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| Daphne Woods Ilvermorny-Wampus | Mago adulto | 24 anni | Luna nuova | Outfit | ♪ "Difficult roads often lead to beautiful destinations" Aveva sempre amato il mondo babbano, era cresciuta in una famiglia che era stata decisamente tollerante con i non maghi, e non poteva essere altrimenti dato che i due mondi negli anni si erano sempre più uniti, sebbene quello magico fosse rimasto occulto agli occhi dei babbani. Ed era così anche per il British Magic Museum, apparentemente una normalissima biblioteca che racchiudeva in sé elementi storici di diverse epoche, si scopriva poi essere un covo di conoscenza magica. Era quasi frustrante sapere di non poter imparare tutto ciò che c'era lì dentro. Entro seguendo le indicazioni che la sua mente le dava dopo aver visitato il luogo almeno una ventina di volte e giunse nel reparto che le interessava, sapeva dell'esistenza di quell'incanto fin da piccola ma a scuola non le era mai stato insegnato, e non averlo appreso la faceva quasi sentire male, non poteva sapere così tanto cose sulla Difesa Contro le Arti Oscure ma non aver mai scoperto la forma del suo Patronus. Scorse con il dito i vari tomi fino a fermarsi su quello di suo interesse, tremava leggermente, forse perché non vedeva l'ora di imparare, come quando era una studentessa, o semplicemente per la paura di fallire.
Tentativo 1. Sfogliò il libro almeno un paio di volte prima di potersi fermare sull'incanto giusto, era come se il nome le sfuggisse da davanti agli occhi nonostante fosse scritto in caratteri leggibili anche per un anziano. *Expecto patronum. Daphne, non è complicato* Lesse le indicazioni una decina di volte, talmente velocemente da farsi bruciare gli occhi, sapeva che la fretta negli apprendimenti era una pessima nemica ma era sempre stata così. *Pensiero felice.Pensiero felice e movimento semi--che?* Cercò di tranquillizzarsi osservando il vuoto per qualche secondo per poi decidersi a prendere in mano la bacchetta. *Pensa a quando cavalcavi Sparkles* L'immagine dei campi che le sfrecciavano attorno e la sensazione del vento tra i capelli di impossessò di lei mentre con un movimento semicircolare del polso cercò di eseguire la formula -Expecto patronùm-. Definirlo fallimento era un eufemismo, la bacchetta emise un lamento simile a un motore che si spegne facendo sospirare Daphne.
Tentativo 2. Dopo qualche minuto di pausa in cui aveva letto attentamente le indicazioni. Ripensò allo stesso ricordo cercando di eseguire il movimento corretto ed evitando di accentare la 'u' come nel tentativo precedente ma la bacchetta si rifiutò di collaborare scaturendo una piccola nuvola di polvere anche nel pronunciare correttamente -Expecto patronum-
Tentativo 3. Aveva cercato tra gli altri manuali qualche informazione che le potesse risultare utile ma aveva capito che quello che aveva di fronte era l'unico libro che potesse aiutarla nella sua "impresa". Si mise in piedi ben ancorata a terra con il braccio teso e il ricordo di sé stessa alle prime armi con l'equitazione, convinta di farcela questa volta. -Expecto patronum!- esclamò decisa per poi disegnare con la punta della bacchetta un semicerchio immaginario, seguendo il senso delle lancette di un orologio nella sua mente.
Tentativo 4. -Oh, ma dai! Ero convinta che andasse prima la formula e poi il movimento!- gridò a sé stessa più che a qualcun'altro in particolare, visto che la stanza era praticamente vuota. *Forza Sparkles, aiutami tu...* Eseguì il movimento descritto dal libro e con sicurezza disse -Expecto patronum!- con il ricordo impresso nella mente. In tutta risposta la bacchetta diede vita a una luce rossa che si andò a schiantare contro un scaffale facendolo rovesciare per terra. *Sono sicura che non sia questo il colore del raggio*
Tentativo 5. *Se Sparkles non funziona proviamo con la prima volta che ho giocato a Quidditch e ho battuto Leonard* Il ricordo della faccia orgogliosa di suo padre nel vedere come aveva aggirato Leonard rubandogli il boccino le riscaldò il cuore, erano passati anni, ma quelle sensazioni non erano mai scappate. -Expecto patronum!- ma si bloccò ancora prima di fare il movimento con il polso per via di un libro che le aveva colpito la pancia con forza disumana, almeno secondo il suo parere. Si guardò attorno per cercare di capire se qualcuno le stesse facendo un brutto scherzo ma era da sola, semplicemente era una cretina. Scoppiò a ridere più decisa che mai a riuscirci.
Tentativo 6. Di fronte a sé vedeva la scena di una piccola bimba dai capelli rossi che sfrecciava su una scopa il doppio di lei tra gli alberi rincorrendo una piccola pallina dorata con la convinzione e il sorriso di pochi, mentre aveva alle calcagna un ragazzino con lo stesso colore di capelli e non altrettanto convinto. Eseguì il semicerchio in senso orario con il polso, decisa e senza distrarsi -Expecto patronum!- esclamò.
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ATTENDO IL MASTER.
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