E' nel silenzio che la tua Assenza si fa sentire. Nell'
assenza di rumore che sento nelle mie gioie, nelle mie piccole conquiste, nelle mie tante incertezze.
Ti vedo sbiadire piano piano, in lontananza - e, lo so, per te sbiadisco anch'io.
Perdonami.
Ti chiamo, ma la voce sembra cadere nel vuoto. Cerco di afferrarti - lotto, con tutte le mie forze - ma quando ti guardo mi scontro con qualcosa che non (ri)conosco.
Mi manchi, incredibilmente.
Mi manca la tua presenza, mi mancano i tuoi
"Ti voglio bene".
Ci siano scordati, senza sapere nemmeno come, come due strumenti che lentamente hanno iniziato a suonare melodie diverse. E così, dal tutto, ci si ritrova inspiegabilmente a non avere più nulla da dirsi.
Si fa largo la consapevolezza - cruda, amara - di viaggiare su due linee diverse.
Stento a crederci.
Dove vanno a finire le Amicizie, quando si dissolvono nel nulla? Quando lentamente sbiadiscono, fino a restare soltanto bianco?
Qualcosa punge, dietro gli occhi, e scivola su una guancia nel buio della sera. Silenzio. Una stretta dietro lo stomaco.
Dove sei?
Il solito eco, scuro, che ritorna.
Bianco.
E sono solo io.
Mi manchi.