Spoonful of sugar helps the medicine go down!, Per Ayumo

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view post Posted on 2/8/2016, 01:20
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Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo.

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*Odio Diagon Alley. Odio le persone. Odio dannatamente tutto quest'odore di civiltà che c'è in giro!* Flaminia sbuffò per l'ennesima volta, cercando di passare in modo elegante tra la mandria di maghi e streghe in cui era finita. Diagon Alley...il miglior luogo dove trovare un qualsiasi oggetto magico e il peggior luogo dove cercare un po' di pace. Quell'enorme stradone rimaneva l'inferno per le persone come lei. Gente accalcata ovunque, rumori e suoni indistinti, offerte e ladrocini a destra e a manca; per quanto il tutto potesse risultare caotico, e quindi bello per la ragazza, vi era sempre quel pizzico di normalità a togliere la bellezza necessaria ad un luogo così confusionario come quello. Quel formicaio di maghi aveva un suo senso alla fin fine. C'era un motivo per cui il casino era concentrato in determinati anfratti della zona, così come vi era un motivo alla desolazione di altre. Per quanto vi si potesse trovare il caos di tutto il Mondo Magica, Diagon Alley rimaneva, come ogni normale agglomerato cittadino, un qualcosa di incredibilmente organizzato a modo suo. La Rossa si portò i capelli all'indietro, mandando al diavolo tutte quelle buone maniere a cui Oliver era soggetto e sgusciò tra vari spiragli nella folla, senza preoccuparsi della forza utilizzata. Oh ma andiamo! Era un scricciolo, quanto male avrebbe mai potuto fare? Quella sua delicatezza però, non la salvò da un paio d'imprecazioni da un ragazzino poco più grande di lei, fermo impalato a chiacchierare con una ragazza dalle cui labbra, sicuramente già a prima vista, pendeva come uno stoccafisso. *Continua a sbavare e non rompere a me, triglia!* pensò la Grifondoro, guardandosi intorno e sospirando di piacere alla vista della comparsa di un mancato spazio personale. In quanto Prefetta era normale dover svolgere mansioni per la Casata e acquisti in generale erano ovviamente compresi. Ma la Strega si appuntò mentalmente di fare due chiacchiere col Caposcuola riguardo quei piccoli viaggetti mensili. Avrebbe preferito leggere fiabe a Dippet piuttosto che girare tra i negozi in giornate come quelle. La leggera afa che le stava facendo addirittura appannare gli occhiali, stava portando a livelli bassi la sua già precaria sopportazione del mondo. *Cosa può fare una giovane studentessa in preda ai deliri da alte temperature a Diagon Alley?* pensò Flaminia, ricominciando a passeggiare piano e a debita distanza dalle zone più frequentate. L'idea di tornare alla normale Londra per salutare il collega Mitch allo Store le balzò in testa, ma la scartò subito in quanto avrebbe comportato molti più problemi di quanti ne avrebbe voluti sopportare. L'anomalo brontolio del suo stomaco creò un istantaneo collegamento tra i vari organi. L'asse cervello-cuore-stomaco aveva unanimemente proposto e approvato l'idea di uno spuntino. Poche volte prima d'allora il pensiero del cibo aveva rallegrato la Rossa tanto da farla sorridere. Caso volle che in meno di un minuto un'enorme negozio le si presentasse agli occhi cristallini, ora totalmente catturati dall'insegna. Aveva sentito parlare di Florian Fortebraccio e, per quanto non amasse particolarmente il dolce, l'asse non ci vide nulla di male a catapultarsi nel locale con tutta l'intenzione di divorare anche i camerieri. Già l'ambiente rilassò Flaminia, improvvisamente calmatasi all'idea di essere circondata dal bianco e dai colori pastello. Il negozio era forse affollato, ma alla ragazza bastò una veloce occhiata per trovare un tavolino apparentemente vuoto. La Grifa camminò spedita verso la sedia, crollandoci sopra per il semplice gusto di sentire le proprie gambe adattarsi al riposo. Forse quella mattinata dolce non sarebbe stata davvero così male.
 
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view post Posted on 17/8/2016, 22:40
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Se c’era una cosa che la Tassorosso non amava particolarmente era la confusione, quello stato di caos in cui la gente dopo un po’ versava non in grado di comportarsi in maniera civile.
Il tutto si esprimeva appieno durante le giornate estive a Diagon Alley, la quale in vista di quelle poche giornate che il tempo capriccioso di Londra permetteva, si gremiva di persone urlanti e di famiglie che acquistavano ogni tipo di materiale.
Si era diretta in quella cittadina Londinese alla ricerca di qualche oggetto interessante, ma alla fine al contrario di altri lei aveva rinunciato completamente ad osservare le vetrine, preferendo passare velocemente tramite i piccoli buchi che si creavano tra la folla.
La temperatura inoltre era meno clemente del solito, l’afa faceva da padrona e lo stare in mezzo alla folla aumentava ancor di più la sua percezione del caldo, motivazione per cui si era diretta senza nemmeno pensarci realmente verso al Gelateria Florian Fortebraccio che sapeva essere abbastanza rinomata.
Si era ormai rassegnata alla sfumata opportunità di acquistare qualcosa, c’era troppa folla e non era dell’idea di dover sbracciarsi e fare a botte per riuscire a prendere un singolo articolo, sicuramente si sarebbe persa qualcosa eppure preferiva di gran lunga conservare la propria buona salute piuttosto che prendersi a gomitate con qualcheduno.
Florian era un luogo dai colori delicati, in grado di mettere calma e anche se c’erano molti clienti si aveva una quiete che da nessun’altra part Ayumo si sarebbe mai aspettata di trovare.
Quasi tutti i tavoli erano occupati da coppie che si fermavano a gustarsi qualche dolce e a chiacchierare, per sua sfortuna però non c’era nessun posto disponibile, quindi aveva preferito dirigersi al bancone in modo da poter in ogni caso ordinare qualcosa.
Tra tutte le cose, ciò che sicuramente colpì di più la Tassorosso fu vedere che avevano qualche varietà di The, Si era fermata un attimo a leggere quello che la casa offriva, sperava di trovare anche qualche tipo di The Freddo, data la alta temperatura era impensabile per lei prendere qualcosa che non superasse di qualche grado lo zero.

« C’è qualche tipo di The Freddo? »

La voce cristallina le uscì rivolgendosi alla cassiera di quel negozio, giustamente non essendoci mai entrata preferiva chiedere piuttosto che passare direttamente ad un’altra scelta.
Mentre attendeva il suo sguardo ricadde quasi per caso sul corpo di una ragazza seduta ad un tavolino, la cosa che più di tutte aveva attirato lo sguardo della Tassorosso era stato il colore fiammeggiante dei capelli della giovane.
Particolare che probabilmente non passava quasi mai per inosservato, Ayumo per educazione però distolse velocemente lo sguardo per andare nuovamente a concentrarsi sul bancone della Pasticceria Gelateria.

Ot: Finalmente ho risposto e scusami il ritardo, ma ho anche la linea che ha deciso di fare brutti scherzi ç_ç
 
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view post Posted on 31/8/2016, 15:24
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Aveva appena finito di servire un tavolo particolarmente vivace quando, con la coda dell'occhio, vide entrare una sua conoscenza. Ayumo Vanille, tassina al secondo anno, praticamente coetanea e con cui aveva condiviso qualche avventura.
La lasciò ambientarsi, mentre concludeva il giro dei tavolini e raccattava qualche altro rimasuglio di granita o Milkshake.
L'afa rendeva perfino il vassoio scivoloso, tanto che per poco non cambiò colore al suo grembiule.. Si era risparmiata l'ennesimo "Gratta e Netta" di fine giornata.
«.. Ayumo! Ciao.. » salutò infine, tornando dietro il bancone e davanti alla tassina. Ascoltò la sua richiesta, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto aggiornare il menù, ma non avevano avuto tempo in quel periodo, l'estate portava più clienti di quanto riuscisse davvero a gestirne. Se non altro, il tempo lì dentro volava.
«..Certo, non abbiamo la stessa varietà dei caldi, ma ne abbiamo al limone, alla pesca, alla menta e nero. »

© Giuls


OT:// Nel dubbio, io sono entrata in scena (?) ma vi lascio tempo di incontrarvi, ho dato proprio una risposta generica ad Ayumo.
In caso di errore, Mpizzatemi e levo l'ancora fino a nuovo ordine :3
 
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view post Posted on 7/9/2016, 16:07
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I negozi di dolci non erano mai stati troppo adatti per un tipo come lei. Troppa eleganza, cortesia nei colori pastello che dominavano gli ambienti. Già l'aria di pulizia che si inalava appena entrati in un luogo come Florian le davano semplicemente l'idea di trovarsi nel posto sbagliato. Non che fosse una zoticona, ma il casino e l'odore di birra misto a sporcizia dei pub, le scaldavano il cuore quasi quanto i pomeriggi passati in Sala Comune con cioccolata calda e quant'altro. Ma, dovette ammettere Flaminia, quel giorno non le facevano male pizzi e lustrini. Il caldo la stava spossando e il luogo sembrava ben areato anche se abbastanza affollato. La Strega si guardò intorno non avendo la benchè minima idea di come comportarsi. Ai locali dove di solito suo padre la accompagnava con Alexander, bastava urlare il nome del cameriere o richiamare l'attenzione del cuoco con una scampanellata poco signorile. Ma in un luogo del genere....cosa avrebbe dovuto fare? Non vedeva persone in giro disposte ad aiutarla o individui che si differenziassero in quanto camerieri. *Aiuto* pensò la Rossa, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare fintamente disinvolto. Non doveva dare l'impressione di essere in difficoltà, nemmeno davanti a tutta quella gente di cui ignorava l'identità. Comportarsi bene o quantomeno normalmente in mezzo alle persone era un'altra delle cose che le risultava tremendamente difficile. Altro motivo da aggiungere alla lista dei "Perchè odiare Diagon Alley", lista che le piaceva ampliare ogni volta che doveva recarsi nella suddetta. La Grifondoro sfilò via dalla sua fidata borsa a tracolla il libro che il Caposcuola le aveva regalato per il compleanno. Lo aveva finito da un bel po', ma rimurginare sui commenti o su qualsiasi significato nascosto, era diventata la sua prima occupazione nel tempo libero. A dimostrazione di questo suo nuovo studio, si potevano notare chiaramente le frasi sottolineate o le riflessioni scarabocchiate a bordo pagina, scritte nel miglior modo possibile per non sfigurare con i racconti a pochi centimetri di distanza. Parte integrante di quella sua piccola occupazione, era notare le differenze tra i racconti trovati nel libricino e tra quelli con cui la nonna l'aveva deliziata lungo. La Strega aveva infatti sempre saputo dell'esistenza del Mondo Magico ma solo dalle Fiabe (come quella di Baba Raba) che la vecchia Evans le raccontava prima di metterla a letto. Nomi o addirittura intere parti dei racconti risultavano essere molto diversi da come lei ricordava e, capire il motivo di tutte quelle diverstià, la stava divertendo in modo strano. *Si ma non posso mica mettermi a leggere ora...* pensò la studentessa, guardandosi nuovamente intorno per avere una visione intera del locale. Il suo sguardo si scontrò con uno molto più particolare e raffinato che ebbe modo di osservare per solo alcuni secondi. Flaminia si morse il labbro pensando. *L'ho già vista di sicuro in giro, se non ricordo male è una Tassorosso* si disse, scavando tra i meandri del suo povero e imprevedibile cervello un qualsiasi indizio che le ricordasse il nome della ragazza. Ma subito, un problema che al momento sembrava più importante, sopraggiunse a distoglierla da quei pensieri. *Ah ma allora è così che si ordina!* La Rosso-Oro ringraziò mentalmente la ragazza che aveva distolto lo sguardo e si alzò dal tavolino che si era guadagnata, lasciando però la borsa appesa ad una sedia ad indicare che fosse occupato. Strinse il libro al petto avviandosi al bancone proprio vicino alla Tassorosso. Aspettò che la cameriera interpellata finisse di parlare e da bravo personaggio quale era, rimase lì ad osservare le due senza riuscire a dire niente. "Motivo numero 20, se non conosci il negozio, non sai cosa ordinare". La Rossa borbottò tra sè e sè qualcosa di incomprensibile, prima di arrendersi all'evidente realtà di non sapere cosa fare. *Forse...* "Ehm..tu cosa hai preso?" disse sottovoce alla Tassorosso che le era vicina, non vergognandosi per niente del fatto di essere una semisconosciuta e di aver appena chiesto consigli su cosa ordinare. I problemi da risolvere erano il caldo, la fame e il non sapersi comportare...un aiuto non avrebbe di certo guastato.
 
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view post Posted on 13/9/2016, 14:32
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Sicuramente non si sarebbe mai aspettata di trovare un volto conosciuto dal Florian, ma a quanto pare il Fato le aveva concesso questa piacevole sorpresa.
Sorrise nel vedere Amber al di là del bancone, pronta a servirla.
Non si erano mai soffermate a discutere dei loro propri impegni extra scolastici e di conseguenza Ayumo non era a conoscenza di quel piccolo dettaglio, ma le aveva fatto un immenso piacere rincontrare la giovane dopo un po’ di tempo.
Le fece un leggero cenno con la mano, un piccolo saluto, e poi ascoltò interessata quello che la compagna aveva da dirle riguardo alle bevande fredde.
Optò per un classico The Nero, ma non fece in tempo ad ordinarlo che la giovane ragazza dai capelli fiammeggianti le si era avvicinata e le aveva chiesto che cosa aveva ordinato.
Ayumo rimase leggermente spiazzata da quel comportamento, forse la ragazza che aveva di fianco la conosceva e lei invece non ci aveva mai fatto caso? Allora era lei che peccava di buona educazione se non si ricordava nemmeno il volto di una sua conoscente, ma per non farsi mostrare impreparata le rispose anche lei sotto voce.

Mmh… Io prendo un The Nero freddo con una fetta di limone

La voce bisbigliata rima di voltarsi nuovamente nei confronti di Amber e decidere invece di ordinare utilizzando un tono di voce normale.

Ciao Amber, allora ordino un The Nero con una fettina di limone al suo interno, se è possibile, ed anche una Strawberry Shortcake.

La giovane concluse il proprio ed iniziò a cercare all’interno del proprio zainetto in cuoio il portamonete dentro al quale teneva i soldi, ci mise poco a trovarlo per sua fortuna e porse poi alla sua compagna di casata l’ammontare corretto di Falci che le spettavano.
I dolci che erano in vetrina sembravano alquanto invitanti, inoltre la torta che aveva scelto era della dimensione giusta per accompagnare la bevanda che aveva ordinato.
Ora che aveva ordinato poteva finalmente interessarsi alla ragazza che le stava di fianco, la osservò qualche secondo prima di dare nuovamente voce alle proprie parole, voleva essere sicura di non averla mai vista e proprio per questo motivo si era soffermata sul volto e soprattutto sul colore dei suoi capelli.

Scusa se ti sembro scortese, ma non mi sembra di aver mai parlato con te.
Posso sapere chi sei?
 
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view post Posted on 10/10/2016, 12:18
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Attese con pazienza, anche se non ce ne volle troppa, di ricevere la prima ordinazione, quella di Ayumo.
« Certamente, torno subito!» rispose, prendendo nota di quanto richiesto. Le Shortcake erano tutte al solito posto, in un angolo specifico del frigorifero in esposizione. Delicatamente ne prese una alla fragola, e la ripose in un piccolo piattino bianco, aggiungendovi una forchettina apposita. Non sapeva se l'amica si sarebbe seduta oppure no, nel dubbio portò tutto al bancone, Tè compreso. Dovette impegnarsi per resistere alla tentazione di assaggiare una fetta di limone, in quell'estate torrida era assolutamente rinfrescante. Ma teneva sempre a mente che era lì per servire, non servirsi.
«Ecco qui, sono 7 falci, Ayumo» dichiarò con un sorriso. La situazione non le era ancora ben chiara, le due ragazze davanti a lei si conoscevano?Avrebbe dovuto considerare una o due ordinazioni?
« Prendi qualcosa anche tu?» chiese, infine, rivolgendosi alla Prefetta Grifondoro, che ancora non aveva avuto modo di conoscere in situazioni extra-scolastiche. Nel dubbio, chiedere era sempre lecito. No?

© Giuls


Ayumo Vanile
1 Tè - 5 Falci
1 Strawberry Shortcake - 2 Falci

Flaminia Evans
1 Tè - 5 Falci
1 Strawberry Shortcake - 2 Falci

Conti aggiornati - acquisti registrati



Edited by ˜Serenitÿ - 25/4/2017, 14:46
 
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view post Posted on 30/10/2016, 17:45
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La Rossa annuì velocemente alla risposta della ragazza, ringraziandola in lingue che nemmeno lei conosceva. *Ho evitato una mezza figuraccia, sto migliorando!* si disse mentalmente, nel vano tentativo di trovare una giustificazione a quell'intervento diciamo non troppo normale. Avvicinarsi ad una completa sconosciuta però era normale nei film... di che cosa si lamentava? Fece un mezzo sorriso compiaciuto alla Prefetta che le stava davanti ed indicò la sua salvatrice con il pollice. "Lo stesso! Grazie Amber" esclamò aggrottando leggermente la fronte, temendo di aver sbagliato
e quindi di aver compiuto l'ennesima cavolata. Ma non poteva essersi sbagliata. I nomi dei suoi colleghi le erano chiari oltre ad essere conosciuti da tutti all'interno di Hogwarts. Inoltre anche la Tassorosso poco prima l'aveva chiamata in quel modo. Era impossibile che fosse davvero così stupida da cadere in errore. Per una volta forse l'aveva davvero scampata nel migliore e nel più completo dei modi. Flaminia abbassò leggermente la testa riavvolgendo il nastro degli eventi di quelle ore. Quasi si mise a saltare dalla gioia vedendo cosa era riuscita a fare. Non aveva fatto figuracce in un luogo pubblico, era entrata in un negozio dove mai avrebbe mai pensato di mettere piede e inoltre aveva parlato ad una persona solo intravista con tono tranquillo ed educato. Cose di routine per un qualsiasi altro individuo ma non, ovviamente, per lei. Quel giorno la luna doveva esserle capitata totalmente favorevole o non vi erano altre spiegazioni capaci di reggere. In altri giorni avrebbe anche potuto decidere di avviarsi nei cunicoli più scuri e trasandati, pur di non cedere alla rabbia eccessiva nei confronti di quella folla di maghi dal Galeone facile. E altro che sorrisi e conoscenza, lì sarebbe stata guerra persino con le pietre ed i muri. Invece ora era circondata da merletti e colori pastello, con gente più che cordiale a farle compagnia. Di che cosa erano capaci un po' di caldo e stanchezza! Sentendo Ayumo, così credeva si chiamasse, muoversi al suo fianco rialzò la testa e disse un piccolo "oh" capendo subito cosa si stava sbadatamente dimenticando. Il pagamento. Mise il libro tra le labbra, stringendolo per non farlo cadere, e si tastò le tasche alla ricerca della sua piccola saccoccia a pois. Quando la trovò, tirò piano il filo color oro che la teneva chiusa e mise sul bancone le monete necessarie all'acquisto. Alla domanda della Tassorosso al suo fianco aprì leggermente la bocca per rispondere, facendo sì che il libro volasse per pochi secondi, prima di riafferrarlo con un colpo di fortuna ed una piccola esclamazione di gioia. "No, no! Non risulti affatto scortese!" rispose trafficando con i vari oggetti tra le sue mani. Appena sistemato il sacchetto nella tasca posteriore dei jeans, le porse la mano con un'espressione tranquilla in volto. "Flaminia Evans, Prefetto Grifondoro" disse soffiando su una ciocca dalle sfumature quasi rosa che le era finita sul volto. "Certo non si direbbe, ma è così" fece spallucce e le rivolse un piccolo sorriso, sforzandosi. "Tu invece sei Ayumo" concluse con tono affermativo, aspettandosi una risposta affermativa dalla sua interlocutrice. Non staccò un secondo gli occhi da quelli della ragazza come sua abitudine e quasi si incantò guardandola. Aveva qualcosa di speciale, ne era certa.

 
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view post Posted on 7/1/2017, 00:08
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Certamente quell’incontro era stato alquanto particolare, la ragazza che se ne stava lì al suo fianco era una Prefetta Grifondoro e come la ragazza stessa aveva detto, Ayumo non si sarebbe mai aspettata che quella giovane ricoprisse quel ruolo.
Eppure la Tassorosso sapeva che l’impegno non poteva essere quantificato o compreso semplicemente vedendo una persona, alla fine lei non poteva conoscere quella ragazza e non poteva sapere assolutamente nulla di lei.
Sorrise quando la giovane esclamò il suo nome, probabilmente l’aveva precedentemente sentito da Amber.
Una volta ritirata la sacchetta con all’interno i propri Galeoni Ayumo raccolse il proprio ordine attendendo anche quello della ragazza, dete una veloce sorsata al The freddo prima di rivolgersi nuovamente alla Grifondoro.

« Esatto, Ayumo Vanille, studentessa Tassorosso al Secondo Anno.
Comunque sia non è certamente la copertina a decretare se il libro è bello oppure no. »

Era una lezione che lei stessa metteva in pratica, la sua copertina mostrava una persona completamente differente da ciò che nella realtà era.
O meglio quello era ciò che lei cercava di fare, nascondere dietro ad un velo di indifferenza e di solitudine tutti i problemi che aveva e la stessa oscurità che la tormentava.
Le ombre erano nello stesso tempo una fonte inarrestabile di potere e di dolore, dovevi imparare a conviverci e non era facile.
Mantenne lo sguardo sulla ragazza, ciò che aveva notato subito erano stati i capelli, ma anche gli occhi nascondevano qualcosa di magico erano di un azzurro alquanto particolare e sembrava difficile scorgervi dietro qualcosa.
Quella ragazza che aveva di fronte si presentava certamente come una piacevole sorpresa per quella calda giornata, quasi una sfida da gustare davanti a una tazza di The freddo e una fetta di torta.

« Comunque sia, se per te non è un problema, dopo potrei sedermi nel tuo stesso tavolo?
Prima ho notato che eri da sola e questo posto sembra estremamente affollato. »
Ot: Dire che sono in ritardo è dire poco.
Da adesso in avanti dovrei esserci senza troppi intoppi, spero ç_ç
 
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view post Posted on 14/4/2017, 16:54
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Forse era davvero la prima volta da quando era arrivata al castello che Flaminia iniziava le presentazioni con calma, con cortesia innata. Nemmeno con i suoi Concasati o compagne di stanza era riuscita ad essere così felice di sua spontanea volontà. Forse era stata l'accozzaglia degli eventi, il caldo, la gente, le semplici esplosioni di colori a lasciarle sul viso spesso perso un sorriso lascivo di oziosa gioia. Ayumo Vanille. Riuscì ad accomunare una sola parola a quel nome: delicatezza. Forse per l'assonanza del cognome con il dolce gusto di gelato o per il semplice suono che possedeva "Ayumo" quasi sussurrato. Si sposava bene con la pasticceria, questo era certo. "Ed è verità risaputa" esclamò la Rossa in tono accondiscendente al commento sul libro della Tassorosso. Era vero, i libri non si giudicavano dalla copertina. Ma quella società sembrava averlo dimenticato. Meglio vestirsi d'importanza che vivere nell'ignoranza. Per Flaminia la seconda risultava ovviamente più importante e lo si poteva anche dedurre dal fatto che era l'unica con un cappello nel bel mezzo delle prime calure. Non era certo colpa sua se quella era la soluzione migliore per coprire i fili intrecciati del pagliaio che aveva in testa! In tutto questo,stupidamente si era dimenticata di ritirare la mano che aveva allungato verso Ayumo e perciò nascose la sua sbadataggine afferrando il suo ordine. Non aveva di certo dimenticato che il suo appetito urlava vendetta. Alla richiesta della sua interlocutrice, Flaminia fu felice di poter rispondere con un veloce gesto del capo, già occupata nella corsa per il proprio posto.

 
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view post Posted on 3/6/2017, 12:55
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Aveva preso le sue pietanze e si era diretta verso il tavolino dove prima la Grifondoro stava seduta, quatro chiacchiere in un pomeriggio così caldo non le avrebbero fatto male.
Flaminia le si era presentata come una ragazza che possedeva una personalità alquanto spiccata ed lei era piuttosto curiosa di conoscere qualcosa in più su quella giovane Grifondoro.
Si sedette, stando attenta a non urtare la maggior parte delle persone sedute all'interno di quel locale, il caldo aveva riempito il posto anche perché era ben noto alla maggior parte dei furitori di dolci che Florian faceva dei Milkshake e dei Gelati fantastici e perfetti per riuscire a sopravvivere in quelle torride giornate.
Alla fine era riuscita a mettersi a sedere senza creare situazioni imbarazzanti e aveva poggiato il The e il dolce sul tavolo, del primo ne aveva bevuto subito un sorso.

« Certo che il Destino ci riserva sempre delle strane sorprese.
Comunque sia come mai ti ritrovi a Diagon Alley? »


Il suo pensiero riguardava la casualità, mai si sarebbe aspettata di trovare Amber al di là del bancone di Florian eppure il Fato abilmente aveva posizionato le pedine all'interno di quell'immensa scacchiera e probabilmente nello stesso modo anche lei e Flaminia erano destinate ad incontrarsi.
Da un certo punto di vista la Tassorosso era fermamente convinta che non tutto fosse opera dell'uomo, ma dall'altro non riusciva ad accettare la predestinazione, lei aveva fatto delle scelte e non era stato nessuno ad imporgliele.
Si trovava a metà tra quei due concetti, non sapeva dire con certezza quale fosse il più corretto.
Ripensò al fatto che non era mai stata molto brava ad iniziare una conversazione, soprattutto con degli estranei.
A scuola era più semplice, perché gli argomenti principali erano quelli inerenti alle materie scolastiche o ad Hogwarts stessa, mentre ora non sapeva molto bene come comportarsi.
Decise di stare in silenzio dia ttendere una qualsiasi risposta dalla Grifondoro e una qualsiasi domanda a cui avrebbe poi risposto.
Rispondere era più sempice, se uan domanda ti stava scomoda la ignoravi, invece domandare le risultava più difficile, perché bisognava stare attenti alle domande che si ponevano, per non risultare scortesi o altro.
Ot: Si sono in ritardo e mi dispiace moltissimo.
La mia vita mi aveva inglobato ç_ç
 
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view post Posted on 9/6/2017, 18:00
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"Mi scusi! Con permesso..hey bel cappello!" Flaminia si muoveva veloce tra i clienti del locale, la pancia brontolante e un'espressione indecifrabile sul viso. Non conosceva nessuno lì dentro ad eccezione di Amber e di Ayumo eppure si rivolgeva a chiunque con tono disinvolto e amichevole. Non li avrebbe rivisti di sicuro, cosa le importava? Un sorriso in più non avrebbe guastato la giornata a lei ed anzi l'avrebbe migliorata ad altri. Quasi saltellando la Grifondoro raggiunse il suo posto, atterrando sulla sedia con un accennato verso di apprezzamento. Non sarebbe stato educato far notare ad Ayumo quanto le fosse stato difficile non far volare le proprie pietanze direttamente al tavolo con il minimo sforzo. Brutta bestia l'ingegno pigro! Veniva apprezzato certo, ma con una certa vena ilare che non era proprio di conforto. Soprattutto se uno dei più grandi sostenitori dei tuoi sotterfugi per non lavorare era tuo padre. La ragazza gli rivolse un piccolo spazio nella sua mente iniziando ad osservare interessata la loro ordinazione. Poteva sembrare un po' "particolare" vista dall'esterno, col naso a livello del dolce e gli occhiali abbassati per squadrarlo meglio, ma per lei era più che normale. Ogni cosa nuova doveva essere guardata. E sentita, odorata, toccata. Bisognava viverle appieno quelle sensazioni, anche in un negozio di dolci appena scoperto. Alle parole della Tassorosso Flaminia alzò lo sguardo violaceo giusto in tempo per vedere una ciocca ribelle spuntare dal cappello per poi depositarsi sul suo naso. La punta era di una strana sfumatura rosata che andò ad unirsi alle altre quando con uno sbuffo la strega la spostò via. Stupidi capelli senza un criterio. "Faccende di Casata" disse in risposta, scrollando appena le spalle poichè abituata a quei "lavoretti". Essere studenti era un impiego piacevole dopotutto. "Tu piuttosto? Cosa fai qui?" chiese dopo, afferrando la tazza del tè e cominciandolo a sorseggiare piano. Rinfrescante ed ottimo! Quel piccolo momento di svago prometteva più che bene.

 
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