Avrebbe potuto dire che tutto proseguiva normalmente, la vita al castello era sempre la stessa, qualche giornata magari più entusiasmante di altre, ma fondamentalmente tutto normale, certo, tutto tranne quella strana sensazione che da qualche giorno non le dava tregua, c’era qualcosa di diverso, ma ancora non era riuscita a capire bene cosa, non sempre, ma ogni tanto percepiva qualcosa di anomalo e, allo stesso tempo, familiare, che fosse un odore o una semplice sensazione, ma puntualmente la percepiva senza però comprenderne chiaramente l’origine.
Ovviamente non se ne fece una malattia, ci pensava magari sul momento, ma poi proseguiva dimenticandosene, ma lì, in quel preciso istante, passando accanto al suo concasato, sorpassandolo rivolgendogli un semplice saluto con un cenno del capo, quella sensazione si fece più marcata, conosceva quell’odore, era il suo, ma era diverso, era il suo, ma c’era dell’altro e il dubbio si fece quasi certezza, poteva far finta di nulla e proseguire, ma doveva sapere, doveva capire e, soprattutto, nel caso, mettere le cose in chiaro.
Si fermò tornando immediatamente sui suoi passi e, una volta raggiunto il ragazzo, lo prese bruscamente per un braccio trascinandolo di peso in un angolo ben nascosto.
Lo osservò bene per un attimo, annusando l’aria attentamente, ma senza darlo a vedere, ne era certa, non poteva sbagliarsi, in lui c’era qualcosa di diverso, era come lei, ma non doveva esserlo da molto, non l’aveva mai notato prima e, cosa forse anche peggiore, poteva riconoscere l’odore del suo stesso Alpha.
-Quando è successo?- la domanda uscì dalle sue labbra fredda e secca e, per quanto la riguardava, non c’erano dubbi a cosa si riferisse, ma prima che il ragazzino potesse rispondere proseguì -E, Levine, prima che ti venga in mente di raccontarmi favole o fare lo gnorri, sia chiaro che so cosa sei-
Era sicura che non fosse un licantropo da tanto, probabilmente avrebbe vagamente potuto percepire qualcosa di diverso in lei, ma di certo non sarebbe stato in grado di riconoscerla come un suo simile, aveva quindi deciso di non svelarsi subito, voleva prima vedere come le rispondeva.
Scusa per l'immenso ritardo, vedrò di essere più celere le prossime volte, così ce la sbrighiamo in fretta