☾ She's always smiling ☽ ~ - Group:
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| Per quel giorno non avrebbe studiato, aveva capito l'antifona e la cosa non le dispiaceva affatto. Si era trovata subito in sintonia con Alice e ne era felice, non si sarebbe aspettata di trovare una sorta di "complicità" con una persona, così velocemente; sembravano due personalità decisamente affini. Posò il gomito sul tavolo, tenendo il braccio in verticale, in modo tale da poggiare la guancia sul pugno chiuso, per poter ascoltare meglio la Corvonero; la risata che sentì, nascondeva qualcosa di triste e Danielle capì ben presto il perché: la ragazza era figlia unica e se da un lato, alla piccola Corvonero sembrava qualcosa di fantastico, dall'altro lato, non riusciva ad immaginare una vita senza una peste che gironzolasse intorno a lei che le facesse mille domande e le spiegasse tantissime cose. Socchiuse gli occhi alla domanda di Alice, sorridendo distrattamente, per poi tornare a guardare la sua interlocutrice. - Beh...- incrociò le mani sul tavolo, sorridendo sempre alla Corvonero. - diciamo che sono più sensazioni messe insieme e non è possibile capirle se non le si vive, ma ci proverò il più possibile. Quando nacque Jackson io non sapevo come sentirmi, avevo cinque anni ed ero abituata ad avere tutto per me, le attenzioni da parte di tutti i nonni, degli zii e dei genitori...ma, quando lo vidi tra le braccia della mamma, con i suoi occhi azzurri, beh, me ne innamorai... sai, mi stringeva il mignolo con la sua manina minuscola e rideva sempre! Poi iniziò a crescere, giocavamo insieme, sempre, ma ovviamente c'erano mille litigate per i giocattoli e lui era più capriccioso di me ed essendo un maschio, diciamo che non era molto tranquillo, finché non ha raggiunto l'età di cinque anni e ha iniziato a leggere e ad imparare. Lui è la mia piccola peste e riempie la mia vita, ovviamente, litighiamo ancora spesso, ma lui mi riempie di domande e di notizie!! Sta sempre a studiare, adora farlo e legge tantissimi libri, ha un cervello disumano e sa il fatto suo.- Prese un attimo di respiro, mentre sorrideva nel vuoto, ricordando con nostalgia casa sua. - Insomma, senza di lui la mia vita sarebbe vuota e probabilmente meno completa, ma dico così perché ce l'ho e immaginarmi senza di lui, dopo tanti anni, sarebbe impossibile. Io vorrei proteggerlo da qualsiasi cosa, lui è il mio piccolo pestifero, non vorrei mai che gli accadesse qualcosa, è tutta la mia vita. Posso lamentarmene, sbraitare, volerlo ammazzare ogni tanto o tappargli la bocca e alle volte mi è capitato di pensare che senza di lui sarei stata meglio, ma ovviamente non lo penso affatto. Beh, è così che ci si sente, in contrasto, come con i genitori, ma ti posso assicurare che avere un fratello, è una delle cose più belle che possa mai capitare e io sono contenta di averlo nella mia vita.- Non sapeva se avesse detto parole senza senso o se avesse spiegato relativamente bene le emozioni che si provano, ma non sapeva come dirle determinate cose, erano sensazioni piuttosto complesse e si era trovata in difficoltà. Gli occhi bruni della ragazza erano diventati lucidi nel ricordare il fratellino e il profumo di casa e forse, Alice, avrebbe capito anche da quello, come ci si sentiva ad avere una piccola peste in giro per casa. - Scusami, sono logorroica!!-
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