| × Off-Game × × LegendaNarrazione°Pensieri°«Dialoghi»Alla fine era proseguito tutto come sperava, almeno in quei primi istanti. Non seppe dire se l'incantesimo aveva sortito l'effetto sperato, ma, in effetti, non ci pensava troppo. Non aveva ancora avuto modo di provarne l'efficacia e implementarlo. Quella era l'occasione giusta: in un posto proibito, contro un nemico che molti dicevano essere abile, temibile. Su cosa si basavano? Probabilmente sul nulla. Parole vuote. Fu per questo che l'Akuma non si fermò nemmeno per un istante solo, voglioso di raggiungere al più presto quella area proibita e andarsene. Fu ahimé, anche per quello che arrivo dinnanzi all'immensa sala di lettura in fretta e furia, sì, ma tenendo bene in mente il conto. La durata di quell'incantesimo non lo soddisfaceva. Era troppo breve. Troppo... Diamine. Arrivato dinnanzi alla Sala della Lettura pensò di aver perso il conto. Quanto tempo gli rimaneva ancora? Indipendentemente dall'efficacia o meno dell'incantesimo non aveva che una sola possibilità: eseguire l'incantesimo di nuovo per allungare l'effetto del Deceptio. E allora perché non farlo? Chiuse gli occhi. Come prima eliminò l'assurda vocina della sua testa. La distrusse piano-piano, mettendola fuori, in un angolo lontano e remoto, purché non parlasse. Quindi, ne vuoto totale che si creò, iniziò egli stesso a creare. Creò prima sé stesso, come migliaia e migliaia di volte prima aveva fatto. Il suo viso, al tempo un po' pallido e stanco, con delle significative rughe a tracciargli dei solchi sotto agli occhi e lungo le guance. Poi i capelli: oscuri, corvini, lunghi, nitidi, un po' sporchi, sicuramente non pettinati. Passò a immaginare le cellule del proprio corpo, il modo in cui si attaccavano tra di loro, e persino i tessuti: gli uni sugli altri. Era il suo corpo, insieme alle sue unghie, ai suoi peli, ai suoi capelli, a cui aggiunse anche il respiro, tanto da rendere quella figura nella sua mente viva più che mai. A tal punto non ebbe che creare una barriera violaceo lungo la superficie del suo corpo. La immaginò come prima: dal colore indaco, vivace, ma flessibile, forte e in contempo sanguigna; leggermente astratta, scintillante, ma non per questo inesistente. Forse fu un'opera d'arte, forse fu qualcosa di molto inferiore. Non seppe dirlo. Quel che comunque cercò di fare fu renderla il più dettagliata possibile. Una cura e una dettagliatezza maniacale. Allora, sempre nella sua mente, fuse il tutto fino a creare un'unica immagine: lui, il reale, lui, l'immaginario, una sola persona, che nella realtà così come nell'immaginazione era ricoperto di uno strato violaceo, di una barriera tanto unica quanto particolare, con il suo volo difeso dallo strato indaco, con le mani e le sue gambe attorniate da quell'indaco in contempo così particolare e unico. Quel astratto, quel sibilo, da allora in poi lo avrebbe difeso facendo ritornare la verità al suo posto. Facendo sì che trionfi l'inganno. In fondo, durante l'immaginazione, la creazione nel reale di quel che era irreale, pensò solo a quello. Pensò solo a come voleva diventare invisibile anche agli occhi esperti, respingendo la verità. Voleva scomparire dal Veritas e non essere visto. Voleva sparire dalla visuale e non farsi vedere. Con tutto sé stesso volle diventare l'esatta controparte della verità. Volle diventare una bugia. E solo quando tutte le fibre del suo corpo, tutte le connessioni neuronali tutte le cellule fossero state allineate per portare l'ex docente in un unico punto, solo quando questi fu del tutto sicuro, senza ombra di dubbio, che avrebbe raggiunto il suo scopo, egli focalizzò l'Immaginazione e il Desiderio, portò la bacchetta all'altezza degli occhi neri e tracciò con la bacchetta una linea orizzontale, dal centro dell'occhio destro, fino al centro dell'occhio sinistro, magari mirando a collegare due punti, A e B. Il movimento non poté dirsi brusco e rapido, ma fu, piuttosto fluido e gentile, flessibile, tanto sembrare un gioco di prestigio; tanto da sembrare un inganno. Quindi mosse la bacchetta verso il basso, verso i propri piedi, spingendo la mente verso la sua unica fine: quella d'includere nell'inganno, nel gioco di prestigio, tutto sé stesso. Niente escluso. Peli, capelli, mantello, mani, scarpe, piedi dita. Tutto. E alla fine di tal movimento, pronunciò, non verbalmente, la formula magica. "Decèptio" La pronuncia, seppur non verbale, fu anch'essa fluida, gentile, quasi un sibilo, o un sospiro. Un tono misterioso, tanto che se qualcuno avesse provato a sentire, avrebbe, probabilmente, sentito tutt'altra formula. Il tono, illusorio, a metà tra l'assente e il presente, forse non reale e forse sì, avrebbe potuto ingannare l'orecchio di chiunque. La pronuncia, eseguita nel rispetto di tutte le regole riguardanti l'accento e il resto, era ingannevole, evanescente, illusoria, fatta d'ombra e composta dal sospiro, gli avrebbe aiutato a compiere quell'incanto nel migliore dei modi.
Finito con l'incantesimo, l'Akuma si sarebbe rapidamente mosso fino a giungere al terzo livello della libreria. Sapeva come accedere alla sezione magica della Biblioteca e non si perse d'animo. Giunto sul posto, non avrebbe atteso ancora. Avrebbe semplicemente trovato la copertina porpora con la scritta "DI QUI", come gli avevano detto. Quindi sarebbe disceso su una scala a chiocciola cercando di non fare alcun rumore durante lo spostamento: sapeva del goblin giù, e se questi avesse potuto percepire i suoi passi sarebbe stato un disastro grandioso.
Li, vicino al goblin, si sarebbe fermato. Quali sarebbero state le azioni del goblin? L'avrebbe visto? Oppure no? Oppure c'era un incantesimo di disillusione nella zona? Sempre li l'Akuma avrebbe pensato a come proseguire per trovare il Reparto Proibito. Aveva diverse possibilità nella mente, ma solo alcune delle stesse erano praticabili.
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~ Punti Salute: 318 (180 + 37 Duelli + 31 Quest + 58 oggetti+5 Studente Anziano+ 5 GUFO+2PS Premi Fedeltà) ~ Punti Corpo: 345 (140 + 37 Duelli + 31 Quest + 119 oggetti + 5 Studente Anziano+5 GUFO+1 -esp. trasfigurazione+7 Quest Titulari) ~ Punti Mana: 437 (140 + 38 Duelli + 32 Quest + 214 oggetti + 5 Studente Anziano+5 GUFO+2 - esp. trasfigurazione+3 Quest Titulari) ~ Punti Esperienza: 70,5
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