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| Quelle parole colpirono Oliver profondamente, vorticando prima nella sua mente e poi in ogni parte del suo animo, giungendo infine alla sede più importante, quella del cuore. Non c'erano dubbi sul fatto che Sirius avesse totalmente ragione: pratica, pratica e ancora pratica, senza la quale la sua arida conoscenza dei libri e dei vari incanti non avrebbe avuto alcuna funzione. Il Grifone era solito concentrarsi sui testi scolastici forse più del dovuto, non solo per ottenere voti alti, quanto per accrescere la padronanza di ogni forma magica, a partire da quella di qualche pianta sconosciuta per arrivare chiaramente a quella atta a difendere se stessi in determinate circostanze; eppure, sapeva che il tutto, poi, si sarebbe concentrato nell'azione, nella capacità di sfruttare al meglio la sua bacchetta magica, dalle caratteristiche singolari e dalla perfetta predisposizione con il suo spirito. Osservò, così il ragazzo di fronte a sé, annuendo con un repentino cenno del capo. "Certo, avevo pensato di iscrivermi sia al Club dei Duellanti generale che a quello della nostra Sala Comune" disse, ricordando con sua somma gioia che Sirius fosse un Grifondoro come lui. Non negava che gli si sarebbe piaciuto assomigliare un po' all'altro, essendo quasi un modello, ma non l'avrebbe ripetuto certamente ad alta voce. Mentre ascoltava le parole dello studente anziano, Oliver si ritrovò a riflettere sull'importanza di studiare nuovi Incanti: quelli che conosceva erano utili, ovvio, ma non erano affatto numerosi. Venti, trenta, forse cinquanta al massimo, se non di meno? Cosa avrebbe fatto se si fosse trovato di fronte un nemico molto più abile di lui? Lavorando da qualche tempo alla sede della Gazzetta del Profeta, aveva letto dei vari pericoli presenti nel Mondo Magico: attacchi di strani Maghi privi di raziocinio, assassini uno dietro l'altro, bestie evocate dal nulla e mandate da chissà chi per tormentare povere vittime... "Sarebbe un grande privilegio per me poter essere istruito da te. La conoscenza è potere, sono d'accordo, e vorrei applicare tutte le mie abilità al meglio, sfruttando ogni briciolo di energia per temprare la mia natura e per diventare... un buon Mago" concluse, pensando che forse i suoi termini fossero stati leggermente altolocati. Il bon ton si faceva sentire, del resto. Sperava, comunque, che il suo desiderio di apprendere quanto più possibile fosse lampante, così da far sì che Sirius mettesse subito in pratica la sua proposta: nuovi Incanti, nuove magie, nuovi modi per attaccare il Male e difendersi da esso. Era il massimo cui potesse aspirare già a quell'età.
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