Wanderlust Syndrome

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Emma Woodhouse
view post Posted on 15/3/2017, 15:27     +1   +1   -1




"Se non riuscite a stare mai fermi in un posto e sentite l’irrefrenabile desiderio di esplorare il mondo, di vedere luoghi nuovi e di conoscere nuove culture, potreste essere affetti dalla sindrome di Wanderlust, anche conosciuta come la malattia del viaggiatore."

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 15/3/2017, 15:41     +2   +1   -1




"Mio padre dice che essere un londinese non ha nulla a che vedere con il luogo in cui sei nato. Dice che ci sono persone che scendono da un jet di linea a Heathrow, passano attraverso l’ufficio immigrazione agitando qualsiasi tipo di passaporto, salgono sulla metropolitana e appena il vagone ferma a Piccadilly Circus sono già diventati londinesi."

FIbMdlH

(Londra - luglio 2016)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 18/3/2017, 12:59     +2   +1   -1




"Non prendere impegni per questo weekend. Scendiamo a Napoli!"



(Castel dell'Ovo - marzo 2017)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 5/4/2017, 19:22     +2   +1   -1




"Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro."

(Peggy Guggenheim)


Hus9Kvj

(Venezia)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 18/4/2017, 15:16     +2   +1   -1




"Quando sono andato via ti ho urlato contro che eri una ragazzina egoista, che meritavi di rimanere sola. Non è così, ma come al solito tu non hai pensato neanche per un attimo che il problema potessi essere io e ti sei data la colpa di tutto. Non sai quanto mi dispiace... e vorrei solo rimediare in qualche modo."

15.04


L5pp95R

(Desenzano del Garda -
Resti di Pasquetta
)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 26/4/2017, 19:44     +1   +1   -1




Te ne sei accorto, sì
Che parti per scalare le montagne
E poi ti fermi al primo ristorante
E non ci pensi più

Te ne sei accorto, sì
Che tutto questo rischio calcolato
Toglie il sapore pure al cioccolato
E non ti basta più

Ma l’hai capito che non serve a niente
Mostrarti sorridente
Agli occhi della gente
E che il dolore serve
Proprio come serve la felicità


Te ne sei accorto, sì
Che passi tutto il giorno a disegnare
Quella barchetta ferma in mezzo al mare
E non ti butti mai
Te ne sei accorto no
Che non c’hai più le palle per rischiare
Di diventare quello che ti pare
E non ci credi più


Ma l’hai capito che non ti serve a niente
Sembrare intelligente
Agli occhi della gente
E che morire serve
Anche a rinascere

La verità
È che ti fa paura
L’idea di scomparire
L’idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire
La verità
È che non vuoi cambiare
Che non sai rinunciare a quelle quattro, cinque cose
A cui non credi neanche più

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 3/5/2017, 18:16     +1   +1   -1




Al sole che non ho visto. 🇾🇪☘

6Y97uzm

(Amsterdam - novembre 2016)

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 8/5/2017, 20:04     +2   +1   -1




"Devi smetterla di non vederti per quella che sei e permettere agli altri di giocare sul tuo senso di colpa e sulla tua bontà.
Purtroppo, c'è chi ne approfitta per il suo ego e tu sei quella che ci rimette sempre, per quel poco che ho visto. Vuoi capirlo che sei una gran bella persona?
Guardati allo specchio e dittelo ogni tanto."

~ Special friend.

Attached Image: 20170508_205521

20170508_205521

 
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view post Posted on 8/5/2017, 22:36     +1   +1   -1
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entropia.

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Emma Woodhouse
view post Posted on 13/5/2017, 16:41     +2   +1   -1




Alle soddisfazioni che arrivano dopo tante - troppe - porte in faccia e che in parte alleviano il dolore.
Alle persone che in quest'anno non hanno mollato neanche per un attimo e che mi sono state accanto in ogni fase, più o meno distruttiva, dell'elaborazione.

E a te, che in un istante hai fatto crollare i castelli di sogni su cui era fondata la mia vita.
Che hai calpestato la mia dignità con una cattiveria che non ti apparteneva.
Che mi hai spinto a dubitare di ogni cosa, annullandomi come persona.
Ma che mi hai anche costretto a crescere, a volermi bene da sola.

Ma soprattutto a me.

Un anno dopo, fra i due, non sono più io quella senza carattere.

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 30/5/2017, 15:11     +1   -1





Io resto ancora qui
tra vuoto e libertà
in questo letto perdersi è un’abitudine
adesso che tu non ci sei
io non so più che farmene
di questa vita in ordine

Giorni muti in fila su quel calendario
io che fisso questo cielo blu petrolio
ma resto ancora qui
perché la verità
è che ho voluto perderti

Dopotutto è stato bello averti accanto
pensare che sarebbe stato in eterno
viaggiare sempre e solo con il cuore spento
illudersi ancora tu stessi cambiando
ma non sapevi darmi poi più di così

É meglio a volte arrendersi che ricominciare
è meglio a volte perdersi per non tornare
ti sento addosso ma non è lo stesso
non riesco più a capire se sto meglio adesso che sto male.

 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 9/6/2017, 15:50     +2   +1   -1





"Rimani in silenzio e ti fai cucire addosso qualcosa che non ti sta bene e che non ti rispecchia neppure. E la cosa più brutta sai qual è? Che alla lunga finisci anche per crederci! Sei molto più di questo, Cla. Non dubitarne mai. E fai sentire la tua voce, non nasconderti nell'ombra!"


 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 26/6/2017, 22:36     +2   +1   -1





Qualche settimana fa una cara amica mi ha detto che prima o poi avrei dovuto aprire un pagina di word e buttare giù tutto quello che mi passava per la testa, senza rileggere, perchè mi avrebbe fatto bene. Mi ha consigliato di scrivere esclusivamente per me stessa, perchè è lì che pecco. Si trattava di un consiglio delicato, sussurrato a mezza voce, esattamente come lo è lei e come lo è il legame che abbiamo costruito in tutti questi mesi. E io la apprezzo così tanto, sotto tutti i punti di vista, che non potevo non seguire il suo consiglio

Quando cresci con un determinato standard qualitativo da raggiungere, inevitabilmente finisci per avere problemi d'autostima.
Negli anni ho cancellato dalla mia vita tutte quelle persone che forse anche incoscientemente hanno messo in discussione il mio valore, finendo per sminuirmi per chissà quale ostruso motivo.
Questo perchè, con il tempo, ho capito che fosse l'unica via per non affogare in mezzo a tutte le pretese e a tutti i giudizi tra cui mi sono fatta strada.
E se da un lato finisci per non interessarti più del parere della gente, dall'altro ti ferisce il doppio sentire quanto in realtà ti si ritenga mediocre, pur avendo lavorato sodo negli anni.
Ad onor del vero, penso anche che sia un problema mio e che spesso questo atteggiamento vada a discapito degli altri.
Quindi scusatemi, se non riesco a perdonarvi, se prendo decisioni così categoriche e intransigenti, se taglio i fili senza voltare le spalle indietro.

Sei migliore di me e un giorno lo accetterai senza problemi. Ne sono sicura.



 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 15/11/2017, 21:42     +1   +1   -1




Recententemente sono dovuta andare a Roma (e starci) per un periodo che supera la permanenza media di un turista. Il punto è che non si trattava di un viaggio di piacere e che mi sarei volentieri amputata anche un braccio pur di non andare e restare a casa mia.
Ho passato giorni a cercare info, a leggere sul web quegli pseudo-articoli dallo stampo "Come non perdersi a Roma" o ancora "Come far passare il tempo velocemente", che Wikihow accompagnava solo.
Avevo sentito parlare così male dei trasporti pubblici nella capitale che mi davo per spacciata, complice un pessimo senso dell'orientamento (SPOILER: infatti mi sono persa una quantità sproporzionata di volte). Ma io mi perdo anche a casa mia (e ci sono nata), figuriamoci resistere lì, senza conoscere anima viva.
Fatto sta che appena sono arrivata a Fiumicino ho detto subito "Prendo il prossimo aereo per Venezia, io qui non ci resto neanche morta". La prima sera sono scoppiata a piangere come una dodicenne, pensando che città eterna un ciufolo, di eterno qui c'era solo la mia sfiga. Poi sono scesa a mangiarmi una carbonara e insomma, mi so' sentita un poco meglio.

Nonostante ci sia rimasta per un po', io Roma non la conosco proprio. E penso che l'unico modo per conoscerla davvero è esserci nato, o viverci fino a quando muori.
Però qualcosina l'ho imparata:
- È una città piena di gatti. E non sto scherzando. Tralasciamo il fatto che io sia animalofobica.
- Per fare 10 km ci stai una vita, il traffico che ho trovato lì da nessun'altra parte.
- La gente si ostina a chiamare gli autobus secondo una regola che non ha testa nè coda e che mi fa morire dal ridere.
- Si mangia benissimo. Nel senso che io, se sento parlare di coda alla vaccinara, coratella, straccetti, sbavo ancora.

I romani meriterebbero un post a parte. Quelli che ho conosciuto io continuavamo a dire tre parole in romanesco e poi solo una in italiano e v'assicuro che capirlo non è così semplice quanto sembra (mezze piotte e mezzi sacchi, ma che?????). Poi hanno sempre e solo ragione loro. E Roma c'ha tutti i difetti del mondo, ma guai a toccaglierla.
I primi giorni li trovavo odiosi, quando sono andata via quasi invidiavo la loro capacità comunicativa. E menzione d'onore al mio padrone di casa, che "'A Cla, vedrai che alla fine ti innamorerai di questa città". E aveva ragione.

Un posto più bello dello Zodiaco devo trovarlo. Per forza di cose io ci sono andata da sola, che quasi mi vergognavo, però mi sono ripromessa che se mai dovessi incontrare l'amore della mia vita, lo porterei lì, a bere una birra insieme.

Ho fatto un percorso un po' atipico. Tutt'ora preferivo non aver fatto quest'esperienza, ma nonostante tutto, quando stasera ho rivisto tutte le foto che ho scattato in quel periodo, la lacrimuccia mi è scesa. Che alla fine, così male non è stato.



 
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Emma Woodhouse
view post Posted on 5/12/2017, 20:40     +1   -1




Morire come le allodole
assetate
sul miraggio

O come la quaglia
passato il mare
i primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia

Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato

("Agonia" - G. Ungaretti)
 
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25 replies since 15/3/2017, 15:27   557 views
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