Dare tempo al tempo, si diceva.
In attesa infinita, con pazienza, di ritrovare il giusto equilibrio perso in precedenza. Per Fred Zoungla, quella notte, il tempo non sembrava essere stato clemente; poteva succedere di tutto durante una ronda voluta e programmata da Hogwarts: Prefetti, Caposcuola e di tanto in tanto anche Docenti erano da lungo andare protagonisti di una commedia che andava in scena di continuo, giorno dopo giorno, senza prevedere una pièce finale. Era prestabilito, era concordato, era
giusto; per la protezione non solo degli studenti, ma di tutti gli abitanti del castello, lo staff di ogni Casata doveva essere a disposizione dei controlli e dell'ordine, tutto quello rientrava per l'appunto nei compiti di uno dei pochi possessori delle spille sancite dalla Preside e non solo. Per merito, per onore, soprattutto per impegno, Fred era divenuto da anni Prefetto Grifondoro: avrebbe potuto incontrare un semplice concasato fuori dal letto, uno qualsiasi tra i fuorilegge lontano dal dormitorio di propria appartenenza. Non capitava di rado qualcosa del genere e la soluzione poteva dirsi più facile e veloce del previsto. Per lui, tuttavia, altro era stato considerato per quella ronda notturna. E se da un lato la situazione del presente poteva dirsi incontrollabile, dall'altro una decisione era attesa con forza ed importanza: restare fermi, impassibili, preda di memorie ed emozioni più grandi di sé, non era la cosa giusta da fare, non in quel drastico momento. Era arrivato per davvero il tempo di contattare il proprio Caposcuola, un Docente, perfino la Preside? Persefone non doveva effettivamente ed immediatamente essere avvisata di un omicidio perpetrato tra le mura della
sua Scuola? Non era più scontata la presenza di soli membri dello staff di ciascuna Casata, quei vecchi e fastidiosi discorsi circa la presenza di una pattuglia di Auror ad Hogwarts, chissà, dovevano essere ripristinati per una maggiore sicurezza. Oppure no?
«Cosa mi è successo?»La ragazza parve del tutto confusa e ripeté la domanda ricevuta; si guardò attorno, sospesa in aria di pochi centimetri dal suolo, mentre lo sguardo quasi si allontanava inconsciamente dal corpo poco distante, riverso sul pavimento e in una pozza di sangue, le spalle contro il muro freddo di quell'anonimo corridoio. Era davvero all'oscuro di tutto? Come se intenzionato a prestare soccorso e rinnovata determinazione al giovane Prefetto, il luminoso topolino zampettò verso la sua direzione, raggiungendo Fred caduto a terra e saltellando tra le gambe in un fascio di luce di chiarezza. *Fatti forza*, sembrava suggerire; era il caso di aggirare il problema, di prendere provvedimenti, di fare qualsiasi cosa affinché quella situazione perdesse il dramma di cui era rivestita? Esisteva un modo per rimediare? Impossibile, la Morte aleggiava sul corridoio come un velo del tutto tangibile. Lo spettro riprese parola, questa volta confusa e poi concitata, di nuovo. Non era interessata a quanto stesse accadendo: sangue, cadavere e buio del momento non erano nulla per lei a dispetto della preoccupazione che traspariva dalla sua voce.
«Non capisco, ma ti prego - ti prego! - devi aiutare Julian. Lui-lui è in pericolo, è inseguito... ti prego, aiutami a cercarlo!»Poco distante, un rumore improvviso, come quello di un tonfo. Proveniva da una stanza alle spalle del Fantasma, ancora impaurita. Quasi a conferma della sua richiesta e senza attendere risposta, la ragazza spettrale volò verso quella direzione; un attimo dopo, il topolino abbandonò Fred per inseguire l'amica. Per il Mago non c'era tempo: agire o ignorare la situazione, la scelta era molto semplice.
Fred Zoungla
• Punti Salute: 155
• Punti Corpo: 70
• Punti Mana: 80