L'Albero di Natale dei Caposcuola, Buon Natale!

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view post Posted on 20/12/2016, 18:55
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Il primo pensiero che fece capolino nella mente di Oliver Brior, come un autentico fuggiasco dalla sua memoria ormai in subbuglio, fu quello di non aver concluso la preparazione dei suoi bagagli. Mancavano ancora i maglioni, senza considerare la divisa scolastica che aveva lasciato ad asciugare al sole quella mattina dopo averla macchiata involontariamente di succo di zucca, o meglio dopo che un distratto studente del primo anno gli aveva lanciato contro l'intero contenuto del bicchiere che stringeva tra le mani, camminando a sguardo alto come se il soffitto della Sala Comune fosse diventato improvvisamente un'attrazione fuori dall'ordinario. Tutta colpa delle Fate che continuavano a svolazzare in lungo e in largo attorno l'Abete di Natale che in Casata avevano inserito, come da tradizione, accanto il camino scoppiettante, decorandolo poi con quelle creature scintillanti - che Oliver non aveva ancora capito se fossero vanitose o soltanto stupide - e altro di classico come nastri, piccoli Santa Claus che si inerpicavano tra le foglie e fiocchi di neve incantata che danzavano ovunque come se non ci fosse un inizio né una fine nei loro movimenti circolari. Senza dimenticare le palline di Natale, che per Oliver rappresentavano simboli veri e propri di una tradizione che altrimenti, in loro assenza, non sarebbe stata tale nel miglior modo possibile. Ne aveva decorate alcune con le tempere che custodiva gelosamente nel quinto cassetto del suo comodino accanto il letto a baldacchino, allietando quei momenti di pausa da impegni e doveri vari con una carola allegra mandata in onda su RSN, la famosa frequenza di Radio Strega Network che Oliver adorava alla follia. Infine, un'idea aveva preso il sopravvento e la trasformazione in Lumière per il giovane ragazzo avvenne in pochi istanti. Il giorno dopo aveva già tutto il necessario: un salto a Diagon Alley, la cittadella variopinta dove si celavano alcuni tra i più interessanti negozi, aveva permesso allo studente di rendere realtà quell'ipotesi tanto stravagante; Mondomago aveva fatto al caso suo, ma anche altri locali non erano stati da meno. Ignaro del tempo che scorreva, Oliver aveva trascorso un'intera notte nell'Ufficio dei Caposcuola, conscio del fatto che se solo avesse messo piede fuori probabilmente avrebbe violato contemporaneamente più di una regola, non ultima quella del coprifuoco. Tuttavia, la piuma di fagiano con la quale aveva finito di scrivere il quarto biglietto era stata rapidamente trasfigurata, con divertimento da parte del giovane Mago, in un morbido cuscino dai colori orrendi, con il quale aveva cercato di formare un letto improvvisato sulla sedia dietro la scrivania di quella stanza così familiare negli ultimi tempi. La mattina dopo era andato a lezione con un forte mal di testa, le dita impiastricciate di pittura e un paio di occhiaie scure sotto gli occhi appannati che avrebbero fatto concorrenza al mesto triste sguardo del Vampiro Baritono. Tuttavia, il suo intento era stato portato a termine e sulla superficie di legno di quel mobile rettangolare, al centro dell'Ufficio dei Caposcuola, sorgeva un alberello di Natale non più alto di una sedia, racchiuso da un vaso di terracotta sul quale era visibile una scritta laterale, in tempera nera, che recitava "L'albero dei Caposcuola" con un grassottello Santa Claus stilizzato subito dopo. Non dava l'impressione di essere un Abete, gli aghi e le foglie non erano così classici, tuttavia era tozzo e verde, come un autentico alberello, ed era decorato a sufficienza da poter essere scambiato come un autentico simbolo di quella festività ormai alle porte. In quattro punti, disposti due avanti e due dietro, degli scatti fotografici magici attiravano l'attenzione. Le fotografie erano state stampate e sviluppate su carta colorata: rossa per Oliver Brior, che sorrideva dall'immagine con un sorriso luminoso; blu per Daddy Toobl, il cui volto in primo piano ammiccava verso gli osservatori; giallo per Horus Sekhmeth, fiero in quel brevissimo movimento del capo che si scorgeva; infine, ultima ma non per davvero, Emily Rose spiccava con la sua innata bellezza nello scatto dalla cornice verde smeraldo. Immagini rubate, ecco cos'erano, ma tutte e quattro richiamavano i colori caratteristici delle quattro Casate di Hogwarts. Sotto l'albero, quattro rametti di Cespuglio Farfallino erano in bella vista, poggiati sulla scrivania, e accanto ad ognuno, attaccato alle fronde dai petali che sfumavano dal rosa al violetto al rosso, c'erano delle piccole decorazioni che quasi sembravano più grandi del rametto stesso. Per ogni rametto, tre di numero, c'erano rispettivamente una boccetta di cristallo contenente un liquido trasparente, una pallina di Natale con lo stemma di Hogwarts con dentro le coloratissime Gelatine TuttiGusti+1 e infine un'altra pallina colma di polvere verdastra e decorata interamente con il simbolo di ciascuna Casata. Una pergamena era poggiata su ogni rametto, in attesa di essere letta: tre si distinguevano accanto a libri, piume e boccette d'inchiostro utili per impegni vari tra quelle mura, ciascuna delle tre stretta da un nastro rispettivamente blu, giallo e verde; non sarebbe stato difficile prendere in esame la propria confezione, compresa di rametto e tutto l'ambaradan citato in precedenza. In elegante calligrafia, il biglietto recitava le seguenti parole.

Sono terribilmente imbarazzato, ma ormai è fatta, la notte non ha portato alcun consiglio e credo che come simbolo possa comunque far piacere. Mi riferisco all'albero di Natale che vedete tutti voi, Caposcuola, sulla nostra scrivania. Sì, tempo un giorno e lo sposto di lato, pensavo accanto la piantina di girasoli sulla finestra, non temete. Vedere l'intero castello addobbato è stata fonte d'ispirazione, perfino le armature cantano carole di tanto in tanto e quindi mi sono chiesto se anche questo Ufficio meritasse o meno un pizzico di magia natalizia. Se dovesse essere un problema, un Evanesco risolve il dramma, ma ci ho messo tanta speranza e passione, abbiate pietà anche di questo povero alberello, no? Ironia a parte, gli scatti fotografici che vedete attaccati alla rinfusa (pardon!) sono immagini rubate. Ricordate la mia macchina fotografica, quello strumento incantato ed infernale che spesso porto con me? ZAC, una foto e via, mentre studiavate, mentre leggevate, mentre stavate in Ufficio. Potete prendere la vostra foto, svilupparla è stata abbastanza divertente, oppure potremmo lasciarle magari per questo periodo e poi si vedrà. Mi auguro che questo piccolo pensiero possa piacervi, sotto l'Abete di Natale ciascuno di voi troverà un rametto di Cespuglio Farfallino, che si dice sia simbolo di fortuna e di buono augurio; è tradizione per me regalare una pallina di Natale alle persone che hanno lasciato un segno nella nostra vita e sebbene non vanti una conoscenza profonda con tutti voi, ad eccezione del Corvaccio, posso dire che tutti voi, dal primo all'ultimo (siete tre, dettagli), non siate stati anonimi per me durante quest'anno scolastico. Fra le ronde notturne organizzate insieme, fra i doveri classici da Caposcuola, le pergamene da compilare per la Preside, le attività da organizzare, i corridoi da pattugliare e via dicendo, ecco, fra tutto questo e altro ancora ho apprezzato ciascuno di voi. Come colleghi siete interessanti, come studenti pure, un giorno forse avrò il piacere di apprezzarvi anche come amici. In ogni caso, il Natale deve essere festeggiato, la sua atmosfera può essere amata o meno, non importa, purché esista. Per ciascuno di voi, accanto al rametto, ho lasciato alcune piccole decorazioni che spero possano divertirvi ed esservi utili: nella pallina con il simbolo di Casata, dipinta questa notte (meglio nessuna domanda), troverete abbastanza Polvere Volante per uno o due viaggi attraverso la Metropolvere; stesso discorso per quella con lo stemma di Hogwarts, che ho riempito di Gelatine TuttiGusti+1 dopo la spiacevole scoperta del gusto a caccole; infine, la boccetta di cristallo contiene Acqua del fiume Lete: berla aiuta a perdere parte della memoria, l'ho inserita nel caso decidiate di dimenticare questo mio gesto simbolico. Ma vale anche per altro di meno spiacevole. Non aggiungo altro, davvero, se non grazie per il vostro aiuto e la vostra collaborazione. Auguro buone feste a ciascuno di voi, fra due giorni sarò al sicuro in Irlanda, lontano da minacce di morte per un Albero di Natale dei Caposcuola.

Con affetto,
il Caposcuola da strapazzo in giacca e cravatta,
Oliver Brior


Post Scriptum: Miss Rose, solo per lei ho aggiunto una decorazione di un Boccino d'Oro a collanina. Può gettarla dalla finestra o renderla speciale con l'infinita eleganza che lei ha da sempre dimostrato di avere.
natalecaposcuola2


Colpa di Oliver, lui è la mente. Io sono innocente.
Buon Natale, gentaglia! ♥
 
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view post Posted on 9/1/2017, 21:51
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Natale era arrivato e con esso tutte le sdolcinatezze tipiche del periodo.
Rametti di vischio, stecche di zucchero e festoni colorati erano presenti lungo tutto il castello dando gioia ai piccoli studentelli che camminavano spensierati per i corridoi.
Solo una particolare decorazione faceva letteralmente andare in tilt il cervello del Corvonero e non la poteva eliminare: l’albero dei Caposcuola.
Come diamine era venuta quell’idea ad Oliver ancora non lo capiva, così come non capiva perchè la sua foto lo guardasse in maniera beffarda ogni volta che sgobbava su quella dannata scrivania sempre troppo piena di impegni e pergamene.
Voleva bruciare quell’albero, dannatamente, ma non poteva.
Quanta fatica ci aveva messo quel Grifondoro da strapazzo per quell’opera? Quanto impegno aveva profuso in quell’aggregato di orsacchiotti coccolosi e unicorni?
Voleva, ma non poteva, però…Poteva fargli notare che aveva esagerato in privato.

Dopo alcuni giorni di nausea mista a voglia di disintegrare con un Bombarda l’oggetto detestato, il ragazzo rientrò nel luogo con una lettera su cui vi era scritto il nome del Caposcuola Grifondoro e un pacchetto abbastanza rovinato.
Non era mai stato capace a impacchettare i regali, nemmeno utilizzando la magia e forse sarebbe stato impedito su quel fronte per tutta la vita.
Posizionando il tutto sulla scrivania, disse con tono soddisfatto:


-Touchè, Pardon, Bon Ton… *Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio*…Ora voglio proprio vedere cosa mi dirai!-

Sorridendo felice, anche perché nella sua testa si era già palesata l’immagine di un Oliver scandalizzato dalla lettera , se ne andò via.
L’albero dei caposcuola era geniale, li rendeva vicini anche se lui lo odiava dannatamente.




Lettera per Oliver:



Regalo:

Calzature degli elfi: Scarpe prodotte dagli elfi, migliorano gli incantesimi (+5 Mana).
 
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