Unconditionally, Per Oliver

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/12/2016, 17:47
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
632
Location:
Atlantis

Status:


HELENScheda


9be5bf7903160623c1c7e9bfbe4413cd

tassorosso

Doveva decidere in fretta cosa fare. *Forza bussa a quella porta!* Continuava a ripeterle una voce nella sua testa
Helen si trovava davanti la porta chiusa dell’ufficio dei capiscuola ed esitava a bussare. Il motivo per cui si trovava lì, non lo sapeva di preciso nemmeno lei. Poco prima era in Sala Grande a cenare insieme a tutti gli altri ragazzi, quando d’improvviso un foglio di carta dalle sembianze di una piccola rondine era volato davanti a lei. Era un messaggio di Oliver che la invitava dopo cena ad incontrarlo nell’ufficio dei capiscuola. Appena letto voleva chiedergli ulteriori informazioni, ma il ragazzo sembrava essere sparito così come era apparso.
E ora si trovava lì, davanti a quella porta, con la mano alzata pronta a bussare, ma che esitava a farlo. Non era mai stata in quell’ufficio, e mai avrebbe pensato ci avrebbe messo piede. Per quanto ogni tanto trasgrediva alle regole, era sempre stata fortunata a non essere beccata, per cui non era mai stata punita.
E ora si trovava lì, non sapeva bene il motivo. Sperava fosse qualcosa di personale tra lei ed Oliver, e non una convocazione ufficiale per la quale Oliver aveva cercato di non spaventarla convocandola con un bigliettino a forma di rondine.
*Se non bussi non lo saprai mai!*
Fece un profondo respiro e bussò. Senza aspettare risposta girò la maniglia e fece un passo in avanti; non entrò completamente nell’ufficio. Oliver poteva non essere solo lì dentro e non voleva di certo sembrare irrispettosa nei confronti degli altri capiscuola.
Ferma sulla soglia, cominciò con lo sguardo a vagare per la stanza. Doveva sempre memorizzare ogni particolare di ogni stanza in cui entrava. E inoltre cercava un paio di occhi a lei familiare, uno sguardo rassicurante.
Oliver? - si azzardò a chiedere con voce non molto alta.



Oliver harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 21/12/2016, 12:41
Avatar

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
19,264
Location:
TARDIS

Status:




AefIi3X

La piuma di fagiano, la preferita in assoluto di Oliver nella sua collezione personale, era stata appena intinta nella boccetta d'inchiostro presente sulla scrivania dell'Ufficio dei Caposcuola. Ricarica del tutto, adesso sfiorava quasi leggermente un'altra delle numerose pergamena che il giovane studente aveva preso in considerazione quella serata, portandosi avanti con i compiti che tanto contraddistinguevano il suo ruolo all'interno del castello. Mai come in quei momenti, mentre tutti gli abitanti di Hogwarts si erano volatilizzati in Sala Grande per assalire la cena gustosa preparata dagli Elfi Domestici, il silenzio diveniva la cosa più bella dell'intera Scuola. Gli unici rumori, quasi solitari tra di loro, erano lo scribacchiare della piuma e i versi striduli di Mos, la Puffola Pigmea che si girava e rigirava nel sonno, rotolando su se stessa, come se fosse preda di un incubo vero e proprio. Oliver non aveva ancora svegliato la creaturina, altrimenti avrebbe rischiato di perdere altro prezioso tempo per lo svolgimento dei suoi doveri da Caposcuola; inoltre, ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce, adorava osservare di sfuggita quell'esserino peloso e di un colore tendente al rosso acceso, come se fosse un'autentica Pluffa nel famoso gioco del Quidditch. Dormendo, Mos assumeva l'etichetta di un angelo; sveglio, al contrario, somigliava ad un piccolo poltergeist indemoniato. Era di sicuro preferibile la prima soluzione. Fu un colpo secco alla porta, ripetuto poche volte, ad attirare l'attenzione sia della creatura magica sia di Oliver, entrambi infatti rivolsero gli occhi verso quella direzione come se da un momento all'altro potesse apparire qualcosa di inaspettato. Tuttavia, se la fantasia di Mos immaginava un super sacchetto svolazzante colmo di patatine fritte di cui andava ghiotto, Oliver non avrebbe seguito quella strada, conscio della presenza di una persona importante, molto importante, che aveva atteso fin da quando si era rinchiuso in quella stanza da poche ore. «Avanti» disse, una sola parola gentile ad accogliere Helen in tutto il suo splendore. Poggiò la piuma di lato alla pergamena che stava scrivendo, alzandosi in piedi dopo aver scostato la sedia dietro la scrivania. «Helen, sono contento di vederti!» aggiunse, facendo il giro del mobile in legno per porsi davanti la fanciulla. Le sorrise, l'espressione del volto che da stanca per le due occhiaie scure a causa del suo disturbo del sonno diveniva luminosa. Stampò un bacio al volo sulla guancia destra della ragazza, un fugace scatto d'amore rubato al tempo, senza essere invadente, senza mai esserlo davvero. «Non ero sicuro di aver Incantato bene il bigliettino, ero indeciso fra libellula e rondine, poi pensando a te ho immaginato la rondine. Non so perché.» E invece lo sapeva, ma la simbologia era troppo riflessiva per poter essere liquidata in poche parole. Fece segno alla Tassorosso di sedersi sulla comoda poltrona di fronte la scrivania, lui si affrettò a richiamare al volo con un colpo della bacchetta, castando l'Incantesimo d'Appello ad alta voce, una confezione di dolci direttamente da Mielandia. «Vorrei offrirti qualcosa di più, ma ho solo Ciocconocciole, Mosche al caramello, Lumache Gelatinose, Calderotti e... oh sì, le mie preferite, le Api Frizzole!» Quel contenitore bianco con ricamato in primo piano lo stemma di Hogwarts volteggiò sulla scrivania, mentre Oliver prendeva posto di fronte la ragazza, emozionato come se fosse un incontro di gala. E probabilmente lo era, con Helen tutto diventava speciale. Attorno a loro, l'Ufficio si presentava abbastanza semplice: un armadio sul lato destro, diversi scaffali attaccati alle pareti con libri, soprattutto, e qualche ampolla di cristallo con strani liquidi all'interno; una finestra dietro le spalle del ragazzo, chiusa per evitare che il freddo giungesse allo scoperto, che affacciava sul cielo stellato di quella sera; altri scaffali sul lato sinistro, sui quali volumi di diverse materie spiccavano in bella mostra, oltre ad una piantina di girasoli e a qualche scatto fotografico dei Caposcuola, che Oliver stesso si era premurato di aggiungere; due per ogni lato per un totale di quattro quadri concludevano la descrizione, mostrando vive immagini di Godric Grifondoro, Salazar Serpeverte, Priscilla Corvonero e Tosca Tassorosso, che ammiccò gentilmente ad Helen. Ancora, un lampadario pendeva, senza fili né collegamenti vari, dal soffitto, come sospeso con la sua luce chiara e soffusa. Tutto sommato era un ambiente accogliente, la scrivania era ampia ed era al centro della stanza, dietro aveva una poltrona imbottita e davanti, per gli ospiti e gli studenti fuorilegge di tanto in tanto, altre due poltrone comode. Plichi di pergamene, di libri, di piume e boccette d'inchiostro regnavano in ordine sulla stessa, aggiungendo una Ricordella e la Puffola Pigmea di Oliver, che ormai sveglia si diresse verso il bordo della scrivania per poi saltare direttamente tra le braccia di Helen. «Mos si è affezionato a te, come Lady del resto. Sebastian non mi sopporta, però... gatto geloso!» scherzò Oliver, poggiando la schiena all'indietro. Indossava un paio di pantaloni scuri, stivaletti della stessa tinta, un maglione nero a V sotto il quale si intravedeva il colletto della camicia bianca con annodata attorno al collo la classica cravatta rosso ed oro a richiamare la sua orgogliosa appartenenza a Grifondoro. Vestiva la divisa scolastica, ma la spilla dei Caposcuola era attaccata al suo petto nella parte laterale ed alta. Sorrise ad Helen, allontanando pergamene e altro davanti a sé.
«Miss McKay, ti piace questo Ufficio?»



 
Top
view post Posted on 17/3/2017, 17:20
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
632
Location:
Atlantis

Status:


HELENScheda


9be5bf7903160623c1c7e9bfbe4413cd

tassorosso

Con timore entrò nella stanza, aveva ancora paura di essere lì per un richiamo ufficiale, ma gli occhi di Oliver riuscirono a tranquillizzarla. Osservò il ragazzo girare intorno alla scrivania, e quando le diede un bacio sulla guancia, la tassorosso arrossì leggermente. Prima però che il ragazzo potesse allontanarsi da lei, lo afferrò per un braccio e lo tirò verso di sé stringendolo in un forte abbraccio. Per un motivo anche a lei sconosciuto, aveva bisogno di quel contatto. La stretta non durò a lungo, con dispiacere Helen lasciò andare il grifondoro.
Si accomodò sulla poltrona di fronte la scrivania, tenendo in mano e coccolando la puffola pigmea - Anch'io voglio bene a questa piccola palla di pelo rosso. E non è vero che Sebastian ti odia. È come tutti i maschi della mia vita, tendono ad essere molto protettivi. E sì, all'inizio non gli piacevi, e aveva un buon motivo - e spostò lo sguardo su Mos e il ricordo del loro primo incontro tornò alla mente - Ma poi ha capito che tu ci tieni a me e che quindi non mi avresti mai fatto del male - A quelle parole arrossì leggermente e cercava di non guardare il ragazzo negli occhi. La loro relazione era cresciuta, non era più una piccola cotta, ma per Helen essendo comunque una cosa del tutto nuova, era sempre in imbarazzo a pensare quelle cose. Era ancora una bambina.
Sì, è un bell'ufficio, accogliente. Non ci ero mai stata prima e una parte di me non ci sarebbe mai voluta venire. Insomma è l'ufficio dei capiscuola, se vieni qui o sei un caposcuola o ti stai per beccare una punizione colossale. Sono qui per una punizione colossale? - Helen fissava Oliver negli occhi, cercando nel frattempo di ricordare se avesse combinato qualche guaio. Ne combinava tanti, ma di solito non c'era mai nessun in vista. Forse era lì perché aveva rotto - accidentalmente - il vaso nella serra di erbologia, alla fine della lezione di quella mattina. Sì, era scappata senza dire niente o porre rimedio, ma andava di fretta e ... *Calma Helen, non farti mille film mentali prima di sapere come stanno veramente le cose. Fa prima parlare Oliver*



Oliver harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 8/4/2017, 11:44
Avatar

Group:
Studente sotto Esame
Posts:
19,264
Location:
TARDIS

Status:




AefIi3X

Se fosse dipeso esclusivamente dal suo cuore, Oliver non avrebbe mai sciolto l'abbraccio pieno d'affetto nei confronti di Helen. Apprezzava quel semplice quanto romantico contatto fisico, forse perché apprezzava ancor di più il pensiero di proteggere, anche solo per scarsi secondi, la persona che era stata in grado di conquistarlo pienamente. Helen aveva un profumo intenso, speciale, di una dolcezza così unica da far sorridere di continuo il Caposcuola anche soltanto nei momenti in cui si soffermava a ricordarne quella fragranza; non aveva mai rivelato alla Tassorosso, né probabilmente lo avrebbe davvero fatto in futuro, della sua emozione nel constatare, in passato, di aver percepito la stessa sfumatura olfattiva attraverso le spirali concentriche della Pozione d'Amore che aveva preparato durante il corso di Pozioni, il suo preferito in assoluto. Quella memoria lo accompagnò perfino in quel momento, mentre si avvicinava fortuitamente alla finestra circolare dell'Ufficio, sulla mensola della quale - poco avanti - si notava un oggetto di medie dimensioni coperto da una carta regalo interamente gialla con un fiocco arancione che pendeva dalla cima. Lo sollevò con delicatezza, poggiandolo poi sulla scrivania al centro della sala.
«Mos e Sebastian potrebbero essere migliori amici, bisogna vedere se il tuo gattacc-gattino acconsenta a non mangiarselo.» Come se le parole appena pronunciate dal Caposcuola fossero state afferrate al volo, la Puffola Pigmea squittì in modo poco coraggioso, saltellando dalle braccia di Helen verso la scrivania, per poi intrufolarsi in un cassetto aperto. Oliver osservò per un istante la palla di pelo rosso, tornando poi a rivolgere la sua attenzione, con un sorriso, all'amata Tassorosso. Scrollò leggermente le spalle come a voler sottolineare di avere ragione, sebbene il tutto non fosse stato molto chiaro. Porse, infine, il primo dono ad Helen, emozionato per davvero. «Nessuna punizione, diciamo un premio.» Sorrise, il volto improvvisamente acceso di una nuova luce. «Attenta quando lo apri, è qualcosa di pericoloso ma simbolico, l'ho scelto per questo. E subito dopo, c'è un altro pacchettino, era proprio...» - si guardò attorno, la bacchetta già stretta tra le dita della mano destra. Utilizzò l'Incantesimo d'Appello per attirare a sé il pacchetto più piccolo, giallo a sua volta, prendendolo al volo e poggiandolo sulla scrivania di fronte - «...qui. Subito dopo c'è questo.» Si lasciò andare ad un sospiro, sperava tanto che Helen comprendesse - come era certo che fosse - il senso metaforico dei suoi doni. Si piegò in avanti per darle un rapido bacio sulla fronte, sedendosi poi con un leggero imbarazzo sulla poltrona accanto quella di Helen, deciso a non allontanarsi troppo né a considerare la postazione dietro la scrivania dell'Ufficio. Era sicuramente impaziente di scoprire la reazione della studentessa. «Buon Natale, Miss McKay!» disse infine, il cuore che attendeva una risposta.



Buon Pasqua Natale! ♥

8YX4o38


Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare
dalle apparenze, perché la vera bellezza
si trova nel cuore.

Buon Natale, Miss McKay




hOWvSoD
» Rosa Dentata
Descrizione: Terribili spine affiorano dal suo gambo. Pungersi con una di esse può portare al coma. Precauzione: è bene maneggiarla con cura per evitare sgradevoli incidenti.
Specifiche: Rafforzata magicamente per evitare che possa rompersi facilmente, tuttavia occorre sempre prestare molta attenzione. La rosa in una teca di vetro è un chiaro richiamo alla storia de La Bella e la Bestia che fin dai primi incontri di Oliver e Helen è stata collante perfetto narrativo e simbolico. Accanto alla stessa c'è un'altra copia della Storia, questa volta in lingua Francese (click). Hai già quella in Inglese per un regalo in passato, Oliver ci tiene a creare una sorta di collezione per te.

In un pacchetto più piccolo:

CRQKgbW
» Anello con Topazio +1PM
Di un intenso caleidoscopio di sfumature gialle, il topazio incastonato nell'anello ha un valore strettamente simbolico; sembra capace di rendere la persona più consapevole dei suoi desideri, dona molta gioia e promuove felicità e rinnovamento, sia dal punto di vista spirituale che fisico. A contatto con il corpo, il topazio aiuterà a mantenere in movimento le energie interiori, ma soprattutto a dirigerle e avere consapevolezza della loro esistenza. È una pietra che accompagna nel viaggio introspettivo e rende coscienti di quelli che sono gli effetti di una parola o un’azione sbagliata. Leggende ed usanze affermano che per rendere il topazio al meglio delle sue capacità, occorra caricarlo con i raggi del sole o quelli della luna crescente, ma senza esporlo in modo diretto e solo nelle ore meno calde (nel primo caso), perché tende a sbiadirsi e perdere il suo potenziale. Il suo colore giallo, simile all'oro, richiama le rispettive Casate di Oliver ed Helen. (Le informazioni sono segnate su un foglietto accanto l'anello).
 
Top
view post Posted on 8/4/2017, 17:42
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
632
Location:
Atlantis

Status:


HELENScheda


9be5bf7903160623c1c7e9bfbe4413cd

tassorosso

H elen osservò la piccola palla di pelo, saltare da lei alla scrivania per andare a nascondersi nel cassetto. Questa azione fece sorridere la tassorosso. - Credo che Mos abbia troppa paura di Seb. - Spostò lo sguardo verso la puffola - Se non lo fai arrabbiare di nuovo, vedrai che non ti farà niente. - E sorrise di nuovo; cercava di rassicurare il piccolo animaletto. Helen e Oliver si incontravano spesso e di sicuro sarebbe capitato di incontrarsi con i loro cuccioli; dovevano diventare amici se non volevano che il loro padroni fossero costretti a sedare ogni volta le loro azzuffate, e Seb era alquanto monello in quel periodo, si azzuffava con qualsiasi animale che incontrava.
Lasciato da parte l'argomento pets, la ragazza tornò a concentrarsi sul caposcuola. Il cuore si rilassò quando scoprì che non era lì per una punizione, per poi riprendere di nuovo a battere forte quando Oliver le mise davanti il regalo.
La bocca di Helen si spalancò formando una o perfetta. Aprì il primo regalo per scoprire che si trattava di una bellissima rosa rinchiusa in una cupola di cristallo. Immediatamente le venne in mente la storia de La Bella e La Bestia, una favola importante per i due ragazzi, ma ancor di più per lei che le ricordava sua madre. Una lacrime le rigò il viso, ma non era una lacrima di tristezza, bensì di commozione. Oliver le faceva sempre regali speciali. Notò che vicino alla rosa c'era anche un libro. Non faticò a capire il titolo dell'opera; lei conosceva il francese, aveva trascorso un'itera estate in Francia e aveva imparato qualche parola, poi durante il suo anno in Canada - stato metà francofono - aveva studiato quella lingua ed era abbastanza brava. Lo afferrò e guardò il ragazzi negli occhi - Mi sarà utile per spolverare il mio francese.
Poi si concentrò sull'altro pacchetto, che scartò rapidamente. Stavolta la bocca di Helen era molto più spalancata di prima. Oliver le aveva regalato un anello. Un anello. Regalare un anello alla propria ragazza è ... Helen non riusciva a pensare, non riusciva nemmeno a parlare. Riuscì a stento a dire - Grazie! - Non sapeva davvero cosa dire.
*Perché non gli dai il tuo regalo, anche se non è completo?* Le gridò una voce nella sua testa e questo la fece smuovere da quella paralisi. Cominciò a frugare nella sua borsa e dopo diversi minuti ne tirò fuori un diario.
Questo diario me lo ha regalato mio padre il giorno prima di partire per Hogwarts. Da allora ci ho scritto su i miei pensieri, le mie avventure qui al castello, le gioie, le mie paure ... - Si fermò un momento - Il diario è pieno a metà. Puoi riempirlo con i tuoi momenti se vuoi. - E passò al ragazzo il diario che, mentre parlava, teneva stretto al petto. Non era qualcosa di grandioso come quello fatto da Oliver, ma per Helen era qualcosa di importante perché stava dividendo con lui quelle cose che non aveva mai rivelato a nessuno, cose che nemmeno Oliver sapeva.
Rimase lì a fissare il ragazzo, cercando di carpire le sue reazioni.

palla_al_cazzo-004-600x400

Ciò che si poteva leggere sul diario

Primo giorno ad Hogwarts. È fantastico non vedo l'ora di imparare cose nuove, di farmi nuovi amici, di scoprire tante cose.
[...] Sono stata smistata in Tassorosso. Pensavo che papà sarebbe rimasto deluso, lui era Corvonero, ma mi ha detto che questa è la Casata che mi rispecchia di più. Mi ha detto che se la mamma fosse stata una strega sarebbe stata anche lei una Tassorosso. Io somiglio molto alla mamma. Mi manca [...]
[...]È un mese che sono qui e ancora non sono riuscita a farmi un vero amico, la mia timidezza e la mia paura mi bloccano [...] Però le lezioni sono molto belle e nella maggiorparte delle materie riesco anche a cavarmela. Ad Erbologia sono riuscita a non uccidere le piante. Yehhh[...]
[...]Ho visto che il lago è ghiacciato, domani ne approfitterò per andare a pattinare. Mi dispiace solo che Hanna non sia qui con me, era bello pattinare con lei.
Alla pista di pattinaggio Ho incontrato un'altra ragazza, Mary, anche lei Tassorosso. Ci siamo divertite a pattinare insieme, ma poi all'improvviso il tempo è diventato brutto e siamo rientrate. Abbiamo deciso poi di intrufolarci nelle cucine per prendere del the. Nella ricerca abbiamo incontrato due ragazzi, due Grinfondoro, Oliver e Fred. Credo che a Fred piaccia Mary. [...]
[...] Ho fatto di nuovo quel sogno. Continuo a sognare quella notte. Quella maledetta notte in cui non sono riuscita a salvare mamma. Perché non sono una strega più potente? Perché non sono riuscita a salvarla? Ho sconfitto il fuoco per me, perché non ce l'ho fatta anche per lei? A che serve essere una strega se non puoi salvare le persone che ami?[...]
[...]Oggi mi è arrivato un pacco da papà. C'erano una molte caramelle è una montagna di libri. Papà sa come far felice sua figlia. Me ne andrò in giro per Hogwarts a cercare un posto tranquillo per leggere. [...] Alla fine l'ho trovato un posto tranquillo, che è rimasto tranquillo solo per un paio di minuti. All'improvviso è arrivato Oliver che scappava da alcuni studenti. E la sua puffola pigmea a fatto arrabbiare Seb e hanno combinato un casino.[...] Ci siamo ritrovati in un posto strano [...] Avevo molta paura, ma per qualche strano motivo con Oliver al mio fianco mi sentivo al sicuro. Mi ha spaventato però quando all'improvviso a cominciato a soffocare o qualcosa del genere, non sapevo come aiutarlo. Ho avuto paura.
[...]Ultimamente non dormo bene. Continuo a fare lo stesso sogno: sono vicino al lago e trovo una ragazza che scopro essere me, ma è molto più cattiva. Dice che nascondo la verità a me stessa, che non so chi sono. Ho scritto una lettera allo zio Daniel, mi ha detto che forse dipende dal fatto che non ho ancora accettato il fatto di essere una strega. Ma non credo sia questo. Quando papà mi ha detto che ero una strega, subito dopo la morte della mamma, non ho preso bene la cosa, ma sarà ancora così? Non lo so. Ho paura a chiedere aiuto qui ad Hogwarts, potrebbero prendermi per pazza. Non so proprio cosa devo fare.
[...]Tra pochi giorni è San Valentino. Oliver mi ha invitato. O Tosca cosa mi devo mettere.[...]
[...]Lo studio mi sta uccidendo. Le cose si fanno sempre più difficile, non so se riuscirò a stare al passo con gli altri.[...]
[...]Sono preoccupata. Stanno succedendo cose brutte, Hogwarts non sembra più tanto sicura. Ho paura. Ho paura per me. ho paura per papà, ho paura per Oliver[...]
[...]Ho sognato Oliver stanotte, ma non è stato un bel sogno. Ero in una camera d'albergo, quella camera e stavo leggendo il libro della Bella e la Bestia che mi ha regalato quando all'improvviso sento la mamma gridare in corridoio. Esco fuori e ci sono fiamme ovunque. Cerco la mamma ma non la vedo, poi scorgo un'ombra tra le fiamme. È Oliver, è coperto di ustioni e mi grida contro. Mi chiede perché l'ho lasciato morire, perché non ho fatto niente per salvarlo. 'Le persone che si amano si potreggono'. Le ultime parole che ha detto mi riecheggiano ancora nella testa. E se dovessi perdere anche lui? Se non fossi abbastanza forte da salvarlo? Da proteggerlo? Se il mio essere una strega non serve a niente? Le persone che si amano si proteggono, ma non ho il potere sufficiente a farlo. Se mi trovassi in una situazione in cui le persone a me care fossero in pericolo, io come reagirei?[...]



Oliver harrypotter.it
 
Top
4 replies since 19/12/2016, 17:47   147 views
  Share