Faster, Privata - Aaron Johnson

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Audrey Halliwell
view post Posted on 24/7/2015, 16:08




La curiosità è donna, questo è un dato di fatto.
Era rinomato come venisse affibbiato il sesso femminile alla curiosità, aveva cercato delle motivazioni a riguardo ma nessuna di esse l'aveva effettivamente convinta abbastanza. In alcuni aveva addirittura trovato delle constatazioni quasi offensive. Quel caldo giovedì, una volta liberatasi dagli impegni non aveva ancora deciso cosa fare esattamente presa dalla noia. Di leggere non se ne parlava, per una volta i suoi occhi erano davvero stanchi e non era in grado di provare anche solo a posarli su di una pagina che temeva questa avesse iniziato a vorticare pericolosamente costringendola a scappare presa dal panico. Era stata tutta la giornata china sui libri quindi non avrebbe rischiato troppo. Se avesse esagerato avrebbe finito con il non sopportare più la lettura e questa era una cosa che decisamente non le andava giù. La prima cosa che le balenò in testa, fu cercare Versus per fare una passeggiata insieme ma le venne in mente che probabilmente quel pomeriggio era il suo turno di badare al locale e che di conseguenza non l'avrebbe di certo trovata al castello. Sospirò sconsolata, era da un po che quelle due non passavano del tempo tranquillo insieme senza bisticciare o trovarsi sul posto di lavoro. Chiuse pesantemente il tomo di Difesa che aveva consultato fino a quel momento in Biblioteca sistemandolo nuovamente sul suo scaffale mentre una volta uscita dopo aver salutato educatamente chi di servizio, aveva iniziato a camminare senza meta per i corridoi. In men che non si dica senza sapere ne perchè ne per come, salendo un paio di scale o forse scendendole, non ricordava esattamente, ma si sa a quelle birichine piace cambiare... Si ritrovò in un corridoio che non riconobbe a primo impatto. Dopo averlo scrutato a fondo però riuscì ad associarlo a quello del secondo piano.
Una dose di adrenalina non indifferente prese a martellare nelle tempie della Serpina che in fretta e furia svicolando tra un'armatura ed un arazzo andò a nascondersi dietro un angolo morto dando le spalle al corridoio sconosciuto e volgendo il viso verso il passaggio principale. Mano destra sul muro, mancina armata di bacchetta perchè non si sapeva mai, cuore che minacciava di saltarle in gola. Ricordò di aver letto da qualche parte che quel corridoio era infestato dal poltergeist più famoso di Hogwarts. Tempo prima le era giunto alle orecchie che tale corridoio era stato per l'appunto vittima di quello spiritello malefico che per puro divertimento lo aveva riempito di caccabombe. Felice di constatare che il fetore non era più presente si appiattì alla parete domandandosi se quel giorno sarebbe appunto riuscita a scovare il fantasma e vivere finalmente una di quelle avventure che tanto la faceva sospirare nei suoi amati racconti. Con gli occhi volti al soffitto quindi intenta a scrutare ogni angolo possibile per individuare l'essere, non si era minimamente interessata di accertarsi che nessuno stesse passando di li rischiando di coglierla in flagrante in quella posizione non propriamente elegante che potesse essere vista sulla sua persona. Presa com'era, al momento pensava solo al fatto che se fosse stata fortunata, per una buona volta sarebbe stata lei ad avere una bella storia da raccontare alla Grifondoro.
 
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view post Posted on 13/8/2015, 19:40
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When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies but the pack survives.
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Avventure. Amicizie. Divertimento. Erano queste le cose che mi aspettavo una volta ad Hogwarts, ed invece... Lezioni, compiti, libri a più non posso ed in più non avevo ancora conosciuto nessuno, se non per qualche chiacchiera così durante le ore di lezione.
Quella scuola mi stava sopprimendo, sentivo di non essere libero di essere me stesso. Forse non ero adatto a questo mondo e a questa scuola, io ero uno che seguiva più il proprio istinto. Amavo la libertà e qui ne avevo poco.
Era anche per questo che fui sorpreso dalla decisione del Cappello Parlante, mi sarei aspettato Tassorosso o Grifondoro perché comunque sentivo che le mie qualità fossero altre.
Per la mor del cielo, non che non mi piaccia far parte dei Corvonero. Da quello che riuscito a sentire o vedere I miei concasati erano tutti in gamba.
Tutti simpatici, gentili, intelligenti con cui sentivo di poter convivere facilmente.
Il mio tempo libero lo passavo riposando o quanto meno visitando quel castello le cui stanze e corridoi avevano un alone di mistero, magia, curiosità e sapienza.
Purtroppo anche il mio tempo libero non era così consistente da permettermi chissà quale avventura tra le mura di questo castello.
Quella mattina ero libero, niente lezioni, niente compiti. Ciò poteva permettermi di fare tante cose. Svegliarmi un pò più presto, fare una colazione decente e gironzolare per la scuola alla ricerca delle varie "stranezze" che si potevano incontrare.
Oggi nel mio programma avevo come obiettivo quello di visitare il secondo piano.
Tante le storie sentite su questo piano e su chi "comandava" ovvero il fantasma, o più precisamente il poltergeist Pix.
Di lui sapevo poco o niente, non apparteneva a nessuna casata e gli piaceva tormentare e fare scherzetti alle persone, infatti molti preferivano stare alla larga dal secondo piano.
Dopo essermi lavato e preparato, fatto una colazione abbondante e fatta in tranquillità ero pronto per darmi all'avventura anche se sapevo che sarebbe stato un gigantesco buco nell'acqua.
Infatti mi ero preparato un bellissimo piano B che si chiamava "Letto".
La voglia di vivere che avevo oggi era ai minimi storici e non vedevo nulla che potesse farmi sperare che qualcosa potesse far qualcosa per migliorare questa situazione. Nel mentre che camminavo osservavo gli altri nei corridoi, chi stava studiando, chi stava parlando e scherzando con altri studenti e chi cercava di rimorchiare e poi c'ero io che rispetto a loro ero un nano senza voglia di vivere, mi chiedo come riescano a fare qualcos'altro oltre a studiare.
Senza nemmeno accorgermi ero già arrivate alle scale e con un pò di buona fortuna le scale si comportarono bene. Vidi in un angolo una ragazza dai capelli rossi che scrutava ogni angolo del soffitto. Sembrava stesse cercando un fantasma, non a caso aveva anche la bacchetta estratta, sembrava avere più o meno la mia età.
Mi avvicinai con cautela, in modo tale da non spaventarla e mi misi a distanza di sicurezza.

"Hey..Stai dando la caccia a un fantasma per caso?" chiesi curioso "Perché dai la netta impressione di una che lo stia facendo."

Edited by anyone - 14/8/2015, 20:17
 
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