Cinciallegra, Ordinazione

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view post Posted on 5/5/2018, 11:21
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Si era ripromesso di non fare tardi, non più del previsto. Lady già volava sui cieli del sobborgo magico di Hogsmeade, per nulla desiderosa di portare a termine l'ennesima consegna. Un movimento rapido sulla destra, le ali che giocavano con il soffio freddo del vento di prima mattina, e finalmente la civetta delle nevi riuscì ad individuare la meta che le era stata indicata. Calò in picchiata, il corpicino pari ad un bianco proiettile, grata alla sua natura dell'abilità del volo; tutto sommato, anche se era stata oggettivamente sfortunata ad essere capitata in compagnia di Oliver Brior - certo, un ottimo fornitore di zollette di zucchero, le sue preferite, ma pur sempre un ragazzo con troppe corrispondenze epistolari per i suoi gusti -, Lady non avrebbe potuto lamentarsi più del dovuto. D'altronde, aveva ancora tutte le sue penne candide, non era ancora giunto il momento di perdere quel rivestimento così prezioso, com'era accaduto alla sua povera amica Brigitte. Tanto bastava per farla rabbrividire all'idea della vecchiaia che avanzava anche per lei, mentre ancora vinta dalla giovinezza spiccava ormai il volo verso l'ingresso del locale di suo interesse. Sempre delizioso, sempre raffinato, sempre elegante, la Testa di Porco l'accolse ironicamente come la terra faceva con i suoi eredi, mentre con uno strillo acuto Lady attirava l'attenzione di chi lì presente. Non appena consegnata la lettera, avrebbe potuto gironzolare da un punto all'altro, magari beccando qualche briciola sui tavoli nei dintorni. Quel posto restava una vera e propria miniera d'oro per il suo insaziabile palato.

Testa di Porco

Buongiorno,
vorrei ordinare due bottiglie di Idromele Olimpo. Potete affidarle alla mia civetta in una confezione, mentre per il pagamento trovate la somma richiesta nel sacchetto rosso alla zampa dell 'animale.

Ringrazio in anticipo,
Oliver Brior


Mi ritengo servito solo per questa volta, scusate :fru:
 
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view post Posted on 15/6/2018, 12:31
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Forse la Testa di Porco non era il luogo adatto per una ragazzina di undici anni, ma Casey si era così intestardita sul fatto di trovarsi un impiego che si propose subito per il posto vacante di secondo garzone presso quella locanda dalla fama alquanto disdicevole. Poco le importava di dover portare bottiglie di liquore e zuppe dall'odore nauseante ai tipi loschi e dalle facce a volte piene di cicatrici e ferite fresche che frequentavano quel posto. Sebbene i tavoli e tutte le superfici in generale fosse ricoperte di parecchi strati di polvere e ragnatele penzolassero da ogni angolo del soffitto, Casey nutriva una certa simpatia per il suo nuovo luogo di lavoro e poteva definirselo quasi affascinante, se non addirittura adatto alla sua vivace curiosità. Ogni giorno se ne vedeva una nuova e per questo non riusciva ad annoiarsi mai. Ogni tanto, appollaiata dietro al bancone riusciva a sentire alcune sommesse discussioni che i clienti facevano davanti a un buon bicchiere di whisky incendiario e di certo ne ascoltava di tutti i colori. Quel pomeriggio, poco prima del crepuscolo, mentre era intenta a togliere delle incrostazioni di salsa da un bicchiere, uno strillo acutissimo tagliò di netto la quiete del salone poco frequentato del Testa di Porco. Tutti i clienti alzarono con circospezione il capo, cercando di capire cosa diamine fosse stato, ma tutti si tranquillizzarono quando capirono che la fonte di quel verso non era altro che un gufo postino. Una meravigliosa specie di civetta delle nevi era atterrata sul davanzale della finestra dietro al banco dei liquori per consegnare un piccolo ordine al locale. Casey si avvicinò con cautela all'animale e gli porse uno zuccherino. Prese la busta di carta che teneva nel becco e la lesse. Il suo caposcuola Oliver Brior desiderava due bottiglie di Idromele Olimpo. Rimase un po' interdetta leggendo quell'ordinazione e poi ridacchiò all'immaginarsi il suo caposcuola ubriaco fare un balletto comico in Sala Comune con gli altri prefetti. La ragazzina allora poggiò la busta sul banco e disse alla civetta: - Aspettami qui, adesso arrivo. - e scomparì nel retro per recuperare la merce richiesta. La impacchettò con una carta marroncina e la strinse annodandola con un grosso spago, poi tornò indietro per prendere i galeoni dal sacchettino rosso legato la zampetta del volatile e in cambio del pacco. In fine la salutò con un sorriso, poiché aveva sempre avuto un debole per tutti gli animali, mentre essa si allontanava volando oltre i tetti di Hogsmeade, e depositò i galeoni nella cassa della locanda.

 
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1 replies since 5/5/2018, 11:21   78 views
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