| Quando la Morte ti Sussurra… ti Chiama… Cosa ti dà la forza di Reagire... di Non Rispondere?
Mìreen Kathleen Niamh FiachranMìreen ringraziò per la gentile offerta, ma non volle approfittare della gentilezza di Lia, così con un sorriso le fece No con la testa:<< Grazie sei gentilissima, ma non ce n'è bisogno. Se poi mi sentirò congelare, mi prenderò qualcosa di caldo, ma per adesso sto bene anche perchè qui dentro c'è un bel caldino quindi per adesso sto bene, ne pagherò le conseguenze quando uscirò da qui! >>Il fatto che la ragazza avesse capito cosa intendesse con "persona che non poteva più vedere" la rassicurò, almeno non doveva essere lei a specificare, ma quando allungò la mano in un muto invito a stringergliela, non seppe come comportarsi... era felice di aver fatto una nuova amicizia, ma quello le sembrò un gesto un po' "azzardato" per due persone appena conosciute... guardò quella delicata mano vicino alla sua e una strana sensazione si diffuse dentro di lei... Un piccolo gesto di affetto, una mano allungata verso di lei, la promessa di un contatto umano diverso dalla sua famiglia, una piccola fonte di calore in quel suo mondo freddo... Da quanto tempo nessuno le mostrava tanta gentilezza di una mano che, senza secondi fine, stringe la sua? Al suo villaggio aveva amici, ma nessuno si era spinto troppo oltre la semplice amicizia per le voci che giravano sulla sua famiglia e sulle sue origini, avevano paura che lei non fosse "umana", credevano che la sua famiglia nascondesse un segreto e nessuno voleva rischiare di finire in mezzo a leggende ancora avvolte nel mistero e nell'ignoto. Stringere quella mano significava corre il rischio di aprire una porticina nel suo cuore, la possibilità che un affetto diverso dalla sua famiglia potesse entrare nella sua vita, ma era una buona cosa o un rischio? Era un'occasione o avrebbe creato una crepa nel suo cuore, una falla nella sua "armatura" che poi in futuro sarebbe stata costretta a richiudere rimanendo con solo delusione e rammarico com'era successo in passato? Ma alla fine cos'aveva da perdere nel provare a fidarsi di nuovo? Suo padre le diceva sempre che non aveva senso affermare se una scelta era sbagliata o giusta, se prima non aveva rischiato... bisognava correrli certi rischi se voleva crescere e migliorare la propria situazione, se poi non succedeva niente o finiva male, almeno ci aveva provato ed era tutta esperienza da cui imparare.
La vita era fatta di rischi, stava a noi scegliere quali eravamo disposti ad affrontare e quello era un rischio che voleva correre. Lentamente, un po' titubante e intimorita allungo anche lei la mano verso quella della ragazza, il calore che sentì le pizzicò le dita, ma era una sensazione piacevole che accolse di buon grado. Abbassò lo sguardo guardando il proprio muffin e con voce bassa disse alla ragazza seduta davanti a lei:<< Grazie per questo gesto e per le tue parole di conforto... neanche ci conosciamo eppure mi hai mostrato una gentilezza che da tempo non ricevevo, tranne che dalla mia famiglia. >>La osservò alzarsi la manica e guardarsi il braccio su cui con la coda dell'occhio vide qualcosa di argentato che poi lei stessa le disse di essere un tatuaggio, non si aspettava un ringraziamento da parte sua, quella torta significava qualcosa per entrambe le ragazze sedute a quel tavolo, forse...[Che possa chiedere del suo tatuaggio o sembrerei invasiva? Non vorrei infastidirla con la mia curiosità, ma vorrei sapere qualcosa di più, infondo si è mostrata così dolce... se ho modo anch'io di consolarla ne sarei più che felice...]<< Non vorrei essere maleducata, ma... potrei vedere anch'io il tatuaggio di cui parli? Solo se te la senti, infondo anch'io ho tatuaggi... cicatrici nascoste... che non mostrerei se non me la sentissi, e se la tua era da 8 anni che non la guardavi, deve avere un significato molto importante... >> L'aveva osservata tagliare in bocconcino di torta verso di lei come per incoraggiarla... Era giunto il momento. La torta che non sentiva da prima della morte del padre era davanti a lei. Con mano quasi tremante, allungò la sua forchetta e inforcò quel piccolo pezzo... piccolo, ma pieno di significato. Le bombe sono armi babbane piccole, ma una volta innescate sono in grado di uccidere persone, ecco quel pezzo di torta era per lei una bomba, perchè appena l'avrebbe messo in bocca un'esplosione di sapori e ricordi l'avrebbero invasa. Era veramente pronta? Ne aveva il coraggio? Lentamente lo avvicinò alla bocca, l'odore di cioccolato era sempre più forte e chiudendo gli occhi, se lo mise in bocca e iniziò a gustarselo.
Come previsto la sua mente tornò a quell'ultima volta... anni prima... una vita fa'...CITAZIONE << Mìreen, so che ti piace, ma non mangiartela tutta! Hai la tua alle fragole e panna da mangiare, poi dici che sei piena e mi tocca finirla a me. >>
<< Come che ti dispiaccia, vero Ryan? Fosse per te, ti mangeresti l'intero negozio commessa compresa. Oh Lyam, ti sei tutto sporcato con lo zucchero a velo! Te lo avevo detto di non soffiarci sopra! >>
<< Avrà voglia della neve, questo Natale quando andiamo dalla nonna gli insegnerò a pattinare sul ghiaccio, così la nostra ragazza non sarà più l'unica a cadere come un sacco di patate. >>
<< Ahahahah sacco di patateee! Ti ha dato del sacco di patate! >>
<< Ah ah... simpatico daidí! Ti farò vedere come sono diventata brava, mentre eri in missione mi sono allenata con la mamma l'anno scorso! >>
<< Oh Sì caro mio, ora le donne in famiglia a saper pattinare battono i maschi 2-1 e ne passeranno di anni prima che nostro figlio sappia pattinare bene come noi, quindi almeno per un po' resteremo in vantaggio! >>
<< Lo vedremo! Se riesco a far imparare a Lyam a pattinare sul ghiaccio, o almeno a stare sui pattini, essendo piccolo vale doppio e saremo 2-3 per i maschetti vero Lyam! le battiamo queste donnette?! >>
<< Sììììì donnetteeee!!! >><< Ahahahahahah >> Una risata generale esplose, ma era solo nella sua testa, una risata sincera e genuina, di una famiglia che progetta le proprie vacanze di Natale, una pattinata sul ghiaccio, mentre mangia un dolce tutti insieme spensierati. Non sanno cosa di lì a pochi mesi succederà. Non sanno che quelle vacanze non le faranno mai, suo fratello non imparò a pattinare quell'inverno, come neanche in quelli successivi. Lei non toccò più un pattino come pure la madre.
Una Mìreen molto più giovane rideva davanti a lei, nella sua testa... mentre quella adulta del presente non potè trattenere le amare lacrime che subdole avevano aspettato il momento giusto per scendere. Il fastidioso rumore di una sedia strascinata sul pavimento qualche tavolo dietro di lei la fece riportare al presente e il viso di Lia si fece strada tra le nebbie del passato, ricordandole che non era da sola e non era buona educazione estraniarsi dal mondo quando si era in compagnia di qualcuno. Sbattè più volte le palpebre nel tentativo di asciugare la patina di lacrime che le offuscava la vista, appoggiò la forchetta sul piattino e con la manica si asciugò il viso come una bambina che non vuole farsi scoprire a piangere in pubblico. Prese un profondo e lungo respiro, cercò di ricacciare le immagini e i suoni dei proprio ricordi in un angolo buio della mente e controllando la voce disse:<< Buona. Come me la ricordavo. Forse anche di più, dopo tutto questo tempo che non la assaggiavo... Grazie per avermi dato l'occasione di risentirla... come immaginavo, senza qualcuno con cui dividerla, non ce l'avrei fatta a risentirla... >> § PS: 163 § PC: 110 § PM: 110 ஜ EXP: 23.5 Scheme role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
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