Un incontro inaspettato.., Oliver

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view post Posted on 31/7/2015, 14:25
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In quella pigra giornata di fine marzo Sirius White passeggiava per i corridoi del castello più annoiato che altro. Nella mano sinistra stringeva una copia del profeta arrotolata, nell'altra faceva ruotare la sua bacchetta di frassino, instancabile e fedele compagna di ogni atto. Era trascorso un po' di tempo dal suo ritorno a Hogwarts dopo il ricovero al San Mungo e sebbene in via di remissione, ogni tanto avvertiva indistintamente le ferite bruciargli. Poteva essere colpa della magia nera che le aveva procurate o semplicemente il frutto della sua preoccupazione in relazione alle circostanze ad esse relate ma tant'è che quel giorno faceva più fatica a spingersi lungo i corridoi della scuola. Era provato, forse più del solito ma sapeva bene che non poteva arrendersi in alcun modo. Le circostanze non erano felici, le forze del male si mostravano più attive del solito e il fronte del bene non poteva certo cedere nel tentativo di opporvisi. Sarebbe stata la fine.
Così pensieroso si muoveva quasi senza prestare attenzione agli studenti in transito dal lato opposto. Doveva essere appena finita una lezione stando al fiume in piena che gli veniva contro. Quasi rimpiangeva quei giorni. Il suo soggiorno ad Hogwarts era trascorso così in fretta da impedirgli di viverlo completamente a pieno. L'ES prima, l'Ordine poi gli avevano sottratto molto della fanciullezza e della gioia che vedeva nei volti dei ragazzi ma sapeva bene che era un male necessario. Era anche grazie a lui che quei giovani potevano vivere con spensieratezza la loro vita nonostante i mali e la cattiveria che tra quelle stesse mura imperversavano. Era tutto così necessario ma a volte così pesante...
Alla luce dei suoi sette anni molto aveva sacrificato ma al tempo stesso guadagnato. E ora stava per completare il suo percorso, i suoi mago prima della vita quella reale.
E c'era così tanto ancora da fare...

 
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view post Posted on 31/7/2015, 16:23
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"Incanto Protego, dal latino proteggere, scudo evocativo..."
Oliver Brior, studente del secondo anno da ormai qualche settimana, era completamente immerso nelle nuove lezioni: apprendere alcune definizioni fondamentali di Erbologia era stato piacevole, oltre che abbastanza semplice; del resto, essendo lui un amante della Natura e avendo nella sua famiglia quasi tutti il pollice verde, non aveva riscontrato grandi difficoltà. Per Difesa Contro le Arti Oscure, purtroppo, era tutt'altra storia: per quanto amasse alla follia la disciplina in questione, il ragazzo non aveva alcuna base né bagaglio personale alle spalle per poter anche solo lontanamente immaginare di studiare meno del dovuto. Ogni Incanto aveva caratteristiche così singolari da dover essere subito mandate a memoria, mentre corpo e mente decidevano di lavorare sulla stessa frequenza d'onda per dare il massimo nell'apprendimento di magie difensive. Era appena stata conclusa la prima lezione del secondo anno, durante la quale la docente di Incantesimi aveva illustrato e spiegato chiaramente l'uso, l'efficacia e l'utilità dell'Incanto Protego, il cosiddetto Incanto Scudo per via della forma che attuava quando lo si castava. Era fondamentale comprenderlo per bene, perché era una delle principali e primarie difese di un Mago o una Strega: Oliver avrebbe potuto elencare almeno dieci motivazioni e occasioni durante le quali il Protego avrebbe fatto al suo caso, soprattutto se pensava agli ultimi avvenimenti e, di preciso, a quando era stato attaccato da una tromba d'aria non proprio naturale. La folla di studenti che rappresentava la sua classe aveva iniziato a sciamare dalla porta dell'aula di Difesa al secondo piano: ben presto Oliver si sarebbe ritrovato da solo, perché aveva già salutato i suoi compagni, dicendo di avere in programma un pomeriggio di ritiro spirituale, che tradotto voleva significare "di studio matto e disperato da solo". Stava ancora ripetendo tra sé alcune nozioni importanti che non aveva avuto il tempo di trascrivere sulla pergamena dei suoi appunti, quando il suo sguardo si alzò verso una figura troppo alta per essere uno studente del secondo anno.
"Incanto Scudo, evocare con decisione e..."
Un momento! Ma Oliver conosceva quella persona: l'aveva incontrata alle selezioni di Quidditch della sua stessa Casata; era un Grifondoro, uno dei Grifoni più leggendari, amati e stimati del suo tempo. Cosa ci faceva in quel corridoio? La curiosità innata del suo animo ritornò a galla e Oliver si avvicinò di qualche passo, facendosi largo tra la folla di studenti. Quando fu abbastanza vicino, alzò una mano in segno di saluto e parlò.
"Sirius? Sirius White? Oh cavolo, sei proprio tu!"
Forse l'emozione del momento doveva essere temprata un po': per quanto esaltato all'idea di incontrare uno studente così meritevole e avvolto da storie e miti, Oliver non voleva mostrarsi come un papero giulivo. Non lo era affatto.

Edited by David J. Potter - 31/7/2015, 18:11
 
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view post Posted on 31/7/2015, 18:55
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Nonostante fosse soprappensiero, perso con la mente tra i pensieri e le tergiversazioni, non gli fu difficile focalizzare tra i mille volti che gli venivano incontro lungo il corridoio, quelli di pochi noti e sopratutto il gesto che da uno di loro venne a spezzare la monotonia dell'anonimo brusio.
* Ehilà *
si ritrovò a pensare senza quasi sorpreso che tra i tanti coetanei quello studente si fosse concentrato proprio su di lui. Non sapeva realmente se fosse sua intenzione appropinquarvisi o continuare nei propri propositi ma sollevó la mano emulando il gesto a kó di cortesia.
A cortese saluto bisogna rispondere con altrettanto cortese saluto. Così dicevano sempre i suoi genitori. Era etichetta, niente di più, a prescindere da antipatie e simpatie del caso. Nel guardarlo peraltro gli ricordava qualcuno di familiare. Sala comune? Biblioteca? Da qualche parte doveva pur averlo visto. Lui era bravo con i visi eppure in quel frangente gli sfuggiva. Stava ancora proseguendo lungo il suo cammino scansando i primini quando si rese conto che il giovane non si sarebbe limitato a un semplice saluto di cortesia. L'appello così bizzarro al suo nome riuscì a strappargli un sorriso.
* Non sapevo di essere così famoso! Sarà il fascino dello studente dell'ultimo anno! *
- Sono proprio io... -
esordí di rimando.
- Ciao! -
Avrebbe accompagnato il saluto al nome dello studente se solo lo avesse ricordato. Gli sarebbe venuto a mente. Ne era sicuro.
- Lezione di Difesa eh? -
Gli era facile supporlo considerando il piano in cui si trovavano. Un modo ovvio per rompere il ghiaccio. Niente di che. Come al solito, solo una dovuta forma di cortesia.

 
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view post Posted on 2/8/2015, 17:56
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La folla di studenti continuava a sciamare come uno stormo di api senza Regina da seguire. Oliver aveva alzato la mano per salutare qualche amico, poi finalmente si era avvicinato abbastanza a Sirius da sentire la sua risposta.
"Esattamente, la prima lezione del secondo anno" commentò, mentre riposizionava per bene la borsa a tracolla sulla spalla destra. La mente del ragazzo sembrava essersi momentaneamente sdoppiata: da una parte era concentrato sull'Incanto Scudo appena appreso in aula, nella speranza di non dimenticare gli ultimi appunti che avrebbe voluto subito segnare; dall'altra, invece, la sua curiosità da tipico Grifondoro aveva preso il sopravvento e la sua attenzione adesso era rivolta allo studente che aveva di fronte a sé. Varie domande sorsero spontanee in quel frangente di silenzio, interrotto da urla e chiasso degli altri alunni nel corridoio del secondo piano: cosa ci faceva lì Sirius? Perché era fermo? Aspettava qualcuno? E se sì, chi? Per quanto fosse incuriosito da tutta quella situazione, il suo rispetto del galateo evitava qualsiasi domanda indiscreta. Così, si limitò a restare sul generico, provando a sondare se la sua presenza infastidisse Sirius o meno. In questo caso, sarebbe andato via in fretta.
"Sono Oliver Brior, gareggiavo come Cercatore alle selezioni, ricordi?" chiese, anche se la domanda aveva assunto un carattere indiretto, quasi un monito alla memoria di Sirius.
"Devi seguire qualche corso anche tu?"
Non ne era certo, ma almeno sarebbe stato un buon inizio per una conversazione. Oliver aveva sentito storie particolari sul conto di Sirius, soprattutto quando si sedeva sul suo divano preferito della Sala Comune di fronte il camino. C'erano stati ragazzi che avevano conosciuto Sirius e che ne parlavano con espressioni a dir poco entusiaste. Qual era il segreto che celava quel Grifondoro? Qual era la sua storia e quale la sua riuscita in tutto quello che faceva? Non ne era molto a conoscenza se non per "sentito dire", ma le voci di corridoio erano giunte anche all'orecchio di Oliver. Chissà. Si distrasse un attimo, spinto da qualcuno dietro di sé: il suo capo si girò per individuare quello di uno studente sconosciuto, dall'area spaesata che gli era appena finito contro. Probabilmente si aspettava una sorta di sgridata da parte di Oliver, dato il syo sguardo preoccupato, ma il Grifone gli sorrise e poi tornò a rivolgere la sua attenzione a Sirius.
 
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view post Posted on 3/8/2015, 13:29
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Di fronte al dire di Oliver, l'ex caposcuola finí improvvisamente per credere di essere stato sfacciato o peggio scortese. Per quanto gli fosse dato sapere Sirius aveva cercato di fingere al meglio mostrando di ricordarsi il nome della persona che aveva davanti ma questa l'aveva preceduta come se avesse colto il filo dei suoi pensieri. Ne fu imbarazzato ma questa volta non forní alcun elemento affinché il giovane ne potesse cogliere i segni.
- Mi ricordo di te Oliver. Il nostro più giovane e potenziale cercatore! -
Aveva detto cercatore ma in effetti non aveva ancora reso noti i risultati di quella selezione. Gli esami gli stavano dando filo da torcere, doveva ammetterlo giacché dimenticava molte delle cose più semplici. Per fortuna non era più un caposcuola non tutti i doveri e le impegni del caso.
- No no. Nessuna lezione. Io ho ampiamente già dato. Sto preparando i miei mago. Un ultimo esame e finalmente sarò un adulto a tutti gli effetti! -
Il modo con il quale interloquiva faceva trasparire chiaramente quanto fosse orgoglioso per il raggiungimento di quella meta. Eh si. Sirius White aveva svolto egregiamente i suoi sette anni e ora era in dirittura d'arrivo.
- Cosa ne pensi del corso di Difesa? Ai miei tempi lo trovavo eccezionale. Esercitati. Fallo con costanza. Non hai idea di quanto sia importante padroneggiare questa tipologia di incantesimi. -
E poteva dirlo forte. Tutte le volte in cui aveva rischiato la vita era stato un incantesimo ben piazzato appreso al corso di difesa a tirarlo fuori dai guai. Sinceramente sperava che Oliver non ne avesse mai la necessità ma visti i tempi che correvano, gli attacchi tra quelle stesse mura ritenute falsamente sicure, non si poteva mai sapere. E prevenire era sempre meglio che curare.
- Ti dirò. Se hai qualche problema con gli incantesimi mandami un gufo. Sarò lieto nei tempi morti di concederti un aiuto -

 
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view post Posted on 3/8/2015, 18:58
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Potenziale Cercatore.
Quelle due semplici parole risuonarono nella testa di Oliver come una palla di cannone sparata ad una velocità straordinaria. Il suo cervello iniziò ad elaborare diverse ipotesi: ce l'aveva fatta? Le selezioni stavano per dare i loro risultati? Sirius era sul punto di annunciare altri allenamenti o cose simili? Non aveva assolutamente intenzione di insistere sull'argomento: la sensazione piacevole data dal mistero era certamente più affascinante di una netta verità. E poi, l'attesa avrebbe aumentato la sua gioia.

"Sto preparando i miei mago. Un ultimo esame e finalmente sarò un adulto a tutti gli effetti"
MAGO: Oliver non sapeva ancora di preciso in cosa consistessero quelle prove; ovviamente, sapeva, grazie ai racconti dei suoi cugini più grandi, che si trattassero di esami da sostenere alla fine di tutti e sette gli anni scolastici ad Hogwarts. In cosa consistessero, però, era ancora sconosciuto per il giovane Grifondoro: del resto, lui era soltanto e ancora al secondo anno; ci sarebbe stato molto tempo per preoccuparsene. La risposta di Sirius, comunque, fece luce su alcune domande nascoste nella mente di Oliver: se l'altro concasato avesse concluso i suoi studi, cosa ci faceva in quel corridoio in quel momento? Le sue riflessioni furono interrotte dal discorso di Sirius sull'importanza della disciplina di Difesa Contro le Arti Oscure: Oliver concordava pienamente con le parole ascoltate, anzi aveva ormai appreso fin dalla prima lezione con Madama Hope che difendersi nel Mondo Magico fosse fondamentale; la conoscenza era un'arma, tra l'altro, quindi personalmente avrebbe fatto di tutto per ampliare la propria, così da essere sempre preparato. Se solo pensava alle poche occasioni ad Hogwarts che aveva avuto per esercitarsi e per sconfiggere qualche pericolo...
"Ti dirò. Se hai qualche problema con gli incantesimi mandami un gufo. Sarò lieto nei tempi morti di concederti un aiuto"
Un aiuto da Sirius White.
Un aiuto da un suo concasato, da un Grifondoro rinomato e ormai ad un passo dal diventare un Mago a tutti gli effetti, uno studente completo. Oliver non riuscì ad evitare di spalancare la bocca, dimenticandosi qualsiasi altra cosa volesse dire riguardo le selezioni di Quidditch e il suo parere sulla lezione. Sorrise, come era abituato a fare nei momenti di gioia, poi finalmente acquistò abbastanza controllo da parlare nuovamente.

"Grazie di cuore, Sirius! Accetto volentieri questo tuo aiuto per il futuro, sul serio. Difesa è uno dei miei corsi preferiti in assoluto, tra l'altro. Vorrei soltanto esercitarmi maggiormente, provare tutti quegli Incanti giorno dopo giorno con costanza, cosa che non posso fare sempre in Sala Comune" affermò, sincero. L'ultima volta che aveva scagliato un Oppugno in dormitorio, giusto per allenarsi, si era conclusa con un vetro infranto e... un naso sanguinante.
"L'ideale sarebbe allenarsi non solo in aula, ma anche all'esterno! Vorrei davvero farlo, credimi, così da diventare un grande Mago"
"Come te" pensò, senza però dirlo ad alta voce.
 
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view post Posted on 22/8/2015, 18:31
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Sirius White non si era mai detto esperto conoscitore degli animi umani, anzi spesso desisteva assiduamente dal farlo, ma gli erano bastati pochi secondi per comprendere di quale pasta fosse fatto il giovane che aveva davanti. Gli sembrava di riconoscere i principali tratti del suo sè ai tempi della nomina di prefetto, il che contribuiva sicuramente a nutrire le sue prime impressioni.
Al sorriso che gli fu così cortesemente offerto l'ex caposcuola non poté resistere dal fare altrettanto. Si trovava davvero a esser lieto della possibilità di insegnare ciò che sapeva a un giovane che di potenziale sembrava averne a iosa. La volontà c'era.
- Hai ragione. Se c'è qualcosa che può fare la differenza quella é proprio la pratica. Ci sono aule abbandonate, potresti perfino iscriverti al Club dei duellanti e metterti alla prova. Che ne dici? -
Si trattava davvero solo di iniziare a darsi da fare. Studiare era importante ma solo mettere mano alla bacchetta e scagliare incantesimi poteva rendere il mago versato nelle arti magiche. Il club era una grande fonte di possibilità che Oliver doveva solo imparare a sfruttare.
- Potrei aiutarti anche a imparare qualche nuovo e particolare incantesimo. La conoscenza é potere se si sa come sfruttarla. E visti i tempi direi che é imperativo. -
I tempi? Quanto era giovane quello studente?Poteva essere a conoscenza delle incursioni nella scuola, forse nemmeno leggeva la gazzetta eppure che cogliesse quel riferimento poco importava. Il punto stava nel sondare un animo che sembrava poter fare e dare tanto per una causa più grande. Che facesse parte dei Grifondoro era solo un rafforzativo.
- La scuola alimenterà la tua sete di conoscenza ma sarà la pratica a renderti abile. Come deciderai poi ti sfruttare le tue abilità dipende solo da te -
E le storie di piccoli maghi cresciuti divenendo grandi seguaci dell'oscuro ne erano pieni i libri.

 
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view post Posted on 22/8/2015, 19:08
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Quelle parole colpirono Oliver profondamente, vorticando prima nella sua mente e poi in ogni parte del suo animo, giungendo infine alla sede più importante, quella del cuore. Non c'erano dubbi sul fatto che Sirius avesse totalmente ragione: pratica, pratica e ancora pratica, senza la quale la sua arida conoscenza dei libri e dei vari incanti non avrebbe avuto alcuna funzione. Il Grifone era solito concentrarsi sui testi scolastici forse più del dovuto, non solo per ottenere voti alti, quanto per accrescere la padronanza di ogni forma magica, a partire da quella di qualche pianta sconosciuta per arrivare chiaramente a quella atta a difendere se stessi in determinate circostanze; eppure, sapeva che il tutto, poi, si sarebbe concentrato nell'azione, nella capacità di sfruttare al meglio la sua bacchetta magica, dalle caratteristiche singolari e dalla perfetta predisposizione con il suo spirito. Osservò, così il ragazzo di fronte a sé, annuendo con un repentino cenno del capo.
"Certo, avevo pensato di iscrivermi sia al Club dei Duellanti generale che a quello della nostra Sala Comune" disse, ricordando con sua somma gioia che Sirius fosse un Grifondoro come lui. Non negava che gli si sarebbe piaciuto assomigliare un po' all'altro, essendo quasi un modello, ma non l'avrebbe ripetuto certamente ad alta voce. Mentre ascoltava le parole dello studente anziano, Oliver si ritrovò a riflettere sull'importanza di studiare nuovi Incanti: quelli che conosceva erano utili, ovvio, ma non erano affatto numerosi. Venti, trenta, forse cinquanta al massimo, se non di meno? Cosa avrebbe fatto se si fosse trovato di fronte un nemico molto più abile di lui? Lavorando da qualche tempo alla sede della Gazzetta del Profeta, aveva letto dei vari pericoli presenti nel Mondo Magico: attacchi di strani Maghi privi di raziocinio, assassini uno dietro l'altro, bestie evocate dal nulla e mandate da chissà chi per tormentare povere vittime...
"Sarebbe un grande privilegio per me poter essere istruito da te. La conoscenza è potere, sono d'accordo, e vorrei applicare tutte le mie abilità al meglio, sfruttando ogni briciolo di energia per temprare la mia natura e per diventare... un buon Mago" concluse, pensando che forse i suoi termini fossero stati leggermente altolocati. Il bon ton si faceva sentire, del resto. Sperava, comunque, che il suo desiderio di apprendere quanto più possibile fosse lampante, così da far sì che Sirius mettesse subito in pratica la sua proposta: nuovi Incanti, nuove magie, nuovi modi per attaccare il Male e difendersi da esso. Era il massimo cui potesse aspirare già a quell'età.

 
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view post Posted on 2/9/2015, 19:08
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Avevano discorso già da un po di tempo ormai e l'idea che del potenziale potesse crescere dando buoni frutti pareva evenienza assai fattibile. Sirius White non era un mago avventato, tutt'altro. Aveva sempre seguito una strada di sicurezza senza mai dare niente per scontato eppure quella volta voleva azzardare. Stava per lasciare la scuola, lasciando la gestione dell'Es a pochi noti, pochi membri alcuni dei quali nemmeno conosceva. Quel pensiero gli stava dando il tormento. Era avventato forse credere solo negli istinti, mettere a repentaglio il segreto dell'Es eppure di quel giovane sentiva di potersi fidare. Dopotutto che cosa rischiava? Oliver era un giovane appena agli inizi, lui un mago esperto prossimo al diploma. Il grifondoro che aveva davanti non rappresentava più di un problema che un oblivion ben castato poteva risolvere. Erano queste le considerazioni che lo avevano convinto, queste più di altre ma bastevoli. Oliver Brior avrebbe avuto l'onore di accedere alla stanza delle necessità pur non essendo effettivamente ancora un membro dell'esercito degli studenti. Aveva qualche idee che la stanza, come aveva ormai imparato ad apprendere, poteva mettere in atto. Avrebbe messo Oliver alla prova sfruttando la capacità di modificarsi della stanza, qualcosa che in occasione dell'ultimo apprendimento aveva potuto sperimentare con i proprio occhi. Un sorriso gli si stava delineando sul volto nello scrutare lo studente che aveva davanti. Avrebbe provato, forse fallito ma valeva la pena tentare.
- Sai che ti dico ? -
Si ritrovò a dire come spinto da slancio emotivo improvviso.
- Posso dedicarti del tempo in giornata ammesso che tu abbia del tempo libero. Vediamo tra mezz'ora al Terzo piano -
Poi avvicinandosi all'orecchio affinché solo Oliver potesse udirlo.
- dinanzi all'arazzo di Barnaba il babbeo. Assicurati di non essere seguito -
Criptico ma un atto dovuto. Obliviare uno studentello del primo anno non rappresentava un problema ma obliviare mezza scuola era tutt'altro discorso.
- Ci becchiamo tra poco allora -
Concluse facendo l'occhiolino e muovendo qualche passo allontanandosi.
- E mi raccomando. Ricorda di portare la bacchetta! -
Non c'era davvero nient'altro da aggiungere. L'esca era stata gettata. Non restava che vedere come si sarebbero evoluti gli eventi.



Scusa per il ritardo Oliver. Puoi postare per l'ultima volta dopodiché chiuderò questa discussione. La settimana prossima, non credo di riuscire prima, aprirò una nuova discussione in stanza e ti invierò il link. Presto andremo avanti con l'arruolamento. Il meglio deve ancora venire ;)
 
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view post Posted on 3/9/2015, 09:41
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La folla di studenti uscita poco prima dall'aula di Difesa Contro le Arti Oscure sembrava essersi dissipata quasi del tutto: ormai restava solo qualche gruppetto, ritardatari o semplici amici fermatisi per scambiare qualche chiacchiera prima della prossima lezione. Poco distanti, Oliver e Sirius continuavano il loro discorso e dopo aver sentito le ultime parole del ragazzo di fronte a sé, l'irlandese sentì il suo cuore fare una sorta di capriola, aumentando i propri battiti alla sola idea di poter apprendere qualche nuovo Incanto sotto la guida di uno studente valido quanto il Grifone incontrato. Poteva essere più fortunato di quel momento? Oliver sistemò la borsa a tracolla sulla spalla, più per muovere le mani in fermento per l'emozione che per altro, quindi un sorriso enorme si dipinse sul suo volto. Osservò Sirius con l'intento di scoprire se fosse uno scherzo, essendo una cosa fin troppo bella per essere vera. Tuttavia, sembrava che il tono dell'altro fosse serio, quasi divertito. Dal proprio canto, Oliver non poteva che annuire energicamente.
"Tra mezz'ora al terzo piano, perfetto! Ci sarò sicuramente, devo solo passare un attimo in Sala Comune e mi farò trovare già lì" esclamò, pensando di recuperare la Mappa del Passaggio per individuare la statua di Barbabalù. O non si chiamava così? Decise di ripetere il nome pronunciato da Sirius, così da avere una tacita conferma.
"Barbaba il Babbeo, d'accordo. Sarò da solo, promesso" aggiunse, abbassando il tono di voce. Non sapeva cosa avesse in mente l'altro studente, ma quell'aria di mistero esaltava Oliver come soltanto i dolci di Mielandia avrebbero potuto fare. Che strana metafora, doveva riprendere il controllo della sua mente e delle sue emozioni in fretta, onde evitare di dire altre cose stupide. O anche solo di pensarle, per la precisione. Il ragazzo annuì un'ultima volta e poi si preparò a correre alla Torre di Grifondoro per sbrigare le ultime cose prima di andare al terzo piano. Stava già andando via quando si voltò indietro e disse:
"Ehi, Sirius! Qualunque cosa sia, ti ringrazio per la fiducia e per il tuo tempo"
Un attimo dopo già sfrecciava verso i piani alti del castello, il cuore tutto in subbuglio.



Ti ringrazio davvero! Fai con calma per la role, aspetto volentieri e senza problemi.
Non vedo l'ora di procedere! A presto (:
 
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9 replies since 31/7/2015, 14:25   173 views
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