| Oliver avrebbe tanto voluto scoprire qualcosa in più sia sull'identità del ragazzo al suo fianco sia sul potere di quella strana Pozione che aveva comprato dai Tiri Vispi Weasley. L'ultima volta che era stato al negozio in questione, una delle due commesse gli aveva rifilato una battuta divertente circa il fatto che le Puffole Pigmea, come quella del ragazzo, adorassero mangiare le caccole: Oliver non ne era stato convinto al cento per cento, ma Eloise - quello il nome della cara studentessa incontrata - lo aveva ripetuto anche in un altro incontro, se non errava; se la Tassorosso avesse avuto ragione su quel futile dettaglio, allora non osava immaginare cosa potesse intendere la dicitura del Sognisvegli Brevettato che stringeva ancora tra le mani. Altro che sogno ad occhi aperti, molto probabilmente avrebbe vissuto un'avventura con i fiocchi e non vedeva l'ora che prendesse vita. A pensarci bene, si sarebbe dovuto sbrigare, onde evitare di giungere alla prossima ronda in ritardo, cosa che non si sarebbe di certo facilmente perdonato. Notò che Mitchell non avesse risposto alla sua domanda riguardante il profumo sentito dal liquido della fiala scintillante, quindi si chiese se magari quell'odore non avesse portato alla mente del Corvonero ricordi di difficile condivisione. Da parte sua, comunque, il quasi piccante e dolciastro sapore della menta piperita lo esaltava come un bambino di fronte ad una torta di compleanno, in poche parole come spesso accadeva quando Oliver faceva tappa a Mielandia, il suo locale preferito. "Che l'avventura abbia inizio, Mitch!" esclamò, divertito, mentre il ragazzo gli strappava la bottiglia di mano dopo avergli dato una sorta di spintone amichevole sulla spalla. Il Grifondoro non era abituato a quei gesti tanto affettuosi, soprattutto non da perfetti sconosciuti come, purtroppo, era lo studente al suo fianco. Si erano persi entrambi in uno dei tanti corridoi del castello e tutti e due, ancora, avevano scelto di immergersi in qualcosa che forse li avrebbe legati più di quanto potessero anche solo immaginare. La fantasia aveva un potere immane, ma il mondo dei Sogni, reale o fittizio che fosse, ne rappresentava la fortissima origine, quindi le sorprese non sarebbero affatto mancate. Oliver si sentiva già vicino a quel tipetto curioso, forse perché aveva assecondato la sua folle richiesta di cadere vittima delle braccia di uno strano Morfeo. Quando la fiala passò tra le mani di Oliver, dopo che Mitchell si fu addormentato, il ragazzo impiegò un minuto per vedere la reazione del Corvonero, ma non sembrò averlo ucciso. Scrollando le spalle in un gesto poco consono al suo carattere, bevve un lungo sorso di quel liquido rossastro al gusto di menta piperita, quindi si affrettò a porre la fiala accanto a sé, a diversi centimetri di distanza, onde evitare di romperla durante l'avventura che si accingeva a sperimentare. Un istante dopo, la testa ciondolò di lato, le palpebre calarono e i colori vorticarono in tante sfumature l'una più accecante dell'altra.
A dispetto della giovane età, Oliver aveva già vissuto esperienze particolari, a partire da una lotta assurda contro un Kappa spuntato dalle fiamme impazzite del camino della sua Sala Comune per concludere con armature viventi intenzionate ad uccidere lui e i suoi amici a colpi di ascia affilata. Ne avrebbe potuto elencare molte altre, ma a che pro? In quel momento, in effetti, la sua mente stava reagendo in qualche modo sospetto al potere del Sognisvegli Brevettato, lasciando spazio ad una realtà non autentica che fece svegliare improvvisamente il ragazzo. Per un attimo, quando aprì gli occhi, pensò di trovarsi direttamente nel suo letto a baldacchino, come se non fosse accaduto nulla e non avesse incontrato uno stravagante Corvonero in un angolo disperso di Hogwarts. Si era quasi convinto di aver fatto un sogno, se non fosse stato per la mancanza delle coperte calde di sgargianti colori rosso ed oro e per l'assenza di Mos, la pallina di pelo meglio conosciuta come la sua Puffola Pigmea che si divertiva a rotolarsi tra le lenzuola per scacciare il freddo. Lo sguardo del ragazzo, dunque, vagò intorno per abbracciare un paesaggio senza dettagli: uno sfondo viola, acceso come se fosse un tramonto singolare, rappresentava la volta di quel luogo, mentre il suolo era semplicemente terra scura, puntellata da radici, tronchi e alberi secolari a poca distanza. Non era un posto tetro, sebbene la natura non fosse popolata da fiori e sfumature allegre, al contrario assomigliava al limitare dei giardini di Hogwarts, poiché avanti si scorgeva una fitta foresta dove il buio regnava sovrano. Oliver stava per cercare Mitchell quando la sua attenzione fu rapita da un sorriso. No, non una persona né una sua reazione personale ad una cosa che lo aveva stupito con piacere: era un sorriso vero e proprio, solo un sorriso. I denti erano affilati, scintillanti e lucidi come perle bianche di un mare invisibile, per il resto non c'era altro. Quella strana forma sembrava volteggiare a pochi centimetri da un albero e quando Oliver fece un passo avanti per scorgerlo meglio, una risata spettrale si propagò nell'aria per poi far comparire un gatto in carne e, chissà, ossa? Aveva una lunga coda a righe nere e viola, come il cielo attorno, mentre il sorriso era enorme e il Grifone non riusciva a smettere di guardarlo con forza, risultando forse sgarbato. "Ehm, micio micio micio?" La scintilla della curiosità si accese nel suo cuore, mentre il ragazzo continuava a procedere, chiamando con tono abbastanza stupido quel felino misterioso. Nel contempo, continuava a cercare il Corvonero: l'avventura era per entrambi.
Scusa il ritardo, a quanto pare proseguiamo di mese in mese speriamo di no, dai. Ho iniziato a descrivere una prima scena, altrimenti il mio sarebbe stato un post vuoto; spero vada bene, ma libera scelta circa descrizioni, eventi e altro, del resto il Sognisvegli Brevettato è stato bevuto da entrambi. PS: Non potevo lasciarmi scappare la possibilità di incontrare lo Stregatto, scusa ahah
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