Duellare mette fame

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view post Posted on 8/3/2018, 21:55
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LA MANGIAMORTE

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Raccolse il suo mantello e le proprie cose e afferrato il braccio di Sirius, la mente andò ad un luogo specifico: era un vicolo riservato ai soli maghi, un accesso che permetteva a chi non aveva voglia di camminare troppo a lungo tra i babbani e le turbolente strada di Londra, di raggiungere il ristorante orientale senza dare troppo nell’occhio. Focalizzando così senza problemi la destinazione, si concentrò successivamente a delimitare nella mente lo spazio dove sarebbero arrivati trovando la determinazione per raggiungere e occupare quello spazio d’asfalto, infine, il suo ultimo pensiero, venne dettato dal movimento, girando sul posto cercando di entrare nel nulla e riemergere poi dove aveva deciso. Se avessero raggiunto il posto senza problemi, avrebbe comunque tentato di mantenere l’avambraccio attorno a quello di Sirius, rendendolo in tutto e per tutto un vero accompagnatore mentre la mano destra, andava a darsi una sistemata ai capelli.
Il sole iniziava a tramontare oltre i grattacieli e la calura pomeridiana lasciava posto ad una piacevole frescura che gli investi nell’avanzare fuori dal vicolo. Davanti a loro la vitale Soho si apriva in tutto il suo splendore, era una strada gremita di giovani, di locali con luci al neon, di cartacce per strada e di urlati striduli che si levavano da gruppi di ragazzi che avanzano ridacchiando. Rowena liberò l’uomo dalla presa quando davanti a se si palesarono le scale per l’ingresso del ristorante, avanzando per prima e sollevando un lembo della sottana ancora umida premunendosi così di non inciampare.
Spinta la porta d’ingresso e messo piede nel locale si avvicinò al piccolo banco dove una graziosa ragazza con un lieve inchino del capo li accolse.

-Salve, due per il giapponese.-

disse la mangiamorte ciondolando le braccia lungo i fianchi. Quella annuí, afferro due menù e li condusse verso un tavolino un po’ defilato protetto da un separè e da un acquario con pesci tropicali.

-Chissà se ti danno da mangiare anche quelli quando si ordina sushi…-

disse sottovoce in direzione di Sirius camminando nel locale per raggiungere il loro tavolo, sollevando la mano sinistra per occultare il proprio dire.
Accomodò il mantello sullo schienale della propria sedia e una volta scostata, prese finalmente posto lasciandosi andare in un sospiro liberatorio
.
 
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view post Posted on 18/3/2018, 19:32
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Conclusasi la materializzazione congiunta non fu affatto difficile per i due maghi raggiungere il locale designato quale destinazione della parte restante della loro giornata. Il duello era stato lungo, duro sotto tutti i punti di vista e la fame che aveva loro lasciata non aveva fatto altro che aumentare dal momento in cui avevano lasciato la spiaggia abbandonata del Kent. Per Sirius poi, la vista del locale, ove era giunto tenendo il braccio di Rowena, costituì nientemeno che una sorta di miraggio non per niente dissimile da quelli che avevano i viandanti lungo gli aridi deserti del sahara occidentale.
<< Devo dire….niente male… >>
riuscì a dire prima di venire letteralmente trascinato nel locale. Fin a quel momento l’insegnante si era fatto letteralmente trascinare senza poter dire o fare nulla che andasse oltre i propositi della strega che lo aveva accompagnato. Era davvero insolito per lui, doveva ammetterlo, avere a che fare con tale specie di donna. Come un gentiluomo inglese era abituato a dettare lui i tempi così vedersi spodestato dai suoi ruoli di maschio in un certo qualche senso lo aveva turbato. Rowena era più di una semplice strega, più di tutte quelle donne che lui aveva incontrato nel corso della sua vita.
La vide richiedere il tavolo, prendere posto sulla sedia, il tutto con la sua solita anche se spinta naturalezza. Assecondando anche quei gesti l’insegnante si ritrovò presto seduto di fronte a lei. Quella giornata sembrava volerli destinare chissà a quale strana conclusione.
In cuor suo Sirius White non era nemmeno tanto sicuro di volerlo scoprire.
<< Spero proprio di no…sarebbe uno spreco togliere la vita a esemplari di una così rara bellezza. Ma bando alla ciance. Tu sai già cosa ordinare? Io non ho la più pallida idea di come funzioni nei locali come questi >>
 
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view post Posted on 24/3/2018, 22:24
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LA MANGIAMORTE

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Raccolse il menù con la destra, dando una scorsa veloce e da dietro il quale si lasciò andare ad un monosillabico

-Meh.-

quando lui fece cenno alla vita dei pesci. Rowena Abyss aveva un idea tutta sua sulla vita delle creature che popolavano il mondo, sia che queste fossero semplici animali o più complessi esseri umana e la risposta appena donata poteva essere interpretata da Sirius come meglio credeva. Chiuse il menù, per poggiarlo alla sua destra, portando il peso della sua figura in avanti e azzardandosi ad appoggiare i gomiti sul tavolo per poter così congiungere le mani e infine, appoggiare il mento sopra di esse.

-Abbiamo un novellino quindi…-

disse con una lieve nota di sarcasmo nella voce per poi aggiungere in modo ligio

-Guarda dipende da cosa ti piace, il pesce qui è molto fresco e viene per lo più servito crudo il che è una loro specialità, ma per oggi ho deciso di optare per una zuppa di Ramen, una brodaglia calda e buona che mi scrolli di dosso il freddo delle nostre intemperie!-

sorrise, tornando a rilassare la propria figura allo schienale ma lasciando gli avambracci ora stesi sul tavolo, le dita che giocherellavano con le trebbie della forchetta.

-Se vuoi farmi compagnia credo che non te ne pentirai…-

una pausa, allungando lo sguardo oltre Sirius, in direzione di quello spiraglio che dava sulla sala non molto affollata, osservando con noncuranza i movimenti di alcuni commensali e il trotterellare dei camerieri all’interno del locale.

-Ti piace il vino Sirius?-

fece riportando lo sguardo sull’interlocutore

-A parte il fatto che sei un insegnante di Hogwarts e un ottimo duellante non mi sembra di sapere altro sul tuo conto…-

borbottò infine.
 
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view post Posted on 1/4/2018, 23:22
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La risposta di Rowena si rivelò ambigua lasciando l’insegnante interdetto per la frazione di secondi che ne seguì. Il sarcasmo non gli era mai piaciuto ma rimase composto sperando di riuscire a capire cosa Rowena volesse dire. Sirius non era affatto abituato a cucine diverse da quella inglese. La cultura e la cucina orientale gli erano completamente estranee ma di sicuro aveva sentito parlare dell’abitudine a mangiare crudI. L’idea lo aveva in effetti solleticato in diverse occasioni ma non aveva mai avuto il coraggio di provare.
<< Credo di non essere in grado di dire davvero cosa mi piace. Ci sono così tante cose che non ho ancora provato. Certe volte si crede di amare delle cose alla follia e alla fine se ne rimase delusi, certe altre, semplicemente superando il pregiudizio, ci si accorge di amare ciò che al principio si era giurato di evitare no? >>
Era stato un pochino contorto ma sperava di essersi fatto capire.
<< In ogni modo e per questa occasione credo che mi lascerò guidare da te. Sei tu l’esperta dopotutto. Brodaglia calda sia. Amo le brodaglie! >>
disse ammiccando all’indirizzo della strega per poi andare a cercare la lista dei vini nei menù. Non conosceva il cibo giapponese ma un po’ di esperienza sui vini poteva vantare di possederla.
<< Certo che sì >>
e trovando uno chardonnay tra i vini preposti dalla casa lo avrebbe indicato alla strega nella speranza di non venir contraddetto nella scelta
<< che ne pensi di questo Chardonnay? >>
Rowena aveva deciso del cibo dunque che male poteva mai esserci se a scegliere da bere fosse Sirius?
<< Io invece non so davvero niente di Te. Non abbiamo ancora iniziato a conoscerci che già tu conosci due cose di me. Sono io quello in svantaggio. Chi è dunque Rowena Abyss?>>.

 
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view post Posted on 9/4/2018, 17:23
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LA MANGIAMORTE

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Quando Sirius iniziò a parlare Rowena sorrise, portando nel contempo l’indice alle labbra e tamburellando con esso su queste, prima di annuire in maniera quasi impercettibile e portare nuovamente la mano a congiungersi alla gemella. Stava ponderando, era visibile che qualcosa le passasse nel cervello e ragionava sull’uomo che aveva davanti: il docente di Volo sembrava un uomo fatto e finito, eppure vi era qualcosa in Sirius che non era completo, era come se lui fosse stato nascosto in una qualche bolla di cristallo dispersa chissà dove e solo da poco avesse conosciuto e camminato in questo mondo.

-Capisco benissimo cosa intendi, ma a differenza tua non ho evitato mai nulla. La vita é una soltanto e i rimpianti riguardo a quello che avrei potuto fare o essere non mi piacciono…-

e la sua poteva essere sorprendentemente corta, dopotutto aveva messo da conto che giocava a dadi con l’esistenza da molto tempo oramai e che sarebbe bastato un lancio sbagliato per scatenarle addosso le ire dell’Oscuro Signore o un bacio del disennatore.

-E tre, ora so che ti intendi anche di vini…-

disse abbozzando un sorriso, poggiando i gomiti sulla tavola e sporgendosi in avanti.

-Che mi sembra un ottima scelta!-

detto ciò, sollevò il braccio sinistro in direzione della cameriera cercando d’attirare la sua attenzione, pronta ad ordinare rispondendo alla richiesta dell’uomo senza spostare lo sguardo dalla sala.

-Oh beh…sono stata molteplici cose, negoziante, giornalista, insegnante…ho molte facce Sirius-

rimase con il braccio sollevato, la mano che si agitava appena eppure gli occhi nocciola abbandonarono la vastità del locale per concentrarsi sul suo interlocutore.

-Se vorrai te ne mostrerò qualcuna…-

un sorriso malizioso accompagnò quella ultime parole.
 
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view post Posted on 27/5/2018, 11:49
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Guardare Rowena stava diventando per Sirius come la metafora di quegli anni che aveva vissuto, un vero e proprio salto nel buio. Come a calarsi in un abisso infinito il mistero di quella donna lo avvolgeva lasciandolo completamente disorientato e privo di punti di riferimento. Chi era Rowena? Cosa si celava dietro quel mistero di cui lei sapientemente si faceva scudo?
L’insegnante non poteva fare a meno di pensarci ma i misteri, i segreti che lui stesso nascondeva, gli impedivano di approfondire. Dopotutto ad aver qualcosa da nascondere non si riesce mai in sicurezza ad aprirsi con qualcun altro nel timore di esser visti nell’intimo svelando ciò che si è nella realtà del proprio inconscio.
<< Alcuni rimpianti possono uccidere….>>
e lui lo sapeva molto bene avendo preso decisioni che gli avevano cambiato completamente la vita.
<< ma certe volte oserei dire che è meglio non commetterli certi errori. Quando decidi di non vivere d rimpianti si accetta il rischio di affrontare le conseguenze di tutte le proprie scelte. In alcun occasioni confido che avrei preferito il rimpianto alla scelta di seguire strade che in fondo non conoscevo affatto >>
Ma il discorso sui vino e quello a seguire gli offrivano l’opportunità di non approfondire un argomento tremendamente pericoloso. Aveva detto anche troppo.
<< Lieto che apprezzi la scelta. Caspita quante facce ha questa Rowena!? Quale stai mostrando adesso se posso chiedere? In tutta questa sfaccettatura di titoli e ruoli è difficile inquadrarti con sicurezza. Sei proprio un mistero, un grandissimo mistero…>>

 
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view post Posted on 17/10/2018, 22:03
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A parte incontrare Sirius e passare qualche ora a divertirsi allegramente lanciandosi addosso fatture ed incantesimi, Rowena non si poteva dire fortunata. Per tutto il giorno aveva fatto fatica ad attirare l’attenzione di garzoni e camerieri e non era ancora riuscita a mettere sotto i denti qualcosa di gustoso. Avrebbe mai saziato la sua gola? Abbassò il braccio, lasciandosi andare ad un sospiro stizzito, ascoltando quanto l’uomo aveva da dire.
Le parole di lui ebbero il potere di toccarla nel profondo e un velo scuro, un ombra che giaceva latente e che ogni tanto amava riaffiorare, coprì gli occhi della donna. Sapeva che alcuni rimpianti potevano uccidere, aveva visto troppe persone, tra cui alcuni cari, perdere la propria vita perché avevano deciso di cambiare idea e lei stessa, era stata capace di strapparla a quelli che ora erano sepolti con i marchio dei traditori sulla lapide. Eppure lei continuava a marciare, incurante di tutto e di tutti, seguendo la sua idea e accompagnando l’ideale di Voldemort verso la sua realizzazione.

-Non dovresti ragionare così, è dalle esperienze e dai rimpianti che s’impara qualcosa, probabilmente se non avessi vissuto determinate disavventure non saresti la persona che sei oggi. O sbaglio?-

aveva detto quella parola senza pensarci troppo, senza badare al fatto che quel discorso, poteva essere un’arma a doppio taglio.

-La sicurezza non esiste Sirius, possiamo essere chi vogliamo a questo mondo, l’importante è essere coerenti con se stessi-

spostò lo sguardo su un cameriere che pareva avvicinarsi a loro per poi sviare verso le cucine.-

-Al momento quella più amichevole…tu quale vorresti vedere?-

nonostante l’invito, Sirius non avrebbe mai visto il suo vero volto. Quello era un privilegio che oramai riservava solo a Voldemort e a chi l’incontrava per strada con la sua maschera d’argento.


//scusa l'enorme attesa. Sono tornata e prometto di essere rapida//
 
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view post Posted on 28/1/2019, 21:06
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Nieranth Susan Gwen
12 anni


P
rimo giorno di lavoro. Quel pomeriggio si era recata al ristorante con quell’entusiasmo che si fa accompagnare da quel pizzico di timore piacevole che solo le novità sono in grado di trasmettere. La voglia di provare a guadagnare qualche Galeone con solo le sue forze sopraffava completamente la paura di commettere qualche errore, era il minimo che potesse fare per evitare di dipendere ancora da qualcuno che non era neanche suo genitore. Il senso di colpa che le procurava era atroce e alla sua età non c’era molto che potesse fare. Sapeva che rendersi utile era una cosa molto appagante per lei e l’oriente le procurava sempre un certo fascino; non avrebbe dovuto avere a che fare solo con maghi e streghe, dato che era un luogo anche per babbani e un po’ questo la faceva sentire più a suo agio; non era neanche troppo distante dalla scuola, le bastava riprendere il treno, quindi sarebbe riuscita a coprire i turni senza troppa fatica e soprattutto senza trascurare troppo lo studio; Cosa poteva trovare di meglio? Sperava che tutte quelle considerazioni non fossero un auto-convinzione per non avere paura o peggio, pentirsi della sua scelta, quindi cercò di non dare troppo peso alla cosa, focalizzando i pensieri sul fatto che avrebbe potuto imparare cose nuove, possibilità che non le aveva mai procurato dispiaceri.

I
l locale era veramente suggestivo e fece immedesimare totalmente la giovane Tassorosso nel Paese da lei tanto stimato, forse più da un punto di vista leggendario che effettivamente realistico, ma questo non era rilevante. Tutto ciò che aveva sempre solamente immaginato ora lo vedeva racchiuso in un unico posto e la magia non poteva che renderlo ancora più esaltante. Si rese conto solo dopo più di un’ora di lavoro che non era per nulla semplice: molti clienti non conoscevano affatto i piatti descritti nel menù e la piccola apprendista era spesso in difficoltà nel dover spiegare il contenuto delle pietanze, così, ogni volta che aveva un minuto libero, cercava di approfondire le proprie conoscenze in cucina, qualche volta stressando anche il cuoco. Ma la cosa più stancante era il dover fare avanti e indietro dalla cucina alle sale, in continuazione. Prendere l’ordine, passarlo in cucina, prendere i piatti pronti, portarli al tavolo giusto, camminare piano per non versare le zuppe, sorridere gentilmente ed allontanarsi, osservare se qualcuno aveva bisogno di qualcosa, prendere altre richieste, tornare in cucina, aggiornare il foglio con le ordinazioni, riprendere altri piatti pronti e tornare in sala, consegnare e osservare… La mente era totalmente imprigionata in quel vortice di movimenti continui e sorrisi, spiegazioni e scuse, pulizia e riordinamento dei tavoli svuotati. Gli attimi di pace si riducevano sempre più al minimo, in proporzione inversa rispetto alla quantità di persone che attraversavano l’ingresso.

C
onsegnò con prontezza l’ennesimo piatto, sorridendo ed approvando la richiesta di una bottiglia di saké cinese e si voltò ad osservare la sala prima di ritornare in cucina: una donna aveva da poco abbassato un braccio. *Ha bisogno di qualcosa o ci ha ripensato?* Non poteva darsi una risposta da sola e non aveva intenzione di farla aspettare oltre, quindi si avvicinò al tavolo con prontezza, mantenendo la serenità che custodiva gelosamente da quando il locale aveva cominciato a riempirsi di gente. «Buona sera, posso esservi utile?» Guardò entrambi i clienti e si rese conto che l’uomo lì seduto fosse uno dei suoi docenti. «O-oppure siete pronti per ordinare?» Sorrise cercando di mascherare la sorpresa che era trapelata dalla sua voce.


©harrypotter.it

Salve!
Non ero certa se rispondere o meno a questa discussione, spero di non aver riesumato qualcosa di indesiderato :quote:
In ogni caso, siate clementi è la mia prima volta
:aiuto:

 
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view post Posted on 3/4/2020, 15:47
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Era estremamente arduo avere a che fare con Rowena. Una donna così misteriosa, così accattivante poteva nascondere solo guai. Il buon senso, il suo sesto senso, gli suggeriva di tenersene decisamente alla larga eppure c’era qualcosa nelle sue parole, qualcosa nel suo viso e nelle sue movenze che lo attiravano. Il mistero dopotutto era sempre e oltremodo affascinante.
<< Vero. Ma se posso chiedere….>>
azzardava ma visto che erano in argomento poteva chiedere. Alla peggio Rowena lo avrebbe distolto virando verso altro. Il talento e il controllo decisamente non le mancavano.
<< non c’è mai stata nessuna scelta che Rowena abbia rimpianto? Nessuna decisione di cui ne abbia pagate le conseguenze fino ad oggi? >>
Una domanda senza risposta, forse, ma sicuramente interessante. Quante cose avrebbe potuto dire Sirius, Rowena neanche lo immaginava. Non si conoscevano eppure lui aveva decisamente tanto da dire.
<< Niente è sicuro, tutto è mutevole ma si sbaglia in questa vita, si sbaglia tanto e sopratutto si cambia. E’ chi è abituato a cambiare spesso lo fa così tante volte da dimenticare la sua vera natura. Se si cambia pelle troppe volte….non si sa più chi si è, purtroppo….>>
Era solo l’inizio, forse troppo per una discussione a tavola tra persone che neanche lontanamente si conoscevano. Eppure…eccole lì a parlare. Fu solo l’avvicinarsi di un garzone a spingerlo a distogliere la la propria attenzione sull’argomento.
<< Ciao! Io non saprei minimamente da dove iniziare. Non sono un tipico avventore di questo genere di locali >>
disse sorridendo per poi rivolgersi alla sua commensale.
<< Rowena, forse puoi iniziare mostrandomi quella dell’esperta conoscitrice della cucina giapponese? >>
La stava stuzzicando. Non era da lui eppure…
<< Prenderò tutto quello che la qui presente strega deciderà per me. Sono nelle sue mani….>>



Confido di essermi dimenticato di questa role. Imperdonabile. Ti va di riprenderla? Altrimenti la chiudiamo qua. ;)
 
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8 replies since 8/3/2018, 21:55   220 views
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