| Prefetto Serpeverde - III Anno Some people are naturally good, you know, and others are not. I'm one of the others. - Soddisfatto? - Pronunciò quella domanda in modo distaccato, freddo, come se volesse liberarsi presto di quel ragazzo. Ma lo voleva veramente? Odiava portare a spasso quegli odiosi ragazzini del primo anno, eppure Elijah non sembrava affatto odioso. Non aveva mai conosciuto un undicenne così determinato e sicuro di sé, non aveva paura di lei, non aveva paura di esagerare, né tanto meno di avvicinarsi ad un posto cupo come la Stamberga Strillante. Sophie non aveva mai creduto alla storia dei fantasmi, ed in effetti ci era stata talmente tante volte che la sua teoria si dimostrò più che fondata. Era un posto tetro, sì, ma non infestato, di questo ne era convinta. Elijah era il primo ragazzino che incontrava che si dimostrò essere così simile a lei: era abituata a sentirsi dire quanto fosse acida, antipatica, ma nessuno aveva mai provato a capire cosa ci fosse veramente dentro di lei. Nessuno aveva mai provato a dirle quanto fosse bella, nonostante, molto probabilmente, lo potessero pensare. Solo una persona, fino a quel momento, dimostrò di aver apprezzato veramente quella ragazza: Cedric. Era stato lui ad essersi avvicinato a lei, era stato lui a cercarla una seconda volta. Nessun altro. Alcuni ragazzini si limitavano ad ignorarla e temerla, altri uomini semplicemente avevano intenzione semplicemente di divertirsi con lei. Probabilmente, tutto questo lo aveva provato anche Elijah, anche se la differenza d'età faceva sì che Sophie avesse più esperienza di lui. Più delusioni, più che altro. - Oh, Si! Posto perfetto, atmosfera perfetta, compagnia perfetta. - "Compagnia perfetta". Poteva essere lui la seconda persona capace di apprezzare la sua presenza? Lo diceva solo per il quieto vivere di quella giornata, considerando che doveva necessariamente trascorrerla con lei senza possibilità di scelta, o lo pensava veramente? In quest'ultimo caso, aveva pronunciato quelle parole senza pensarci molto su, ed in quel momento non poteva far altro che basarsi sul suo aspetto fisico. Era convinta che, una volta che l'avesse conosciuta meglio, sarebbe scappato a gambe levate. Ad ogni modo, sorrise a quell'affermazione, e, con i suoi occhi, seguì i suoi movimenti nel posizionarsi di fronte a lei, su un piccolo ammasso di tufo. Si fece avvolgere dal mantello profumato del giovane, accompagnandone i movimenti con le sue mani chiare. Ricambiò il suo sguardo fermo e deciso: non credeva fosse necessario quel suo gesto, lei avrebbe tranquillamente potuto limitarsi ad agitare la bacchetta sulla sua testa per divenire impermeabile all'acqua, e l'avrebbe fatto di lì a breve, se solo lui avesse tenuto il suo indumento. Un momento di difficoltà ed imbarazzo la avvolse, ma sparì via subito dopo. Non era abituata ai gesti gentili, ma doveva cominciare a farlo. Era cresciuta, era diventata una bella donna, ma lei ancora non lo accettava. La sua autostima non era mai stata delle migliori, e dubitava che col tempo sarebbe arrivata. Ringraziò il compagno con un gesto del capo, non sicura che lo avrebbe colto, poi si voltò nuovamente verso la Stambera Strillante. Ed in quel momento capì che no, non voleva liberarsi di lui. La pioggia cominciava a scendere più velocemente, ed i suoi capelli dorati cominciarono a bagnarsi. Accolse dunque la sua richiesta e cominciò a camminare in quella direzione, invitandolo a seguirla. Giunti di fronte all'ingresso della catapecchia, Sophie afferrò con la mano destra la bacchetta dall'interno della sua giacca, e con un gesto veloce la punta del pezzo di legno si illuminò di una luce fioca. - Vado avanti io. Devo assicurarmi che non ci sia nessuno. - Le probabilità della presenza di altre persone erano piuttosto scarse, considerando il maltempo, ma non si sapeva mai. A passo lento, avanzò verso l'interno dell'edificio, e con occhio attento si guardò intorno, girando il corpo prima verso destra, poi verso sinistra, e poi di fronte a sé. Era vuoto. Si voltò in direzione del ragazzino e le use iridi, che con il tempo grigio diventavano più argentate che azzurre, puntarono il suo giovane viso. Le sue ciocche bionde erano umide, esattamente come il viso, che, a causa della luce che emanava la sua bacchetta, sembrava più che altro bagnato. - Vieni. -Ambition is the immoderate desire for power.
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