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| In effetti Aiden non aveva torto, gli aveva dato diversi spunti di riflessione, ad alcune cose aveva già pensato, eppure sul destino e sul futuro amava fantasticare come non mai, chissà cosa il futuro avrebbe riservato al Sardo, se veramente in futuro sarebbe riuscito a cambiare idea pur di realizzare il suo sogno. Il suo sogno...diventare Auror, ora che si era sistemato suonava quasi stupido, tra Otto e la Polizia non desiderava molto altro nella vita, di recente aveva anche pensato a quanto l'idea di trovare una persona lo allettasse, ma quella era una cosa che non era cambiata in questa rivelazione, era aperto a tutto, ma sicuramente non era un disperato in cerca di qualcosa che potesse riempire il suo cuore, era già perfetto così. Le "paranoie" di Maurizio furono confermate da Aiden, lo invitò a continuare quel discorso fuori dalle verdeggianti mura del Ministero, così decise che non avrebbe insistito ancora, se un Auror era così guardingo con i suoi colleghi sicuramente qualcosa non andava, così si limitò ad un: -Ok.- Quando aprì la scatoletta di latta con all'interno le sigarette rollate era come se avesse aperto il Sacro Graal, non esisteva pausa senza sigaretta, odiava quel suo vizio, eppure ne era schiavo, decisamente un rapporto unidirezionale visto che loro non portavano nulla di positivo nel "rapporto". Si limitò a prenderne solo una per il post-Kebab, era sicuramente un accoppiata vincente! Rivedere la luce era splendido. Sicuramente il designer del Ministero aveva fatto un lavoro pessimo e l'Italiano si chiedeva come mai non avessero ancora optato per un cambio di look, in Italia gli arredi erano squallidi, ma era meglio il classico bianco che non quell'orribile colore scuro. La rirpesa del discorso non si fece attendere ma alla domanda Maurizio rispose dopo qulche passo, era incerto su quanto a fondo essere sincero. Non sapeva se limitarsi a pensieri generali sulle sue setitmane di lavoro al Ministero, oppure entrare nel dettaglio facendo riferimento a quelle poche persone che aveva conosciuto, ma essendo solo sue supposizioni si limitò a dire una mezza verità, non avrebbe sicuramente fatto nomi in base alle sue, oramai perenni, paranoie. -Ad essere sincero credo proprio di sì, non so cosa ci sia nel dettaglio ma con te voglio essere sincero, le facce che vedo al Ministero non mi piacciono...Vedo così tante somiglianze con l'Italia, stessi volti che sembrano essere le persone più gentili del mondo, ma alla fine si scopre che di onesto c'e ben poco. Non ti so dire nulla di certo, solo supposizioni, ma immagino ci siano "talpe", è così che le chiamiamo in Italia, magari anche ai piani alti.- Ovviamente si tenne per se le tesi che aveva fatto sul Guercio, eppure era tutto troppo strano, sembravano lavorare all'interno di un castello di sabbia, le cose per ora andavano bene, ma sembrava tutto un grosso cartonato pronto cadere alla prima spinta...paese che vai.
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