Y o u t h, ~ Sophia

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view post Posted on 3/5/2016, 00:25
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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Se c’era una cosa capace di far sorridere Eloise Lynch per tutta la giornata era la prospettiva di sorseggiare un bel milkshake di Florian Fortebraccio in compagnia di una persona a lei gradita. Erano settimane che lei e Sophia si erano ripromesse un meritato svago, e ora, mentre osservava la Corvetta dall’esterno del negozio, la rossa si disse che quel pomeriggio mezzo libero capitava a fagiolo. Picchiettò sul vetro con un dito per attirare l’attenzione della collega e palesarle la sua presenza, e fu solo quando questa alzò il capo che Eloise prese a farle cenno di uscire.
Erano le quattro di un caldo pomeriggio primaverile e le strade di Diagon Alley erano investite di un’intensa luce gialla. L’ordinario andirivieni che affollava i vicoli di quel quartiere lasciava intendere che il mondo magico continuava ad essere preso da una fervente attività. In attesa, la Tassorosso osservava la gente carica di libri o di materiali per le pozioni correre a destra e a manca, inseguita da chissà quale incombenza. Le piaceva osservare le persone quando queste non sembravano accorgersi del suo interesse: a volte scopriva dei segreti - come una passione repressa per infilarsi le dita nel naso, a volte le seguiva nei loro semplici gesti ordinari.
In quel momento, però, la giovane Eloise era focalizzata su ben altri problemi: il giorno successivo sarebbe iniziata la sua meritata punizione per la geniale idea che lei e Ophelia avevano tirato fuori e che le aveva fatte cadere dritte dritte nelle grinfie di Niahndra. Ancora non riusciva a capacitarsi dell’assurdità dell’accaduto: in prima battuta non si sarebbe mai aspettata che qualcuno credesse a quella storia della maledizione, e poi si domandava perché, di tutte le persone che avrebbero potuto colpire, fosse capitata a tiro proprio la Prefetta più temibile. Era sicura che un Black o una Hydra avrebbero avuto maggior pietà di loro.
E invece ora doveva accettare di buon grado la conseguenza delle sue malefatte e questo, più che rattristarla, la faceva sorridere. Le piaceva l’idea di intraprendere un cammino simile a quello dei suoi datori di lavoro, e le piaceva avere un’alleata di malefatte con cui condividere l’avventura e la sventura. Certo, la prospettiva di pulire le scritte nei bagni delle ragazze era decisamente meno allettante, ma avrebbe pulito anche cento bagni, se avesse potuto avere in cambio tutto il divertimento dei giorni passati.
Fu mentre era assorta in questi pensieri che Sophia uscì dal negozio e la raggiunse.
«Eccoti Per un attimo ho temuto che ti fossi rovesciata addosso una boccetta intera di Inchiostro Simpatico!» Disse alla compagna. Aggiustandosi la tracolla sulla spalla destra, iniziò a incamminarsi verso il gelataio di fiducia. «Come sta Charlie? Ancora incantato a parlare dei colmi per i pozionisti?» Charlie era il nome che avevano appioppato al loro Pagliaccio nel Pacchetto di prova, che ormai era aperto da talmente tanto tempo che aveva iniziato a dare i numeri. Purtroppo i gemelli insistevano con il non aprirne un altro, perché lui era la perfetta rappresentazione del divertimento delirante che era di casa ai Tiri Vispi, così avevano finito per affezionarsi a tal punto da dargli un nome e intavolare conversazioni assurde con lui.
Giunte a Florian Fortebraccio, si sistemarono a un tavolino esterno, in attesa di Elhena, o Amber, o direttamente di Florian. Guardandosi attorno, nella mente di Eloise si materializzò un ricordo in un lampo: era allo stesso tavolino da cui era partito l’assurdo teatrino dovuto alle razioni eccessive di Torta del Sognatore. Questa volta l'avrebbe decisamente evitata.
 
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no'one
view post Posted on 17/5/2016, 14:09




La gola sfrigolava per il bisogno di qualcosa di fresco e le papille gustative fare la ola al pensiero dell’enorme gelato che si sarebbe gustata da li a poco.
Quasi saltellando raggiunse Eloise che l’aspettava appena fuori dal negozio. Un’azione di per sè semplice che le aveva guadagnare un fastidioso rivolo di sudore scivolava lungo il centro della sua schiena, fastidioso come quel caldo improvviso che aveva colto un po’ tutti di sorpresa, lei compresa. Con l’arrivo della bella stagione sembrava essersi risvegliata anche la gente che popolava il viale quel pomeriggio, non che durante l’inverno ci fosse meno gente, Diagon Alley rimaneva sempre e comunque un gran casino ma adesso tutto sembrava aver riacquistato…. colore.

“Eccomi qua!” la battuta di Eloise l’aveva quasi fregata, come d'altronde succedeva spesso. Da quel poco che sapeva, prima di Hogwarts, avevano avuto entrambe un’infanzia diversa e a volte le riusciva difficile capire le battute della collega, ci metteva un poco per afferrare il concetto. Aveva notato che lo stesso succedeva nel senso opposto quando era lei a parlare di babbani e degli oggetti che usavano nella vita di tutti i giorni, oggetti per lei scontati ma che in più di un’occasione aveva sentito etichettare come maledettamente strani.

«Come sta Charlie? Ancora incantato a parlare dei colmi per i pozionisti?»

Inarcò un sopracciglio sentendo la domanda. Quel pagliaccio della malora! I primi giorni lo aveva trovato simpatico, arricchiva l’ambiente con le sue freddure e ai clienti piaceva.
Poi aveva iniziato a non sopportarlo e sembrava che quel coso lo percepisse, se lo trovava spesso e volentieri vicino, intento a seguirla, sparando a raffica i colmi più assurdi che avesse mai sentito, alcuni nemmeno li capiva. Più di una volta si era ritrovata quasi sul punto di colpirlo con qualcosa in testa per farlo stare zitto.

“Charlie pfff” sbuffando si accomodò al tavolino, sistemandosi proprio di fronte alla ragazza. La vicenda era andata avanti fino a che, un pomeriggio, aveva ben pensato di rigirare i fatti a suo favore “gli sto insegnando i colmi babbani” rispose con un ghigno birichino. L’idea le era balenata nel cervello dopo un incubo in cui non uno ma una truppa di pagliacci la inseguiva, tormentandola mentre lei correva all'infinito *meglio alleato che contro* non sapeva se il suo piano avrebbe funzionato, alla fine si parlava pur sempre di uno scherzo però il piacere di vederlo tentennare ogni volta che gli rispondeva, era meglio di niente.
“Che poi, perché Charlie? Charlie è.. è.. banale! Waldo era molto meglio” disse incrociando le braccia sul tavolino “Waldo è… Waldo!” un nome fico, un nome che diceva qualcosa e che non si dimenticava facilmente. La gente avrebbe detto ‘Ehi quello è Waldo il pagliaccio, lui si che fa ridere’.
*oh il menù*
Dimenticarsi totalmente di ciò che stava dicendo iniziò a scorrere le varie delizie elencate canticchiando di un enorme gelato o forse di una fetta di torta oppure di entrambe “tu cosa prendi?”


Scusa per il ritardo... vita cattiva >.<
Forse pioverà visto che ho risposto.. ehi consideralo un regalo di compleanno ritardatario *-*
 
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view post Posted on 19/5/2016, 08:33
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Prefetto Tassorosso - 15 Anni - X
Amber aveva da poco dato il cambio ad Elhena, iniziando un turno che l'avrebbe tenuta da Florian fino alla chiusura serale. C'era ancora da allestire una parte della vetrina delle torte, dopo il passaggio di un gruppo di donne che aveva fatto strage di Torta del Sognatore. Inspirò, lasciando che il profumo del laboratorio di Fortebraccio giungesse fino a lei, ormai era un odore familiare, rischiava di diventare una sua dipendenza.
Ricordava ancora quando aveva paura di non riuscire a portare un vassoio carico di Milkshake.. o quando faticava a fare ordine tra le sue comande. Ora, invece, era tutto diverso, aveva imparato un mestiere ed aveva iniziato anche ad apprezzarlo. Strinse i laccetti del grembiule dietro la schiena, ed iniziò ad osservare la sala.
Più le temperature salivano, e più gente iniziava ad affollare il locale, fino al culmine estivo in cui la gente vi si riversava a fiumi.
Guardando con più attenzione, anche per controllare che i precedenti clienti fossero stati tutti serviti, individuò una chioma rossa fin troppo familiare. Un sorriso l'accompagnò da lei e dalla sua amica dai capelli neri. Era Eloise, e si conoscevano ormai dal primo anno, lavorava ai Tiri Vispi, ed era la perfetta versione femminile dei due gemelli! Ogni volta, incontrarla, era come prendere una boccata d'aria fresca, riusciva ad allontanare i problemi dalla sua mente e pensare solo a divertirsi un pochino.

Raggiunse il tavolino abbastanza velocemente, e con un altro sorriso salutò le sue clienti.

« Benvenute da Florian..» rivolse un'occhiata al menù, prima di proseguire raccogliendo penna e blocco dal grembiule. « .. siete già pronte per ordinare o vi lascio un po' di tempo ancora? » Non conoscendo troppo la ragazza dai capelli neri, Amber non fece troppi cenni ad Eloise, non voleva sembrare invadente o salutare con più calore una rispetto all'altra. Se fossero state pronte avrebbe preso le loro ordinazioni, altrimenti sarebbe tornata più tardi.

 
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view post Posted on 18/6/2016, 12:00
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Non c’era ombra di dubbio che anche la rossa avrebbe avuto bisogno di qualche lezione di colmi babbani. Sotto quel punto di vista, nonostante le sue amicizie nel mondo non-magico, era davvero scarsa. Per un certo periodo aveva iniziato a meditare di scegliere Babbanologia come materia dal terzo anno, ma quando le avevano detto che non si faceva più si era trovata costretta a rinunciare. L’unica maniera di informarsi - si era detta - sarebbe stata attraverso la relazione con i coetanei babbani, o con i maghi di origine babbana. «Anche io avrei bisogno di una lezioncina o due, prima o poi… Me ne dici uno?» Domandò, incuriosita. «E comunque Waldo non va bene per un pagliaccio inutile come Charlie… Pagliaccio inutile, nome banale, non ti pare?» Scosse la testa, come se fosse stato elementare. Stava solo giocando, chiaramente, e cercava di sostenere le sue scelte. Quando Soph aveva proposto Waldo, un mesetto prima, Eloise aveva seriamente soppesato la proposta, ma poi si era detta che era un nome sprecato per quel mostriciattolo. E in cuor suo non si aspettava che i gemelli l’avrebbero relegato in negozio così a lungo.
La Tassorosso prese il menù dal tavolino e iniziò a scorrere le varie opzioni. Fu in quel momento, davanti alle illustrazioni di tutte quelle leccornie, che le sue papille gustative iniziarono ad avere una reazione esagerata. In difficoltà, cercò di focalizzare la sua attenzione su qualche preferenza, benché il suo stomaco urlava a gran voce un poderoso ed energico “Prendo tutto!”.
«Vorrei provare questi pasticcini segnati a pagina tre… Non sembrano male, vero? Di quelli che ti sbrani in un boccone e puoi mangiarne almeno un centinaio di fila! E poi sicuramente mi prendo un bel milkshake...»
Prima di poter rivolgere la stessa domanda alla collega in affari, vide avvicinarsi la commessa di Florian più bionda sulla faccia della terra: Amber. Mentre si muoveva verso di loro, concentrata e veloce, sull’espressione di Eloise si stirò un sorriso ancora più grande di quello che aveva già.
«Amber, ciao!» Forse il signor Fortebraccio aveva una predilezione per i Prefetti Tassorosso? Alla prima occasione avrebbe dovuto suggerire anche a Niahndra quella carriera. «Stavo giusto elencando tutto quello che mi andava… Tu sei pronta?» Domandò, rivolta a Soph. Dopo il suo cenno di assenso, prese a elencare quello che desiderava. «Allora, io prendo un Raspberry Dreams, un Hazelnut Dollop e un Vanilla Milkshake...» A quel punto, senza sapere perché, sorrise complice ad Amber. In verità la ragione mi è nota, ma i ricordi degli Awards sono stati rimossi dalla memoria di Eloise. Vanilla e Chocola, impavide guerriere, ne avevano viste tante (e strane) nel loro tortuoso percorso. «Ah, e aggiungimi anche un Dark Chocolate Truffle, grazie!» Il suo stomaco era pronto.
Spostando di nuovo lo sguardo su Soph, ebbe un sobbalzo, e prima che la Corva potesse ordinare, esclamò, rivolta ad Amber:
«Dimenticavo, ti presento Sophia, è la mia collega a Tiri Vispi, probabilmente l’hai vista a Be My Double, ma dati tutti i travestimenti sarebbe impossibile associarla…» e girandosi verso Soph, aggiunse «E lei è Amber, una delle mie Prefette!».
Le presentazioni erano state fatte, le ordinazioni erano state prese, ora era il momento di svaccarsi per bene. Visto che lei stessa aveva citato la maestosa festa di Be My Double, decise di indagare oltre. Era passato un po’ di tempo, lei aveva raccolto qualche commento e opinione, ma non aveva ancora avuto tempo di confrontarsi con Sophia e Daddy. Anzi, il suo cammino non aveva più incrociato quello del Corvonero Toobl.
«Allora, ti sono arrivati dei commenti sulla festa? A mio avviso è andata bene, ma non so come sia stata presa dalla gente… Cioè, quelli con cui io ho parlato erano contenti, ma che hanno detto i tuoi? Intendo, i Corvi?». Il gomito appoggiato sul tavolo, il mento sul palmo della mano, e uno sguardo indagatore sul viso. Ecco Eloise in versione detective. «Non ho neanche più visto Daddy, da lui non ho saputo nulla!»

Allora, Eloise ordina:
- Vanilla Milkshake
- Raspberry Dreams
- Hazelnut Dop
- Dark Chocolate Truffle
Soph, spero tu possa perdonarmi per le tempistiche, da adesso dovrei essere abbastanza tranquilla. Mi sono presa la libertà del cenno di assenso della piccola Daver, se è un problema modifico. Distinti cuori a entrambe. ♥
 
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view post Posted on 3/12/2017, 13:19
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Le nostre amiche, Eloise e Sophia, passarono il pomeriggio a rimpinzarsi di dolciumi e frappè, a chiacchierare, a scherzare sul loro negozio preferito, a prendere in giro i clienti (sì, proprio voi) e a cercare di fare chiarezza su quale fosse il loro possibile ruolo nel mondo. E poi ancora a imbottirsi di dolciumi e frappè, un tripudio trionfale e inaudito di dolciumi e frappè.

 
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