| Era già l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core lo dì c'han detto ai dolci amici addio;
Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché ’l velo è ora ben tanto sottile, certo che ’l trapassar dentro è leggero. (Dante, Purgatorio VIII, 1-3, 19-21)
La festosa esultanza del pendolo sembrava non volersi arrestare, uno dietro l'altro, inframmezzati da una qualche fanfara europea, i rintocchi si infilavano, uno di seguito all'altro, allo schiudersi della porta, entrambi si voltarono, sollevati. In fondo, avevano preso un impegno, un contratto magico vincolante, ed i due giudici più inflessibili che avrebbero mai potuto sperare di avere, erano lì riuniti. Non era possibile sgarrare, non era concessa l'umana benevolenza, giacchè di umano nulla sembrava avessero, nonostante quella convivenza forzata. Il libro, pesante, voluminoso, calamitante nel suo nero potere, era lì, al centro della scena, intarsiata la copertina, affascinante sul suo leggio, quasi colà trattenuto a forza, al pari del giovane Serpeverde. Pochi passi più indietro, il fuoco, il secondo giudice, rinata dalle sue ceneri, nel pieno della sua fulgevolezza, pronta ad un nuovo volo. Uno sguardo, un sorriso, un tacito benvenuto alla perenne prima arrivata, seguito presto dalla seconda, dal terzo. E dall'ospite inatteso, almeno dalla maggioranza del pubblico. Era tempo già di perdersi in chiacchiere, rispondere a domande, fugare eventuali dubbi, e sanare impossibili dibattimenti? O rimandare il tutto a più tardi? In fondo, solo un paio di questioni dovevano essere affrontate, il resto poteva ancora attendere.
Benvenuti, e bentornati a tutti. Solo un attimo di pazienza, e tra 700 Anni risponderò alle vostre eventuali domande, come avrete saputo siamo diretti in Borgogna, all'Abbazia di Cluny, come vedrete ed avrò modo di spiegarvi tra qualche minuto. Prima di ciò, vi informo che verrete accompagnati, come di consueto, da Minerva, la mia Fenice, che veglierà su di voi, e da Mademoiselle Goodheart, che qualcuno potrebbe anche già conoscere, un Auror del Ministero della Magia. Per questa sera vi farà compagnia anche lei, per quanto sia certo non dovrete avvalervi eccessivamente del suo ausilio, siete stati Evocati, qualcosa dovrà pur valere, no?. Credo sia tutto, pronti?
Certo, attendere 700 anni per avere una risposta si sarebbe potuto considerarlo eccessivo, anche a fronte dei bizantinismi di una burocrazia pletorica, sfuggita al peggiore dei controlli, nonchè quelle centinaia di chilometri che li separavano, almeno idealmente dalla destinazione. L'interessante sarebbe stato rientrare, pochi minuti più tardi, in quella stessa dimensione, senza che nulla fosse effettivamente cambiato. Ma era noto, il Tempo poteva dimostrarsi un affare terribilmente infingardo e sporco. Lo sapevano. Lo sapevano? Sorrise, mentre il volume si spalancava, rivelando quello che doveva essere un segnalibro accuratamente studiato, di traverso per la pagina di pergamena ingiallita, se tale poteva essere definita. Un'immagine centrale, incredibilmente variopinta, incastonata con impareggiabile abilità in un fitto arabesco di caratteri misteriosi, allineati in strette colonne, alla foggia degli antichi Sapienti. Dalla pagina sottili tentacoli di potere già facevano capolino all'esterno, vincendo le ultime resistenze, passando quel Rubicone, che il margine mosso delle pagine sembrava voler sancire tacitamente, strisciando con minuziosa efficienza, avviluppandoli uno ad uno, senza lasciar adito a fraintendimenti. Se qualcuno avesse voluto tirarsi indietro, evidentemente era ormai troppo tardi. Il processo era irreversibile, ed ormai innescato. Un sorriso, prima che l'ufficio iniziasse a vorticare intorno, e cedesse il posto ad un indistinto mulinello di colori, parole, e suoni. Erano arrivati? Riversi, su un comodo tappeto di foglie secche, ed erba, undici giovani, e quella che con un minimo d'inventiva si sarebbe comunque potuta definire tale. L'Anziano Mago, solitario, nel mezzo della radura, con sulla spalla la Fenice, ed alla mano il fedele bastone, sembrava l'unico a non aver accusato i sintomi del viaggio, e gaio, osservava il panorama, beandosi degli ultimi raggi dell'Astro, prima che sparisse lesto oltre l'orizzonte. Erano finiti su un colle, che si elevava mirabilmente sul resto di quella che dava tutta l'aria di essere una fitta foresta. Sparute querce, ai margini del colle, sembravano incoronarlo, lasciando il mezzo spoglio, un eccellente punto d'osservazione su tutta la zona circostante. Verso Nord ed Est non c'era molto da segnalare, affioramenti rocciosi di trascurabile entità, piccoli colli, ed un mare di verde sembravano voler coprire tutto lo spazio dominabile dall'occhio umano, c'era solo da augurarsi non fossero diretti colà. A Sud, invece, il rumore dell'acqua, un fiume con ogni probabilità, e nemmeno troppo insignificante considerando il roboante fragore, probabilmente in prossimità di rapide, e rocce, abilmente celato dal verde della vegetazione. Ad Ovest il discorso cambiava decisamente. Per quanto le pendici del colle, e le prime miglia continuassero a condividere la triste sorte del resto del panorama, l'intricata foresta sembrava aver fagocitato l'intera area, poi la visione cambiava radicalmente in intensità, e bellezza. Gli alberi si facevano più radi, meno oscuri, meno sinistri, più gentili, cedendo il passo ad arbusti, e poi prati, e poi campi coltivati, da quelli che sembravano anche operosi contadini, ancora al lavoro. Lo sguardo proseguendo in avanti, ingentilito dalla luce del tramonto, avrebbe incontrato la massa di una cerchia di mura, in parte ancora in costruzione, robuste, ingabbiate da impalcature di legno, e brulicanti di operai, con enormi pietre sollevate da argani, che racchiudevano una nuova prima area verde, nuovi campi?, ed una serie di edifici, edificati senza che ne emergesse un apparente ordine o logica, alcuni completati, altri ancora in costruzione, chi all'inizio, chi al termine. Gli edifici mutavano radicalmente per dimensione, foggia, ed architettura, più ci si allontanava dal colle, più era evidente che le dimensioni si facessero colossali, e lo stile raffinato, sino all'ultimo edificio, che oscurava anche per buona parte, con la sua mole, la linea dell'orizzonte. Cos'era? Una cattedrale. Un mostro di pietra, lungo decine di volte un singolo edificio, alto innumerevoli, enorme, nei suoi svettanti pinnacoli, che pur restando saldamente nell'alveo di un ancora stile romanico, già condivideva il germe di quel Gotico Internazionale che aleggiava in Europa da qualche anno. Certo, erano nel 1307, eppure ancora molto era in costruzione, il nartece non aveva l'aria di essere completato, la distanza poteva ingannare, e strutture ed impalcature in legno si potevano distinguere intorno alle numerose torri campanarie che svettavano su quel mostro in muratura, pietra, e marmo, sfolgorante, sotto i raggi dell'Astro, comunicando alle masse la Gloria di Colui che tutto moveva. Erano arrivati nel Medioevo. Per quanto Basso, era bene tenerlo a mente. L'aria era già frizzante, una leggera brezza che nelle profondità della foresta li avrebbe presto lasciati, il cielo sereno, già trapunto delle prime stelle, che affioravano tra un ramo, e l'altro. Ad Est già l'ombra calava, sulla foresta, ad Ovest un altro mondo, per quanto fossero ancora ben lungi dall'essere emersi dall'oceano verde. L'Anziano si voltò, tornando ad osservare gli Ateniesi, era trascorso già tempo a sufficienza, tempo per riprendersi, tempo per abituarsi, tempo per prendere le misure, tempo per essere pronti. Era Tempo, insomma. L'abito, con ogni probabilità, si sarebbe potuto giurare fosse mutato nella sostanza, qualche piccolo dettaglio, qualche cucitura, il ricamo argenteo non era lo stesso, addirittura la stessa lana? Dettagli. Il bastone, quello non era cambiato, era lo stesso di sempre. Uno sguardo attento, allegro, pronto ad una spiegazione, fugare le ultime questioni, prima dell'Extra Omnes.
Dunque, siamo a Cluny, o meglio, nei suoi pressi, corre l'Anno Domini 1307, e siamo nel mese di Ottobre. Quella alle mie spalle è l'ultima delle tre abbazie, come avrete modo di toccare con mano, è ancora un grande cantiere a cielo aperto, dopo quattro secoli dalla possa della prima pietra, ciò nonostante uno dei più grandi complessi monasteriali d'Europa. L'Abbazia resterà la più grande per ancora qualche centinaio d'anni, sino alla costruzione di San Pietro, ma quella è un'altra Storia. L'oro e l'argento scorrono a fiumi, tutto è in espansione, e come forse qualcuno ha già scoperto l'ordine cluniacense ha rapidamente scalato per reputazione e fama le gerarchie europee. Qui è possibile incontrare Re, Papi, ed Imperatori, con un po' di fortuna. Metterete piede su uno dei suoli più sacri della cristianità, quindi dominate i vostri impulsi, e tenetelo a mente, siamo nel Medioevo, nulla viene lasciato al caso, senza pagar il giusto fio. Il che ci porta a noi. Per ironia della Sorte, sappiamo con certezza che questa sera il Gran Maestro dell'Ordine Templare, Jacques De Molay, si tratterrà tutta la notte nella cattedrale, in preghiera, la vostra missione è raggiungerlo, con discrezione, e riferirgli un messaggio. L'importante, mi preme farvi presente, è raggiungerlo con discrezione, senza far scattare l'allarme generale, che spingerebbe il vostro obiettivo a lasciare la funzione, prima del tempo, e vi complicherebbe inutilmente la sua ricerca, sino a farla fallire. Leggeri e veloci come ombre, dovete essere, per così dire. Venendo al messaggio, anch'esso molto semplice, e facile da ricordare: "il Bello sta arrivando".
Era quasi tutto. Un ultimo paio di questioni, prima che fosse troppo tardi. In fondo, aveva una bella biblioteca da esplorare, sarebbe stato uno spreco non farlo, anche a seguito degli inauditi affronti che sarebbero seguiti, di lì, a poche centinaia d'anni. Salvare il salvabile, finchè erano in tempo.
Mademoiselle Lynch vi distribuirà delle spille, che vi prego di appuntare al bavero, il Libro ha già provveuto a stregarle ulteriormente, con un utile incantesimo di richiamo. Strappatele dalla veste per tornare da dove siamo arrivati, qualora il pericolo fosse estremo. Come già vi dicevo Minerva vi seguirà per conto mio, così come Mademoiselle Goodheart, il mio consiglio è di non dividervi, e raggiungere la Cattedrale, senza destare allarmismo, e senza innescarne le difese. Sono presenti Tre entrate utili alla Cattedrale, tre come i sentieri che lasciano questo colle, ma vi metto in guardia sul fatto che in realtà uno dei sentieri non porti affatto nella direzione auspicabile, quindi non andate a Nord. Sarà anche bene che iniziate a riflettere su chi sarà il Capo Spedizione, potreste essere discretamente occupati a breve. Ottimo, ed ora le domande, sempre che vi siano.
Era tornato a voltarsi, nel frattempo, indicando con tutta la calma necessaria, al pubblico attento alla spiegazione, altrettanto certo che non sarebbe seguita una replica, con altrettanta facilità, le tre possibili entrate della Cattedrale. La via era davvero spianata? Con un minimo di spirito d'osservazione si potevano anche facilmente scorgere i tre sentieri scendere dalla cima del colle, aprirsi prima agilmente la via nel fogliame della foresta, poi a fatica, prima di scomparire nel verde, dietro una svolta, seguendo il declinare del pendio del colle. Se il sentiero di Nord, come quello di Sud, sembravano comodi, e larghi, ben demarcati, per quanto sembrasse anche si allontanassero dalla meta promessa, il sentiero d'Ovest, era decisamente più stretto ed angusto, eppure invitante, forse per la felice direzione cui puntava, forse per gli ultimi raggi dell'astro che ancora lo rischiaravano. Non erano ancora partiti, e già dovevano scegliere?
Se non ci sono rilevanti domande è l'ultimo post di Poverell, vi lascia nelle mani della Tuke. Dovrebbe essere meno "anonima", per tutti e 12, egualmente, qualora doveste avere perplessità o problemi e doveste pensare ad un Mp a Poverell, su questa questione, scrivete alla Tuke, e riceverete una risposta nei limiti del ragionevole. I tempi saranno relativamente stringenti, ma sarà anche indicato qualora i post fossero obbligatori, siete comunque invitati a mantenere una buona media. Qui troverete un sondaggio, per individuare il Capo Spedizione, siete invitati a partecipare, oltre che discuterne in On. Riceverete tutti, sempre in On, da Nih una spilla di bronzo, il fortunato scelto vedrà dorarsi la sua spilla, ed argentarsi quella del suo Vice. Le spille le terrete anche dopo l'Evento, ma sono ancora in fase di lavorazione, quindi al momento restano "spille". Ritengo che il post sia abbastanza preciso, ma ho preferito restare sull'essenziale, quanto non è indicato potete tranquillamente ipotizzarlo voi, mantenendovi fedeli alle linee guida dettate. La mappa che viene aggiunta è anch'essa ancora in bozza, esclusivamente per darvi una vaga idea, l'altra Grafica non ci ha ancora messo mano, ma non abbiamo fretta. Da ultimo, come avrete potuto notare, la Magia del Libro può aver influito anche sul vostro bagaglio, siamo scivolati indietro di 700 Anni, qualora lo riteneste opportuno, potete riadattarlo alle mutate circostanze, giusto per "non farvi guardar male da lupi, e paesani".
In sintesi: potete adattare il vostro equipaggiamento, mentre in On dovreste valutare il famoso buon Leader, e quale dei sentieri prendere, oltre a presentare eventuali domande.Elhena Punti Salute: 143 Punti corpo: 100 Punti Mana: 99 | Versus Punti Salute: 100 Punti corpo: 50 Punti Mana: 51 | Meredith Punti Salute: 100 Punti corpo: 50 Punti Mana: 50 | Nathan Punti Salute: 249 Punti corpo: 243 Punti Mana: 271 | Niahndra Punti Salute: 147 Punti corpo: 98 Punti Mana: 109 | Emily Punti Salute: 183 Punti corpo: 83 Punti Mana: 81 | Eloise Punti Salute: 102 Punti corpo: 53 Punti Mana: 53 | William Punti Salute: 130 Punti corpo: 80 Punti Mana: 80 | Arya Punti Salute: 116 Punti corpo: 66 Punti Mana: 66 | Horus Punti Salute: 204 Punti corpo: 186 Punti Mana: 201 | Zoey Punti Salute: Punti corpo: Punti Mana: | Leia Punti Salute: Punti corpo: Punti Mana: |
Da ultimo mi permetto di far presente ai meno esperti i rischi di avere una Mappa alla consultazione, aiuta sicuramente, ma espone ad una serie di rischi. Tenete sempre presente cosa sanno e vedono/possono plausibilmente essere in grado di vedere i vostri Pg, e scindetelo accuratamente dalle informazioni contenute nella Mappa. Ad ogni modo, siamo sul Colle Alpha, ad Est, e siamo diretti ad Omega, ad Ovest. La Mappa è meramente indicativa, le proporzioni non sono rispettate, e subirà delle ragionate modifiche quando uscirete dall'Oceano Verde.Il 14 si prosegue.
|