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|  Il Diligentia Caput Preaeve che aveva castato mezz'ora prima forse aveva perso d'intensità, perché il mal di testa era tornato con estrema energia. Le fitte erano talmente lancinanti da aver spinto Oliver ad utilizzare la magia, cosa che solitamente non sceglieva né per un raffreddore né per una qualsiasi tipologia di emicrania. Sperava soltanto che si trattasse di una banale cefalea e niente di più, frutto del mancato riposto e non di altro sicuramente più complicato. Il passato gli aveva insegnato a dubitare della semplicità nella sua vita, eppure non poteva fare a meno di crederci almeno un tantino. Il disturbo del sonno, poi, era tornato a fargli visita come un vecchio amico e si era abbastanza stancato di dover guardare il soffitto del suo dormitorio senza essere in grado di prendere sonno, chiudendo gli occhi per lasciarsi andare al caldo abbraccio di Morfeo. A quanto pareva, lui e il dio citato avevano un discorso da portare a termine, onde evitare che anni ed anni di naturale rapporto potessero sfumare nell'odio e nell'indifferenza totale. Un rumore secco alla finestra dell'Ufficio dei Caposcuola riscosse finalmente e fortunatamente Oliver da quei pensieri fitti di metafore e di figure retoriche degne di un mal di testa da Premio Merliniano. Lasciò entrare un volatile dall'aria curiosa, incerto se fosse il Gufo della Gazzetta del Profeta o quello di BiblioMagic giunto per consegnare le varie riviste cui il ragazzo si era abbonato in passato. Grande fu la sorpresa, dunque, quando lo sguardo del Grifondoro si posò sull'intestatario della lettera: Virginia Brown, una Strega che aveva conosciuto in passato e che con estremo orgoglio poteva considerare la Voce del C.R.E.P.A. all'interno del Ministero stesso, sembrava aver scovato un nuovo Mago attivista per il Comitato a favore degli Elfi Domestici. Chiedeva di un incontro e in quel momento il cuore di Oliver fece una capriola per l'emozione. Non poteva mancare, non avrebbe perso un incontro con Virginia per nessun motivo al mondo. Era molto legato a quella donna e ancor più adorava il suo attivismo e il suo modo di porgersi nei riguardi di qualsiasi altro animo. Era in gamba, sicuramente, e Oliver la stimava già come non mai. Un sorriso segnò il suo volto stanco non appena finì di scrivere la risposta che consegnò allo stesso Gufo utilizzato dal mittente, dopo averlo omaggiato di un biscottino rubato dalla scorta giornaliera di Lady: uno in più, uno in meno, la differenza non si sarebbe sentita, non per l'affamata civetta delle nevi. Un secondo dopo, il rapace spiccò il volo di ritorno, diretto al Ministero della Magia. L'incontro era sancito e chissà, il C.R.E.P.A. avrebbe potuto fare un passo avanti nella sua scalata verso l'ignoranza del volgo e il silenzio di quel presente senza scrupoli di coscienza. Era tempo di spezzare la Maledizione del Sonno che aveva colto tutti.
Virginia Brown
Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche
Ministero della Magia, Londra
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