| Il ministeriale, ascoltata la deduzione del Prefetto Serpeverde, sorrise. Inconsciamente la mano destra del ventottenne andò a carezzare il freddo argento che componeva la testa del serpente del proprio bastone da passeggio, riposto precedentemente sulle proprie gambe. Lo sguardo di Vath non si staccò da quello di Mike e, al dire di lui, sollevò la mano destra puntando l'indice verso il proprio compagno di bevuta. «Précisément. Ufficio Cooperazione Magica Internazionale o, per gli interni, C.M.I.» L'uomo avrebbe smesso di accavallare le gambe, ritornando ad averle entrambe unite, il ragazzo aveva una visione abbastanza modesta del suo lavoro e Vath attese che finisse di parlare per poter esporre la propria opinione. «Guarda, la pensavo esattamente come te prima di entrare al ministero, tuttavia, una volta dentro al Ministero mi son reso conto che non c'è un incarico più o meno importante rispetto ad un altro. Considera il Ministero come un enorme orologio dove ogni dipartimento è un ingranaggio: ogni dipartimento è ugualmente importante e tutti lavorano per un unico obiettivo. Guardando la cosa sotto questo punto di vista, ed estendendo il tutto all'intera nazione, anche un semplice commesso ha un ruolo di importanza nella crescita della nostra nazione.» Uno sguardo rapido, verso il bancone, fu lanciato dal ministeriale per vedere l'avanzamento delle ordinazioni fatte poco prima e, rapido come era andato sul bancone, il suo sguardo acquamarina andò ad incontrare quello del Serpeverde. La domanda di lui lo riportò ai numerosi viaggi extrascolastico intrapresi dopo Hogwarts e una leggerissima risata fece da esordio alla risposta che gli sarebbe andato a dare. «Perdonami, la mia risata non era certo atta a prendersi gioco di te o della tua domanda. Ridevo perché è stata la mia convinzione fin da quando intrapresi la volontà di arrivare esattamente dove sono ora. Ad Hogwarts, durante le pause tra le lezioni, ero solito fantasticare su quanti e quali paesi avrei visto durante i miei incarichi. Esattamente per questo motivo, finita la scuola ho speso altrettanti anni in giro per l'Europa, in Russia e in Egitto. Sette anni, uno ogni stato che ho visitato, per imparare al meglio gli idiomi gli usi e i costumi di quelli che ero convinto diventassero i miei principali interlocutori una volta che avessi ottenuto il posto di lavoro.» Si sarebbe interrotto giusto qualche secondo, il tono di voce calmo e pacato si era leggermente arrochito, così si schiarì la voce e riprese con la consueta affabilità. «Mai mi son sbagliato come in quei giorni: all'inizio è stato un continuo leggere rapporti su rapporti, non che non fosse interessante, stavo andando ad apprendere i vari meccanismi interni del mio dipartimento. Quando finalmente son stato chiamato per un incarico mi son trovato con una vecchia conoscenza di Hogwarts, dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia a Soho per redigere un importante negoziato con la comunità cinese. Non posso dirti altro nello specifico per via del segreto nazionale ma, per rispondere alla tua domanda, no. Non mi è mai successo di dover lasciare il paese per questioni lavorative tuttavia potrebbe esser prematuro supporre che non ci sarà l'opportunità dato che son dentro il Ministero da poco meno di dieci mesi.» il giovane poi, alla sua successiva affermazione, si sporse più avanti cercando di cogliere quanti più elementi Vath potesse rivelargli. Lo stesso ministeriale, sollevandosi leggermente sulle proprie gambe avvicinò ancor di più la sedia al tavolo. «Non sono solito spettegolare della situazione al Ministero con altri, Mike. La situazione tuttavia, è emersa anche grazie al Profeta e a certe inadempienze da parte di alcuni organi del Ministero, quindi non vedo perché non parlarne. Non ti nego che la situazione alla Congrega dei Duellanti sia stata sottovalutata e che il malcontento dei nostri concittadini sia giusto, da quello che so solo il dipartimento Auror e il nostro ministro sono stati criticati, tanto da aver provocato una raccolta firme per chiederne le dimissioni. Il mio dipartimento, Mike, non ha di questi problemi ma a parer mio ogni membro del Ministero, in quanto tale, dovrebbe impegnarsi nel suo piccolo a risolvere la faccenda e ritornare a poter dare credibilità a quell'istituzione così fortemente criticata.» Un sorriso avrebbe fatto da contorno a quel suo ragionamento, una convinzione che lo aveva raggiunto in quei giorni. Anche Sybella, sua moglie, nonostante non dicesse mai nulla sulla politica non aveva esitato a firmare la petizione, preoccupata per la sicurezza di Sophie e Simon. Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”
“ La conoscenza è potere. ” | |
© Arklys ~ harrypotter.it Edited by Vath Remar - 4/6/2018, 17:19
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