La serata con Issho si era conclusa, entrambi avevano avuto modo di passare una piacevole conversazione anche con "Mr. Do". Dismessi i panni di Re Artù il ventisettenne il giorno dopo aveva iniziato quella giornata lavorativa con un sobrio ed elegante completo nero con cravatta seguito da una camicia rosa. L'immancabile bastone da passeggio al suo fianco ticchettava quando la punta d'argento toccava il pavimento. Quella mattina il ventisettenne si era smaterializzato nell'atrium deciso a prendersela con comodo dato che era in anticipo, anche rispetto al proprio orario d'entrata, per osservare con i propri occhi lo svolgersi della routine ministeriale nel punto d'approdo di maghi e streghe, dipendenti e non, che si sarebbero recati nei vari livelli. Tra tutti i maghi della regolazione e controllo delle Creature Magiche erano tra i più riconoscibili, come se stesso e Issho con abiti formali, loro avevano abiti adatti al ruolo, pratici pantaloni in pelle, e abiti adatti alla vita all'aria aperta. Come la ragazza che si stava guardando attorno, spaesata, che avrebbe potuto passare per una di quel livello ma che ad un occhio attento si vedeva che era un pesce fuor d'acqua. Così le si avvicinò e le chiese.«Posso esserle utile, Miss?»Se si fosse voltata l'avrebbe vista in faccia.
L'uomo pose il bastone tra se e la ragazza, il serpente dalle fauci aperte rivolto verso di lei. Com'era solito dire suo nonno "I Serpenti, figliolo, ci son sempre amici tutti loro fanno parte di quell'antico retaggio che Remar dopo Remar va avanti nei secoli a venire." Il giovane ventisettenne non appena si voltò la ragazza si fissò sui suoi occhi grigi, l'acquamarina incontrò il cielo in tempesta, gli occhi, i capelli, rossi e la forma del viso gli ricordò i tempi di Hogwarts, settimo anno, il suo ultimo anno. La sua politica era sempre stata di non levar punti ai membri della propria casata e così, chiudeva un occhio sulle marachelle dei suoi concasati. Non poté però far a meno di sentirsi in colpa quando una ragazza del quarto anno si sentì male per una dose eccessiva di Pozione della pace. L'aveva coperta, cercando che da sola avrebbe capito l'errore ma non fu così, quella sua decisione alcune volte tornava a fargli visita e lui, impossibilitato a dimenticare doveva conviverci. Forse la ragazza ebbe la sua stessa impressione poiché. dopo un attimo di tentennamento, chiese se si fossero già conosciuti.«Drinky Anser, Ex Serpeverde, sempre se non erro. In effetti si, Vath Remar, Ex Serpeverde, Prefetto e Caposcuola. Ora semplicemente membro dell'ufficio Cooperazione Magica Internazionale. E' un piacere ritrovarla qui»Era buffo come nel giro di poco tempo aveva ritrovato così tanti ex compagni di Hogwarts, prima Tessa, con cui aveva instaurato un ottimo rapporto d'amicizia extrascolastica, Aiden che entrato negli Auror, Rowena con la quale condivideva obiettivi ed aspettative, poi Mìreen a Regent's Park ed infine ultimo ma non per importanza il buon Sefior, il caro e vecchio amico di molte giornate tra i corridoi e aule di Hogwarts. Un sorriso si allargò sul proprio volto e se la ragazza avesse confermato chi effettivamente il ventisettenne aveva detto che fosse avrebbe porto la mano destra verso di lei.«Spero che dopo quel suo piccolo incidente abbia evitato la Pozione della Pace.»Le avrebbe poi detto cordialmente.
Bingo, era lei, aveva subito replicato riguardo l'incidente della pozione della pace palesa do il fatto che dopo aver picchiato il naso aveva imparato la lezione finendo per non toccarla più. Vath udendo tale notizia non potè che rallegrarsi per lei, sconfiggere i demoni del proprio passato ed apprendere la lezione nel modo peggiore l'aveva fatta maturare. La ragazza sembrava quasi dispiaciuta del fatto che lui si fosse esposto così lui alzò la mano, con fare conciliante.«Quel che succede nel sotterraneo dei Serpeverde rimane tra le sue mura, Drinky, è sempre stata questa la mia politica come Prefetto e Caposcuola. Possiamo darci del tu, se preferisci.»Quando anch'ella gli porse la mano Vath l'afferrò, stringendola con una presa salda, decisa e di breve durata.«Se posso, cosa ti porta tra le lunghe e noiose burocrazie del Ministero?»Si trattava in fondo di una ex-Serpeverde, se poteva l'avrebbe aiutata più che volentieri.
Un sorriso increspò il viso di Drinky, le sue parole riguardo al sotterraneo di Serpeverde avevano avuto il potere di rallegrare almeno quel momento della mattinata. L'ex Serpeverde poi aveva spiegato il motivo della visita al ministero, l'impossibilità di utilizzare un incanto anche per prendere un solo unico misero oggetto a pochi metri di distanza era qualcosa di destabilizzante per chi, fin dal primo sfogo di magia è abituato a far quasi tutto con essa. Essere privati di una parte così importante di sé stessi era per il ventisettenne come ritornare bimbi, obbligati a far tutto come semplici Babbani, se il suo obiettivo si sarebbe realizzato avrebbe consentito ai maghi e alle streghe di tutto il mondo di poter utilizzare i loro doni senza incorrere alla violazione di uno stupido e antiquato Statuto Internazionale sulla Segretezza Magica.«Nessun problema, ho conservato quell'abitudine di aiutare i miei Concasati e tu Miss. Answer sei tra loro.»Un cenno d'assenso da parte del ministeriale fu da preludio alla risposta vera e propria alla parte riguardante l'uso della Magia con attorno i Babbani.«Si, Drinky, comprendo perfettamente cosa voglia dire. Come me se non ricordo male anche tu sei una Purosangue, fare le cose senza la magia è frustrante, avvilente e ti fa sentire come se tu fossi ritornato un bambino, prima della sua prima bacchetta o del suo sfogo magico.»Le avrebbe sorriso, cennando con la mano destra nel tentativo di invitarla a posizionarsi insieme a lui in una zona più riparata dove l'afflusso di Maghi e Streghe sempre più frequente non li avrebbe disturbati.«Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici?»Per un attimo la guardò con speranza.«Sarebbe un ottima cosa, bisogna iniziare a metter a posto qualcosa, qui, dopo il terribile atto terroristico alla Congrega dei Duellanti. Non ti nego che la base del Ministero, il fulcro della sua forza, i vari membri dei dipartimenti collaborano tra loro. Giusto per farti un esempio, nel mio primo incarico ho collaborato con una mia coetanea dell'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, forse potresti ricordarti di lei, Tessa O'Brien, Corvonero come mia cugina, Ecate Soxilia O'Connor.»L'ultima di quella serie di domande era rivolta alla sua sfera privata. L'uomo sorrise, chinando il capo in ringraziamento, e le mostrò la mano sinistra dove sull'anulare si trovava l'anello nuziale.«Sybella Grant, nostra concasata e tua coetanea, ci siamo sposati due anni e mezzo fa. Siamo genitori di due splendidi gemelli, Sophie e Simon.»
La risposta della più giovane Concasata lo soddisfece moltissimo, lui, persona energica apprezzava che le cose fossero fatte secondo il buonsenso comune e in tempi celeri, senza che ci si fermasse a pensar troppo. Ragionare troppo in quelle situazioni conduceva a dubbi, dubbi che poi avrebbero inficiato sul buon esito dell'intervento.«Una risposta degna di una vera discepola di Salazar, Miss Anser, me ne compiaccio. Si, diciamo che in quell'occasione forse il Ministero avrebbe potuto, pardon mi correggo; dovuto gestire le cose in maniera diversa.»Il tono di voce del ministeriale nonostante l'accorato discorso non era variato di un solo decibel, forse la ragazza l'avrebbe ricordato anche nella monumento che lui le aveva rivolto anni e anni fa. "Miss Anser. Vi salvano solo i colori della vostra Casata. Se non fosse stato per quelli forse a quest'ora eravate di fronte al vostro Capo casa. Fate in modo che non ci sia una seconda volta e, soprattutto, che non siate trovata da uno degli otto Prefetti o da Miss. Cox di Grifondoro altrimenti il capocannoniere vi sembrerà un agnellino in confronto a me o ai vostri compagni che si stanno sforzando di vincere la coppa delle case per il settimo anno di fila." Drinky si ricordò sia di Tessa, in modo fumoso, sia di sua cugina Lia. Fu lì che lei gli porse le proprie condoglianze, in effetti per lei era morta quell'anno ad Hogwarts, Vath in quel caso avrebbe alzato la mano stoppandola.«Ti ringrazio Drinky, davvero, lo apprezzo moltissimo. Lia ed io eravamo molto legati, fu un grande dolore la sua morte... Ma con mio estremo piacere ho scoperto da poco che in realtà mia cugina è ancora viva.»Si sarebbe mantenuto sul vago, di certo quello non era ne il luogo né il momento adatto per conversare riguardo a quella cosa. Così, rapido come un cobra, svicolò su un altro punto di quella conversazione.«Sybella ed io eravamo destinati ad incontrarci nuovamente dopo la scuola. La nostra storia era come un lungo filo rosso, abbiamo fatto le nostre esperienze fuori dalla scuola e poi, una sera dopo il mio rientro in patria, ci siamo ritrovati casualmente ai Tre Manici. In effetti almeno sotto quel punto di vista mi ritengo soddisfatto. Tuttavia, ti prego non intaccare la mia reputazione di freddo burocrate ministeriale.»Accennò una leggera risata accompagnata da un occhiolino.
La sua risposta vaga l'aveva lasciata sorpresa e incapace di replicare qualcosa di più rispetto ad un "Ah, tua cugina è viva?“. Anche lui, in effetti, non riusciva ancora a capacitarsene la lettera che gli era arrivata quel giorno di luglio lo aveva lasciato perplesso, ritrovandosi ad andare al loro posto preferito in Regent's Park. Non sapendo in che rapporti era Drinky con Lia si limitò ad annuire, per poi aggiungere portandosi la mano destra al petto.«Perdonami, so che detto così io possa averti destabilizzata, è stata una sorpresa anche per me.»Quando lei spiegò la sensazione che provava alla possibilità di poter lavorare al ministero lui sorrise: quello che lei stava descrivendo altro non era che la stessa cosa che lui provava da alcuni mesi a questa parte.«In effetti, Drinky, è proprio così che mi sento anche io, spero vivamente che anche tu riesca ad entrare, in fondo ce l'ha fatta un Grifondiota come Weiss, perché non dovresti tu?»Aveva abbassato volutamente la voce, non era mai scemata in lui la rivalità Serpeverde-Grifondoro e con Aiden Weiss non era mai riuscito ad andare oltre quella rivalità dopo il suo scherzo di pessimo gusto con il proprio bastone. Poi le avrebbe sorriso, grato per aver rispettato la propria voglia di serietà.
Rassicurata Drinky aveva chiesto di Lia, volendo incontrarla accertarsi che adesso stesse meglio e che avesse trovato la sua serenità. Vath non potè che apprezzare la sua premura. Sua cugina in questo periodo sembrava una bimba alla scoperta di quelle emozioni che le erano mancate per diciotto anni e avere un amica con cui parlare e confidarsi non le avrebbe fatto che bene.«Se vuoi Drinky posso organizzarvi un appuntamento, abitando a Londra che ne dici se le dico di vedervi in un pub li vicino? Se no, c'è sempre Diagon Alley.»Le chiese, lasciando la scelta a lei e tirando fuori lo smartphone, avrebbe scorso la rubrica per poi mandare un messaggio alla cugina, una volta composto il messaggio il ministeriale lo avrebbe poi riposto nella tasca interna del proprio soprabito.«Sai, son felice del fatto che tu la voglia incontrare, purtroppo essendo sparita per alcuni anni e dato che la maggior parte l'ha data per morta non ha molti amici o amiche.»La sua voce era macchiata da quell'affetto e preoccupazione dettata dal loro legame familiare. Solo quando il ventisettenne udì la risata della ragazza di fronte a lei sorrise a sua volta.«Che sia chiaro, non ce l'ho con tutti i Grifondoro, una mia cara amica lo è. Con Aiden Weiss però non riesco ad andare oltre, non dopo che lui rubò il bastone da passeggio di mio nonno nascondendolo in un bagno e definendolo uno scopettone da water. Comunque sia, figurati, è stato un piacere per me. Sei invitata nel mio ufficio per festeggiare una volta che ti avranno assunta.»L'orario di inizio lavoro andava ad approssimarsi, e con esso era giunto, purtroppo, il momento del congedo.