Una questione di sangue - La facilità con cui ci si mette nei guai - Tra compiti e preparazione agli esami ogni tanto ci voleva davvero una bella pausa da tutta l’attività frenetica che si viveva all’interno del castello, proprio per questo motivo Violet sentiva il bisogno di prendersi una boccata d’aria. Era in sala grande e stava tranquillamente approfittando di una giornata senza lezioni per potersi portare avanti con la mole di lavoro ma le cose sembravano voler prendere una piega diversa. Proprio mentre stava girando una pagina del libro di storia della magia, al suo fianco, si materializzò letteralmente una delle sue concasate, pronta di tutto punto e con anche borsa e giacca e la fissava con insistenza. Era una giovane del suo stesso anno e la trovava molto simpatica, Cherry sembrava davvero la classica ochetta a prima vista, tutto trucco, profumi e vestiti eleganti, ma dentro al suo cervellino si nascondeva un vero computer e una curiosità davvero fuori dal normale, se c’era qualcosa di strano o qualcosa che agli insegnanti non era permesso insegnare lei lo voleva assolutamente sapere, non perché le piacesse andare in giro a mostrare le sue conoscenze ma perché non le piaceva ignorare determinati argomenti; con gli altri però si comportava in maniera del tutto contraria, spesso sembrava una ragazza con la testa vuota e con in mente solo cose frivole…diciamo che le piaceva vivere con leggerezza tutta la sua “sapienza”. Sotto certi punti di vista Violet si sentiva molto simile a lei e per questo le piaceva, avevano subito stretto amicizia anche se non tra le più profonde che la corvetta aveva incontrato in quella scuola, ma bella. La giovane fissava la prefetta e, alla fine, fece spallucce. «Dai V, smettila di studiare tanto sai tutto…perché non andiamo fare un giro ad Hogsmeade? Sai…c’è un giro un certo ragazzo oggi che avrei tanto voglia di incontrare…»
Esordì Cherry con gli occhi che si illuminavano. Violet non aveva molta voglia di abbandonare il castello proprio quando poteva concentrarsi sullo studio ma sapeva bene che la sua compagna non avrebbe mollato la presa tanto facilmente così, dopo averla fissata per un lungo istante, sorrise e annuì. «Porto su i miei libri e prendo la giacca…vorrà dire che mi offrirai una burrobirra!»
***
Un’altra cosa che le piaceva motlo di Cherry era che non la guardava dall’alto in basso e non provava nei suoi confronti una sorta di reverenza per l’importanza dei Blackligh o per il fatto che lei fosse una schifosa mezzosangue in una famiglia di alto lignaggio…come avrebbe potuto dal momento che lei era proprio una nata babbana? In sua compagnia Violet si sentiva semplicemente una ragazza in compagnia della sua amica, nient’altro. Le due erano quindi andate ad Hogsmeade che quel giorno sembrava piena di studenti dal momento che era giorno di vacanza e, senza battere ciglio, si diressero verso “I tre manici di scopa”, entrambe si attaccarono alle finestre per cercare di guardare dentro ed assicurarsi che ci fosse quel giovane che tanto piaceva a Cherry ma non si riusciva a vedere granchè perché il locale era pieno. «Insomma, non possiamo entrare e basta?»
«Sei matta? E se poi non c’è? Dobbiamo assolutamente trovarlo ed incrociarlo per sbaglio così poi potrò chiedergli di fare un giro e potremmo passare un meraviglioso pomeriggio insieme…»
Cherry alzò al cielo il suo sguardo trasognante quando, alle loro spalle, sentirono un tono che non piaceva per niente a nessuna delle due e che sapevano bene a chi appartenesse. Davanti a loro si trovava un giovane Corvonero con due scagnozzi di Serpeverde: Bolton. Il giovane faceva parte di una casata molto antica e quando era arrivato ad Hogwarts tutti avevano pensato che sarebbe finito in Serpeverde con i suoi amichetti e invece se lo erano beccati proprio loro, era chiaro che le mele marce si potevano trovare ovunque. Lui era proprio il classico tipo che se ne andava in giro tutto tronfio per il fatto che avesse il sangue puro, che il suo albero genealogico era formato soltanto da maghi e boiate del genere…Violet non lo sopportava e nemmeno il suo alter ego. «In questo locale hanno finalmente vietato l’ingresso agli schifosi mezzosangue come voi? Signorina Blacklight vai ancora in giro a fare finta di essere una strega altolocata? Quanta pena mi fa quella santa donna di tuta nonna a dover sopportare la puzza del tuo sangue…»
Violet stava già saltando su per rispondergli per le rime quando Cherry la bloccò per un braccio scuotendo lentamente la testa. «No V, non ne vale la pena, lascialo perdere…»
Cherry non fece nemmeno in tempo a finire la frase quando il giovane si voltò verso di lei digrignando i denti schifato. «Zitta figlia di babbani…tu non hai diritto di parlare davanti ad uno come me.»
Odioso, davvero odioso. Violet non potè più sopportarlo e lo fissò con odio puro dipinto negli occhi. «Io sono Wilson, Violet Wilson, non ho niente da spartire con quelli come te e mia nonna. Senti un po’ fichetto da quattro soldi, ti credi tanto superiore a me? Allora andiamo, facciamo un duello come si deve e ti mostrerò quanto il nostro sangue sporco può farti il culo.»
"Cos’è questo linguaggio? Signorina, un po’ di contegn."
Urlò Lucy nella sua mente, udibile solo e saltanto dalla corvetta. In effetti Violet non era tipo da usare quel genere di linguaggio ma non riusciva a sopportare la gente come lui, la gente con cui aveva avuto a che fare da tutta una vita e dalla quale doveva difendersi dimostrando quanto conoscesse il mondo magico meglio di tutti loro…adesso intendeva dimostrargli che il sangue non aveva alcun significato davanti ad un incantesimo ben castato. Tra le urla di Cherry e le risate dei due scagnozzi di Bolton, i due giovani presero a correre a tutta birra fino ad arrivare proprio nei pressi della stamberga strillante dove si fermarono, ai piedi dell’enorme edificio in decadenza ed estrassero le bacchette fissandosi per un lungo istante negli occhi. -GdrOff-CITAZIONE
Scusa il ritardo ^^ l’esame di ieri mi ha distrutta! Ad ogni modo introduciti pure come vuoi e nel punto in cui vuoi ^^ noi siamo arrivati proprio nei pressi della stamberga, vicini all’entrata dell’edificio ^^ e siamo solo io e Bolton. -GdrOn-