| Quando la Morte ti Sussurra… ti Chiama… Cosa ti dà la forza di Reagire... di Non Rispondere?
Mìreen Kathleen Niamh Fiachran§ 25 Anni § Aspirante AUROR § Ex Grifondoro ஜ Scheda PG ஜ ColorHair & Outfit 1 - 2Si era illuminata quando le aveva detto che abitava in montagna, ridacchiò, doveva ammettere che la faccia da "boscaiolo macho" ce l'aveva, coincidenza aveva pure la camicia a scacchi.<< Oddio che bello, abiti in montagna?? Io invece abito in un appartamento a Londra messo a disposizione da... un ex-collega e amico di mio padre... Mi hanno voluta ospitare appena hanno saputo che venivo qui per cercare lavoro, e loro al momento neanche lo usano, così non ho potuto che accettare e ringraziare in tutti i modi possibili. >>Aveva tergiversato nel parlare del padre, non voleva rovinare quella bella giornata portando un evento così triste e doloroso nei loro discorsi.<< Però spero un giorno di mettere da parte abbastanza soldi per trasferirmi in una bella casa in mezzo alla natura! Amo stare in mezzo alla natura, è dove mi trovo più a mio agio... ed è difficile accontentarsi del parco davanti il mio condominio, quando in Irlanda sono abituata a spazi verdi e foreste sconfinate letteralmente a due passi da casa.>>Stava per chiedergli chi fosse Otto, quando si bloccò nel vederlo avvicinarsi tanto da sentire il suo respiro sulla propria pelle, appena le sfiorò il fianco, il suo cuore prese a battere impazzito e quando la mano scese più vicino alla schiena, un'ondata di calore le invase il petto al pensiero di cosa lui le volesse fare... Era pronta? Guardava fisso i suoi occhi, incatenata a quello sguardo così attento e concentrato su di lei... ...per poi staccarsi e prendere la burrobirra che lei stessa aveva imposto come penitenza per aver barato.[Stupida, stupida, stupida te... E stupido lui!]Il cuore le capitolò come avesse appena inciampato su un sasso, i suoi muscoli si rilassarono dalla tensione appena provata al pensiero che potesse veramente toccarla e baciarla, si accorse solo in quel momento di aver trattenuto il respiro, ma anche un sentimento simile a delusione si sorprese a provare... Sperava veramente che la baciasse? Sicuramente sarebbe stata una botta d'autostima dopo quello successo col giovane rosso babbano... i suoi occhi azzurri, completamente diversi da quelli di Maurizio, le comparvero di colpo nella mente. Il suo cuore appena rotolato, perse un altro battito, ma determinata cacciò via il pensiero con tutte le sue forze, non voleva pensare a lui, solo restare concentrata sul ragazzo che era in sua compagnia e che più di una volta le aveva scatenato un'attrazione decisamente fuori dal "normale consentito".Vide il bell'italiano diventare pensoso sulla domanda da porle, per poi uscirne con una che la fece sorridere con un leggero imbarazzo...<< Sì, ammetto di averne 1... O meglio, 2 anche se uno non è propriamente un tatuaggio... Scommetto che li vuoi vedere.>>Lo guardò divertita e provocante, totalmente certa che lui non aspettasse altro che vederle "altra pelle scoperta".[Cosa faccio? Fargli vedere il vero tatuaggio non è un problema... ma "l'altro"? Ok. Accontentiamolo. Al massimo scapperà...]<< Vieni con me.>>Lo prese per mano e lo trascinò oltre la porta, nel corridoio che portava ai bagni, abbandonando birre, maglione e giubbotto dov'erano, solo la borsa si portò dietro, per sicurezza. Continuando a guardarlo negli occhi, indietreggiò fino ad un angolo "libero" e non troppo illuminato, sempre trascinandoselo dietro, lasciò cadere a terra la borsetta e prese le sue mani nelle proprie, poi gliele alzò oltre la propria testa e le lasciò così, appoggiate al muro, in modo che il suo corpo muscoloso la nascondesse agli sguardi di chi entrava lì dentro per infilarsi nei bagni... Visti da fuori potevano sembrare una coppietta che si stava baciando. Si era appena messa in trappola da sola, la preda era corsa nella tana del predatore offrendo a lui l'occasione di godere della vista del suo corpo puro e inviolato. Si girò dandogli la schiena, lentamente si sfilò la maglia, restando solo col reggiseno. Scostò i capelli in modo che sulla schiena fosse ben visibile il tatuaggio di una grande fenice nera e verde, tra le spalle, che arrivava fino a metà schiena, perfettamente centrale.So che non centra niente a come è vestita adesso, manco l'intimo è simile, ma cavolo non ne ha tante con la schiena scoperta la mia PV e questa e una delle pochissime dove si può vedere abbastanza il tatuaggio... Attese un momento, poi fece un profondo respiro e raccogliendo coraggio che non pensava neanche di avere, si girò verso di lui, mostrando le forme dei seni, per sua fortuna il reggiseno era nero e completamente coprente, decorato sopra con pizzo sempre nero che conferiva un bordino elegante all'insieme benchè la sua semplicità. Ciò che apparve subito alla vista, oltre al suo decoltè, fu una collana con un simbolo celtico e incastonate delle pietre preziose che teneva nascosta sotto alla maglia nera, con attenzione la spostò per rivelare ciò che si nascondeva sotto: una cicatrice, di un colore più scuro rispetto al resto della pelle invece chiara, le deturpava il petto, anche nella penombra si poteva notare la perfetta somiglianza tra il medaglione della collana e la cicatrice.Temeva potesse rimanere inorridito, era il primo uomo a cui mostrava la sua cicatrice, dopo quello che poteva esser definito "il suo ex" quando era ancora a scuola, non sapeva se aveva ancora un bel petto o quel segno, ancora più indelebile del tatuaggio, perchè nato da un dolore ben più grande e profondo, l'avesse ormai sfregiata irreparabilmente. Trovò il coraggio di guardarlo di nuovo negli occhi, resi ancora più profondi dal buio, lentamente e incerta allungò una mano sul suo viso e con la voce ridotta ad un sussurro gli disse:<< Se mi fai vedere i tuoi e mi racconti la loro storia... io farò lo stesso coi miei.>>Aveva notato i suoi tatuaggi da sotto le maniche riavvolte delle braccia, ed era curiosa di conoscere cosa lo aveva spinto a farseli, a imprimerli sulla sua pelle. Era un pomeriggio freddo, aveva indossato un maglione, una maglia a maniche lunghe e pure un giubbotto per contrastare l'inverno arrivato già da un po'... Eppure lì, in quella "trappola" che lei stessa aveva creato, con solo quel reggiseno, non sentiva freddo, anzi un intenso calore sembrava avvolgerla, come che l'uomo appena conosciuto e che le aveva provocato tante emozioni tutte insieme, la stesse direttamente abbracciando. Il suo respiro si era fatto profondo e difficile, si sentiva chiusa, in prigione, eppure era una gabbia che le piaceva, non riusciva a respirare perchè l'uomo che aveva davanti stava guardando il suo corpo nudo, e ciò le faceva aumentare le palpitazioni tanto da sentire le guance arrossire, la sua mano scese percorrendo il suo collo, per poi fermarsi sulle sue larghe spalle, restando a contatto con quella pelle abbronzata e calda. § PS: 163 § PC: 110 § PM: 110 ஜ EXP: 23.5 Scheme role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
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