| Quella conversazione era diventato così frustrante. Ma perché mi ero messa in quella situazione? Alla fine non erano affari mie, Elijah poteva fare quello che voleva. Non mi interessava.
"Non sono presa da niente, tu continui a ripetere che non ha detto solo il nome, che ha fatto un commento e non dai nessuna spiegazione! Ti ho chiesto come mai ti ha fatto così arrabbiare, ma non ha risposto"
Il tono della mia voce era sicuro, deciso, ma calmo e freddo. La rabbia era passata e aveva lasciato il posto a qualcos'altro. C'era qualcosa nell'atteggiamento di Elijah che non tornava. Un Tassorosso aveva fatto un commento idiota, evidentemente, ma perché gli aveva dato così tanto fastidio?
"Avresti dovuto lasciar perdere. Potevi immaginare che non mi sarebbe importato un bel niente dell'offesa di uno stupido ragazzino Tassorosso. Non vale nemmeno la pena di ascoltarlo e lo sai anche tu"
Era davanti a me, le braccia tese appoggiate al muro. La frustrazione che emanava in quella posizione si poteva quasi toccare. Anche per quello il mio tono era leggermente più conciliante. La mia mente lavorava a mille per capire il senso del comportamento di Elijah. E il senso del mio, di comportamento. Fosse stato chiunque altro al posto di Elijah non mi sarei neppure scomodata a cercarlo, non mi sarebbe interessato minimamente. Con lui invece... volevo che sapesse che ero in grado di difendermi, che non mi importava dell'opinione di nessuno, ecco il motivo. No, non era solo quello. Volevo capire il motivo delle sue azioni. Volevo sapere qual era perché... perché speravo che fosse... no, speravo non fosse quello... Beh, non lo sapevo cosa caspita mi passava per la testa, non sapevo cosa aspettarmi né cosa sperare.
"Tu gli sei passata davanti e lui ha detto ai suoi compari “ Se non fosse una Serpeverde la Jones sarebbe un gran bel bocconcino” ...quel viscido bastardo! Come si è permesso solo di pensare a te!! E io gli ho solo detto di non permettersi più di dire certe cose alle spalle e su dite ! Non l’ho toccato con un dito e poi sono io quello che fa la vittima, no? Ho sbagliato!! Gli dovevo rompere il naso almeno questa conversazione avrebbe senso di esistere ora. Si, meglio fare qualcosa di prevedibile che altro…"
All'improvviso eccolo lì. Il mistero, ai miei occhi sembrava svelato. Un ragazzo ha detto che ero "un bel bocconcino" e ha reagito così. Non era neanche un'offesa, era un semplice commento. Un semplice commento di apprezzamento. Quasi. Aggrottai appena la fronte mentre ragionavo, lo sguardo non più nei suoi occhi ma sul pavimento, come a cercare di focalizzare l'attenzione su qualcosa di insignificante, così da potermi concentrare su quello che avevo in testa. Elijah era... geloso? Geloso, sì, ma perché? Forse che Elijah provasse qualcosa per me? Era un gesto carino, dopotutto, voleva solo difendermi. E poi se pensavo alla guferia, a Londra... Forse davvero lui... No, non era possibile. Elijah non era il tipo e anche se lo fosse stato io non avevo pensato a lui in quel modo. O almeno così credevo. Forse però quella sensazione quando mi guardava poteva... *Alice, concentrazione* Elijah stava ancora parlando, ma non avevo sentito. Me ne accorsi solo quando me lo trovai a pochi centimetri dalla faccia, i nasi quasi a contatto. Bolliva di rabbia. Guardai per un istante le sue labbra. Un mezzo sorriso furbo e compiaciuto si aprì sul mio volto. Lo sguardo indagatore, ma con la consapevolezza di aver già trovato la risposta che cercava.
"Tu... tu sei geloso" dissi, un misto tra una domanda e un'affermazione.
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