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| "Giusto"
Labrador annuì con fare pensoso.
"E' una soluzione. Tuttavia, Miss De Mon, non crede che la presenza di tutti quei poliziotti potrebbe intralciarci, soprattutto se ci trovassimo nella necessità di mettere mano alle bacchette?"
Intanto prese a muoversi cautamente lungo il viale invitando con un cenno del braccio Crudelia e Orazius a fare altrettanto.
"Quei babbani non capiscono un accidenti ma stanno sempre fra i piedi, si ripiegano su loro stessi per cercare non si sa cosa. E pesticciano, pesticciano"
Scosse la testa rischiando di far partire il toupè. Pochi minuti dopo giunsero nei pressi di un complesso di case rosse, su due piani, tutte con grandi finestre.
"Ecco, vede?"
Il cancello della prima era aperto, dietro la siepe stavano rannicchiati quattro poliziotti e un altro nugolo di uomini in uniforme occupava buona parte del prato della villetta di fronte. La casa sembrava disabitata, se non fosse stato per quel rumoroso viavai, si sarebbe potuto dire che non vi fosse alcuna particolare stranezza. Labrador si fermò sul marciapiede, dietro il tronco di un albero.
"Sicuramente dobbiamo dividerci i compiti. Miss De Mon, vuole venire con me a parlare con i babbani o si accoda ad Orazius?"
Il povero Orazius sgranò gli occhi.
"Eh, bisogna verificare il retro della casa"
Labrador allargò le braccia paciose, come a volersi scusare.
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