| La conversazione sembrava aver preso una piega leggermente diversa, per quanto il Ministro mantenesse ancora la sua impassibilità ed un assoluto distacco, il suo tono pareva ora meno duro e le sue parole tentavano, almeno in parte, di motivare il perchè di quel colloquio, non si limitava ad esigere una risposta e di certo non sembrava intenzionata a perdersi troppo in chiacchiere, ma almeno si spiegava il perchè delle sue domande. Sorrise, chissà perchè le più alte cariche ed istituzioni spesso si trovano a non andare d’accordo con ciò che i giornali scrivono, la domanda a quel punto è se veramente i giornalisti si divertono a calunniare gratuitamente i pezzi grossi col solo scopo di screditarli o se le verità che scrivono sono così scomode da far sentire i pezzi grossi in difetto e dunque farli mettere sulle difensive e gridare allo scandalo. In quell’occasione, sicuramente, l’intenzione di Arya non era assolutamente quella di screditare nessuno, per quanto, ovviamente, ogni dichiarazione porta con se delle conseguenze, l’obiettivo del suo articolo era riportare, nel modo più veritiero possibile, ciò che era emerso dall’intervista ed era esattamente quello che aveva fatto. Le successive parole del Ministro minarono leggermente la sicurezza della ragazzina, sapeva di non essere una giornalista provetta e che di strada ancora doveva farne e ancor di più sapeva di non conoscere assolutamente tutti i giochi che stanno dietro il mondo della politica, aveva scritto quell’articolo col solo pensiero di dar voce alle parole della Dalton, non si era preoccupata di cosa quelle parole potevano scatenare, forse sì, aveva mancato di tatto, ma non era comunque convinta che la verità andasse sacrificata per evitare scontenti, molti ci avevano rimesso la vita, i sopravvissuti, i genitori, sicuramente non avevano ancora superato l’accaduto e forse mai lo avrebbero fatto, ma era un motivo sufficiente per nascondere loro cosa realmente era successo? No, sicuramente la sua risposta sarebbe stata no, anche se, dopo quelle parole si sentiva un po’ colpevole, ma solo per aver rivangato ricordi dolorosi per alcuni, non per l’aver detto la verità, quello mai. La conclusione del discorso la lasciò un attimo perplessa, le stava dicendo che lei, che a detta di Caroline era una delle sue amiche più strette, non le credeva, non credeva al suo racconto. A questo punto era decisamente confusa, perchè Caroline avrebbe dovuto inventarsi una storia così tanto fantasiosa e che, a dirla tutta, non è che la facesse proprio passare per l’eroina di turno? Non riusciva proprio a trovarci un senso. A quel punto era ovvio, si trovava lì perchè il suo articolo non era piaciuto al Ministro, ma ancora non le era chiaro se per la falsità dei contenuti, cosa che sembrava asserire o se, al contrario, per la loro veridicità e dunque per ciò che quelle rivelazioni potevano comportare. Qualcosa, però, aveva forse la priorità in quel momento, doveva togliersi di dosso l’etichetta della bugiarda che probabilmente la donna le aveva già appiccicato in fronte, poi, eventualmente, avrebbe cercato di capirci qualcosa di più.
-So che i giornalisti il più delle volte sono mal visti e che la loro reputazione non è delle migliori, immagino che un fondo di verità in tutto ciò ci sia, quindi non dubito che, in alcune occasioni, ciò che si legge sui giornali possa non corrispondere alla realtà, ma in quel caso, nulla le vieta, se vuole, di rispondere. Trovo corretto che chiunque possa aver modo di replicare ad accuse che gli vengono mosse o, in ogni caso, che chiunque sia libero di dire la sua.- stava forse girandoci un po’ troppo intorno, era meglio accorciare il discorso ed arrivare al sodo -Per quanto mi riguarda non ho nessun interesse a distorcere la verità, ci sono già abbastanza fatti strani e confusi così che trovo inutile inventarne altri, dunque, per rispondere alla sua domanda, sì, ho avuto un colloquio con miss Dalton dal quale sono emerse parecchie cose sul suo passato e su quanto accaduto ad Hogwarts, per quanto strane e, aggiungerei assurde, ho trovato il suo racconto convincente e le sue parole sincere, mi sono dunque poi limitata a riportare su carta ciò che mi era stato detto durante l’intervista, quindi di mio c’ho messo veramente poco, se non qualche commento, ma i fatti sono esattamente quelli che la Dalton mi ha illustrato.-
A questo punto, almeno per quanto la riguardava, le carte erano state scoperte, aveva deciso di non continuare a far la sostenuta dato che così facendo non sarebbero venute a capo di nulla, sperava, in quel modo, che anche il Ministro le concedesse qualcosa, qualche informazione in più per comprendere dove stesse la verità, dato che, a quel punto, non sapeva più nemmeno lei a cosa credere. Da una parte c’era Caroline, presente ai fatti e che si era dimostrata disposta a raccontare cos’era accaduto ed apparentemente le era parsa sincera, seppur la sua storia fosse inverosimile, dall’altra il Ministro, anch’ella presente ai fatti, non sembrava intenzionata a farne menzione, ma allo stesso tempo si premurava di smentire ciò che l’amica aveva affermato. Ora, la domanda era: se entrambe erano presenti, chi delle due non la racconta giusta? Bella domanda, Arya non era convinta che avrebbe trovato la risposta tanto facilmente, ma nulla le vietava almeno di provarci.
-Le dirò, sono abbastanza confusa sulla questione, capirà che ho scritto l’articolo in buona fede credendo alle parole di miss Dalton ed ora lei viene a dirmi che tutto ciò che mi ha raccontato è falso, può immaginare che a questo punto io non sappia a chi credere- *Non ho intenzione di farmi prendere in giro* -Non ho motivi per dubitare di nessuna delle due, eppure mi pare evidente che qualcuno stia mentendo, sempre che non stia viaggiando su due universi paralleli e allora a quel punto potrebbero esserci due verità diverse, ma la escludo come ipotesi- a quel punto il suo tono mutò completamente, rivolgendosi alla sua interlocutrice con fare molto più affabile e gentile, meno altezzoso -In ogni caso, come le ho detto, se vuole ribattere a ciò che miss Dalton ha asserito, non ho nulla in contrario, quello che m’interessa è la verità e se ci sono due versioni contrastanti è giusto far chiarezza, se vuole, sempre che non abbia qualcuno di fiducia che già se ne sta occupando, posso darle voce sulla Gazzetta, prometto di trattarla al pari della Dalton, ciò che mi dirà sarà riportato senza stravolgimenti.- fece una piccola pausa, doveva assolutamente chiarire un punto -Ma la avviso, non sarebbe una smentita da parte mia, ciò che penso io non è rilevante, semplicemente sarebbe lei a smentire ciò che è stato precedentemente detto, poi saranno i lettori a scegliere a chi credere, quindi non si aspetti che scriva cose del tipo “Mi sono sbagliata nel giudicare la Dalton, ha mentito, si è inventata tutto” no, assolutamente, quelle sono opinioni miei, ai lettori non deve interessare cosa credo io, devono aver di fronte le due verità per poter decidere.-
Non era convinta di aver chiarito bene il punto, anche se le sembrava abbastanza palese, non avrebbe deciso lei, per l’intera comunità magica, chi delle due stesse mentendo, se il Ministro voleva smentire ben venga, lo facesse pure e non si sarebbe tirata indietro, ma non era lei a dover giudicare, tra l’altro, in realtà, non sapeva nemmeno lei a cosa effettivamente credere.
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