« Dúil Scéala », ~ Privata

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view post Posted on 4/9/2017, 21:22
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Ayumo Vanille
Aveva iniziato a frequentare i vari corsi facoltativi del terzo anno, avevano l’obbligo di portarne a termine almeno due su quelli proposti.
Ayumo aveva sempre trovato affascinanti le Creature Magiche e per questo motivo non aveva avuto molti dubbi su di una delle due materie che si sarebbero unite alle altre, per la seconda ci aveva impiegato più tempo e data la sua indecisione aveva finito per accettare di seguire sia Alchimia che Astronomia.
Si era diretta in biblioteca proprio per svolgere i primi compiti assegnati dai vari professori, alcuni prevedevano qualche approfondimento e non c’era luogo migliore di quello da lei scelto.
Camminò silenziosa tra gl’imponenti scaffali che arredavano quel luogo; si potevano scorgere tomi di ogni tipo e forma, alcuni di essi erano molto antichi eppure agli studenti era consentito poterli toccare e leggere.
Altri invece erano nuovi e lo si poteva notare dalle copertine alquanto bizzarre e del tutto integre, dalle finiture ancora perfette e al loro posto, quel luogo così vasto le ricordava in parte la Biblioteca dove aveva appreso l’incantesimo Demergo, anche se i libri contenuti in essa erano estremamente diversi da quelli che ora la giovane Tassorosso stava raccogliendo con le proprie mani.
Dopo aver fatto incetta di manuali che le interessava, Ayumo decise di dirigersi verso uno dei tavoli in fondo alla fila di scaffali, le sembrava abbastanza isolato così che potesse accomodarsi senza essere disturbata o notata da nessuno.
Mentre studiava preferiva avere il silenzio assoluto intorno a lei, era fondamentale per carpire ogni minimo dettaglio che era scritto davanti ai suoi occhi.
Poggiò delicatamente il suo bottino e fece scorrere lentamente le mani sui vari dorsi, le dita potevano gustare le parole impresse su di essi così come faceva Ayumo stessa.
Prese in mano il libro che trattava Cura delle Creature Magiche e iniziò lentamente a scorrere con i propri occhi sulle parole della prefazione e poi dell’introduzione a quel nuovo argomento, era curiosa di scoprire i segreti che ogni creatura nascondeva.
La bacchetta era al suo fianco sull’immensa tavolata, a pochi centimetri dalla sua mano destra.
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Alcya
view post Posted on 5/9/2017, 14:21





lily-collins-mortal-instruments-looking-upQuella notte per Megan era stata tanto tormentata che la serpina dai capelli mogano fu contenta di esserne uscita viva.
Aveva fatto incubi su incubi, a ripetizione, ognuno riguardante l'assassinio del suo amato padre da parte degli Auror.
Suo padre, che la portava sull'altalena spingendola quanto più in alto possibile, che la spronava a dare sempre il massimo, che amava con dedizione il Signore Oscuro.
Morto, ucciso dal rimbalzo della stessa maledizione che lui stessa aveva scagliato contro quella feccia umana.
Non passava giorno in cui Megan non pensasse alla sua vendetta:violenta, calcolata, sadica. Non aveva idea di chi fosse l'assassino di suo padre e neanche gliene importava più di tanto:li avrebbe fatti fuori tutti, uno ad uno. Forse era già morto.
A seguito di una notte del genere Megan non aveva altri piani se non quello di andare in biblioteca ad informarsi sulle più sadiche maledizioni oscure.
Si alzò dal letto nel suo dormitorio, lasciando cadere i lunghi ed ondulati capelli mogano(eredità della nonna paterna) sulle spalle alabastro, vestì in fretta la divisa da Serpeverde ed afferrò la bacchetta per poi infilarla in tasca.
I suoi passi erano determinati quanto leggiadri e sinuosi mentre si dirigeva verso la biblioteca, le iridi blu coperte dalle lentine più scure che osservavano insistentemente ogni angolo.
Si diresse verso gli scaffali più in fondo, quelli che accanto avevano diversi tavoli solitari tranne uno, occupato da una misteriosa Tassorosso che stranamente colpì Alcya.
La serpina decise deliberatamente di ignorarla, dirigendosi verso i numerosi libri lungo gli scaffali, venendo particolarmente colpita da un manuale tanto vecchio che le parole ai lati della copertina a malapena si leggevano:il volume era impolverato, sporco, ma fu un elemento a conquistare la curiosità della ragazzina dai capelli color mogano:la scritta ''Proibiti'' sul retro della copertina.

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Edited by Alcya - 5/9/2017, 20:23
 
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view post Posted on 5/9/2017, 16:13
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Ayumo Vanille
Seppur era concentrata nella lettura del libro che le stava davanti non poté fare a meno di notare la giovane Serpeverde che si era diretta verso i tomi più antichi.
Tra quelle pagine solitamente si potevano trovare Fatture interessanti, le quali però non erano adatte ad una ragazzina che frequentava si e no il Primo Anno.
Non era perché aveva sfiducia della giovane, ma piuttosto perché lei stessa qualche tempo prima aveva compiuto lo stesso gesto e con sua stessa sorpresa era stata costretta ad ammettere che per saper padroneggiare tali incantesimi bisognava procedere per gradi.
Le pagine ingiallite del libro di Cura erano ancora lì, ferme da qualche minuto perché la Tassorosso si era persa nei suoi pensieri, decise di non dare troppo peso a quella presenza perché era sicura che avrebbe presto imparato quella lezione.
I suoi specchi glaciali tornarono ad osservare diligentemente le parole che si riferivano alla Cura delle Creature Magiche e alla loro protezione, infatti all’interno del Ministero esisteva una sezione dedicata alle svariate creature che abitavano il loro mondo.
Il Ministero si occupava dell’Occultamento e di controllare se le creature rispettavano gli accordi che avevano preso, inoltre esistevano leggi particolari anche sul commercio di determinate uova di Animali Magici come ad esempio quelle dell’Occamy che erano classificate come Materiali Commerciabili di Classe B, erano quindi sottoposte a severi controlli dato il loro guscio fatto d’argento puro.
La mano destra di Ayumo si mosse su di una pergamena e come un aratro su di un campo bianco, la penna si mise a seminare qualche parola nera, la Tassorosso cercò di essere abbastanza schematica anche se sapeva che quel pregio non le apparteneva.
I suoi appunti erano solitamente molto corposi ed approfonditi, dettaglio che la portava in molti casi a consegnare compiti forse anche troppo sostanziosi.
Chiuse il tomo che aveva davanti, il quale approfondiva principalmente la nascita stessa della Magizoologia e le leggi legate alle Creature Magiche, e ne prese un altro tra le mani.
Questo - al contrario del precedente - trattava nello specifico gli Animali stessi che erano stati classificati nel tempo, il suo indice scorse velocemente l’indice e si soffermò su alcune parole in particolare, poi giunse a leggere la parola "Draghi"
Li aveva sempre considerati affascinanti, nelle leggende irlandesi erano descritti come essere maestosi e nello stesso tempo spietati, poi aveva avuto la fortuna di incontrarne vari esemplari dal vivo e in quella missione aveva compreso che non erano altro che creature come tante altre, semplicemente possedevano la forza di ribellarsi ai loro aguzzini e lei aveva potuto vivere in prima persona cosa significava trovarsi con le fauci di un drago a pochi centimetri dalla faccia.
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Alcya
view post Posted on 5/9/2017, 19:23





lily-collins-mortal-instruments-looking-upMegan poggiò il libro che aveva appena trovato tra gli scaffali sul tavolo, direttamente di fronte alla Tassorosso, le iridi che svelte scivolavano lungo le pagine degli appunti di quest'ultima, sicuramente di Cura delle Creature Magiche, presuppose dalle parole lette.
Aprì il nuovo zaino di cuoio cui si stava affezionando per la semplicità ed al contempo la bellezza del materiale e ne cavò fuori un quaderno dalla copertina grigia, una fattispecie di diario segreto, sul quale aveva riportato qualche rapida nozione di magia oscura appresa rapidamente dal defunto padre ed una piuma.
Aprì l'oscuro tomo trovato nella biblioteca, decisa ad accrescere le proprie conoscenze nel campo degli incanti proibiti, ma non andò come previsto.
Il testo era complesso, addirittura indecifrabile, era palese che gli incanti richiedessero una conoscenza superiore rispetto a quella di Alcya, eppure la serpina non si perse d'animo, posò rapidamente il libro sullo scaffale e ne prese un altro, poi un altro ed un altro ancora, ma andava sempre peggio: ogni libro era più incomprensibile del precedente e la conoscenza tanto agognata da Megan le sembrava sempre più lontana.
La frustrazione prese il sopravvento:iniziò a tracciare cerchi con l'inchiostro sul suo quadernino, facendo tanta pressione che alcuni fogli si bucarono, solamente a quel punto allungò lo sguardo curioso ai fogli che la Tassorosso dinanzi a lei leggeva:la parola draghi le saltò agli occhi.
Li avevi visti alcune volte in tomi illustrati che aveva a casa, ed una volta un vecchio amico di suo padre le mostrò un uovo che avrebbe successivamente venduto illegalmente ma un drago in carne ed ossa non le si era mai parato dinanzi in tutta la sua maestosità. Le tornò stranamente alla mente un episodio: suo padre che imponeva la maledizione Imperius ad un vicino scorbutico:lo costrinse a lasciare il paese.
Allora Megan aveva trovato quella la maledizione peggiore, più crudele anche dell'anatema che uccide, poiché ti toglie la volontà.
Una domanda iniziò a farsi largo nella mente della serpina e prima che potesse realizzare l'aveva già posta alla Tassorosso.
Si può imporre la maledizione Imperius ad un drago?
Non aveva idea di quale potesse essere la reazione della ragazza dinanzi a lei:era rimasta silente quando aveva preso un libro proibito ma lo sarebbe rimasta anche ora che la serpina le aveva posto una domanda riguardante un argomento che un'innocente primina neanche dovrebbe conoscere?separatore

 
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view post Posted on 5/9/2017, 21:33
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Ayumo Vanille
Il proprio udito si concentrò sui movimenti della Serpeverde, i suoi passi erano leggeri altrettanto non furono i modi con cui poggiò il tomo che aveva prelevato dalla scaffalatura, sospirò pesantemente per far comprendere alla giovane che il suo comportamento era andato a urtarla.
Lei non disprezzava passare alcuni momenti in solitudine, in quei pochi attimi si prendeva il tempo per schiarirsi le idee ed elaborare i propri piani, ma nonostante questo non le dispiaceva nemmeno perdersi in quattro chiacchiere con i propri concasati, ma un comportamento che non tollerava nelle altre persone era la mancanza di rispetto.
La giovane compagna non aveva probabilmente riflettuto sulla motivazione per cui aveva trovato la Tassorosso seduta in uno dei tavoli più isolati e con il suo comportamento aveva interrotto i suoi studi.
Certo involontariamente, ma l’aveva fatto.
Il malumore però passo velocemente, fu la visione che le si presentava di fronte a farla sorridere e a farle comprendere che il Fato infondo aveva fatto il proprio corso.
Fu esilarante vedere il cervello della Serpeverde arrovellarsi sopra a parole che non comprendeva e quella situazione andò continuamente in peggiorando, infatti sembrava che la giovane stesse continuando a cadere dalla padella alla brace.
Ad un certo punto però si stufò anche di quel gioco, il non comprendere dove stava errando andò quasi ad irritarla così si rimise a studiare sopra i propri libri, analizzando le diverse specie di Draghi.
Si ricordava benissimo il Petardo Cinese che aveva cercato di ammazzare sia lei che la sua compagna di casata Amber, seppur in quell’attimo le era sembrato un temibile avversario negli occhi di quella creatura - una volta a terra - aveva potuto leggere il dolore più puro di essersi fatto male e aveva compreso la sua ribellione, il suo non voler essere rinchiuso.
Dalla propria esperienza aveva compreso che i draghi erano estremamente resistenti agli incantesimi, possedevano pochi punti deboli ed era abbastanza sicura che la maledizione “Imperio” non avrebbe sortito alcune effetto come controllo mentale.

« Dovresti prima di tutto imparare un po’ di rispetto, dato che non sembra che tu ne sia dotata.
Per quanto riguarda la tua domanda, i draghi hanno una grande resistenza agli incantesimi, ma ciononostante tali argomenti non dovrebbero riguardarti. »


La voce della Tassorosso parve glaciale, l’aveva degnata di una risposta secca e niente di più.
I suoi occhi non si erano neppure alzati dal manuale che teneva davanti, a sottolineare la poca importanza che ricopriva quella giovane all’interno di quella discussione.
Era sicura che sarebbe scoppiata, lei aveva osato ignorarla e sicuramente - così pensava Ayumo - ne avrebbe dovuto pagare le conseguenze, anche se il tentativo della giovane serpe si sarebbe risolto con una sconfitta.
Almeno non era caduta nelle solite banalità e questo era un punto a favore che la rendeva leggermente più interessante, così come la sua strana citazione ad una delle Maledizioni senza Perdono, erano conosciute di fama principalmente e quindi aveva trovato inusuale che una giovane ne parlasse così alla leggera, anche perché solitamente si temeva anche solo di pronunciarle.
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Alcya
view post Posted on 5/9/2017, 21:59





lily-collins-mortal-instruments-looking-upSe la risposta della Tassorosso, così indifferente ed apparentemente aggressiva, l'aveva lasciata di stucco, Alcya non lo diede a vedere.
Il volto mantenne un aspetto pacato e rilassato, la bocca si aprì in un sorriso sottile.
Tanto presa dalla sua frustrazione aveva perso la coscienza dello spazio e disturbato il tranquillo studio dell'interlocutrice che, evidentemente, non l'aveva presa in simpatia.
Scusarsi o meno?
Essere gentile non era abitudine della serpina, tanto meno era esserlo con una Tassorosso casualmente incontrata in biblioteca, eppure c'era qualcosa nella ragazza che le sedeva dinanzi, il comportamento altero ed indifferente, l'apparente dedizione allo studio, che fecero bloccare Megan prima di classificarla come un'adepta qualunque di Tosca Tassorosso che però l'aveva ignorata, puntoche aveva particolarmente indispettito la ragazzina dalla chioma color mogano.
Chiedo venia, ero in preda alla frustrazione. Ma posso assicurarti che generalmente cerco di conservare degli atteggiamenti più composti.
Fondamentalmente Alcya era stata sincera il più possibile:quando non si lasciava trascinare dalle emozioni appariva composta, di ghiaccio.
Perché quella ragazza le dava l'impressione di essere così interessante? La serpina sperava di non sbagliarsi.
Soltanto in quel momento ripensò alla frase della Tassorosso:quell'argomento non doveva interessare una primina. Megan approvava im pieno:nessun neo-studente avrebbe dovuto approcciarsi agli incanti oscuri partendo da basi nulle, vuote, come probabilmente la Tassorosso supponeva fossero quelle di Megan. Non poteva avere idea di quante volte la serpina avesse visto praticare quell'incanto da suo padre né tanto meno, poteva pensare che il suo vero intento fosse imparare a praticare tali incanti.
Comunque, conosco quella maledizione perché l'ho vista praticare.
Rischio. Ecco quello che stava correndo mettendo la Tassorosso dinanzi a lei al corrente di quell'informazione. Eppure:cosa mai sarebbe potuto accadere?
Non era un'informazione nuova che Jordan Autumn fosse stato un grande mangiamorte, tanto meno lo era il fatto che la serpina fosse sua fiera discendente.
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view post Posted on 6/9/2017, 18:11
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Ayumo Vanille
Al contrario di quello che aveva pensato la giovane di fronte a lei non aveva ceduto facilmente, anzi aveva fatto finta di nulla di fronte al suo comportamento disinteressato.
Non mosse gli occhi, continuava a mantenerli fermi sopra al libro che stava analizzando precedentemente e fu solamente di fronte alle scuse della Serpeverde che decise di interessarsi a quella ragazza che aveva invaso i suoi spazi.
Non aveva idea di chi era quella ragazza e nella realtà poco le interessava, era stata maleducata nei suoi confronti e il Fato aveva pensato a rimetterla al suo posto senza che lei dovesse intervenire, non aveva dovuto esprimere il suo malcontento perché si era goduta la scena di esasperazione che le si era palesata di fronte.
Ayumo chiuse con un leggero tonfo il libro che teneva di fronte, lo ripose a lato ed infine sistemò i propri appunti prima di alzare lo sguardo sulla figura che sedeva di fronte a lei.
I suoi occhi si misere a scrutare i dettagli che venivano sapientemente riorganizzati e memorizzati dalla propria mente, la giovane era poco più grande della media dei ragazzi che frequentavano il Primo Anno, sulla casacca svettava il simbolo della fiera casata di Salazar Serpeverde.
Si soffermò anche sul quaderno distrutto dalla frustrazione stessa della ragazza, per lei era inaccettabile trattare in tal modo un proprio oggetto, ma non era suo e quindi non disse nulla.

« Hai invaso i miei spazi ben prima del tuo fallimentare tentativo di studio.
Solitamente si chiede il permesso di sedersi al tavolo dove qualcuno sta studiando, soprattutto se questa persona è in uno degli angoli più isolati della Biblioteca stessa..
Ma tralascerò questo dettaglio per ora. »


Guardò l'ultimo libro che era stato sfilato dalla scaffalatura, come aveva potuto notare di sfuggita sui precedenti, anche questo doveva essere rimasto all'interno di quella Biblioteca senza essere aperto per lungo tempo e dato quanto era logoro era con tutta probabilità un testo estremamente vecchio.
Ayumo non aveva fatto parola dell'incanto Imperio, ma probabilmente la giovane era estremamene concentrata su quel punto dato che continuava ad insistere.
Non seppe cosa pensare della frase che uscì dalle labbra rosee della primina, non sapeva se mettersi a ridere o cos'altro fare, quella frase era totalmente fuori luogo e certamente la Tassorosso stessa trovava inammissibile che qualcuno andasse in giro a pavoneggiarsi di aver visto una Maledizione senza Perdono, anche perché se la persona che l'utilizzava non era in possesso di qualche documento speciale – emesso dallo stesso Ministero – sarebbe innegabilmente finita ad Azkaban.
Un sorriso divertito le si stampò in faccia, certo il Ministero non era uno degli organi meglio organizzati del mondo, ma le sembrava piuttosto irreale che qualcuno compiesse tali incantesimi alla luce del sole senza finire in qualche guaio.

« Non so che dirti, anzi mi viene solo da ridere.
Per tua informazione non è una cosa di cui vantarsi, le maledizioni senza perdono lacerano l'anima di chi le usa e proprio per questo motivo sono considerate tali.
Non si torna indietro e se tu hai dovuto assistere nella tua giovane età a tale scempio, non so cosa dirti.
Semplicemente non dovresti vantartene, non con così tanta leggerezza. »


Lei adorava l'oscurità e proprio per quel motivo aveva scorto in essa il potere, ma non si era mai vantata ai quattro venti delle azioni di suo fratello seppur col tempo aveva imparato ad ammirarlo.
Inoltre Richard non si era mai permesso di renderla partecipe, anzi lei stessa aveva deciso di entrare a far parte dei servitori del Signore Oscuro e lui aveva tentato di fermarla.
Lei aveva visto l'atrocità della Maledizione Cruciatus e seppur ne bramava il potere per ritorcerla contro alla strega che aveva ucciso suo fratello, sul momento ne era rimasta inorridita dalla brutalità.
Non conosceva quella giovane, ma non ne comprendeva gli atteggiamenti.

« Potrei sapere il tuo nome? »

Era interessata a comprendere chi aveva davanti e per prima cosa doveva dare un nome a quella figura femminile.
Studentessa Tassorroso - 17 Anni
 
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