| Infine c'erano. Era arrivato, era lì. Diventava ineludibile trovare una soluzione, di compromesso, tra quanto era necessario dire per convincerlo, e quanto tacere per non farlo scappare. Una soluzione di comodo, in pratica, ma che di comodo fosse solo per lui. In fondo, un giovane Auror di cosa doveva preoccuparsi? Il Castello non sarebbe mai stato il più pericoloso dei luoghi, nonostante tutto e tutti c'era ancora un'atavica buona reputazione che lo infestava, respingendo parte dei problemi, stroncandoli sul nascere. Certo, se così non fosse stato sarebbe stato armageddom nucleare, ma era pur vero che concentrare in un unico luogo decine e decine di Maghi ancora in erba, lì per imparare tra un errore e uno sbaglio, non poteva che avere quell'esito. Si contribuiva in maniera sostanziale alla mitigazione del rischio? Forse non del tutto, c'erano ancora margini, margini che potevano essere sfruttati solo in presenza di condizioni quadro favorevoli. In tutto quello che c'azzeccava il nuovo Auror? Non erano già più che a sufficienza così? Se la soluzione doveva essere importare un plotone di Auror da Londra e dal Ministero, evidentemente era meglio lasciar perdere e chiudere i battenti. Il Castello aveva difeso per secoli la propria indipendenza al pari del Leone d'Inghilterra, sarebbe stato del tutto impercorribile un sentiero che l'avesse condotto alla resa. Era una di quelle soluzioni opposte al win/win, tutti ci avrebbero perso, per quanto ancora non lo sapessero. Era tutta lì la questione? C'era dell'altro? Comunque sì, sembrava un buon momento per ordinare. Quanto sarebbe sembrato scortese tirar fuori la sua teiera, e bersi il The di sempre? Il prezzo da pagare per essere uscito dalla cerchia del Castello? Tutto aveva un prezzo, ma era arrivato preparato. Sorrise al giovane, Rum non era proprio il caso alle 5. Cosa sarebbe successo quella sera? Non si poteva mai sapere dove sarebbe finito, dove l'avrebbe condotto l'analisi di quello che era certo sarebbe stato un nuovo caso umano. Era in procinto di scavarsi la fossa?
Ah! Una scelta interessante, credo che manterrò anch'io il rosso. Dunque, vorremmo un bicchiere di Rum di ribes rosso, e un calice di vino rosso francese, cos'avete? Un vino poco mosso, e stagionato mi raccomando.
Qualcuno avrebbe colto lo spunto? Non si poteva certo affermare fosse un sussurro. Tutt'altro, avevano attirato l'attenzione con discrezione di qualcuno, e ora avanzavano le legittime richieste. Non era la rivendicazione al Trono d'Inghilterra, non era una Magna Charta rifirmata contro i soprusi questa volta di un Ministero perso in una crisi d'identità profonda e radicale. Qualcuno si sarebbe fatto avanti, era solo questione di tempo. E di tempo del resto ne avevano per certi versi molto, per altri meno. Qual era la soluzione? Gettarsi a capofitto nella questione, tra capo e collo, saltando premesse, e avvicinamenti graduali? Un approccio più rischioso, ma con il vantaggio di essere veloce. Oltre al fatto non secondario di poter omettere più facilmente tutta una serie di dettagli scomodi. Quanto scomodi? Scomodi come il fatto che in fondo non nutrisse alcuna fiducia nell'operato del Ministero, un suo stesso giudice? Avrebbe dovuto far mistero anche di quello? Quanto sarebbe stato giusto, e quanto comodo? Evitarsi la questione, esprimere la sua solidarietà, che se rapportata ai rinnovati complimenti non avrebbero stonato eccessivamente. Eppure...
La ringrazio, temo che come tutti i titoli sia solo l'ufficializzazione di una serie di nuove noie, e incombenze. Ma come spesso accade, veniamo chiamati, e non sempre possiamo non rispondere. Ma ha ragione, temo anch'io che la comunità magica nel suo complesso non abbia questa gran considerazione delle sue istituzioni. Un problema di comunicazione? Forse, di fatto prevale l'idea che il Ministero sia un attore passivo degli eventi, impossibilitato a rispondervi. Il che per un'istituzione politica è la peggiore delle realtà, se il Ministero non controlla il territorio, e i suoi cittadini non si fidano di quanto affermi, che razza di stato è?
Che la pensasse così anche lui quanto era evidente? Una quieta neutralità poteva essere maggiormente utile allo scopo? Quanto poteva risultare garbato far notare a chiunque che il rispettivo lavoro fosse perfettamente inutile, per via di una pur seria serie di giustificativi, e argomentazioni. Era quella la verità? Il secolo era cambiato, la Storia era andata avanti, il Passato era rimasto Passato, e il Ministero? Languiva, in un mondo cristallizzato, ormai appartenente a un'altra epoca. No, in fondo non sarebbe stato troppo elegante, per quanto non ne avesse mai fatto mistero con nessuno. E poi... Sì, perchè erano lì. Quanto poteva essere una domanda? E quanto avrebbe potuto scegliere di girarci intorno? Naturalmente la cosa più evidente era ipotizzare che volesse assumerlo. Quanto sarebbe stato praticabile? Quanto auspicabile? Anche senza incentivarne il flusso, la fiumana di Auror pronti a varcare i cancelli, e che già l'avevano fatto, era più che notevole, considerando i numeri di riferimento preponderante e quasi inarrestabile. Avrebbe dovuto lui contribuire a quel disastro? Come ci si poteva lagnare dell'inattività di una persona, e poi sottrarle indebitamente continuamente forze? Praticabile, certo, ma terribilmente disonesto. E non aveva alcun dato per procedere in tale direzione. Non ne sapeva nulla, le informazioni che aveva raccolto non riguardavano quello, e non lo vedeva nemmeno nel ruolo. Professor Weiss? Suonava bene? No, c'era dell'altro fortunatamente. Tornò ad osservarlo, pronto. Boots on the ground? Offensiva di terra? Copertura aerea?
Assolutamente, mi vede pienamente concorde. In questo momento credo che il Ministero non dovrebbe privarsi dei suoi Auror, ma le cronache sembrano suggerirci ancora una volta il contrario. Curioso, non trova? Negli ultimi mesi ho visto più Auror pronti a 'saltare la staccionata' di quanti non ne abbia visti nell'ultimo decennio. Qualcosa vorrà anche dire questo, non ho mai creduto alle coincidenze. Ma ha comunque ragione, non è mia intenzione farle quel genere di proposta. Anche perchè, come forse saprà, non sono mai stato quel genere di Mago da accettare un rifiuto, per quanto, non mi fraintenda, non voglio condizionarla. Ha già sentito parlare delle attività Extra scolastiche di Hogwarts? Penso a una in particolare, La Scuola di Atene, la conosce?
Dritti alla meta, conquista la preda? E che tipo di preda, non scontata. L'avrebbe convinto? Era tranquillo.
Un vino rosso francese, e un rum di ribes rosso al tavolo 7? Sì, ci piace il rosso.
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