Il messaggio recapitato quella mattina non poteva dirsi di certo limpido nel suo contenuto; non una parola di più, non una spiegazione aggiuntiva, nulla avrebbe potuto chiarire il fastidioso mistero che si celava dietro quelle poche frasi vergate dalla classica elegante calligrafia del Caposcuola Grifondoro. Per il ruolo che rivestiva all'interno delle mura di Hogwarts, il senso della richiesta si sarebbe detto fattibile, senza alcun dubbio, tuttavia restava impellente la domanda circa l'effettiva validità che ne conseguiva. Per quale motivo la ronda notturna del Prefetto Rigos era stata rimandata? Per quale ragione non era stata avvisata con largo anticipo, ma soltanto poche ore prima? Dicembre era ormai quasi del tutto trascorso, mancava poco alla fine del periodo scolastico, all'inizio delle sperate vacanze natalizie e al rientro di molti studenti nelle rispettive case. Era forse un invito a salutarsi, un commiato d'arrivederci per il prossimo anno? Eppure, la festa che avrebbe visto partecipi gli abitanti del castello, come da tradizione, infrangeva quella possibilità, escludendole tra mille altre in modo piuttosto semplice. Era il quindici Dicembre, un anonimo venerdì della gelida stagione che di tanto in tanto continuava a sferzare bruscamente il Regno Unito al completo; senza risparmiare il villaggio di Hogsmeade, la neve aveva danzato tutta la notte e tutto il giorno, attecchendo con fertili radici sulle strade acciottolate del sobborgo, cristallizzandosi da un punto all'altro al pari di un manto candido, come panna montata. Quale buon vento spingeva Oliver Brior verso Madama Piediburro? Una cioccolata calda, una fetta di torta alla cannella, la sua preferita? Era forse giunto il momento per chiarire definitivamente con il suo Prefetto, ripristinando quell'affetto mai veramente sopito? Oppure qualcosa di più particolare, qualcosa di speciale, era in programma? Con un sibilo quasi infastidito, Oliver puntò lo sguardo alla sua destra, minacciando un povero Babbo Natale svolazzante con un'occhiataccia poco dignitosa. «Sciò, vai via!» Il locale rientrava tra i preferiti del Caposcuola, ma di certo non poteva vantarsi come luogo perfetto per accogliere una riunione Grifondoro. Anche Fred era stato contattato, l'altro Prefetto nonché migliore amico di Oliver? Per Nieve tutto restava un mistero; tempo di entrare nel pub, se avesse acconsentito alla richiesta del concasato, e forse sarebbe stata ripagata di una risposta tra molte. Circondata da volti familiari, qualcuno nascosto dietro una sedia, qualcuno dietro un armadio, qualcuno dietro una coppia di fidanzatini dall'espressione infastidita, parte della Casata Grifondoro attendeva paziente. Di lì a breve, avrebbero sperato di gridare all'unisono una sola parola. «Sorpresa!» avrebbero esclamato, insieme, non appena intravista la figura conosciuta di Nieve. E con un colpetto di bacchetta magica, stendardi dai colori fiammeggianti, dal rosso e dall'oro, avrebbero avvolto il Prefetto come un mantello fatto di sorpresa e di calore, un mantello che sanciva soltanto l'inizio di una cena piuttosto speciale.