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| Mitchell Lacroix - Corvonero 2° anno - Scheda Le lezioni ormai stavano per terminare. Mancavano giusto gli ultimi compiti e poi Mitchell avrebbe potuto passare il resto del tempo da trascorrere a scuola in totale relax, senza dover rendere conto a nessuno riguardo allo studio o altre cose simili. Era un caldo pomeriggio, la temperatura era ormai estiva e Mitchell era rintanato in biblioteca per poter terminare l'ultimo compito di storia della magia.. Dopo questi ultimi rotoli di pergamena l'unica cosa che attendeva Mitchell era la libertà. Il Corvonero era seduto ad un tavolo vicino ad una finestra. La finestra era aperta e lasciava entrare un leggero vento che rinfrescava leggermente tutta l'area circostante al tavolo dove era seduto lo studente. Il tavolo era stracolmo di oggetti, ad una prima occhiata si potevano vedere subito una montagna di libri di Storia della Magia, alcuni rotoli di pergamena e tutto l'occorrente per scrivere. Oltre a tutta questa roba, osservando il ragazzo si poteva subito notare il fatto che stesse continuamente canticchiando qualcosa, dopotutto a Mitchell serviva qualcosa per estraniarsi dal mondo e potersi concentrare su ciò che stesse facendo, e la musica era ciò che aveva questo scopo. Il giovane Corvo era in biblioteca ormai da alcune ore ed aveva già riempito non meno di due rotoli di pergamena con frasi che lui stesso trovava senza senso, ma se avesse voluto passare all'anno successivo si sarebbe dovuto impegnare, dopotutto Peverell non regalava nulla a nessuno. Nella sala il silenzio era assordante, non si sentiva una mosca volare. L'unico rumore che si sentiva era lo stridere delle penne sulla pergamena, interrotto ogni tanto da una nota che usciva dalla bocca di Mitchell, che canticchiando seppur a bassa voce rompeva il silenzio in quella stanza. Mancava poco al termina della stesura del compito, quando il ragazzo rimase bloccato su una domanda. Odiava queste situazioni sebbene gli capitassero di rado. Dimenticò di essere in biblioteca e sbuffò a voce mediamente alta: «Dannato vecchiaccio, più roba la prossima volta!» - concluse il tutto sbattendo le mani sul tavolo. Forse era una reazione esagerata, forse avrebbe disturbato qualcuno ma a Mitchell poco importava in quel momento. Odiava con tutto il cuore quella materia e non voleva più averci nulla a che fare. Sperava soltanto di non avere causato troppo scompiglio in biblioteca. Edited by Mitchell` - 4/8/2017, 19:53
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