☾ She's always smiling ☽ ~ - Group:
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| Il Grifondoro al suo fianco le sembrava piuttosto spaesato, si guardava attorno come se non fosse stato a conoscenza del luogo in cui aveva messo piede. Probabilmente non aveva mai sentito parlare di Madama Piediburro come il luogo di incontri mielosi, per coppie che del romanticismo non sapevano nulla ma che credevano di sapere tutto perché appiccicose. Un altro rumore di bacio, piuttosto intenso, riempì l'aria circostante; Danielle alzò gli occhi al cielo, prima di voltarsi con un'espressione di disgusto verso i suoi genitori. Si portò una mano alla fronte quando scoprì che quei due si erano fatti prendere la mano come due adolescenti. " Qualcuno mi dica perché pensano che io sia loro figlia. Ve ne prego." Il piccolo Jack, d'altro canto, stava lì tranquillo a scegliere ancora un dolce dal Menù, perché si divertiva a vederne gli effetti su se stesso e sui suoi; aveva la capacità di lasciare sempre mezza fetta nel piatto, convincendo i suoi a finirla. Lasciò che il ragazzo parlasse, prima di fargli il punto della situazione. - E' un bel locale solo se sei uno di quelli che, più che romantico ed innamorato, è disgustosamente ossessionato dal contatto fisico più intimo, in qualsiasi luogo si trovi; uno di quelli che ama le scenate di gelosia e che adori dire "pulcina, trottolina, sbrodolina" e robe simili.- Al solo ripetere quelle parole, un brivido le attraversò la schiena. "C h e - S c h i f o." Danielle sentiva di essere il Diavolo in contatto con l'Acqua santa, in quel preciso momento. La domanda di Francis, come prevedeva, arrivò quasi subito. - Alle mie spalle ci sono i miei genitori con mio fratello, ti prego di non girarti, che mi hanno costretta a venire qui, visto che sono gli ultimi giorni di vacanza da poter passare a casa. Nonostante io mi sia ribellata, hanno la magia dalla loro e soprattutto, hanno le chiavi di casa e il potere decisionale su di me è ancora in atto. Per cui, eccomi qui, felicissima di essere stata trascinata in questo posto che non conosce nemmeno il vero romanticismo. Ma, ehi, va tutto bene.-
Mugugnò più a se stessa che a lui. L'espressività della Corvonero non lasciava davvero nulla all'immaginazione, sapeva di essere nel posto più sbagliato del mondo, sia per il suo modo di essere, sia perché la sua relazione non era finita da molto. Per un bacio a stampo, in pubblico, non si era mai preoccupata, ma già quando le situazioni iniziavano a sfuggire di mano, con tanto di baci multipli, slinguazzamenti ed altro, lo stomaco della quindicenne si rigirava su se stesso. Era convinta che determinati comportamenti si dovessero celare nella propria intimità, lontano dai riflettori della folla, al contrario degli abbracci o delle prese per mano, che riteneva dolci al punto giusto; ma non tutti la pensavano allo stesso modo, molti credevano che mettere alla luce quei comportamenti, volesse dire obbligatoriamente amarsi più di quelli che non lo facevano, senza capire che, alcuni atteggiamenti, avrebbero potuto urtare, decisamente, uno sconosciuto o un conoscente. Purtroppo, era conscia del fatto che non tutti fossero uguali e che ignorarli sarebbe stata la soluzione migliore, peccato che in quel momento non potesse avere una pretesa simile. Gli occhi bruni si posarono nuovamente sul suo interlocutore. - Ciao Francis, io invece mi ricordo di te dallo Smistamento. Non ti ricordi di me perché sono una Corvonero ed ho quindici anni, quindi direi di sì, sono decisamente più grande di te! Sei un Grifondoro, se non erro.- Il volto si aprì in un sorriso intenerito, mentre lo sguardo si andò a posare su qualcuno che aveva pronunciato il suo nome, da dietro il bancone. Di fronte a sé trovò una piccola testolina bionda, facilmente riconoscibile, intenta a servirle il tea. - Hannah! Non sapevo lavorassi qui!- "Come fai a lavorare in questo posto? Sopravvivi? E' vero che è lavoro, però... devi avere un bello stomaco per lavorarci. Oddio, non dirmi che sei anche tu una di loro, te ne prego!! Sei così carina e dolce, non vorrei mai ritrovarti qui in mezzo!" I pensieri di Danielle vorticarono velocemente, ma non fiatò nemmeno per mezzo secondo; si rendeva conto di quanto il suo cervello lavorasse in quelle occasioni, anche se l'esperienza le aveva insegnato a tacere in certi momenti. L'occhio attento della Gilbert, captò la reazione della piccola Corvetta una volta che il suo sguardo fosse andato ad incrociare quello del Grifondoro. Vide il viso della biondina chiazzarsi di un rosso acceso, che gradualmente si espandeva sul collo e sulle orecchie e, nel mentre, rivolgeva la parola a Francis. Che ci fosse qualcosa tra i due? Alzò le sopracciglia, prima di affondare le labbra nel tea nero, riuscendo a stento a trattenere un sorriso. Aveva preso a cuore la piccola Hannah qualche tempo prima; i primini le trasmettevano sempre un senso di smarrimento e lei si legava a quelli più teneri, come la ragazzina in questione. Decise di rimanere in silenzio ad osservare i due, ricordando con nostalgia, i primi tempi con Alexander. Quell'arrossire, quell'essere impacciati, quel non capire... quei due le sembravano l'esatto riflesso della Corvonero ed il Serpeverde, almeno in quell'istante. "Scommetto che si definiscono solo amici. Mi ci gioco la testa".
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