Date the right mate or beware your f a t e, Privata

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view post Posted on 18/12/2016, 23:58
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Ancora tra le dita rigirò il biglietto,
confusa rileggeva quanto v'era scritto:
poche righe, un linguaggio ardito,
sulla carta sottile era impresso un invito.
Le guance si tinsero d'un rosso soffuso,
avances del genere per lei non eran d'uso;
ma ecco che si faceva strada sul suo viso
il primo, timido accenno di riso:
quel che inizialmente nella testa le era passato,
ahimè in pubblico va censurato,
un mix curioso tra un vocabolario scurrile
e il desiderio di apparire femminile.
Ad ogni "son certa si tratti di un dispetto"
seguiva fedele un "e adesso che metto?"
in fondo non sapere chi fosse l'ammiratore
avrebbe fatto impazzire anche il più noioso sognatore;
ciò risvegliava in lei una nascosta malizia
rifiutata negli anni come mera sporcizia (?),
era poi un crimine sentirsi lusingata
alla manifesta consapevolezza d'esser ammirata?

No no! Che sciocchezza era mai quella?
"Fidati di me, l'appuntamento cancella"
lei tese le orecchie a quella voce
"illudersi troppo, alla fine nuoce";
certo non poteva darle torto,
ma, Merlino, che sconforto!
Che dire, che fare,
andare, restare?

La sua confusione Hameeda dovette aver colto,
ché a chiederle che avesse non ci mise poi molto:
"crucciarsi troppo non è mai sano,
vieni, lascia che ti legga la mano";
quando la giovane il palmo le tese,
quel che vi lesse non poco la sorprese.
"Mia cara bambina, non esser sconvolta,
è tempo d'imparare ad essere disinvolta:
non sempre è malvagia la sorpresa,
anche se pare coglierti indifesa".
Di colpo Niah alzò le sopracciglia,
senza nascondere una certa meraviglia;
ma sì, avrebbe fatto qualcosa di imprevedibile,
cosa mai poteva accadere di così terribile?

Dunque il 19, alle dodici in punto
attendeva paziente l'ospite presunto;
ma sotto l'apparenza del suo sguardo di gelo,
già il suo autocontrollo andava allo sfacelo.
Saggia scelta fidarsi dell'intuito?
In ogni caso restava il cibo gratuito...
Fu allora che con orrore si chiese
"non so manco se mi piace il cinese".

 
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view post Posted on 19/12/2016, 19:07
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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“Quando giochi punta forte”
Lo ripeteva come un mantra
Lui era solito sfidar la sorte
Ma Niahndra?

L’olandese ghignò appena immaginando quanto fosse in pena e con i brividi alla schiena visualizzò la scena:
per l’ipotetica espressione non v’era alcun prezzo, un volto distorto dal disprezzo, se poi c’era lui di mezzo figuriamoci il ribrezzo!
Doveva solo entrare in scena, abbandonare la quarantena, istigare una donna serena e trasformarla in una bomba irachena.
Anche se era solo un vezzo, a preparar burle non era grezzo, si avvaleva di ogni mezzo perché l’ignaro non ne avvertisse il lezzo.

Aveva spedito un biglietto raffinato, con una grafia elegante e per non essere sgamato aveva usato la stampante!
Indossò anche un vestito da signore ed un maligno atteggiamento, poi da bravo malfattore non mancò l’appuntamento.
Raggiunse il luogo in un taxi, con richieste allucinanti per i suoi progetti paxxi, sedendosi davanti.
Ed una volta giunto a destinazione avvistò la sua dama, attraverso il vetro spento che al suo sguardo lo celava.

«Namasté, mio caro Charmasa. Fammi i tuoi auguri, è tempo che ti lasci.»
«Vai campione, portala a casa e facci tanti figli maschi!»

Le rose sono rosse,
Le viole sono blu,
Cucù!

Dall’auto color nero ne uscì il peggior nemico, non poteva esser vero ma si sentiva molto fico!
Avanzò a passo lento senza mostrare alcun timore, svelando quindi il tradimento: era lui l’ammiratore;
quell’affronto sarebbe passato alla storia come nemmeno il cesaricidio, se con qualche frase adulatoria avesse scampato il proprio omicidio!

«Niahndra che splendore, la tua bellezza mi incanta!»
- Complimenti per l’ardore, con queste frasi è già a novanta! -


Un sorriso beffardo comparve sul suo volto, per le trame della ragazza quello era un bel risvolto!
L’olandese si chiedeva quanto avesse fantasticato, per inciampare infine nella figura del malfamato!
Un cavaliere senza armatura né il cavallo o la spada, con lo stendardo della peggior ipotesi: il “mal che mi vada…”
Proprio lui lo detestava e di questo ne era certo, ma l’affetto reciproco era come un libro aperto.
Compagni di sventure e degli eventi che non ti aspetti, dal primo volo in corridoio alla rissa coi folletti.

La sua presenza lì era un palese atto di sfida, lo avrebbe tollerato o trasformato in corrida?
Lo sguardo serio del moccioso era già abbastanza eloquente, sarebbe stato un gentiluomo e per nulla un delinquente.
L’ultima parola spettava alla Alistine, non aveva certo pretese, un bel pranzetto: minestrine,
«Cinese o Giapponese?»

 
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view post Posted on 22/12/2016, 19:25
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Sbilanciò un poco il peso per riposar le membra, dopo svariati minuti del cavalier neanche l'ombra.
Che il segreto figuro avesse cambiato idea e per star sul sicuro fosse fuggito in Corea?
Quale accusa, quale affronto, di certo non l'avrebbe atteso fino al tramonto!
Stava giusto per riprendere il sentiero ed abbandonar la sede, ma ecco un moderno destriero approcciare il marciapiede,
cercò di sbirciare a dire in vero, ma l'occhio non oltrepassò il finestrino nero.
Quale charme, quale attesa, già dimenticata era l'offesa!
Poi assottiglia lo sguardo ed il primo dubbio l'assilla, l'incredulità non è poca quando riconosce la foca.
Impossibile pensare ad una tale impudenza, non ci volle molto a giudicarla una coincidenza; ecco sì, avrebbe finto di non averlo visto, ma solo una cosa non aveva previsto: la ben nota insistenza di quel famigerato anticristo.
Sottrargli voleva quel sorriso beffardo, avrebbe sentito i colpi nonostante il lardo; con fare minaccioso agitò il pugno, quattro nocche dritte sul grugno!
«Non posso credere a quello che vedo, mi cogli di sorpresa, questo te lo concedo. Non provare a blandirmi con queste civetterie, sai bene che per me son tutte fesserie.» Eppure la bugia reggeva ormai a stento, era o non era
andata all'appuntamento?
«Forza dai, facciamo veloce, a ognuno tocca la sua personale croce.» Negli occhi si leggeva un ammonimento feroce. «Fidati di me, la vendetta sarà atroce.»
Solo del fanciullo l'aria seria lo risparmiò da un'imminente sparatoria, ma ancora troppo presto per definirla vittoria.
Muovendo il primo passo s'avvicinò all'ingresso, abbassò la maniglia senza proseguir la guerriglia.
Non azzardò d'avvicinarsi ad un tavolo per l'atteggiamento affatto frivolo di quel diavolo, se avesse riservato non l'avrebbe potuto sapere, con tutti quei plot twist che altro poteva accadere?
Ancora rimanevano questioni sospese:
«Su forza, proviamolo questo cinese.»

 
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view post Posted on 28/1/2017, 12:39
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Camillo fissò l’altra con lo sguardo assai stranito, quale approccio d’avanguardia era giunto al suo udito?
Il volto dimostrava quanto fosse allibito, mentre la pelle delle guance assumeva colorito.
L’imbarazzo che provava era ancora indefinito, il suo desiderio finalmente era stato esaudito?
Col beatbox rapidamente iniziò a darle il tempo, sulla base Niahndra dava fuoco al sentimento!
Post-Cappello il rap era diventato un passatempo, più importante dello studio da bravo perditempo!
L’olandese poi si impegnò per sfondarle l’autostima:
«Niahndra, ma perché parli in rima?»

Che il cervello al suo arrivo le si fosse fuso? Forse la sorpresa l’aveva messo fuori uso. La poesia fra le chiacchiere era sempre un brutto abuso. Era solo un modo per tenergli il muso?
Nello sguardo mostrò un intenso sconforto, ma in fin dei conti non poteva darle torto. Dopo un tale tiro il passo era corto, uno errore imprudente e gliene avrebbe reso conto.

- Basta marmocchio non ci pensare, se la annoi troppo la farai addormentare -

Ai modi della fanciulla dovette adeguarsi e per giunta senza neanche lamentarsi, anche se ad osservarla bene pareva agitata, non era quindi il caso di darsi una calmata?
Quel ristorante richiedeva un certo decoro, non il bisticciare di due pazzi come loro.

Per non stonare tra i clienti si spostarono all’interno, mascherando la realtà con un atteggiamento più fraterno.

«C’è un tavolo che ci aspetta, ho una prenotazione.»
Di cibo avrebbe fatto incetta, fino all’intossicazione, dell’oriente amava ogni ricetta, era la sua maledizione.
Ma non era solo quello, ciò passava in secondo piano, il motivo del tranello era certo un po’ più umano.
Era da tanto tempo che non l’aveva più sentita, era giunto il momento di chiederle un’uscita. Con lo scherzo aveva fatto centro, ma era ancora infastidita?
Se avesse portato del rancore avrebbe calpestato il suo ottimo umore ed impersonato l’esecutore gli avrebbe piantato del ferro nel cuore.
Era una tragica visione, ma senza dubbio veritiera, la sua triste previsione, una paura sincera.
Forse era solo una paranoia, doveva abbattere quelle barriere, doveva trovare una scappatoia, doveva sapere.
Ed era sul punto di pizzicare il boia, quando vide un cameriere.

Si guardò attorno, non voleva fare il cretino, ma visto che era un perdigiorno aveva preparato un altro tiro mancino.
«Buongiorno. Abbiamo prenotato a nome Tarantino.»
Ormai Niahndra era a bordo, conosceva il suo destino.




CITAZIONE

Siamo pronti per ordinare
non pretendiamo delle rime, ma sarebbe l'ideale :fru:

 
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view post Posted on 28/1/2017, 13:33
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Avrebbe mangiato pane e riso tutto il giorno
affinché l'Amata, la sua amata,
potesse far ritorno.
Quanto era bella, che splendido incanto!
Altro che loto, era un fior d'amaranto!
E in ogni minuto, sentendo la sua voce
il cuore sospirava, così il battito del
polso era veloce
e gli spaghetti ai gamberetti,
quei piccoli animaletti,
nei piatti gran balletti, poi bacetti
banchettavano come docili angioletti!
Prima a destra, poi a sinistra
signor Zhong, dov'è la piastra?
Maledetti loro e l'ignoranza
che del Cappellaio altro non era che mattanza
e per lui, sì giovinetto, solo clientela già ad oltranza!
«Un momento, miei signoli
o chiamelò il buttafuoli!
»

Che ironia, che idiozia
quasi orrida ingiustizia
per un figlio dell'Oriente
che di Elle non capiva un accidente!
Non di certo cosa segreta, mica era analfabeta
era la lingua sì discreta, che quella lettera sempre vieta!
Ma di scherzi ne era pieno,
come un Involtino in Primavera già ripieno.
Prima tofu, poi la carne
ma di dieta con il riso approfittarne?
Non di certo, che domande
il cliente voleva farsi grande grande!
*Allora scoppia, cicciabomba
come un'anatra o una colomba!*

Via ai pensieri, signor Zhong
non le sembra di sentire un altro gong?

Corre, allora, lesto lesto
con le costole di drago arrosto
in un vassoio d'argento ben disposto.
Sfreccia verso il suo locale
cuore e mente fanno ancora male.
Sfugge il carry, poi la paprika
e il ricordo starnutisce la sua Erika!
La diletta, la più bella
come zenzero di stella!
Dov'è andata, è già arrivata
quell'attesa dalla disperazione può allora essere salvata?
*Oh, Confucio
come brucio!
Per amore, per passione...
per la lingua d'anatra a porzione!
*

Posa il piatto, vola accanto
verso un tavolo soltanto!
Ma qualcuno si avvicina, sembra quasi della Cina
se non fosse per l'accento
e il suo strano abbigliamento.
Il cameriere è molto attento,
non ricorda quel portento
né di certo quanto dice,
forse è scritto in appendice?

«Pel favole, Talantino
plenda pule uno spuntino
Nel flattempo vado e vengo
celco il tavolo e lo aggiungo.
Ma...
»

Il silenzio torna attivo
d'imbarazzo non è privo.
Un grugnito, non tra quelli
è il male nel vassoio e tra i coltelli.

«Chiedo scusa, chiedo scusa
è che la pietanza è olmai confusa!
»

Scuote il capo, poi sorride
per un attimo il cuore ride
ma l'amore così stride.
Forse è lei, la bella geisha
pasha, gosha e anche tassha?
Boccheggiando, indietreggiando,
l'uomo ammira Niah quasi ancheggiando.

«Le mie scuse, singolina
è che lei è così calina
»

Si impegnò con la sua Erre,
era stanco che fosse solo un Elle.

«Mi ricorda la mia Erika
ma fa niente, prego, avanti
scegliete le nuvole più accattivanti.
Ecco i menù, via al cinese
ma attenzione, ha gran pretese!
»



Ordinate pure, miei fanciulli,
siete belli come birilli
attenzione alle sedie di drago con gli spilli!

(Non ho resistito
che bell'invito!)
 
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view post Posted on 24/2/2017, 11:57
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Di cose bizzarre ne aveva viste, ma con Camillo ne accadevano sempre altre impreviste.
Già il suo cervello era fuori fase, ci mancava solo il ragazzo che le facesse da base!
*Breendbergh se non mi prendi sul serio, giuro su Merlino che ti faccio nero.*
D'onde veniva tutta quella violenza, possibile che avesse già esaurito la pazienza?
Prese fiato solo per un momento, alle parole dell'altro ecco nascere un certo sgomento;
le gote avvamparono d'un rosso rubino, di che diamine parlava quel malandrino?
«Suvvia ora non inizar con le scemenze, quelle di cui parli devon esser coincidenze.»
In effetti le sue parole possedevano un'armonica inflessione, possibile che in fin dei conti l'altro avesse ragione?
Ecco un pensiero che non le avrebbe dato conforto.
«Ti dimostro subito che hai torto. Ti sfido a trovare una rima con "Moby Dick"»
Soddisfatta d'aver risolto quel piccolo dramma, non s'avvide dell'imminente contrazione di diaframma.
«Hic!»
Il terrore le attraversò il viso in un baleno, a quell'idiozia non poteva dar freno;
era sicura, non c'era altra spiegazione: poteva trattarsi solo d'una maledizione!
Seguì Lillo oltre la porta, chissà quale altra cosa sarebbe andata storta.
Quando tutto sicuro approcciò un cameriere, ecco proprio allora iniziarono le preghiere; Niah drizzò le orecchie: non c'era posto a sedere?
Oltre al cognome, anche la prenotazione era fasulla? Cosa serviva, un tutorial di Aranzulla?
Forse era il caso di cambiare piano, fare i bagagli e scappare lontano; ma non appena vide il vassoio di costolette, in secondo piano mise lo scorrere delle lancette.
Un attimo di silenzio, un verso strano: animalesco e disumano;
l'uomo si scusò ripetutamente, ma ormai la Alistine non capiva più niente.
Perché millantava di una certa Erika? La risata che le venne era quasi isterica.
Adocchiò Breendbergh in cerca di aiuto, dov'era, si era già messo seduto?
«Uhm grazie del... complimento?» E prima di ogni ripensamento, via col vento! Scelse un posto appartato, ai babbani ben celato, su una nuvola leggera, vicino ad una finestra con la ringhiera.
«Penso che proverò gli involtini eterna primavera. E riso col pollo come primo piatto.» Posò il menù con un cenno soddisfatto, poi aggiunse picchiettando sul bicchiere. «E una tazza di the verde da bere.»

 
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view post Posted on 18/3/2017, 16:48
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*Per la barba di Gepiù, sta cercando di fregarmi! Con la testa non c’è più, o è solo un modo per biasimarmi?*
- Io direi che Belzebù è riuscita a contagiarti! -

La mente del marmocchio sembrava un mare in tempesta. Avrebbe dato un occhio per non perdere la testa. Nemmeno col malocchio avrebbe accettato la sua richiesta, ma ormai era tutto un pastrocchio, che cosa molesta!
Ma quali coincidenze? Ma quale Moby Dick? Hic?
Quelle erano scemenze, forse un suo strano tic. Gli bastava un solo click:
«Dick pic!»

Poi cancellò la cronologia per non essere sgamato, dal suo cervello spazzò via il singolo errore che l’aveva inceppato.
Basta rime. Basta cazzate. Era il momento d’esser serio. Tormento sublime, da mazzate. Sarebbe scoppiato il putiferio.
Il cinese in delirio fu l’ennesimo imprevisto, un poeta così giallo non l’aveva ancora visto. Stava pure a fare il gallo. Un cazzotto a mo’ di Sirio l’aveva già intravisto.

*Vacci piano Casanova, o ti tiro quattro schiaffi*
- Dai, stai calmo, se ci riprova scriveremo epitaffi -

Il tassorosso osservò l’altro con lo sguardo assatanato, aveva comunicato un orario e a quello era arrivato. Se il locale era poco organizzato lo avrebbe ammazzato.
L’intenzione divenne certa quando scoprì la fregatura, con un’attesa prolungata avrebbe fatto brutta figura. Ogni volta che provolava partiva una congiura e la sua sfiga come al solito cresceva a dismisura.
Si spostò di qualche passo per non mostrarsi arrabbiato, se gli avesse dato un sasso lo avrebbero ingabbiato. Il suo fare da gradasso lo avrebbe affossato, se cadeva tanto in basso era spacciato.
Doveva fare un bel respiro. Doveva calmarsi. Per non prendersi in giro doveva regolarsi.
A pace fatta con se stesso raggiunse il prefetto, in favore del progresso ed in attesa di un verdetto.
Quindi com’era questo menu? Era tutto commestibile? Sperava non come all’indù, per lo stomaco ingestibile.
Ascoltò le sue parole, ma per l’arca di Noè, come aveva potuto ordinare del té?!
L’ultima volta che al cinese aveva bevuto del té, non era affatto té. Paura e delirio nel West End. Cosa che se capitava ancora diventava un criminale, come Arsenio Lupin, e non lo trovava più nemmeno l’FBI. El Chapo, Sean Penn.

- Dai non fare il diabolico, qui non esiste la coca-cola -
L’alternativa era un alcolico per bruciarsi un po’ la gola, un percorso parabolico per passare alla stagnola!
Senza aggiungere altri perché si adeguò a quella lista, evitando il saké come un bravo perbenista.

«Io invece prenderei… dei ravioli volanti al vapore. Oh, ed un piatto di Spaghetti ai Gamberetti.»

Il problema non era il sapore, quanto gli altri animaletti, scesi in gola con furore avrebbero ucciso i suoi progetti.

«Ed ovviamente del té.»

*Bevanda sconvolgente. Povero me...*

In attesa del banchetto cercò di fare conversazione, punzecchiando il prefetto con estrema convinzione.

«Allora Niah, dimmi un po’, come va con quel figliolo?»

L’olandese ci pensò, aveva un nome da spagnolo. Questo dettaglio lo ricordò, come le gesta da donnaiolo.
Se l’era immaginato in mille modi, ma rimaneva uno sconosciuto, nella sua testa mille nodi, come in fondo era dovuto.
Avrebbe voluto saperne di più, era una figura leggendaria, quasi al pari di Re Artù dalla fama centenaria!
Doveva chiedere a Niahndra qual era il nome della star, assomigliava a salamandra…

«Salazar!»

Tra un blablabla e un ble-ba-la-blu aveva fatto un po’ il minchione, citando Chtuhulu quella volta aveva bevuto del sapone.
Lo disse giusto, questa volta, con il fare di chi si diverte, col disgusto per la svolta: poteva mica esser Serpeverde?



Quindi ricapitolando, se non mi sono perso nulla ordiniamo:
- Involtini eterna primavera x1
- Riso con pollo x1
- Ravioli volanti al vapore x1
- Spaghetti con gamberetti x1
- Té verde x2

Penso che prossimamente ordineremo altro, ma comunque ci faremo vivi in ot <3
Tutto dal mio conto per favore
PS: Olly, grazie mille per averci serviti in rima, lo abbiamo apprezzato molto forte :amor:
 
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view post Posted on 18/3/2017, 18:19
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Che la Cina e il suo rivale
quel Giappone sì ancestrale
fossero da sempre gran nemici
come cani contro mici,
il tipetto lo sapeva
poveretto se lo scontro già temeva!
Anni ed anni di guerra ed oppio
avevano preparato il cervelletto
per gran scoppio,
così bene e attentamente
da far rabbrividire addirittura
del locale l'unico tenente.
Si aspettava in quel frangente
che Ragione visitasse ancora la sua mente,
mai neanche lontanamente
avrebbe immaginato di essere così demente.
La fanciulla così bella ormai non balla
non è lei quella Geisha che si sballa
né di Erika la sorella sì gorilla e mai tranquilla.
Quando il cenno del suo capo fu dunque secco
la risposta fu compresa,
altro che corna di stambecco!
E su un sussurro appena appena
accennato con sua pena,
il cameriere se ne andò.

«Un secondo e arriverò»
fu la frase che pronunciò.

Rapidi passi su sassi gradassi
come sua Sissi durante un'eclissi
quando l'amata davvero rideva
e poi, gentile, il suo bacio già concedeva.
Ma era al lavoro, Zhong lo sapeva
non avrebbe perso tempo che non aveva.
Quando la statua del Buddha suo amico
parve osservarlo sulla mensola del basilico
il cameriere distolse lo sguardo
forse convinto di essere codardo
o semplicemente stolto testardo.
L'amore lasciava del tutto fuori controllo
bastava pensare al cuore senza decollo
quasi a dare un'idea di non aver capo né collo!
E se il ragazzino, Boss d'Oltremondo
avesse voluto colpirlo con doppio affondo?
D'altronde il dado era tratto,
altro che Cesare, non c'era tatto!
Dolci parole aveva offerto alla Bella
forse del Boss eterna donzella?
Altro che Erika, altro che spirito
se non si sbrigava si sarebbe ancor più pentito.

«Il Liso con Pollo
non è stato in ammollo,
e senza clesta o cappello
adesso è supel modello!
»

Si sforzò di parlare
senza la Erre frenare
ma conscio di quanto il suo piatto
potesse valer più di un normale risotto!
Gli Involtini di Primavera eterna
già splendevano con aria sì fraterna (?)
E d'un tratto, con un salto
si svegliava un gamberetto
per unirsi allo spaghetto molto cotto.
Con uno sforzo sovrumano,
il cameriere offrì il conto dalla mano,
annunciando che più tardi
tempo avrebbero avuto
per pagar quanto dovuto.

«Il gentile Saggio Fucio
per gli sconosciuti solo Confucio,
vi legala questo dolce
molto semplice e veloce!
»

Ma il poveretto scelse il mistero
solo a dire Zenzero e Zafferano
ci sarebbe stato un putiferio.
Con un cenno allor cordiale
salutò ogni commensale
per tornare alle cucine già vicine.



- Involtini eterna primavera x1 | 5 F
- Riso con pollo x1 | 10 F
- Ravioli volanti al vapore x1 | 5 F
- Spaghetti con gamberetti x1 | 10 F
- Té verde x2 | 4 F
Totale: 34 Falci, quindi 2 Galeoni
Omaggio: frase in cinese + porzione di Zenzero allo Zafferano per gole resistenti :ihih: Se avete bisogno, chiamatemi pure, sarà un piacere!

你们很漂亮,朋友们!
 
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view post Posted on 4/5/2017, 10:46
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T8WWl7d

♥ ♥ ♥

"Mai provocare Camillo",
avrebbe scritto sull'agenda,
pena l'inizio dell'assillo
ed una conclusione ancor più tremenda.
In certi casi era meglio far finta di niente,
dunque annuì appena con fare accondiscendente.
Nell'attesa iniziò a stropicciare un tovagliolo,
leggermente nervosa ripensava a quel mariuolo:
avrebbe dovuto far attenzione anche alla bile,
oltre che al colesterolo?
Eppure con quell'atteggiamento affatto infantile,
il Tassorosso l'aveva molto stupita:
se quella era una beffa, l'aveva assai ben concepita.
Lo ammetteva, una truffa ancor temeva.
Con aria preoccupata percepì un certo attrito,
sperò che il menù non prevedesse una zuffa
o avrebbero ricevuto il benservito.
Sorrise un poco per alleggerirgli la delusione.
«Forse stasera c'è il pienone. Vedrai che non aspetteremo troppo.»
Altrimenti sai che finale con lo schioppo?
Era una futile preoccupazione,
il morale dell'altro era già alto,
poco ci mise infatti a preparare l'assalto.
Alle sue parole un sopracciglio si sollevò
come a volerlo pregare di chiarire, giacché lei l'allusione tardava a capire.
Che quel pranzo avesse un caro prezzo?
Già si passava al pettegolezzo,
neanche fossero amiconi.
Si sporse in avanti.
«Ti devo spiegazioni?»
Non aveva idea delle dicerie da corridoio,
con la marea di lingue lunghe non c'era modo di mandarle tutte al crematoio (?).
«Oh.» Infine comprese il riferimento ad un passato spiacevole evento.
In effetti l'aveva condotto dall'infermiere con la promessa di spiegazioni sincere, ma possibile che nel frattempo Breendbergh avesse solo perso tempo? Nella storia, Salazar, era pur sempre una figura di spicco, forse quel semplice nome era d'allusioni ricco?
Che si stesse improvvisando un cantore di cortese amore utilizzando un señal, uno pseudonimo abbindolatore?
L'approccio migliore era la prudenza.
«Hai forse sentito qualche particolare maldicenza?»
Senza accorgersi di star solo alimentando un fraintendimento, sussurrò.
«Mai fidarsi delle chiacchiere portate dal vento. Non mi rendono giustizia.» L'espressione carica di furbizia.

Quasi non s'accorse dell'attesa,
il cameriere aveva fatto ritorno a gamba tesa.
Memore dell'imbarazzo di poc'anzi, Niah finse di concentrarsi sui rispettivi pranzi(?).
Quasi sobbalzò a quel siparietto,
quello cimentato in un triplo tuffo carpiato era forse un gamberetto?
Sperò che i suoi piatti non celassero alcun segreto, altrimenti su quel locale avrebbe subito posto il veto.
«Molto gentile da parte sua.» S'affrettò a ringraziare, ma ancora non sapeva se del dolce ci si potesse fidare.
Ecco, usare Breendbergh come cavia pareva un buon partito, un modo come un altro per rispondere al quesito.
«Buon appetito.»
Con la scusa della cortesia, al piano diabolico dette il via.



Grazie Ollie~♥
 
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