Casella Posta Via Gufo

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view post Posted on 10/3/2014, 15:03
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Se c'era una cosa che l'anziano Gufo odiava era consegnare la posta dentro al Ministero. Che incubo! In primis, raggiungere l'edificio era più facile a dirsi che a farsi: è vero, la Posta aveva via preferenziali d'accesso e a loro non toccava, fortunatamente, ficcarsi nei gabinetti come aveva visto fare ai dipendenti umani, tuttavia era comunque stressante. Piombate voi, stile Babbo Natale con le piume, dentro i comignoli angusti, lordi e puzzolenti della struttura! Era un miracolo se le sue povere ali malandate c'entravano ancora, tra le pareti. Una volta usciti da lì, c'era l'ascensore. Ah, come odiava l'ascensore! Se a livello-terra i Maghi se ne stavano comodi —più o meno, quando non erano stretti tra loro tipo sardine in scatola—, sopra le loro teste non era certo meno affollato: il povero Gufo doveva dividersi uno spazio ristrettissimo con i fastidiosi promemoria violetti che svolazzavano qui e là, ansiosi di giungere alla propria destinazione, talvolta picchiettandolo e intruppandolo.
Una volta usciti da lì, c'erano i corridoio e i cunicoli. Ah, se odiava i corridoi e i cunicoli! Passava più tempo a schiantarsi contro le porte che gli sbadati Maghi chiudevano, che a consegnare effettivamente la Posta.
Vista la situazione, perché diamine non ci mandavano mai i pulcini appena usciti dall'addestramento? Perché a lui non lo spedivano mai sulle spiagge assolate? Bah!
Il Gufo fece schioccare il becco irritato, mentre le porte dell'ascensore si aprivano e lui svolazzava nel corridoio alla ricerca dell'ufficio del Destinatario. I suoi occhi color ambra si posarono per un momento sulle finestre che si aprivano sul muro laterale. Il tempo, seppur magico, sembrava splendido, in barba al clima reale che imperversava fuori di lì: freddo e nebbia. Un'accoppiata deleteria per le sue povere ossa.
Forse la demenza senile, forse la distrazione, forse il ricordo di un sole caldo sulle piume che invase la sua povera testa, fecero dimenticare per un istante al vecchio Gufo il suo compito, che rimase a fissare dritto oltre il vetro finché non finì dritto e non si spiaccicò senza ritegno sul muro di fronte a lui, che delimitava la fine del corridoio e della corsa. Letteralmente.
Con un gran tonfo, il pennuto si spalmò sulla parete ad ali larghe, scivolando a terra pateticamente. Rimase stecchito sul pavimento qualche secondo, cercando di ricordare chi fosse, dove fosse e cosa fosse. La Gazzetta ancora stretta tra le zampine, tuttavia, fu una risposta eloquente. Il Gufo sibilò di fastidio, rimettendosi malamente in piedi e frullando le ali di sdegno.
Che vergogna, che vergogna, pensò, guardandosi intorno nella speranza che nessuno, animale o umano che fosse, l'avesse visto: via libera. Zoppicante, riprese il volo, zigzagando a ritroso per la strada percorsa precedentemente finché finalmente non incontrò la porta con la targhetta del suo destinatario. Inutile dire che il Gufo non avrebbe saputo leggere neanche se ci avesse visto come un tempo. Tuttavia, l'istinto e l'abitudine erano quel che erano. Vi planò davanti, lasciando le copie della Gazzetta del Profeta a terra. Con attenzione, le srotolò zompettandoci sopra e poi, con la testa e la zampina, le spinse sotto la porta. Prima di andare bussò tre volte con il becco; poiché era anche mezzo sordo, convinto che non si fosse sentito, bussò un altro paio di volte, più forte, ignaro di quanto molesto potesse risultare alle due persone che dietro quella porta stavano amabilmente dialogando.
Poi, dopo una grattatina alle piume della coda, riprese il volo, verso l'uscita. Strano a dirsi, ma quasi quasi non vedeva l'ora di ritornare con il vento gelido nelle ossa. L'importante era andarsene di lì.


Per Camille Pompadour ed Arya Von Eis

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Arya trova inoltre all'interno della sua copia:
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view post Posted on 27/11/2014, 17:14
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E rieccolo, all'interno del Ministero, a beccare un povero promemoria violetto che gli aveva tagliato la strada. Il vecchio Gufo, decisamente innervosito —quel giorno le sue povere ossa gli dolevano più del solito— se ne stava in un angolino a stracciare, a suon di beccate, l'aeroplanino di pergamena che i Ministeriali utilizzavano per i comunicati infra-ufficio. Cosa gliene importava, al pennuto, se così facendo avrebbe mandato in malora la giornata dell'impiegato che era destinato a ricevere quel Promemoria?
Almeno, quei dannati cosi volanti —che rischiavano anche di diventare la concorrenza!— avrebbero capito la lezione e mai, mai più gli avrebbero fatto rischiare un frontale con una porta apertasi all'improvviso, tagliandogli la strada!
Con un ultimo fruscio d'ali, il Gufo riprese il volo nel corridoio, lasciando il cadavere maciullato del Promemoria a terra. Pfui! Pensò, lanciandogli un'occhiata inviperita.
Ultimamente, si ritrovò a pensare l'animale, gli capitava spesso di rischiare incidenti aerei. Forse, si disse, doveva richiedere un aumento. E un posto più comodo dove dormire. Le civette lo facevano impazzire con tutto il trambusto che facevano. Che pettegole!
Avanzando in volo di qualche altro metro, infine, gli occhi aranciati dell'animale individuarono, quasi con astio, la parete finale del corridoio, la stessa su cui tempo prima si era schiantato di poca grazia. Sibilò di sfida, e questa volta, si arrestò nel punto giusto: dinnanzi la porta del destinatario. Soddisfatto, il Gufo planò davanti ad essa, atterrando sul pavimento e facendo passare, sotto l'uscio, la copia del Giornale che aveva schiacciato con le zampine. Un paio di colpi col becco (pure altri sette, non dimentichiamoci che era sordo), per avvisare chi fosse nell'Ufficio di alzare il deretano e andare a prendersi il suo giornale, e via, il rapace ripartì, svolazzando e distruggendo qualsiasi promemoria che avrebbe incrociato sulla sua strada.


Articolo per Camille Pompadour
CITAZIONE

Nullus Prophetha in Patria Sua?


Caro Profeta,
non so se ci sei, ma credo farò comunque un tentativo,
l'Oriente è un Luogo che chiunque dovrebbe visitare almeno una volta nella propria esistenza. Ha quel quid in più ineffabile, ed inafferabile, che difficilmente le pagine di un giornale potrebbero sperare di cogliere nella sua piena compiutezza, e che a volte solo i romanzi raggiungono. Perchè l'Oriente? Perchè da lì torno, smentendo nella maniera più netta voci maliziose circolate su riviste di dubbia affidabilità, torno da un lungo soggiorno in lande lontane, difficilmente raggiungibili, ove è ancora possibile vivere un'esistenza serena, e pacifica, sufficientemente lontana dalle bieche preoccupazioni occidentali, figlie di un connubbio positivo-normativista, ormai imperante alle nostre longitudini. Il che, per nostra occidentale fortuna, non è nè un Bene, nè un Male, ma semplicemente un alternativo modo di vivere, secondo una diversa concezione del tempo, e dello spazio, ed in guisa di canoni etico cristiani di cui la nostra vittoriosa Storia ne è intrisa.
Probabilmente ad uno qualunque dei nostri concittadini sfuggirebbe già in prima battuta il fascino insito in terre così lontane, e così diverse, ma non è questo nè il luogo, nè il momento per convincerlo del contrario. Sono partito dal suol patrio con una serie di buoni propositi, non mi sono spinto oltre forse il terzo, il che volendo stendere un primo rudimentale bilancio potrebbe non essere considerato un brillante successo.
Mi ero riproposto, dopo una lunga stagione di insegnamento qui in Occidente, di portare avanti ricerche ormai abbandonate da anni, qualche frutto hanno dato, presto, ma senza fretta, il mio solito Editore ne darà prova in libreria, per i più appassionati, benchè viva tranquillo nella certezza che nessuno avesse già terminato la sterminata produzione precedente. Mi ero anche riproposto di concedere del tempo alla botanica, ed al pollice verde. Ho sempre avuto una giovanile e malsana passione per le Piante Grasse, ed in generale meno fortunate, la speranza, quasi infantile, che un giorno potessero diventare qualcosa di più bello, e nobile, temo sia difficile da abbandonare, e mi ha sempre spinto almeno a provarci. Nonostante molteplici tentativi, temo l'Oriente non abbia prodotto il miracolo, ma in sua memoria ne ho portato un pegno. Il terzo proposito era il The, ma temo che non basterebbe la più ferrea delle volontà dei nostri ormai sparuti lettori per arrivare in fondo alle mie memorie, se mai dovessi imbarcarmi nell'audace impresa, ma anche qui son certo che presto o tardi in molti ne verranno a conoscenza, diretta, per così dire.
Ma venendo a noi, caro Profeta, ha forse il caro Anacleto smarrito la strada di casa? Ha disertato anche lui, inseguendo una gru impagliata, sino alle pendici del vulcano Asamayama? Le piume della redazione son andate lentamente spiumandosi, e l'inchiostro gelandosi? I cari lettori hanno smarrito serialmente monocoli, o peggio un'ondata di analfabetismo di ritorno si aggira per l'Isole? Caro Profeta, la stagnazione è dura, l'economia è ferma, i folletti sono preoccupati, le caverne sono piene, le casse vuote, ciò nonostante non è il caso di farsi prendere dal panico. Usciremo anche da questa situazione. Ne abbiamo passate di peggiori, il Regno è ancora unito, siamo ancora un Popolo orgoglioso, e fiero, della propria Storia.
A proposito di Storia, mi accingo a lasciare Glamis, e le Highlands, alla volta di Hogwarts, do appuntamento per domani mattina ai miei studenti del Corso di Storia della Magia, del V Anno, e di coloro che già avessero bisogno di un colloquio. Come forse qualcuno già saprà, le voci girano, ho deciso di riaccettare l'incarico che lasciai all'alba del tempestoso congedo, e tornerò ad occuparmi pro tempore delle nuove generazioni di Maghi e Streghe, che anche quest'anno avremo l'onore di accogliere ad Hogwarts. Invito dunque quei pochi stimati colleghi, ed amici di piuma, che ancora sento con inesausto piacere, a voler indirizzare le loro missive ivi, mentre raccomando ad altri di non desistere nel tentativo. Del resto, come una tua prestigiosa firma, che manca a tutti, caro Profeta, era solita dire, ad Hogwarts chi chiede aiuto, ti accorgerai, lo trova sempre.


Un sincero Grazie agli Amici dell'Eco della Gru, di Edo,
Lo Storico della Magia
Ignotus Albus E. Peverell
 
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view post Posted on 29/1/2015, 17:42
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Ecco, ecco, l'umore si era guastato. Il potere di Volo dei Gufi, era qualcosa di arcano e nascosto, nessuno sapeva spiegarsi come essi potevano conoscere destinazioni e persone, ricollegare luoghi mai visti prima; e come facevano, tra l'altro, a impiegare meno tempo dei Gufi tradizionali. Eppure il Vecchio Gufo era già stanco. Aveva gestito male le sue consegne e se ne era ritrovata una proprio al Ministero della Magia, quel luogo angusto e caotico che tanto mal sopportava. Ma dico io, si era chiesto l'anziano pennuto, 'sto Ministro non poteva scegliere la consegna ad Hogwarts? Nossignori, la signora voleva il suo ufficio al Ministero! Ah! Che barba, che nervi! Eccolo planare dentro l'ascensore, le porte che si chiudevano e l'aggeggio che partiva sferragliando a destra sinistra, alto e in basso. Il Gufo lanciò qualche acida occhiata ai piccoli promemoria violetti che, sopra le teste degli umani, condividevano lo spazio con lui, talvolta punzecchiandolo. Bah! Stupidi cosi!
Quando la voce metallica dichiarò il piano, svelto il Gufo sfrecciò, uscendo dall'ascensore e percorrendo il corridoio. Rischiò un frontale con un alto ministeriale, ma riuscì a schivare in tempo e a raggiungere la porta del Ministro. Questa volta, l'animale si era guardato bene dal lasciarsi distrarre dal panorama delle finestre incantate, memore dell'incidente passato, spiaccicatosi sul muro. Con attenzione, l'animale planò con un paio di piccoli giri, a terra, lasciando cadere il Profeta a terra. Con le zampette la srotolò, l'appiattì e aiutandosi col muso la fece scivolare sotto l'uscio della porta, finché non sparì dall'altra parte. Bene, si disse il Gufo, questa era fatta. Schioccò il becco soddisfatto e riprese il volo, pronto ad uscire da quella trappola.


Articolo per Camille Pompadour:

L'anno nuovo a Hogwarts: ancora niente Quidditch?



CITAZIONE
Gentili lettori, gentile Profeta, cari genitori,
siamo anche noi un gruppo di giovani genitori, preoccupati per la piega che stanno prendendo
gli eventi ad Hogwarts, la scuola dei nostri figli, la scuola che a suo tempo è stata anche nostra,
scuola che ormai da qualche anno a questa parte non è più la stessa. Come dormire sonni tranquilli,
quando ogni occasione è quella giusta per una nuova tragedia? Scarsa informazione. Hogwarts ci
tiene all'oscuro, o almeno ci prova, di quanto accade tra le sue mura, ma la verità non può essere
fermata, i nostri figli non sono stupidi, e sono preoccupati, come noi. Eppure, le notizie trapelano,
aggressioni sinistre e striscianti, dopo una vera e propria guerra, come se non fosse bastata. Per
quanto ancora dovrà essere ancora messa alla prova la nostra fiducia, ormai residua, di genitori, in
quella che fu la gloriosa, e vecchia Hogwarts?
Ai nostri tempi, tutti questi sinistri incidenti non si verificavano, e non era nemmeno ritenuto
plausibile si verificassero, ormai ci si stupisce se al termine della giornata, non è successo nulla.
Cosa fanno le istituzioni per risolvere questi gravi problemi di sicurezza? Cosa fa Hogwarts per
tutelare i propri studenti, nonchè nostri figli? Cosa fa il Ministero? Evidentemente non abbastanza,
ed è opinione di molti genitori, che abbiamo avuto modo di incontrare in questi giorni di gravi
preoccupazioni. Abbiamo già scritto numerosi ai Consiglieri, ed invitiamo gli altri genitori a fare lo
stesso, manifestando il proprio dissenso verso la mala gestione di questi inquietanti eventi. Come
possono Docenti ai due estremi, troppo vecchi, o troppo giovani, garantire la sicurezza dei nostri
figli, ed assicurarne una solida formazione? Come può definirsi tale formazione completa, se una
sua essenziale componente viene snobbata, e misrattata, da tutti? Il Quidditch. Dopo anni ed anni di
avvincenti campionati, uno dei pochi motivi rimasti per lasciare aperta la Scuola, si è deciso di
interrompere la lunga serie, sospendendolo, per non meglio precisate questioni amministrative. Il
timore di ulteriori incidenti? Disastri? Ma se le autorità sono incompetenti, a pagarne lo scotto non
devono essere i nostri figli, privati di una legittima, ed essenziale, componente della loro
formazione accademica. In fondo, come tutti sanno, il volo sviluppa il fisico, la psiche e la mente.
Garantisce velocità e flessibilità di pensiero, di prendere le decisioni migliori in situazioni critiche,
sotto forte stress, con indubbi benefici nella quotidianità. Con il venir meno del Quidditch, chi ci
assicura che i nostri figli impareranno a cavalcare una scopa? Qualunque Mago si rispetti, è
risaputo, sia anche un asso nel Volo, poiché il Volo è per definizione l'Arte della Scopa; un'Arte che
permette di spostarsi a lunghe o brevi distanze, ma anche di giocare a Quiditch, diventare famosi, e
fare della propria essenza un tutt'uno, con il cielo. Per dirla come Quello, di arrivare a toccare il
cielo con un dito!
Non è quindi accettabile, per noi, e per loro, non disputare qualcosa di tanto importante, vedano di
capirlo ad Hogwarts, piuttosto, che rinuncino a qualche Corso inutile, tanto, anche questo è
risaputo, si sprecano!
Un gruppo di genitori stufi


Per rispondere a questo articolo, invia un PM al Gufo Espresso!

All'interno della Gazzetta, troverai un pacchettino. All'interno c'è un biglietto:

CITAZIONE
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vvaD0Ib Spettrocolo: Consente di vedere creature magiche bizzarre invisibili a chiunque altro[. (+1 pc +1 pm);
 
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Il Gufetto Espresso
view post Posted on 9/7/2015, 00:32





Ormai era risaputo che il Gufo Espresso fosse diventato vecchiotto, e, con lo scorrere inesorabile del tempo, erano sopraggiunti i tipici acciacchi e dolori che colpiscono un po' tutti -creature e umani- raggiunta una veneranda età.
Per tale motivo era stato addestrato e assunto un giovane Gufetto, capace di affiancare il collega e aiutarlo il più possibile; la Gazzetta del Profeta era un giornale fin troppo prestigioso per permettersi di consegnare in ritardo i propri articoli agli utenti che avevano aderito alla comoda offerta di riceverli dove più preferivano.
Per il Gufetto quella era la sua prima consegna, e che inizio! Gli toccava introdursi nel caotico Ministero della Magia per raggiungere l'ufficio di Camille Pompadour! Assurdo!
Il primo incarico e già doveva servire una delle personalità di maggior spicco nella società magica: il Ministro della Magia, capite? Non un dipendente qualunque. Il Ministro in persona. Il pennuto era fin troppo emozionato all'idea.
Svolazzava verso la meta con attenzione, tenendo stretto nel becco l'articolo da consegnare, curandosi di non sciuparne l'elegante busta in cui era avvolto. Non poteva permettersi errori; non aveva nessuna voglia di far infuriare quel brontolone del Gufo, il quale -sarà per l'età o quel che volete- non aveva di certo un un'indole paziente! Era il caso di dirlo: se avesse sbagliato la consegna ci avrebbe rimesso le piume! E no, il suo piumaggio gli era fin troppo caro.
Prima di partire il vecchio Gufo gli aveva comunicato che per sua fortuna poteva raggiungere il Ministero in un modo differente da quello tipico dei Maghi, e, una volta davanti all'imponente edificio, si limitò a entrare insieme a tutti gli altri, seppur poteva volare al di sopra delle loro teste: ah! Quanto adorava potersi scansare la pressante ressa di gente che si accalcava all'entrata.
Ma ora veniva il bello: dov'era l'ufficio del Ministro? Era sicuro che il Gufo glielo avesse detto, ma... Con tutta l'ansia che aveva come poteva riuscire a memorizzare qualcosa? Accidenti, quello era un problema.
Si guardò attorno cercando qualche indicazione, poi si sentì sciocco: era il Ministero, non lo zoo.
Doveva concertarsi per ricordare la parole del Gufo: Imbecille! Lo hai dimenticato vero??!
Sussultò dallo spavento: era come se avesse udito per davvero il vecchio postino che lo rimproverava. Scrutò l'atrio per controllare che effettivamente non ci fosse il vecchio pennuto a pedinarlo.
Improvvisamente gli tornò alla mente un ricordo. L'ascensore! Ci sarà qualcosa che indichi il piano a cui è situato l'ufficio del Ministro!
Senza indugiare oltre planò verso uno di quegli strani ascensori magici, strumenti davvero curiosi, seppur angusti e tipicamente sovraffollati.
Si ritrovò a svolazzare sopra il capo di alcuni Maghi, i quali parevano davvero infastiditi, ma non se ne curò. Quello strambo macchinario iniziò la sua corsa e dopo pochi minuti una voce gentile annunciò che la prossima fermata sarebbe stata quella dell'Ufficio del Ministro. Questa si che è fortuna! La fortuna del principiante lo stava accompagnando nel suo primo giorno di lavoro, cosa poteva desiderare di più?!
Uscì dalla stretta cabina dell'ascensore e si ritrovò davanti ad un lunghissimo corridoio con delle piccole porticine di servizio ai lati, mentre sul fondo c'era un'unica grande porta: doveva essere sicuramente quella; non era difficile dedurlo per logica, qualora i gufi ne avessero.
Il Gufetto volò deciso fin lì e, con la frizzantina naturalezza di un giovane, picchiettò sulla massiccia porta in legno per ben due volte con gran decisione, giusto per annunciarsi adeguatamente; poi poggiò l'articolo sul pavimento e lo spinse con il becco oltre la fessura della porta. Era fatta, aveva portato a termine la sua missione; ora poteva tornare finalmente all'aria aperta: desiderare un tetto sulla testa era qualcosa di comprensibile solo per gli umani, che, poverini, non potevano volare.
Si accinse a ripercorrere tutto il percorso che lo aveva condotto fin lì, privo del carico d'ansie e fiero di sé stesso. Lo sarebbe stato anche il vecchio Gufo? E la Signora Pompadour avrebbe gradito il suo lavoro?


Articolo per Camille Pompadour
CITAZIONE (Ignotus Albus E. Peverell @ 19/4/2015, 21:16) 

Un Equo Scambio
L'Anniversario d'Ottobre


Caro Profeta,
queste poche righe stanno ormai diventando un appuntamento settimanale, il che farà trarre ben più d'un sospiro di sollievo a diversi dei nostri più affezionati lettori, abituati a ritmi più... incalzanti? Come avrà ormai colto anche Anacleto, gufo altamente istruito, e chi gli fa trovare lindo il trespolo al suo ritorno, forse un po' meno, sono appena tornato, benchè sia ormai quasi trascorso un anno, da luoghi molto lontani, dove si dibatte di notizie di ben altro tenore, non foss'altro per la distanza, di conseguenza a poco a poco sto tornando ad aggiornarmi sul vento che tiri per le nostre amate isole. La mia attenzione è caduta sui tragici eventi che hanno colpito Hogwarts, ed il Paese, qualche anno addietro, e di cui a breve cadrà l'anniversario, vuoi forse per deformazione personale, vuoi forse anche per solidarietà nei confronti delle famiglie di chi non è più con noi, una pagina di Storia è stata scritta, e che non nego mi abbia colpito più da vicino, di quanto non avrei pensato fosse possibile.
Un vecchio sentimentale, spintosi ormai ben oltre il tempo della pensione, che è però tornato ad Hogwarts, al suo posto, per amore dei propri Studenti, come son certo non avranno difficoltà a crederlo in diversi, che da lungo tempo ci seguono. Del resto, Hogwarts cosa sarebbe, senza i suoi Studenti? Qualche pietra, di indubbio valore artistico, e culturale, ma la forza del Castello è sempre stata altrove. La vecchiaia, cui presto o tardi tutti ci troveremo prossimi, non reca in dote solo una serie di spiacevoli, infastidenti, inconvenienti, che sarebbe decisamente troppo lungo, e noioso, annoverare, ma anche qualche dono, che bilancia di gran lunga il conto, sino a portare il più delle volte il bilancio dapprima in pareggio, e poi in positivo.
E' forse proprio questo il passaggio più incredibile delle fantasmagoriche menzogne, prive del benchè minimo fondamento, pubblicate negli scorsi mesi, prima della pausa estiva, che più ho trovato incredibile. Chi arriverebbe mai a pensare che un Docente possa spingersi ad introdursi in un dormitorio, per attentare alla vita di un proprio Studente? Certo, in un romanzo, tutto può succedere, certo, sotto l'influsso di una potente maledizione, ma sono ormai anni che non vengono più accertati casi del genere. E se destare deliberatamente allarmismo gratuito è deprecabile, prestare ausilio nel farlo sa del delinquenziale, se non peggio. Arrivare a scomodare l'Oscuro Signore ha del grottesco, per quanto la maggioranza di noi non condivida le sue idee, ed il suo operato, anche qui, è risaputa la stima che questi nutra per Hogwarts, e molto remoti nel tempo assassinii di inermi studenti, nel cuore della notte, nei loro dormitori.
Ciò nonostante, il susseguirsi dei tragici eventi accorsi, negli anni precedenti, ben più pesanti per gravità ed intensità, possono fungere da importante monito alla vigilanza costante, sempre e comunque, benchè il Ministero faccia probabilmente la sua parte in buona fede, comunque al massimo delle sue possibilità, non è mai abbastanza per prevenire ogni calamità, come la più recente attualità dimostra, sia essa causata o casuale, e se sulle seconde ben poco possiamo, è sulle prime che devono concentrarsi e ricadere i nostri sforzi di Maghi. Certo, pia illusione pensare di poter arginare l'imperante Caos, eppure qualcosa può sempre essere fatto, anche dall'ultimo, tra gli ultimi, per talento ed abilità.
In fin dei conti, non dovremmo dimenticare che, molti di noi, moltissimi in origine, condividevano quelle stesse idee dell'Oscuro Signore, che oggi non godono più del favore dei mercati e della maggioranza, e che lo stesso Oscuro volesse ergersi a paladino, fermo argine al Caos, nel riportare ordine, e prosperità, nel nostro Mondo, dopo gli infruttuosi tentativi del Ministero. Tentativo, ed idee, che al tempo riscossero l'appoggio entusiasta, oltre che delle masse, anche di buona parte dell'establishment culturale del Paese, e della macro regione. In buona fede, ne va dato atto, la maggior parte sbagliarono, mossi dalla fretta, tornarono sui propri passi. Flussi, e riflussi storici, la mia Materia, per così dire, per quanto siamo tutti certi di avere ragione, è piuttosto difficile appurarlo con certezza, prima di un considerevole lasso di tempo, il che è anche la forza stessa della Storia.
Ma vorrei concludere rivolgendo un personale accorato appello, in merito agli Studenti scomparsi in seguito agli scontri avvenuti ad Hogwarts, nel loro anniversario, a chiunque ritenga di sapere qualcosa di utile al ritrovamento degli smarriti, che, nonostante gli sforzi del Castello, e del Ministero, ancora mancano alla conta. Lo dobbiamo alle famiglie che ancora non sanno dove siano i loro cari, dopo tutto questo tempo, e che ancora aspettano un qualche segno. L'illustre, e molto nobile casato dei Peverell offre un'ingente ricompensa in vili Galeoni, ed eterna riconoscenza, a chiunque fornisse informazioni utili a concludere le indagini, e ritrovare tutti i dispersi. Chiunque ritenesse di avere tali informazioni è quindi invitato, nonchè pregato di inviarci un Gufo, nell'interesse di ambo le parti, ad Hogwarts, o qualunque altra delle nostre residenze, e verrà quanto prima ricontattato. Ha la parola dell'illustre, e molto nobile casato dei Peverell, che si impegna nel mantenerne l'anonimato, ed a trasmettere tutte le informazioni alle Autorità competenti.



Lo Storico della Magia
Ignotus Albus E. Peverell



Allegato alla Gazzetta troverà un pacchettino nel quale ci sono un biglietto e il suo Premio:

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Set di Gobbiglie: Simile alle biglie. Quando l'avversario perde un punto, le sferette spruzzano un liquido puzzolente sulla sua faccia. [+2 pm]


Edited by Il Gufetto Espresso - 9/7/2015, 01:48
 
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view post Posted on 9/5/2016, 10:35
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« The peaceful times have made us blind

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iyaV4sA
A fatica Rhaegar aveva trovato il tempo di allontanarsi dal giardino di Hogwarts per riuscire a risalire, a passi svelti, le numerose scale che portavano alla Guferia. Non aveva chiesto alcun permesso per poter inviare una missiva: semplicemente se l'era preso. Aveva fretta, anche troppa, e più il tempo passava, più questa diveniva impellente per questo motivo perder tempo a chiedere questo o quell'altro alla Bennet non aveva senso, in ogni caso lei avrebbe capito. Una volta giunto in quel luogo pregno di ricordi, Rhaegar li accantonò velocemente: avrebbe dato qualsiasi cosa per potercisi abbandonare con serenità, ma la situazione e la lettera che teneva stretta nel pugno gli premevano sui reni come le grosse mani di un buzzurro che cercavano di spingerlo giù da un burrone.
Con un fischio, l'uomo richiamò (e svegliò) uno dei gufi della scuola, un grosso esemplare bruno che planò giù annoiato e si appoggiò sul davanzale, tendendo flemmatico la zampa. Velocemente, Rhaegar arrotolò la lettera, ma prima di fissarla all'animale la colpì con la bacchetta, borbottando rapidamente un incanto che l'avrebbe protetta da qualsiasi mano che non fosse quella della destinataria. Dopodiché l'assicurò alla bestiola e questa prese il volo dal grande finestrone privo di vetri mentre Rhaegar stette per qualche istante a fissare la sua sagoma divenire via, via sempre più piccola. L'Occhio Magico, nel frattempo, schizzava verso il basso osservando gli Auror che punteggiavano il prato al di sotto come se fossero buffi fiorellini brulicanti. Con un ultimo, rumoroso sospiro, Rhaegar diede le spalle alla finestra ed uscì dalla Guferia a grandi passi, senza accorgersi degli sguardi attoniti di due ragazzini che non si aspettavano di vedere quell'uomo lì e che l'osservavano, guardinghi ed intimoriti da tutto quel che stava accadendo, da dietro una vecchia colonna, in attesa, forse, di scrivere alle loro famiglie del Caos che s'era consumato quel giorno nella vecchia, ormai insicura Hogwarts.


Miss Camille Pompadour,
Londra, Ministero della Magia,
Primo Livello,
Ufficio


 
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view post Posted on 24/5/2016, 01:41
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Ultima tappa del suo viaggio, non gli restava che un’unica consegna, ma, solo in quel momento, si rese conto di quanto odiasse il luogo verso il quale era diretto.
Il Ministero della Magia, c’era forse posto più insidioso per i poveri gufi della Gazzetta e, perchè no, per tutti quelli del Regno Unito? Assolutamente no, nascosto, super mega iper segretissimo, che solo per trovar l’ingresso bisognava fare un corso speciale di orienteering presso la CIA e manco così potevi essere sicuro di riuscirci, se poi, per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, riuscivi ad accedere, ti serviva un secondo corso, quello avanzato di sopravivenza e un master in “percorsi ad ostacoli e altri tranelli”, insomma, una tragedia.
Ovviamente, il nostro vecchio gufo, ma non così vecchio da essere affetto da alzheimer, conosceva benissimo l’ubicazione dell’entrata riservata ai volatili, il suo problema non era quello, il suo odio era rivolto a quei piccoli aeroplanini di carta che i dipendenti del ministero si ostinavano a utilizzare per mandarsi messaggi, fastidiosi e dispettosi svolazzavano di qua e di là, tagliando la strada a chiunque e affollando i già claustrofobici ascensori.
Mettendosi l’anima in pace decise di fare una breve sosta lungo il tragitto, doveva ormai essere ora di pranzo, adocchiò un topolino e, con l’agilità di un pinguino che s’arrampicava su un albero, lo agguantò divorandolo.
Sazio e preparato al peggio, si rimise in volo, nuovamente non trovò particolari intoppi, certo, non ne dubitava, dato ciò lo attendeva, come minimo doveva filargli tutto liscio.
Raggiunse il Ministero, s’infilò nell’apertura per i pennuti e si diresse verso il primo ascensore aperto senza guardare in faccia nessuno, una volta dentro la scatoletta iniziò il calvario, tante teste sotto di lui, un suo lontano cugino dal lato opposto e troppi, decisamente troppi aeroplanini di carta.
Cercò di far finta di nulla, fingendo che non esistessero, ma questi continuavano ad accalcarsi, comprimendolo, punzecchiandolo e facendogli il solletico, riuscì a resistere un paio di piani, la terza volta che le porte si richiusero, ne afferrò uno col becco e lo fece a brandelli.
Raggiunto il suo livello fu più che felice di evadere da quella prigione, volando il più velocemente possibile verso l’ufficio del Ministro, ovviamente la porta era chiusa, provò a bussare battendo col becco un paio di volte sul legno, ma nessuna risposta, evidentemente la donna non era lì, si adagiò delicatamente a terra spingendo poi la copia della Gazzetta e il sottile pacchetto sotto l’uscio, una volta effettuata con successo anche quella consegna, affrontò nuovamente l’ascensore, filando poi dritto verso la casa base.



Il Profeta harrypotter.it


Camille Pompadour:

Basta bugie! Hogwarts NON è sicura!, Sconcertante ritrovamento davanti le porte della Scuola


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La Gazzetta è del Profeta… ma chi è il Profeta?
Inchiesta senza senso di una giovane Giornalista in erba.



Come tutti sapranno, c’è un solo quotidiano che è stato in grado di spopolare nel Mondo Magico Inglese per secoli e secoli. Uno solo che è sopravvissuto alle ingiurie del tempo e del cambio continuo di mode e abitudini. Uno solo, che ha stoicamente continuato a informare Maghi e Streghe su cosa succede nel mondo, e su cosa è meglio che NON succeda assolutamente mai più, per nessuna ragione. Sapete tutti di quale incredibile mezzo di comunicazione sto parlando, no? Di quello che avete tra le mani, ovviamente. Questo meraviglioso agglomerato di carta stampata e inchiostro, questa piccola finestra sul mondo che, a modo suo, cerca di dare una mano a voi Maghi e a noi Streghe nella faticosa e non sempre facile operazione di orientarsi nell’universo sconclusionato in cui viviamo oggigiorno.
La Gazzetta del Profeta.
Un nome, un titolo, una garanzia per tutto il Mondo Magico. Una leggenda, in sunto. Ma vi siete mai chiesti chi accidenti sia il fantomatico “profeta” a cui il titolo del giornale si riferisce? Non vi è mai passato per la mente che possa essere qualcuno di realmente esistito, un uomo, un giovane, un anziano un po’ matto a cui nessuno ha mai dato retta nella vita? No? Beh, noi ci siamo posti il dubbio per voi, e abbiamo indagato. O meglio, ci abbiamo provato.
Inizialmente, io avevo nella testa un’immagine tutta mia di chi potesse essere il Profeta. Un identikit personalissimo, tutto farina del mio sacco. Me lo immaginavo come un anziano signore, una specie di eremita solitario tutto immerso nella natura, vestito con un poco elegante e dismesso saio marrone, con il cappuccio perennemente calato sulla testa e la lunga barba grigia a coprirgli il volto. Un pacioso monachello medievale tutto immerso nella sua opera di contemplazione, insomma. Ma è un’immagine che poco combacia con la figura di un giornalista avido di notizie e verità, no? E’ stato proprio questo pensiero, a spingermi alla ricerca di un qualche indizio sulla reale identità del nostro amato Profeta… così mi sono recata alla Biblioteca di Hogwarts, alla ricerca di informazioni.
Inutile dire che di libri Storici sono pieni gli scaffali, e credo sia stato a causa del numero di pagine sfogliate che mi è venuta una piccola e fastidiosa vescica sul pollice.. ma tralasciamo i particolari raccapriccianti. Ciò che conta è che, se molti, moltissimi libri presenti in Biblioteca parlano di personaggi storici rimasti impressi nella Storia della Magia, nessuno, e dico nemmeno UNO che sia UNO, fa neanche mezzo accenno su chi o cosa possa essere il Profeta. Ci sono solo le informazioni di rito, ovvero data di “nascita” del giornale e nomi dei presenti nella sua primissima redazione. Il motivo per cui sia stato scelto proprio questo titolo, dedicando il giornale a un “qualcuno” di nome Profeta, non è minimamente citato.
Se ne deduce che, probabilmente, sia stato scelto per ispirare i lettori, per dare a tutto il giornale un’aura di solennità. Un Profeta, d’altronde, è qualcuno che se ne va in giro tra la sua gente a divulgare informazioni di fondamentale interesse. E’ anche qualcuno che non sempre viene preso sul serio, dalla suddetta gente, ma evidentemente ai membri della storica prima redazione del giornale, questo non interessava. Eppure c’è qualcosa, un dubbio, o forse una certezza infantile, che fa pensare che “il Profeta” sia stato realmente una persona, un uomo in carne ed ossa, qualcuno di così importante da ispirare un’intera generazione di giovani giornalisti al punto da spingerla a dedicargli un quotidiano.
Abbiamo provato in tutti i modi a chiedere se qualcuno si trovasse in possesso di quello che ai giorni nostri potrebbe essere considerato un vero e proprio reperto storico, ovvero il primo numero in assoluto della Gazzetta, ma evidentemente la richiesta è suonata così patetica e ridicola che perfino il buon Anacleto si è messo a ridere gufescamente al sentirla pronunciare ad alta voce. Il nostro amato Giornale risale, infatti, a circa il 1883, quindi si può dire che sia impresa difficile, se non impossibile, reperire, ad oggi, il primissimo numero mai uscito. Forse solo il Museo Magico di Londra potrebbe esserne in possesso.. ma quale custode museale darebbe retta a una giovane giornalista di neanche dodici anni permettendole di accedere a quello che sicuramente è un reperto preziosissimo nascosto negli archivi riservati?
L’identità del Profeta resta, quindi, ancora un mistero, almeno per ora. E’ lasciata a voi lettori e noi giornalisti la possibilità di fantasticare sulla sua possibile identità. Io continuo a immaginarmelo come un vecchietto col saio e la barba, magari vissuto nel lontano medioevo, ma personalmente non lo vedo più come un anziano monaco eremita. Piuttosto come un vecchietto saggio e coraggioso, di quelli che cercano di informare la gente sorda e cieca delle cose che potrebbero succedere nel prossimo futuro. Magari un Divinatore inascoltato?
Potrebbe essere. Per adesso, la cosa certa è che ha lasciato un segno indelebile nella Storia della Magia. Un segno fatto di inchiostro, inchieste e incompresi giornalisti che girano il Mondo Magico alla ricerca di notizie.

Matty Greenleaf


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luSoRl3 Descrizione Bracciocchio: piccolo ed elegante bracciale che, in caso dimentichiate o rischiate di perdere un oggetto, suonerà attirando la vostra attenzione. Il minuto occhio incastonato rimane, solitamente, chiuso, mimetizzandosi ad arte ed aprendosi solo in caso di bisogno.
 
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view post Posted on 30/1/2018, 23:01
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Un tic, due tic. Ecco.. si... forse non era stata proprio l'idea delle idee, dare al Gufo Espresso quel che restava dei fondi del caffé di Seraphinus. Forse vederlo giù di tono aveva fatto scattare una qualche molla compassionevole all'interno della mente dello stagista ma sicuramente non avrebbe vinto alcun premio per quella mossa avventata. No, ecco, decisamente no. La palpebra sana del postino attempato iniziò a vibrare ed il corpo venne scosso da un improvviso fremito, ma certo questo non l'avrebbe limitato nello svolgere il proprio compito, nossignore! Un impegno è un impegno. Spiccando il volo con la stabilità di una piuma in un tifone, il pennuto si fece trasportare dalla corrente sbagliata, finendo più volte per girare in tondo attorno alla sede della Gazzetta, prima di trovare la retta via. Più o meno. Beh la precisione era forse una dote così fondamentale? Non bastava arrivare con la posta integra dai destinatari? Cos'erano tutte quelle pretese adesso? Ecco, appunto. Dunque perché il ministeriale fissava con sgomento la frittata di Gufo che sembrava essersi spiaccicata su una delle vetrate dell'ufficio del Ministro? Dov'era finito il rispetto per un animale sacro in qualche cultura? Indispettito, e forse un tantinello nevrotico, l'animale si riprese dalla botta ed imboccò la finestra aperta, quella giusta. Caracollò fino al divanetto roseo e tra gli scatti incontrollati ed i tic che la caffeina gli aveva gentilmente donato, riuscì a zompettare fino alla scrivania della donna. Addirittura due articoli le spettavano e, a ben pensarci, era quasi un miracolo che entrambi fossero giunti nel luogo destinato alla consegna. Un nuovo scatto d'improvvisa vivacità, la bestia schizofrenica rischiò di spandere un'intera boccetta di inchiostro. Non che l'ordine fosse proprio di casa, ma quel che restava di un paio di piume era già spiattellato sulla finestra, non era il caso di fare altri danni. Liberatosi degli articoli e recuperato un briciolo di equilibrio, solo fisico ovviamente, spiccò nuovamente il volo fuori dalla finestra imbroccando miracolosamente l'uscita al primo tentativo. Certo non fu proprio una volatina di salute, il suo ritorno in redazione.



» Camille Pompadour

Quest'oggi un'enorme ed imponente colonna di fumo si è stagliata contro un cielo ironicamente limpido. A nessuno, Babbano o Mago che fosse, è sfuggita la grottesca sagoma della voluta che ha oscurato la già rara luce del sole. L'odore della cenere, del legno bruciato, le urla di panico hanno sconvolto una normale e tranquilla giornata e gli eventi accaduti continueranno a perdurare nel tempo, finché i colpevoli non saranno arrestati e la luce non avrà illuminato i foschi dettagli del disastro che si è consumato. Il quartiere che ospita la famosa Congrega dei Saggi Duellanti è finito in subbuglio, sconvolto, e a decine i curiosi si sono riversati sulle strade per osservare il Chaos che gli addetti del Ministero hanno tentato di contenere, con scarsi risultati. I dati?
Undici morti accertati: sei Maghi (tra cui il campione The Magician), cinque Babbani; decine di dispersi, molti i feriti, immani le conseguenze. La Sala dei Duelli della Congrega è andata completamente distrutta dall'incendio che ha rischiato di inghiottire non solo il quartiere, ma gran parte di Londra Ovest. Quando ormai era chiara la mano Oscura che si celava dietro l'accaduto, persino il Ministero ha dovuto confermare: si è trattato di un attacco terroristico ad opera di un uomo la cui identità conosciamo solo grazie alle procedure di riconoscimento previste dallo Statuto Identificativo del regolamento della Congrega. Si tratta di Raven Shinretsu, incensurato ventiquattrenne di origini nipponiche, che è riuscito a sfuggire alla cattura usufruendo dell'ingresso ai condotti fognari che lo hanno condotto lontano dagli Auror che lo stavano inseguendo. Molte cose non quadrano in questa vicenda, ma andiamo con ordine. Era una giornata come un'altra alla Congrega dei Saggi Duellanti: Raven Shinretsu (ex docente di —indovinate un po'?— Hogwarts!) si accinge a sfidare il Campione in carica “The Magician” insieme alla vice campionessa Claire Santos. Un evento sorprendente, un duello che si prospettava avvincente, che ha attirato un nutrito pubblico e ha richiesto la presenza di un esperto arbitro a supervisionare il tutto. Nonostante le avvisaglie di uno sfidante tutt'altro che avvezzo alle buone maniere, tutto sembrava proseguire per il meglio finché —stando ai racconti di due testimoni sopravvissuti alle fiamme— Shinretsu non ha evocato un incantesimo sconosciuto e probabilmente illegale. Alla richiesta dell'arbitro di sospensione del duello, il pandemonio ha avuto inizio. A sangue freddo, Shinretsu ha ucciso il pover'uomo servendosi dell'Anatema Che Uccide e ha dato il via ad una follia senza pari, scatenando il panico all'interno della Sala. The Magician e la Santos, unici in grado di contrastare la potenza del giapponese, hanno cercato di fermarlo in attesa dei soccorsi, ma quando l'uomo ha usato una Magia Oscura per evocare una fiamma incontrollabile, non c'è più stato nulla da fare: molti sono rimasti intrappolati nella Sala mentre a poco a poco l'incendio cresceva e si nutriva di struttura e corpi, inghiottendo tutto ciò che incontrava. Non è chiaro a questo punto cos'è accaduto nel dettaglio: di certo sappiamo che il Campione è morto nel tentativo di fermare Shinretsu e che la Santos e i pochi superstiti sono stati soccorsi in extremis. Ma è qui che le cose si fanno nebulose e ci portano a chiedere: tutto questo si poteva evitare? Stando alle fonti, i soccorsi sono giunti non solo quando Shinretsu era sul punto di fuggire e le fiamme stavano ormai espandendosi senza controllo, ma anche in numero sorprendentemente inferiore a quanto ci si sarebbe auspicato: due soli agenti dell'Antimago hanno varcato la soglia della Sala Duelli. Che sicurezza era prevista all'interno della Congrega? Possibile che, nel luogo dove si scontrano i maghi più potenti, non ci fosse stata una squadra di stanza? A fronte di tutto quello che accade nel Mondo Magico, possibile che non sia previsto nessuno in grado di intervenire tempestivamente? E perché, dopo la notifica di un omicida dal terribile potenziale magico che sicuramente è giunta al Ministero, sono stati inviati solo due agenti? E gli Auror? Ecco, miei cari lettori, ecco l'ennesima burla del Ministero: gli Auror sono arrivati, sì, ma quando ormai la Sala era in preda alle fiamme e Shinretsu sul punto di sparire nelle fogne! E volete sapere in quanti erano, nonostante tutto il tempo avuto a disposizione? Ben due Auror! Due soli, miseri Auror sono intervenuti quando ormai non c'era molto da fare! I testimoni hanno parlato di un duello ed un inseguimento in strada sotto gli occhi dei Babbani che abitavano nei dintorni: Shinretsu, solo e a quanto pare nudo, è riuscito a tener testa ad entrambi ed è pure riuscito a svignarsela nelle fogne.
Com'è possibile che il Ministero abbia sottovalutato una catastrofe di tale portata?
E non è tutto! Il fuoco è stato spento non dai Ministeriali, troppo impegnati a darsela a gambe Smaterializzandosi altrove (così racconta una nostra assidua lettrice che si è ritrovata ad osservare la scena dalla finestra di casa sua, dirimpetto al luogo dell'incendio), ma da Lovisa “Jenna” Bjerg, l'attuale campionessa del Club dei Duellanti delle Americhe del Nord in visita alla Congrega. Ridicolo come sia stata la presenza fortuita della Bjerg a contenere le dimensioni di quello che sarebbe stato sicuramente un incendio alla pari di quello avvenuto nel 1666. Cari lettori non oso pensare cosa sarebbe accaduto se Jenna non fosse intervenuta: quanti morti avrebbe atteso il Ministero prima di agire concretamente? Ve lo dico io: tanti, troppi!
La situazione ora non è affatto sotto controllo, nonostante quello che vogliono farci credere: sebbene l'incendio sia stato giustificato alla comunità Babbana come l'atto doloso di uno squilibrato fuggito da un ospedale psichiatrico, Raven Shinretsu è attualmente a piede libero e ricercato in ogni dove. Sono stati diramati mandati di cattura in tutta la Nazione ed avvertite le autorità del resto del mondo Magico e non, ma questo basterà?
Mentre Londra crepita per un attacco terroristico di cui l'origine ancora non è stata rivendicata, il Ministro della Magia Camille Pompadour e il Capo Auror Rhaegar Wilde vivono la loro presunta storia d'amore e se la spassano alla grande da Madama Piediburro. Sì, avete capito bene: invece di indagare sulle decine di casi che ci stanno sconvolgendo la quotidianità, invece di capire cosa succede ad Hogwarts e perché dalla Scuola ormai provengano nient'altro che drammi ed assassini, i due trottolini amorosi preferiscono dedicarsi alle proprie vite private. E nel frattempo Hogwarts, la Scuola che ha tenuto in seno una serpe come Raven Shinretsu (permettendogli di insegnare ai nostri figli!) e poi l'ha riversato nelle nostre strade? Ebbene, la Preside Persefone Bennet ha ben pensato di dare le dimissioni poiché “consapevole dei propri e numerosi errori ed impossibilitata per questo ad adempiere al meglio il proprio ruolo”. In poche parole, se n'è lavata le mani!
Siamo allo sbaraglio, concittadini: chi dovrebbe proteggerci se la svigna e preferisce lasciare in mano a (letteralmente) quattro Kneazle situazioni e vicende che richiedono, invece, tutte le forze possibili.
Ora i ricordi dell'orrore accaduto continueranno a riecheggiarci nella mente, assieme ai volti di coloro che hanno perso la vita per mano di un pazzo terrorista. Ora quel demoniaco fumo nero continuerà a vivere nei nostri incubi, ricordandoci l'oscurità verso cui andremo incontro se nessuno farà niente per fermarla. Ora lo sguardo inquietante di Raven Shinretsu continuerà a guardarci dai manifesti attaccati sui muri delle strade, ricordandoci l'accaduto. Ma noi restiamo uniti, lettori, perché ora sta a noi! Chiunque noti qualcosa, chiunque sappia qualcosa su Raven Shinretsu e sui sanguinosi fatti di quest'oggi, si faccia avanti! La Gazzetta del Profeta istituirà un canale speciale per i Gufo di coloro che vogliono segnalare qualcosa!
Miei lettori, Hogwarts non è sicura, il Ministero ci abbandona, ma noi restiamo uniti!
Noi siamo il popolo, noi abbiamo in mano il potere, noi possiamo difenderci!

Coraggio ed allerta massima.

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CITAZIONE (Rowena Abyss @ 30/1/2018, 15:48) 


IL MINISTERO DELLA MAGIA DORME?
Ombre di terrore e povertà

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Quanto è accaduto più di un mese fa alla congrega dei duellanti ha avuto un impatto notevole sulla vita di tutti noi: abbiamo forse imparato a diffidare di chi ci troviamo davanti e a credere di meno a questo governo assente che incomincia a mostrare le falle di una dittatura che fin troppo abbiamo sopportato. Camille Pompadour, assieme al suo secondo, il famoso capo auror Rhaegar Wilde, non hanno ancora mostrato alla nazione quanto la faccenda stia loro a cuore, evitando lo scontro con la stampa e evitando di farsi vedere in pubblico dopo quanto successo, lasciandoci allo sbando e privi di un vero e proprio statuto d’emergenza allo sbando e priva di un vero e proprio statuto di sicurezza d’emergenza. Queste sono azioni che si dovrebbero dovrebbe attivare automaticamente in situazioni come queste: Così facendo, sia la Pompadour che Wilde dimostrano la propria inesperienza nonostante gli anni prolungati di governo. Non possiamo nemmeno tralasciare che l’incendio che ha colpito la Congrega, palesemente di natura oscura, ha minacciato il nostro statuto di sicurezza: difatti oltre al fatto che ben cinque babbani hanno perso la vita nel rogo, molte sono le testimonianze di quanto è avvenuto che si continuano a rincorrere su quelli che i Babbani chiamano “social media” riportando palesi immagini del fuoco maledetto che ha divorato il palazzo, mostrando come questo abbia cambiato forma più e più volte. Questo ha obbligato il dipartimento delle catastrofi e degli incidenti magici ad un lavoro estenuante che sembra ancora non aver raggiunto una conclusione.
Quanto appena scritto non sono gli unici risvolti negativi della faccenda: i negozi di Hogsmede e Diagon Alley, come tante altre attività del mondo magico inglese hanno subito una flessione del -1.5%, un fatto alquanto inusuale calcolando le festività natalizie che di solito vedono un aumento delle vendite e dei galeoni nelle casse dei negozianti. Il motivo è presto detto: la poca sensazione di sicurezza che si avvertiva per le strade, per i vicoli stretti e all’interno di quelli che solitamente sono i locali più frequentati, ha coperto di inquietudine le feste, portando noi tutti ad effettuare i nostri acquisti in altre nazioni Europee, dove controlli su passaporto e camini sono serrati. Il governo come ha pensato di reagire a tutto questo? Abbassando forse le tasse ai poveri negozianti? Erogando aiuti per tirare a fine mese? Non si sa, nessuna mossa è ancora stata messa in atto dalla Pompadour, un ministro che ancora, per l’ennesima volta, ha evitato di mostrare la faccia davanti ad una situazione di bisogno.
Credo sia arrivato il momento di dire BASTA, di avere un governo più presente, che ci metta la faccia davanti a situazioni simili, di mostrare un pugno di ferro contro i maghi oscuri che stanno avanzando come ombre nelle nostre vite.
Cosí, la vostra affezionata sottoscritta ha deciso di portare queste parole di protesta in piazza. Per tutta la prossima settimana mi troverete ad Hogsmede, nei pressi dell’ufficio postale a raccogliere firme che verranno poi portate al tribunale del Wizengamot per chiedere una revisione dell’operato del capo auror e le dimissioni di Camille Pompadour, invitando il popolo ad eque elezioni dopo anni di dispotismo.
Non dimenticatevi di dire cosa pensate, la nostra redazione è aperta per ricevere le vostre lettere.
Ora tocca a voi, fatevi avanti, unitevi a me e alla gazzetta del profeta firmando per un nuovo governo!
 
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view post Posted on 1/4/2018, 17:45
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Un bel barbagianni cavalcando una corrente d'aria gelida scendeva lesto in velocità le miglia che separavano Londra dalle lande verdi del Nord della Scozia. Era partito di buon ora, subito dopo cena, quando sarebbe giunto a destinazione? Legata a una zampa, una lettera forse meno inaspettata di quanto non potesse sembrare a un primo sguardo. Presto o tardi sarebbe dovuto accadere. Cosa poteva essere letto tra righe di svolazzi, e complessi ghirigori?




Ministero della Magia
I Livello
Ufficio del Ministro della Magia
Londra, Inghilterra
7 - II

Gentile Sig.ra Ministro,
Cara Camille,
buonasera, confido che lì proceda tutto sufficientemente bene, almeno per questa volta mi riprometto di essere breve. Avrei piacere, nel corso della prossima settimana, di poter scambiare qualche parola con te, a quattr'occhi circa la più stretta attualità. Sfortunatamente in quanto rimane di questa settimana mi è del tutto impossibile, ho un'agenda decisamente più sgombra per la prossima, che ne pensi? Quale potrebbe essere un buon giorno? Sarebbe preferibile il tardo pomeriggio, o la serata, per motivi che ti lascio intuire (così come parte del contenuto stesso di questa lettera).
Fammi sapere, grazie
Sinceramente tuo
I.A.P.




xCamillex
 
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view post Posted on 14/5/2018, 23:44
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L'ufficio postale di Hogsmede aveva dalla sua animali di diverse taglie e dimensioni e difficilmente, il piccolo allocco veniva preferito ad un gufo reale, messaggero che per tempra e forza fisica era decisamente più fidato. Eppure Rowena aveva scelto la piccola bestiolina dai mansueti occhi neri e dalle piume marroni proprio per il suo nome anche se, non si aspettava che Camille potesse capire quell'insensato gioco che la negromante si era creata in testa.
Così, quella mattina di primavera, sbatacchiando le ali il piccolo volatile aveva percorso i diversi livelli del ministero per poi infine raggiungere Camille giusto in tempo per tentare di farle andare la colazione di traverso. Quando la donna srotolò la pergamena che il pennuto teneva legata in zampa, forse non avrebbe mai pensato che il mittente, fosse proprio l'ex insegnante d'astronomia.

Camille, se ti scrivo questa lettera, nonostante le nostre reciproche antipatie, é per il bene del nostro mondo. Come ben saprai, scrivo per la gazzetta del profeta e forse proprio per questo, Raven mi ha contatto consegnandomi una sua lettera che vuole venga pubblicata sulla gazzetta, ma penso che questo non debba avvenire. Se hai tempo, domani pomeriggio mi trovi dal Testa di porco dopo le 15. Voglio consegnarti quello che lui ha detto essere la sua dichiarazione di guerra, in caso tu non possa raggiungermi, mandami una persona di tua fiducia.
Rowena Abyss

 
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