La formula dell’incantesimo è Stupeficium, senza alcun accento particolare, ma da pronunciare in maniera decisa e senza esitazioni. L’esatta esecuzione sprigionerà un lampo rosso dalla bacchetta che colpirà l’avversario facendolo svenire. Può anche essere bloccato da un incanto scudo, ma essendo molto potente non potrà essere rimandato la mittente. -

Concluse osservando il volto di Hope, qualcosa che trapelasse soddisfazione, delusione, stupore, ogni cosa che poteva far intendere come avesse iniziato, chissà se procedeva tutto alla grande come sperava..
 
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~Hope™
view post Posted on 24/11/2013, 11:18








Hope ascoltò con attenzione l’esposizione del giovane Grifondoro. Osservò con attenzione i lineamenti del suo viso, più volte notati durante le lezioni e le numerose esercitazioni in classe, lo sguardo attento e partecipe, la curiosità espressa, dettaglio importante e necessario nel processo di apprendimento. Sorrise soddisfatta della spiegazione fornita dal giovane e abbassando lo sguardò appuntò la domanda appena fatta su una pergamena bianca. L’esame era appena iniziato e il giovane aveva da recuperare quel voto mancato nello scritto che di certo non gli avrebbe precluso il massimo nella prova orale. Riadagiò la piuma nel calamaio e tornò a guardare Nathan negli occhi.

-Il corso di Difesa contro le Arti Oscure si basa sul concetto di paura, saprebbe dirmi il perché? Inoltre vorrei sapere se lei conosce qualche incanto basato sulle emozioni di chi lo casta. Se si, me ne saprebbe descrivere almeno un paio?-







 
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view post Posted on 26/11/2013, 10:53
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Guardava attentamente il viso di Hope cercando di carpire un qualsiasi segno di assenso o dissenso, sembrava piuttosto soddisfatta della risposta del Grifo; Nathan sorrise, aveva iniziato bene, ora non restava che continuare su quella linea di precisione e dovizia di ogni particolare. Senza perdersi in chiacchiere Hope fece subito una nuova domanda, che a parer del ragazzo risultò molto curiosa e affascinante: il concetto di Paura.

Allora, la paura è un’emozione molto intensa che deriva dalla percezione di un pericolo. Ogni volta che ci sentiamo minacciati e avvertiamo che qualcosa potrebbe colpire la nostra incolumità, questa emozione viene dominata dall’istinto, cioè quell’impulso che ci spinge a proteggersi o scappare. Io penso che la paura sia alla base del corso di Difesa, perché ogni studente o adulto che si avvicina a questa materia deve essere consapevole dell’oscurità che c’è nel mondo, e studiando e alleandosi a padroneggiare questi incanti può cercare di combattere al meglio questa oscurità. Tutti noi abbiamo paura di qualcosa, ma è proprio dalla paura che nasce il coraggio, la volontà di agire, difendersi o difendere qualcun altro, sconfiggendo in primis la paura dentro di noi. Credo che anche gil Auror hanno paura di misurarsi ogni giorno con le forze oscure, sono consapevoli di averla, ma grazie al coraggio e alla sicurezza che questa materia può darti, cercando di combattere l’oscurità difendendoci dal male.

Si fermò un istante, cercando di riordinare le idee, e proseguire con la risposta.

Riguardo agli incantesimi che coinvolgono le emozioni, mi viene subito in mente l’incanto Riddikulus. Questo incanto è utile per affrontare una creature in particolare che prende il nome di Molliccio. Essa è l’unica creatura in tutto il mondo magico a non avere una forma predefinita. I mollicci assumono la forma di ciò che la persona che hanno di fronte teme di più. Il ministero lì classifica con tre X, quindi come creature affrontabili sono da maghi esperti. Queste creature amano i luoghi bui e umidi quindi la luce ci aiuterà a farli scappare via; ma come accennato in precedenza vengono sconfitte in modo più sicuro con il Riddikulus. Innanzitutto bisogna immaginare il molliccio in una versione sciocca e ridicola, che trasformerà la paura in ilarità. Ad esempio se la nostra più grande paura sono i ragni, possiamo immaginarli con dei pattini sulle zampe, con cui non riescono a rimanere fermi e in equilibro. A quel punto bisognerà enunciare la formula Riddikulus puntandogli contro la bacchetta. Una volta reso il più ridicolo possibile, questa creatura scapperà via, perché ciò che odiano di più sono le risate e l’allegria che li circonda.

Ora il secondo incanto da enunciare e poteva fermarsi attendendo la risposta di Hope..

Un altro incanto che coinvolge le emozioni è L’Expecto Patronum. Esso è un incantesimo di protezione, atto a creare uno scudo fatto di felicità pura, in grado di proteggerci dai Dissennatori e da altre creature oscure che si cibano di sofferenza. Lo scudo può prendere la forma di un animale babbano, che rispecchia in un certo senso il carattere e l’animo del mago, un po’ come l’Animagus. Per evocare un Patronus si dovrà puntare la bacchetta verso il Dissennatore, pensando intensamente il proprio pensiero più bello e felice, ed enunciare le parole Expecto Patronum, in modo preciso e sicuro. Lo scudo potrà essere materializzato grazie al nostro ricordo più bello, sarà la felicità, le sensazioni provate in quel momento che darà potere al nostro Patronus. Essendo privi di negatività, i Dissennatori non potranno cibarsi di alcuna sofferenza e non saranno in grado di oltrepassarli. I Patronus possono anche fare da tramite recapitando i messaggi.

Concluse ben sicuro di aver fatto una bella esposizione, chissà ora quale domanda l’attendeva..
 
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~Hope™
view post Posted on 28/11/2013, 08:20








Hope rimase palesemente sorpresa dalla risposta del ragazzo. Sembrava che Nathan fosse riuscito a leggerle letteralmente i pensieri poiché descrisse con dovizia di particolari i due incanti a cui la donna aveva pensato nel momento stesso in cui aveva formulato la domanda. Annuì soddisfatta alla risposta del ragazzo e senza aggiungere altro, in modo da velocizzare lo svolgimento degli esami, passò alla domanda successiva. Ci sarebbe stato tempo per complimentarsi con il giovane e non era quello il momento, del resto se fosse stato un buon osservatore, il Grifondoro avrebbe avuto modo di leggere abbastanza chiaramente i suoi pensieri attraverso la mimica facciale.

-Bene, è corretto. Ma andiamo avanti, è corretto parlare di Licantropi Infetti? Esiste una differenza rispetto a quelli Naturali? Me ne parli-
 
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view post Posted on 2/12/2013, 12:33
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Hope fece un lieve sorriso, ma non indugiò per un istante proponendo un altro quesito al giovane studente. Tema centrale i licantropi, la domanda era ben precisa così Nathan si focalizzò sul punto del discorso, senza divagare su tutto l’argomento riguardante la licantropia, che probabilmente avrebbe aggiunto sono informazioni che Hope non aveva richiesto

- Allora, le tipologie di licantropi sono tre: I naturali, gli infetti e gli indotti. I licantropi naturali posso assumere tre diversi stadi di trasformazione: La forma animale, quella umana e quella ibrida, ossia umana con caratteristiche animali. I licantropi naturali nascono da altri licantropi naturali, e possono incrociarsi con animali o licantropi infetti della loro stessa specie o con umani, senza dar vita a razze ibride; infatti il figlio erediterà la razza dell’altro genitore. I licantropi naturali hanno la capacità di infettare altre persone con il loro morso, che una volta contratta la malattia diventeranno licantropi infetti. La differenza fra queste specie è che questi licantropi infetti sono sprovvisti della forma ibrida possedendo solo quella animale o umana. Possono infettare le persone che mordono, ma non trasmettono la licantropia ai discendenti che avranno una possibilità molto più ridotta di diventare licantropi. -

Concluse tutto d’un fiato, osservando il viso della docente..
 
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~Hope™
view post Posted on 5/12/2013, 18:43








Hope si fermò nuovamente per ascoltare con attenzione l’esposizione dello studente. Nathan aveva in realtà omesso di rispondere in modo chiaro alla sua domanda riprendendo l’argomento in modo più ampio e meno diretto. Tuttavia i concetti furono chiari e ben esposi e la donna si limitò ad annuire proseguendo con le domande.

-Al quarto anno hai appreso l’incantesimo Reducto, vorrei che tu me ne parlassi, soffermandoti sull’eventuale contro-incantesimo.-







 
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view post Posted on 7/12/2013, 18:53
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L’espressione di Hope non fu come tutte le risposte date in precedenza dal ragazzo, forse pur avendo descritto per bene l’argomento non aveva risposto innanzitutto in modo secco o sì o no, comunque si sarebbe rifatto con i prossimi quesiti, ne era certo.

- Perfetto. L’incantesimo Reducto è un incanto distruttivo, difatti il suo potere è proprio quello di far esplodere gli oggetti solidi di medie o piccole dimensioni. Per eseguire questo incanto è necessaria innanzitutto una grande concentrazione, poi si dovrà accumulare l’energia magica e farla fluire nel braccio padrone della bacchetta, la stessa dovrà essere puntata contro l’obiettivo. Una volta che l’energia sarà quasi al massimo si dovrà compiere una serie di movimenti circolari, uno in senso orario, due in antiorario e di nuovo in senso orario, e a quel punto si dovrà pronunciare la formula Reducto in modo chiaro e sicuro. L’effetto dell' incanto ben castato produrrà la distruzione dell’oggetto designato, e dalla bacchetta si potrà udire il rumore tipico di una piccola esplosione. -

A quel punto il ragazzo si fermò un attimo riprendendo fiato.

- Riguardo al contro-incantesimo, il Reducto non lo possiede, il suo potere è molto distruttivo e una volta esploso, l’oggetto sarà impossibile da ricostruire -

Terminò sicuro e speranzoso di non aver saltato nulla..
 
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~Hope™
view post Posted on 8/12/2013, 08:50








Vi era un certo grado di soddisfazione in eventi come quello che stava avendo luogo in Sala Grande. Non solo per gli insegnanti che con premura mettevano alla prova gli studenti per toccare con mano il risultato di anni di lavoro, ma anche per gli studenti stessi, il fatto di potersi mettere alla prova, confrontarsi con ore trascorse sui libri a studiare, ad apprendere. Ascoltò nuovamente, con attenzione il giovane Grifondoro che si apprestava ad esporre uno tra gli incanti più importanti appresi negli anni.

-Bene, alle sue spalle è stata posizionata un’antica armatura. Le chiedo di mettere in pratica quello che ha appena esposto dopo aver naturalmente avuto la premura di proteggere la commissione da eventuali schegge impazzite che potrebbero prodursi a seguito dall’esplosione.-








 
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view post Posted on 12/12/2013, 14:41
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La prossima prova a cui Hope sottoponeva l’allievo riguardava la pratica, una volta spiegata la teoria del Reducto ora doveva eseguirlo dinnanzi alla commissione.

Perfetto. Prima di iniziare vorrei aprire una piccola parentesi riguardo all’incantesimo che vi proteggerà da eventuali frammenti dell’armatura in distruzione.

Enunciò alzandosi dalla sedia, e guardando tutta la commissione, si sentiva preparato e sicuro.

Evocherò l’incanto Scudo conosciuto come Protego, che come dice il suo nome serve a creare uno scudo più o meno potente, in base all’esperienza del mago. Questo incantesimo ha l’effetto di bloccare e riflettere al mittente tutti gli incantesimi più semplici, come quelli delle prime due classi. Ha effetto anche sugli incantesimi più complessi, come ad esempio l’Immobilius, e lo Schiantesimo, ma in tal caso, riesce soltanto a bloccarli. Riguardo invece gli incanti molti più avanzati, del sesto e settimo anno, questo scudo non riuscirà a bloccarli. Mi sento di citare anche una precisazione sulle Maledizioni Senza Perdono. il Protego non può difenderci da una Cruciatus o dall'anatema che uccide, ma può essere utilizzato per schivare un Imperius che non sarà rimandato indietro. Per riuscirci bisogna comunque essere più potenti di chi lancia la maledizione.

Concluse impugnando la bacchetta..

Detto questo mi appresto ad eseguirlo. Non è difficile, ma bisogna mantenere la mente lucida e sgombra, altrimenti può non avere effetto. Il movimento consiste nel creare un cerchio dinnanzi a voi, ruotando il polso in senso orario e contemporaneamente pronunciare in maniera forte e decisa la formula, Protego.

Concluse, prendendosi alcuni secondi per concentrarsi, poi con la bacchetta eseguì un ampio cerchio davanti a sé, ruotando il polso in senso orario, e pronunciò in modo chiaro e deciso la formula - Protego - sperando che tutto fosse andato secondo le sue aspettative.

Adesso posso utilizzare l’incanto Reducto citato in precedenza.

Asserì girandosi verso l’oggetto designato da Hope. Rimase fermo alcuni istanti cercando ci concentrarsi al massimo. Iniziò facendo accumulare l’energia magica fino a farla fluire nel braccio padrone della bacchetta, tenendola al contempo puntata contro l’oggetto. Una volta avvertita l’energia quasi al massimo, iniziò a compiere una serie di rotazioni, una in senso orario, due in antiorario e di nuovo in senso orario, e a quel punto pronunciò la formula.. - Reducto - con voce chiara e priva di incertezza.
Come se la sarebbe cavata in questa prova? Ad Hope il giudizio finale..
 
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~Hope™
view post Posted on 13/12/2013, 19:42








Hope lasciò fare, senza intromettersi nel discorso, lasciando il tempo a Nathan di ponderare bene sugli incantesimi da produrre e soprattutto sui movimenti necessari. Aveva scelto di lasciare al ragazzo la massima liberta sull’incantesimo di protezione benché la scelta non fosse troppo ampia. Il giovane, dopo aver sottolineato la sua scelta, descrivendo in maniera chiara e precisa le caratteristiche del Protego, castò l’incanto e dalla sua bacchetta fuoriuscì un fascio di luce che produsse una barriera pronta a difendere i presenti. Eppure non aveva finito poiché l’armatura, suo prossimo obiettivo, era ancora intatta al centro della grande sala. Hope osservò con attenzione i movimenti prodotti da Nathan, il polso che leggero e abile si muoveva disegnando cerchi in senso orario ed antiorario, necessari a castare l’incanto successivo. Infatti trascorsero giusto pochi istanti ed un lampo di luce fuoriuscì dalla punta della bacchetta del giovane Grifondoro, coprendo in parte la luce prodotta dalle numerose candele, e si infranse contro l’armatura che si divise prima di frantumarsi in numerosi pezzi. Hope sorrise e unì le piccole mani bianche applaudendo la prova del ragazzo.

L’esame di Difesa contro le Arti Oscure è concluso signor Scott. Posso tranquillamente dirle che per quanto concerne la mia materia, ci rivedremo al sesto anno. Oltre ogni Previsione!

Sorrise senza aggiungere altro.









 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 13/12/2013, 21:02






Inutile sottolineare quanto fossi orgogliosa avere di fronte a me quello che poteva essere definito il mio studente preferito. Non si poteva pretendere da un essere umano l'assoluta imparzialità, e benchè Preside e simbolo di oggettività, rimanevo pur sempre la Capocasa Grifondoro e da un punto di vista professionale mantenevo quell'integrità che era doverosa, ma da un punto di vista affettivo ero libera, nel silenzio e nel rispetto dell'uguaglianza, di provare un senso di felicità puramente individuale e fine a sè stesso.

Nathan stava per conseguire i G.U.F.O. ed io ero felice.

Avevo scelto volutamente di non dare inizio all'esame: desideravo che lo studente si sentisse immediatamente immerso nella prova senza godere di un esordio più confidenziale con la sua Capocasa.
Da iniziale spettatrice quale ero, provavo soddisfazione nel constatare la sua preparazione. Ed avevo certamente notato lo sguardo di Nathan ricolmo di orgoglio rivolto a me non appena egli aveva fatto ingresso in Sala Grande. Sguardo che ovviamente avevo ricambiato con sincera gioia.
Ad ogni modo, era giunto il momento di dare inizio all'esame di Incantesimi.
Bene Nathan. Senza perdere tempo, ti chiedo di parlarmi degli incantesimi, studiati nella mia aula nel corso di questi cinque anni, che coinvolgono l'elemento "fuoco". Desidero una descrizione dettagliata di ogni incanto, compresa la modalità di esecuzione. Inoltre, scegli uno degli incanti da te descritti e fammi una dimostrazione pratica...Ovviamente con cautela.

 
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view post Posted on 14/12/2013, 18:18
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La votazione di Hope lo sorprese, era riuscito a superare il voto dello scritto, e con una punta di presunzione pensò anche di esserselo meritato, stava impegnando molto quell’anno, sotto ogni disciplina e attività. Finito l’esame di DADA arrivò il turno della sua Persefone, l’esame di incantesimi era iniziato.

Benissimo. Inizierei con l’enunciare l’incantesimo Lacarnum Inflamare. Conosciuto anche come Incanto delle Fiammelle Blu questo incantesimo è in grado di generare fuochi sul posto, ovvero in prossimità della postazione del mago che lo evoca, che saranno di una tonalità bluastra. Può risultare utile sia accendere il fuoco che per difesa personale. Per eseguirlo bisogna tracciare due semicerchi, il primo verso destra ed il secondo verso sinistra, ed una volta puntato l’obiettivo esclamare la formula Lacarnum Inflamare senza particolari accorgimenti. Questo incanto ha anche una formula alternativa Ceruleignitis, che risulta di più rapida esecuzione.

Prese fiato un istante per continuare il discorso..

In concomitanza a questo incanto vi è l'Extinguo. Che coinvolge il fuoco perché è in grado letteralmente di estinguerlo, sia naturale che magico. Per eseguirlo bisogna muovere la bacchetta dall'alto verso il basso e, una volta inquadrato il fuoco, enunciare Extinguo, senza particolari accortezze. Un altro incantesimo da citare è l’ Algor Flamma, che come l'Extinguo serve a rendere un fuoco inoffensivo, a in un modo che particolare che ora spiegherò: L’algor fiamma è noto con il nome di Incantesimo Freddafiamma ed è in grado di rende inefficaci e fredde le fiamme. Per eseguirlo bisogna puntare la bacchetta verso il fuoco ed esclamare: Algor Flamma. La pronuncia deve essere fluida come se le due parole fossero una sola. Se le fiamme colpite diventeranno verdi l’incantesimo sarà riuscito. Questi erano gli incanti diciamo meno deboli, ora passerò a descrivere incanti di classi più elevate. Fra questi c’è l’incanto incendio che ha il potere di generare fuochi che possono colpire qualsiasi bersaglio visibile al mago, anche se distante. La formula va enunciata con ardore, aspetto assai sottovalutato, pena la non riuscita dell’incanto. Per eseguirlo si dovrà puntare la bacchetta in direzione del bersaglio, mantenendo il polso rigido ed enunciare la formula Incendio. Può essere diretto sia ad oggetti che a persone e che il danno arrecato sarà direttamente proporzionale alla potenza del mago che lo evoca.

Ancora non aveva finito, quella domanda risultava abbastanza impegnativa.

Poi c’è l’incantesimo Flagramus che serve a contrassegnare con una X infuocata oggetti inanimati. La X infuocata non va a ledere l’oggetto, non lo brucia e non lo consuma. Si tratta solo di un segnale di riconoscimento. Per eseguirlo bisogna tracciare in aria, in direzione del bersaglio, una X attraverso la bacchetta e pronunciare la formula Flagramus con l’accento sulla seconda A. L’ultimo incantesimo che mi sento di citare è il Flagrate, che ha la proprietà di rendere un oggetto bollente a contatto con la pelle. Si tratta di un incantesimo assai utile, infatti è molto usato nel corso dei duelli. Per esempio mirando alla bacchetta dell’avversario, la si può rendere rovente, così da disarmarlo. Per eseguirlo bisogna puntare il bersaglio, effettuare un piccolo cerchio con il polso che impugna la bacchetta in senso antiorario e pronunciare la formula, Flagrate, ponendo l’accento sulla seconda A. Più si è veloci e più velocemente l’oggetto diventa rovente.

Poi si alzò dalla sedia, allontanando opportunamente dalla commissione per avvicinarsi ad un residuo dell’armatura distrutta in precedenza.

Ora eseguirò il primo incanto citato, il Lacarnum Inflamare.

Con la bacchetta ben stretta nella mano iniziò tracciando due semicerchi, il primo verso destra ed il secondo verso sinistra, ed una volta puntato un frammento dell’armatura esclamò la formula.

Lacarnum Inflamare!

Concluse sperando di aver fatto bella figura dinnanzi alla sua Capocasa..
 
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