| «Non devi mai scusarti quando sei con me, Helen. Adoro il tuo essere così... frizzante!» disse Oliver con aria entusiasta, fermandosi un attimo dopo con un cipiglio curioso a dipingere il volto. Aveva davvero detto frizzante? Aveva usato quell'aggettivo? Certo, ne apprezzava il senso, ma non era forse strano da inserire in una conversazione, ancor più in un complimento rivolto alla sua amata? Scosse il capo, prendendo posto per bene, dopo essersi tolto la giacca e averla riposta dietro lo schienale della sedia elegante sulla quale era poggiato. In effetti, Madama Piediburro poteva risultare un locale troppo romantico, pieno di nastrini e Cherubini svolazzanti a destra e sinistra, per non parlare del profumo incessante di zucchero e rose, dei fiori che aleggiavano in diversi punti della sala e del brusio affabile delle coppiette a cena nei diversi tavoli vicini. Eppure, anche se non l'avrebbe ammesso ad alta voce, ad Oliver quell'insieme di caratteristiche non dispiaceva: essendo cresciuto in una famiglia elegante, dedita da sempre al bon ton, quel fascino lo entusiasmava e gli sembrava di cogliere dettagli dei suoi studi di galateo proprio nell'ambiente circostante. Rivolse un sorriso, dunque, nuovamente in direzione di Helen, di sicuro la parte più splendente dell'insieme. «Nocturn Alley non vanta di essere una zona luminosa, in tutti i sensi possibili. Ci sono stato un paio di volte per comprare degli oggetti da Magie Sinister. Anche se il proprietario incute un certo timore, lì ci lavorano alcuni volti conosciuti. C'è anche un Tassorosso, Camillo, lo conoscerai» constatò, lo sguardo leggermente più distratto. Era talmente felice di essere in quel posto e in quel preciso momento da aver serie difficoltà a mantenere integra la sua cospicua dose di concentrazione. Come poteva tergiversare in quel modo, quando era in presenza di Helen? Quella ragazza aveva un potere di attrazione su di lui non indifferente, se solo l'avesse saputo... Riuscì ad allacciarsi alla conversazione solo quando la ragazza scandì la data del suo compleanno. Tutto sommato, un mese e qualche giorno prima del suo, il destino giocava ancora una volta un ruolo importante per loro. «Aprile è il mio mese preferito, sai? Anche perché adoro la stagione della Prima... oh, Lotte!» interruppe la frase nell'esatto momento in cui lo sguardo individuò la figura di una persona a lui molto familiare. Sorrise, contento che la sua amica stesse lavorando da Madama Piediburro, in un certo senso era stato lui ad inserirla in quell'ambiente e non poteva che esserne felice, essendo stata una carta vincente nella proposta del C.R.E.P.A. con la proprietaria di quel locale. Si giocava di astuzia, sempre. E poi Lotte era talmente simpatica! Stava per aggiungere qualcosa, anche una semplice domanda per sapere come la Grifondoro si stesse trovando in quel ruolo, quando Helen lo spiazzò in pochi istanti. Scegliere il menù. Offrire lei. Scegliere lui. Offrire lei. Era forse impazzita la ragazza? «Non se ne parla proprio» sibilò, addolcendo subito dopo il tono di voce per non risultare antipatico. Ci mancherebbe. «E' San Valentino, Helen, tocca a me offrire, ti ho invitata per...» Bene, magari non era il caso di continuare quella discussione in presenza di Lotte. Trattenne il respiro per poi stringere una mano di Helen, quasi di nascosto. Con lo sguardo, affabile come soltanto lui sapeva mostrare, le chiese tacitamente di non offenderlo in quella maniera, o meglio di non metterlo in imbarazzo. Il bon ton portava anche una serie di casini, lo sapeva, ma Helen avrebbe dovuto viverlo in prima persona. Provò a convincerla, mentre si sbrigava ad ordinare qualcosa in attesa che la cosa si risolvesse. «Lotte, per me una Zuppa di Pomo d'Oro, per secondo degli ArrowHeart e per dolce, chiaramente più tardi, un Vortice di Zucchero. O forse dei Donuts di Lancillotto? C'è l'imbarazzo della scelta» disse, mentre precisava la sua ordinazione. Il menù che loro stesso avevano contribuito ad ampliare era talmente interessante da poter analizzarlo per ore ed ore. Alzò lo sguardo verso Helen, sorridendole senza averle ancora lasciato la mano in quel gesto inconsapevolmente affettuoso. «Helen, ti consiglio gli Gnocchi di Ginevra, sicuramente saranno squisiti! E per il resto, bella scelta! Carne, uova o pesce? E per i dolci... che te lo dico a fare!» scherzò, aspettando che la ragazza venisse in soccorso per esprimere i suoi gusti. Se fosse stato per Oliver, avrebbe ordinato tutta la parte riservata ai dolci, non c'erano dubbi. Spostò lo sguardo verso Lotte, chiedendole con un tono di voce cospiratorio: «Un White Angel per bevanda, farai un'eccezione per il tuo Caposcuola?» L'Idromele Barricato non era per tutti, in effetti.
Lotte, perdonami per l'indecisione Ti riassumo le mie scelte: - Zuppa di Pomo d'Oro (primo) - ArrowHeart (secondo) - White Angel (bevanda) - Vortice di Zucchero (dolce)
Helen, perdonami davvero, ma metteresti Oliver in imbarazzo come non mai ❤
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