Crudelia cerca lavoro

Ah.
Quando aveva ricevuto il Gufo da Miss Demon il pensiero che quel nome fosse tutto un programma le era venuto spontaneo.
Adesso, osservando la figura dinoccolata avviluppata in un tripudio di zebrature bianche e nere ebbe la certezza che anche la persona che lo portava fosse quantomeno bizzarra.
Indossava un paio di guanti cremisi che risaltavano come sangue nella neve ed il suo sorriso aveva qualcosa di tremendamente inquietante.
Naturalmente aveva assunto alcune informazioni su di lei per farsi un'idea preventiva. Informazioni che non le restava che appallottolare e buttare nel cestino.

"Buongiorno a lei Miss Demon, la stavo aspettando"

Trattenne il fiato di fronte alla nuvola di fumo che offuscava il volto della donna e sventolò la mano con evidente fastidio.

"Qui non si fuma. Spenga quell'affare ... "

Si guardò intorno alla ricerca di un posacenere.

" ... là dentro e si accomodi"

Indicò una ciotola per cani enorme situata in un angolo della stanza, in prossimità della parete di sinistra. Naturalmente vuota.

Un test alcoolico sarebbe stato l'ideale.
Seguì con lo sguardo tutto il tragitto, dalla porta alla ciotola e dalla ciotola alla sedia, mentre cercava di farsi un'idea su di lei.
All'apparenza sembrava perfettamente a suo agio, una donna sicura di se e conscia di possedere la capacità di stupire. Ebbe la sensazione che non avesse gradito l'invito - imposto - di privarsi del bocchino fumante ma l'idea di discorrere un'eventuale assunzione avvolta in una nuvola di fumo non la allettava.

"Vorrei porle qualche domanda. Ma la sua frase d'esordio rende necessario un chiarimento preventivo"

La scrutò appoggiandosi allo schienale della grande sedia.

"Vede, apprezzo le persone determinate e convinte delle proprie potenzialità ma è escluso che io possa darle un ruolo di responsabilità sulla parola. Per assumere la direzione di una Sezione bisogna meritarselo con i fatti. E soprattutto bisogna che io mi convinca della validità di quella persona. Ora ..."

Non le passò neanche per l'anticamera del cervello che Miss Demon potesse pensarla diversamente.

" ... per quale motivo una donna come lei è interessata alla Squadra Antimago?"

Era il Ministro della Magia, poteva forse non capire quello che Miss Demon intendeva dire?
Truffe e scippi erano niente in confronto ai crimini che venivano commessi quotidianamente, di media se ne registravano a dozzine la settimana e solo fra Londra e dintorni. I suoi uomini lavoravano talmente sodo ed erano così pochi che si stupiva ogni giorno per non aver dovuto far fronte, fino ad allora, ad ammutinamenti e scioperi. Rischiavano la vita, guadagnavano poco e l'unica cosa che potevano vantare era la sua immensa gratitudine. Dei folli idealisti insomma.

"Uno scopo nobile il suo"

Sorrise più per mitigare la risata che premeva lo stomaco che per sincera ammirazione.

"Ma non crede che tutto quel tripudio di .... uhm .... peli e zebrature possa intralciarla mentre compie il suo dovere?"

Davvero non riusciva ad immaginarsela alle prese con inseguimenti e scontri violenti. Ma tutto poteva essere, non era suo costume fermarsi all'apparenza.

"Che cosa ha fatto fino ad ora Miss Demon?"

Era proprio quello il punto.
Se la DeMon aveva avuto il coraggio di presentarsi ad un colloquio così importante e - sperava - remunerativo conciata in quel modo, non osava pensare a quale sarebbe stata la sua abituale mise.
Ed ecco che la fantasmagorica immagine di una donna con pantaloni in pelle aderente ed un quarto di leopardo ai piedi si materializzò davanti a lei, sovrapponendosi a quella reale.
Tossicchiò e sorrise amabilmente.

"Oh, avere persone eleganti sul campo non può che farmi piacere ... ma ha pensato, così, per sbaglio, che in alcuni casi sia necessaria una certa ... come dire ... abilità nel non farsi notare? Per esempio in occasione di pedinamenti o di raccolta di informazioni?"

Gli stivali di leopardo sarebbero rimasti nei ricordi della gente per anni, tacco o non tacco.

"Confesso che sono un po' perplessa. Non le interesserebbe un'occupazione d'ufficio? Ho alcuni posti vacanti ..."

Avrebbe voluto dire - alla Sezione Cura e Controllo Creature Magiche - ma non le sembrava il caso di dirottare la donna in un posto ricco di probabili cinture e beauty-case.

" ... al secondo livello ed alla Sezione Trasporti"

"Sono io che decido quali membri mandare ed in quali missioni, Miss DeMon ... "

Ribadì il concetto che sembrava non voler entrare nel cervello della donna.

"Ma apprezzo la sua caparbietà. Tuttavia, qualora io decidessi di assumerla, dovrebbe collaborare con membri più esperti di lei e sottostare ai loro suggerimenti e consigli. Mi ha detto di non aver mai avuto bisogno di lavorare, mi ha detto di essere vissuta nella bambagia fino a quando si è resa conto di non aver più il necessario per ... ehm .... vivere"

E permettersi pellicce maculate e stivali leopardati.

"Quindi ha ammesso di non possedere alcuna esperienza"

La osservò rimanendo per qualche istante in silenzio. Era tentata ma, allo stesso tempo, poco propensa a dare credito ad una persona di cui non sapeva assolutamente nulla. Il modo di vestire non avrebbe rappresentato un problema ma la sua scarsa propensione all'umiltà probabilmente si.

"Facciamo così. Le affiderò un incarico in coppia con un altro membro della squadra. Un banco di prova dove potrà dimostrarmi quanto vale. Portato positivamente a termine l'incarico verrà assunta. Cosa ne dice?"

"No"

Meglio tenerla lontana da qualsiasi animale.

"E' convocata per domani mattina alle 9,00. Dovrà recarsi al secondo livello e chiedere di Donnie Labrador, sarà lui a darle tutte le informazioni del caso e ad assegnarle un compagno"

O una compagna.

"Si ricordi quanto mi ha detto riguardo al vestiario, non so che tipo di incarico le verrà assegnato, molto dipenderà dalle urgenze e dalle necessità del momento"

La scrutò inclinando appena la testa di lato.

"Se il rapporto che riceverò sulla scrivania sarà positivo la assumerò"