Diritto D’Autore, Privata

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view post Posted on 15/5/2018, 15:59
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- Deus ex Mazza -

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Il testa di porco non era esattamente il tipo di locale adatto a Swan, vecchio, buio e sporco, esso rappresentava tutto ciò a cui il Corvonero non avrebbe mai voluto essere associato. Abituato dai suoi genitori a locali lussuosi e destinati ad un certo rango sociale, egli si era sforzato negli anni per raggiungere un livello di autostima tale da trovarsi a suo agio in quei luoghi. Diversamente si poteva dire per posti come locande, pub e osterie magiche da cui Patrick, fatta eccezione per i Tre Manici di Scopa, si era sempre tenuto alla larga.

«Una vulcanomenta, doppia.»

Chiese con tono freddo, già assaporando in segreto il gusto fresco ma bollente della sua bevanda preferita. L’orologio del locale segnava da poco le 15, era piuttosto sicuro di aver letto nel biglietto che la Abyss si sarebbe trovata li. Si guardò attorno un’altra volta, senza però notare volto familiare. Dopotutto quello sarebbe stato il primo incontro tra Swan e la maga. Di lei, Patrick sapeva ben poco, e il poco che sapeva non era certo positivo. Le informazioni che Camille gli aveva passato facevano rabbrividire ma, non per questo, Patrick doveva partire prevenuto. In fondo, quello non era altro che un incontro di lavoro, Patrick il segretario del Ministro e Rowena Abyss, giornalista del Profeta.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 18:28
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LA MANGIAMORTE

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Con stizza, Rowena strinse la lettera inviata da Patrick tra le mani, accartocciando la carta ruvida su se stessa prima di gettarla nel fuoco del camino di casa sua. Non si aspettava che Camille mandasse un suo galoppino come non si aspettava che delegasse quell’incontro così a lungo agognato ad un ragazzo appena maggiorenne. Conosceva Patrick, almeno di vista. Aveva potuto mirare le sue prodezze sul campo di Quidditch, aveva tratto da lui alcune informazioni riguardo a Raven, ma cosa più interessante, il fatto che si presentasse li, in quel luogo e facendo le veci della ministra, lo rendeva un probabile membro dell’ordine o di quel gruppetto di scalmanati che si atteggiavano a super eroi tra le mura del castello. Le conoscenze di Rowena riguardo la fazione nemica erano ampie, li aveva visti combattere riuscendo a tenergli testa senza troppi problemi, aveva appreso quanto possibile da Nicholas e dagli uccellini che aveva nel castello all’epoca in cui era docente. Ma anni erano passati d’allora e non sapeva come si fosse organizzato il braccio armato della Pompadour fino a quel momento.
L’indomani, Rowena si era presentata nel locale almeno mezz’ora prima dell’incontro, prendendo posto nell’angolo più buio e privato della sala, ordinando, nell’attesa dell’arrivo del ragazzo un bicchiere d’incendiario, restando celata ai più premunendosi nel non rimuovere il cappuccio della mantella scura. Teneva d’occhio la porta, fissando l’ingresso ogni volta che la campanella avvertiva dell’arrivo di un nuovo venuto e infine, Patrick arrivò. Il corvonero si palesò, entrando tranquillo e ordinando qualcosa al bancone. Sembrava non averla vista e proprio per quello, la negromante si prese il suo tempo, studiando il ragazzo. Non sembrava destare segni di nervosismo, apparentemente incurante di quanto quella questione fosse importante. Rimproverò ancora mentalmente la ministra, prima di abbassare il cappuccio della mantella e sollevato il braccio, richiamare il ragazzo.

-Patrick!-

la voce risuonò nel locale. Probabilmente avrebbe dato a lui la lettera, spiegando rapidamente di come l’aveva ottenuta, intrattenendo un delizioso siparietto e poi andarsene da li. Inutile dire che se Camille fosse stata presente, le cose si sarebbero evolute in modo totalmente diverso.


//chiedo al garzone di sottrarmi i soldi dell'incendiario come se fossi già stata servita, se possibile ^^//
 
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view post Posted on 22/5/2018, 21:26
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- Deus ex Mazza -

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La vulcanomenta gli era appena stata servita quando il suo nome risuonò forte e chiaro nel locale. La voce femminile fece si che il Corvonero si voltasse di scatto, cercando ulteriormente la donna in mezzo al resto della clientela. Ci vollero diversi secondi affinchè Swan riuscisse ad individuarla: seduta nell'angolo più buio e privato dell'ampio ma scuro salone, Rowena Abyss sorseggiava una bevanda, probabilmente whiskey incendiario dato il colore, a dimostrazione che fosse là ad aspettarlo già da diverso tempo. Con un gesto improvviso, Patrick mandò giù la Vulcanomenta doppia in un sorso, salvo poi lasciare qualche spiccolo vicino al bicchiere vuoto, prima di lasciare il bancone in direzione della donna.

«Miss Abyss!»

Esclamò con tono calmo ma piuttosto freddo, tendendo la mano destra verso la giornalista, una volta raggiuntala.

«Non credo abbia mai avuto occasione di parlarvi, credo che abbia lasciato Hogwarts durante il mio primo anno.»

Rimase li in piedi, aspettando con savoir faire un invito a sedersi, ad osservare quei grandi occhi nocciola che mai aveva potuto vedere da così vicino, la pelle chiara, i capelli scuri, l'identikit perfetto di una perfetta mangiamorte... almeno secondo alcune voci. Ma Patrick era intenzionato a non dar alcun segno di nervosismo, Camille lo aveva ben messo in guardia e, conoscendo gli ultimi colpi di coda del Profeta, aveva ben deciso di non fornire alcuna informazione che non fosse strettamente necessaria per la conversazione. Probabilmente, la stessa Abyss avrebbe dovuto preoccuparsi di chi si trovava di fronte. Patrick, sebbene ancora studente, era uno dei più prometteti membri dell'Ordine.

Lo stesso vale per la mia Vulcanomenta.
 
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view post Posted on 23/5/2018, 22:19
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LA MANGIAMORTE

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Lo vide terminare il proprio drink in un ampio sorso per poi raggiungerla, allungando la mano in sua direzione come formalità voleva. Lei si sollevo, scostando con un suono brusco la seggiola dove stava comodamente seduta, allungando la destra in sua direzione e stringendo la mano in un presa salda e sicura. Sciolti i convenevoli riprese il proprio posto, invitandolo con un cenno di mano ad accomodarsi alla sedia davanti a lei, le mani congiunte su di un pezzo di pergamena arrotolato. Abbozzò un sorriso cortese ma di circostanza nel rispondergli

-Si, probabilmente, ma le tue prodezze in campo hanno avuto molto eco fuori da Hogwarts. Se continui così potresti ambire ad una squadra di lega.-

Lui, Horus, Oliver, erano alcuni assi che Hogwarts possedeva e che da vera appassionata di Quidditch, Rowena sperava di poter vedere fuori dalle mura del castello, casomai ai Montrose, giusto per fargli vincere facile un’altro campionato.
Si porse in avanti, abbassando il tono di voce e scoccando occhiate guardinghe verso la sala. Nessuno, almeno al momento, sembrava essere interessato a loro.

-Mi hai fatto un enorme favore a rispondere a quel gufo per l’articolo di Raven e proprio del nostro ricercato dobbiamo discutere.-

Allungò la mano destra verso di lui, porgendogli così la pergamena scritta dall’ex corvonero, aggiungendo nel contempo

-Se Camille ti ha mandato qui vuol dire che si fida di te e io come lei, vedrò di fare altrettanto.-

Una volta che lui ebbe stretto la pergamena, rilassò la schiena alla sedia, giocherellando con le dita al bicchiere che teneva alla sua destra, proseguendo il suo discorso

-Non so se sei stato informato o se segui la gazzetta, ma al momento lavoro per questa. L’altro giorno all’uscita dal lavoro Raven mi ha colto di sorpresa, portata in un vicolo e dato a me quella che lui considera essere la sua dichiarazione di guerra. Mi ha chiesto di pubblicarla ma…-

lo sguardo, che si era perso per un attimo nel liquido ambrato si posò sugli occhi grigi del giovane ragazzo. L’espressione seria di Rowena, il tono di voce basso per non farsi sentire da orecchie indiscrete rendeva la situazione oltremodo grave.

-…nonostante le parole al vetriolo che anch’io ho scritto contro l’operato del ministero non penso sia la cosa giusta. Sono parole di un folle, che potrebbero scatenare altri folli a seguire la causa di Raven. L’unico organo competente a fermarlo é il ministero.-

Organo lecito ovviamente. A Voldemort e a un paio di mangiamorte esperti sarebbero bastati pochi minuti per liberarsi di Raven per sempre, ma fino a che creava scompiglio e disordine minando la sedia della Pompadour e di Rhaegar, l’insana violenza di Shinrestu giocava a suo favore.

-Per questo ti affido questa lettera.Camille potrà così conoscere le sue minacce che io, non andrei a sottovalutare.-

Finí il proprio dire, sollevando infine il bicchiere e bagnandosi labbra e gola, controllando e studiando qualsiasi smorfia trasparisse sul volto di Patrick e ogni sua azione.
 
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view post Posted on 29/5/2018, 22:10
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- Deus ex Mazza -

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Ricambiò la stretta di mano senza indugio, apprezzando la sicurezza della donna ed imprimendo al gesto altrettanta decisione, per dopodichè accolse l'invito della stessa a sedersi, senza però distoglierle gli occhi da dosso. Fu così che Swan ebbe modo di inoltrarsi maggiormente nell'osservazione di quel volto, le labbra carnose e gli occhi scuri ma freddi, le mani delicate e le dita snelle, avvolte attorno ad un rotolo di pergamena. Lasciò che la donna facesse la prima mossa, permettendole di parlare senza interromperla. Patrick non era di certo uno di molte parole, preferiva di gran lunga l'ascolto e l'analisi, misurava accuratamente le parole da spendere, ma ancora di più si riservava di risparmiarne molte. Il mondo magico, oramai da anni, non era più sicuro, non abbastanza da permettere a chi ricopriva una posizione come la sua di abbandonarsi ad una conversazione a cuor leggere. Parlare di Quidditch, per quanto lo lusingasse, non era di sicuro il motivo per cui erano li e, di fatti, Rowena aveva sputato il rospo senza girarci troppo attorno. Seduto comodamente con le mani giunte sopra il tavolo, Patrick non fece altro che annuire, sebbene avesse volentieri storto il naso ogni qual volta la parola "Raven" o "Gazzetta" venivano pronunciate dalla donna. Tra i due, Patrick non avrebbe saputo decidere chi fosse più fastidioso. Entrambi avevano per il Corvonero molto in comune, a partire per esempio dal fatto che nessuno dei due rappresentasse un pericolo così incombente. Se da un lato sarebbe stato facile mettere a tacere il Profeta con i fatti, dall'altra in molti potevano trovarsi d'accordo nel credere che, qualora Raven fosse davvero divenuto così pericoloso, sarebbe stato Voldemort stesso a liberarsi di lui.

«Devo dire di non aver mai pensato ad un eventuale carriera sportiva!»

Esordì il giovane mago, storcendo la bocca come se il dubbio si fosse veramente insinuato nel suo animo.

«Lo terrò in considerazione nel caso mi mancasse prendere a mazzate qualcuno...»

Si fermò per un istante, giusto il tempo di fare segno al barista che era arrivato il momento di un secondo shot.

«Vi ringrazio in nome del Ministero per non aver pubblicato quanto scritto in questa lettera. È una scelta coraggiosa, ma soprattutto saggia, decisamente migliore di quelle più recenti prese al Profeta. Sono sicuro che il Ministro saprà come comportarsi, dopotutto siamo abituati a combattere questo genere di pazzi ogni giorno.»

Concluse poi, strofinando senza accorgersi il palmo destro sul braccio sinistro.

Ordino una seconda Vulcanomenta doppia che andrà scalata.
 
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view post Posted on 4/6/2018, 23:05
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LA MANGIAMORTE

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-Io lavoro per la gazzetta ma non sono la gazzetta. Posso condividere alcune loro idee ma tutto quello che scrivo e faccio ê per lavoro. Non si deve sempre credere in tutto quello che si vede, o si legge…-

disse mollemente, il bicchiere ancora stretto in mano. Osservava il ragazzo dritto negli occhi, cercando di cogliere un qualche guizzo sul suo volto, una smorfia inconscia ma non colse nulla. Il volto duro, nonostante fosse ancora giovane, dimostrava una fermezza e una serietà che non si sarebbe mai aspettata di vedere in un ragazzo della sua età. Eppure, rimaneva della ferma convinzione che Camille non avrebbe mai dovuto mandare un ragazzino a fare il lavoro di un uomo, avrebbe potuto traviare l'intera conversazione o prendere sottogamba l'argomento Raven in generale.

-Non sottovalutate Raven, era uno studente promettente, un abile duellante e se é stato capace di fare quello che ha fatto alla congrega vuol dire che le sue conoscenze si sono ampliate oltre dei limiti che non possiamo sapere.-

sorseggiò la sua bevanda, avvertendo un forte calore partire dalla gola e spandersi nel corpo, prendendo così un lungo attimo prima di continuare il proprio discorso

-Non é un pazzo comune e spero che possiate fermarlo prima che compia altri delitti.-

Terminò il suo drink, mentre nel contempo, arrivava il secondo shottino ordinato dal corvonero.

-Se non hai domande da pormi, possiamo dichiarare concluso questo colloquio, il mio l’ho fatto, spero voi facciate la vostra parte ora.-

Posò il bicchiere vuoto sul tavolo, lasciando su questo i palmi aiutandosi così a sollevarsi pronta a raccogliere le proprie cose con l’intenzione di uscire da lì.
 
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view post Posted on 10/6/2018, 00:18
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Ricevuta la pergamena, Patrick cominciò ad esplorarne la superficie ruvida e delicata, dimostrazione di come quel pezzo di carta fosse passato di mano in mano prima di arrivare a lui. C'era da fidarsi? Come poteva essere certo che quella lettera fosse veramente stata scritta da Raven? Per quanto ne sapeva della Abyss, anche per il semplice fatto che lavorasse al Profeta, tutto ciò poteva essere la solita bufala messa in piedi per destabilizzare ulteriormente il Ministero. Non erano stati mesi facili gli ultimi, tra gli articoli polemici sull'operato della Pompadour e una specie di movimento rivoluzionario di cui si era sentito parlare a Hogsmeade, Patrick aveva dovuto dedicare quasi tutto il suo tempo a tenere a bada l'ufficio stampa del Ministro che, da giorni, pressava affinchè Camille rispondesse in pubblico e, a dirla tutta, non avevano proprio tutti i torti. Patrick era stato il primo a spingere per una presa di posizione della sua mentore o, per lo meno, per una dimostrazione di presenza; quanto poteva fare bene al Mondo Magico la percezione di un Ministro assente? Era stato in quegli ultimi giorni che Swan aveva deciso di prendere l'iniziativa e di intervenire in prima persona nella gestione della crisi. Il colloquio con la Abyss e la Rose, solo il primo passo verso la riaffermazione di Camille Pompadour come cardine del Ministero della Magia.

«Curioso come sentiate il bisogno di dissociarvi da una testata giornalista che, in queste ore, deve a lei un boom inaspettato di vendite.»

Rispose calmo il Corvonero, sguazzando nel sarcasmo che da sempre era per lui un mare sicuro nella gestione dei dialoghi. Che bisogno c'era infatti di esporsi con un commento tanto difensivo quanto non necessario? Che bisogno c'era di dissociarsi da un giornale ad un articolo prodotto del suo stesso pugno?

«In ogni caso, vi assicuro che conosco Raven molto più di quanto voi pensiate, ho assaporato quello di cui era capace già da studente sulla mia stessa pelle. Ma per quanto folle e potente, Raven non sarà mai nessuno senza un seguito. Il Ministero sta facendo un ottimo lavoro per impedire che ciò succeda e, per questo, è fondamentale soffocare alla nascita ogni subdolo tentativo da parte dei suoi numerosi nemici di minarne le fondamenta.»

Fece una pausa soffermandosi sugli occhi freddi della giornalista, volente o nolente e per quanto volesse dissociarsene, il Profeta faceva parte di quel gruppo di vigliacchi cospiratori.

«Detto questo, lungi da me trattenervi.»

Si rimise in piedi soddisfatto della breve seppur rivelatrice conversazione, porgendo di nuovo la mano alla donna davanti a lui.

«Grazie dell'aiuto.»

 
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view post Posted on 12/6/2018, 22:32
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LA MANGIAMORTE

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Teneva già strette le proprie cose e le mani abili andarono a stringere l’alamaro per assicurarsi il mantello sulle spalle, ascoltando il lungo dire di lui, ritrovandosi poi a scuotere il capo alle parole del giovane corvonero, verso il quale, non si faceva nessun problema a dargli del tu.

-Stai sbagliando, non mi sto dissociando. Credo davvero che Camille e Il signor Wilde debbano esporsi di più come il mio collega ha scritto…

Sapeva benissimo che non vi era nessun collega, l’articolo al vetriolo contro il ministero era di suo pugno ma il fatto che non vi avesse posto la firma in fondo, lo rendeva pressoché anonimo

-…ed è per questo che ad Hogsmede, per la raccolta firme, ho messo la mia faccia. Il paese sta affrontando una parabola discendente e la gazzetta coglie la palla al balzo con articoli sensazionalistici, forse é proprio su questo che mi trovo in disaccordo ma non posso farci nulla, fa parte del lavoro e pure io devo portare a casa la pagnotta in qualche modo.-

Anche se Camille aveva probabilmente esposto a Patrick alcuno dubbi su chi fosse in realtà Rowena, il dire della donna poteva sembrare quello di un qualsiasi cittadino che manifestava un certo malcontento per un ministero apparentemente assente. Poi, se questo malcontento avesse motivazioni reali o meno, lo poteva sapere solo lei.
Annuí poi al dire del ragazzo

-É proprio il seguito che potrebbe avere che mi fa paura.-

Si mise la borsa a tracolla, per poi scostarsi dal tavolo e avvicinarsi quanto bastava per tornare a stringere nuovamente la mano.

-Figurati, questo e altro per il mio paese.-

Liberò la stretta e prima di andare si permise di aggiungere altro

-Se avrete ancora bisogno di me fatemi sapere.-

e si incamminò diretta all’uscita del locale e per la strada, conscia che con quell’incontro, aveva ben più di due piedi in una scarpa.
 
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view post Posted on 17/6/2018, 18:15
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Non era una gran bella giornata per la giovane Grifondoro. Quella mattina durante un'esercitazione in classe di Difesa Contro le Arti Oscure non era stata in grado di battere sul tempo i movimenti di un suo compagno Corvonero ed si era ritrovata stesa sul pavimento a causa di uno schiantesimo più e più volte. Per la verità la giornata non era cominciata bene sin dall'inizio, dal momento che aveva passato un'altra notte insonne. La mancanza di sonno l'aveva mandata in uno stato confusionale, diminuendo la sua prontezza fisica e di conseguenza la qualità delle sue prestazioni durante i mini duelli che affrontavano in classe. Era probabilmente il sapere di dover affrontare determinate prove che la riduceva all'insonnia. L'ansia, una volta sdraiata sul baldacchino, si trasformava in tensione muscolare che non le permetteva di lasciarsi andare alla morbidezza del materasso, e il pensiero di un eventuale fallimento di fronte ai suoi compagni e i professori trasformava la sua mente in un caotico guazzabuglio di paure. Di conseguenza la sua figura al Testa di Porco risultava silente dietro al banco dei liquori, mentre lucidava i bicchieri appena lavati. Non riusciva ad alzare gli occhi dai suoi pensieri e dalle idee di autocommiserazione che si era creata dopo quella mattinata. Quando un cliente faceva un ordine, senza guardarlo in faccia e quasi ignorandolo gli versava il liquido desiderato o gli portava al tavolo il piatto agognato, con movimenti lenti e un brusio in testa incapace di fermarsi. Servì una persona con un cappuccio che le oscurava il volto senza accorgersene e farsi domande, anche se quello era il tipico vestiario dei frequentatori della locanda, e quando poco più tardi un visitatore le chiese una vulcanomenta doppia senza degnarlo di uno sguardo gli preparò lo shot e lo posò sul banco. In maniera del tutto impassibile e distaccata svolse il suo lavoro, rendendo semplice alla clientela non notare la sua esistenza, cosa che faceva comunque dato che a nessuno sembrava importare che a servire gli alcolici fosse una ragazzina di undici anni. Girovagando fra i tavoli appariva come un fantasma, sia nell'espressione che nel portamento, risultando totalmente trasparente e non suscitando alcun tipo di reazione nello sguardo dei presenti. Risultava visibile solo nel momento in cui essi decidessero di bere un altro shot e quando la chiamarono dall'altra parte della sala per un altra vulcanomenta doppia senza dire una parola consegnò l'ambitissimo alcolico e se ne tornò sul retro col denaro e con la testa totalmente altrove.



Come concordato con Patrick, dato che il vulcanomenta non c'è nel menù del pub faccio finta che abbia preso qualcos'altro, ad esempio un gin. Quindi sono 4 falci, mentre Rowena paga 5 falci per il suo whisky.


Edited by Casey Bell - 17/6/2018, 19:56
 
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