Tacet

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view post Posted on 27/5/2018, 01:28     +3   +1   -1
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We are all immortal until proven otherwise

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Edited by Keyser Söze. - 26/4/2020, 18:10
 
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Non ho mai viaggiato da sola se non per raggiungere qualcuno. Una mattina di marzo in cui la neve si stava iniziando a sciogliere sono uscita da casa mia e ho preso un treno. Nessun rimorso per aver rimandato all'indomani le cose che potevo fare subito, né per aver saltato le lezioni. Credo di aver maturato dentro di me l'idea che le cose quotidiane come qualsiasi altra cosa assumono un sapore diverso in base al nostro atteggiamento mentale. I corsi di incoraggiamento new age mi consigliano di vivere attimo dopo attimo le cose con gioia e di farle con una certa ritualità, come una continua cerimonia del tè. Per combattere lo stress e la confusione mentale ci sono i corsi di mindfulness, in cui ti insegnano diversi tipi di meditazione che il buddha stesso ammiccando ha approvato con tanto di recensione su Tripadvisor. È un adeguato metodo di sopravvivenza alla vita quotidiana nella società moderna, società dalle radici molto profonde che sono cresciute molto in fretta. Oggi siamo abituati e costretti alla velocità. La rete di internet è veloce, i motori di ricerca trovano velocemente tutto ciò di cui hai bisogno, la messaggistica è tanto veloce da dirti che una persona “ti sta scrivendo”. Anche le notizie lo sono. Le bacheche dei social si ricaricano ogni due minuti per far passare i post appena pubblicati, e tutto ciò che è “vecchio” di due minuti cade giù, in fondo all'elenco. Nella società di oggi mangiamo solo frutta acerba, soda ma acida. Non ci permettiamo più di maturare. Continuiamo a raccogliere cose e a vivere l'attimo come su consiglio dei guru ma senza riuscire a maturarne i motivi, senza più capire perché facciamo le cose o perché accadono. Per questo motivo camminiamo tutti sull'orlo della crisi nervosa. Anzi, molto sfortunatamente ci sono quelli come me che sprofondano nella nevrosi, altri, quelli che vincono la selezione naturale, che sono fatti proprio per questo giro, dando importanza al momento in senso consumistico. Se oggi un'Anna Karenina decidesse di buttarsi sotto un treno, i suoi contatti di Instagram vedrebbero ancora per ventiquattro ore il suo ultimo stato con la scritta “Trenitalia questa volta è stata puntuale”.
Sì, così mi sono messa in viaggio. Sono capitata in una piccola città di provincia tagliata in due di netto da un torrente ghiacciato e intasato dalla neve. Questo era un rigagnolo in confronto alla distanza fra gli argini in muratura. Non era un fiume ma la fanghiglia permetteva all'erba e agli alberi di crescere in mezzo allo smog. L'aria e la terra, i tronchi e l'acqua, si alternavano creando fasce di bianco e di nero, degne di un' artistica scala di grigi spezzata dalle luminescenze dei colori delle insegne. Ho iniziato a percorrere l' argine sinistro, poi ho sostato un po' sulla ringhiera di un ponte guardando il flusso dell'acqua e gettandoci pezzi di ghiaccio per calcolare quanto ci mettessero a sciogliersi, poi ho proseguito sull'argine destro. Sulle rive innevate erano presenti molte orme. Passi di uomini, passi di animali, passi che si incrociavano e che tornavano indietro. Andando avanti, appostato al torrente, c'era un gruppo di uomini con dei cani che osservava qualcosa sul terreno. Sulla stessa linea d'aria, appoggiati alla ringhiera della strada in cui camminavo, un gruppo di cittadini osservava la scena, e mi unii a loro. Stavamo tutti guardando un morto. Il corpo di una donna di colore giaceva sulla neve scarlatta della riva che l'acqua piano piano trascinava via. Probabilmente era una prostituta a giudicare dall'outfit. Fra lo sconvolgimento generale, occhi e bocche coperte per lo sgomento, io non mi sentii affatto stupita. Amareggiata ma non stupita. Era lo spirito del tempo. Eravamo tutti prostitute morte sulla neve nella scia del nostro stesso sangue.
Mi dispiaceva. Mi sentivo spettatrice, quindi colpevole, quindi artefice. Come si può cambiare il mondo? Quando sei una prostituta sai che rischi corri, anche se sei costretta a farlo. Quando sei un essere umano che rischi corri invece? Noi non conosciamo le nostre tendenze fino al punto di evitarle. O non siamo abbastanza saggi o non siamo abbastanza buoni d'animo. Non siamo abbastanza, non siamo degni di ciò che abbiamo. E mentre davo spazio alle elucubrazioni sull'inutilità e la nocività del genere umano, nutrivo la mia disillusione e mi rimisi in marcia.
Stavo affrontando un periodo della mia vita in cui tutto ciò che mi capitava a tiro la consideravo una sorta di conferma che il destino aveva deciso di darmi riguardo alle mie idee sul mondo. Di conseguenza dentro di me era come se seppellissi le varie possibilità di compassione e di positività, e faceva capolino l'ego. Non che non pensassi agli altri o che vivessi alle spese delle altre persone. Era il radicarsi della consapevolezza e/o convinzione che le mie idee profetiche sull'idiosincrasia del genere umano fossero l'unica realtà. Nessuna possibilità di cambiare, né il mondo né dei miei pensieri. Chiusura e aberrazione verso le genti decoravano la mia vita fin troppo solitaria.
Un passo dopo l'altro arrivai in una zona di periferia in cui il torrente era più simile a un canale di scolo guarnito d'amianto. Le pareti riccamente vestite di graffiti e firme testimoni del nostro filoesterismo verso l'underground. Merda di ratto ovunque. La brezza recava con sé un odore di marcio e di metallo e l'umidità palustre mista al colore grigio piombo regalava il sommo sapore di ghetto, vita da strada ed eroina che vediamo nei film.
Ciò che l'uomo ha di più prezioso è la mente. Noi possiamo ragionare e inventare. Possiamo creare cose dal nulla e trovare motivi per vivere più di quelli che abbiamo. Possiamo scrivere, comporre, dipingere e mandare le persone nello spazio. Possiamo curare le piante e le malattie, estrarre l'essenza dalle cose. O per lo meno era così che facevamo. Adesso siamo solo in grado di creare un cellulare più grande, più bello e meno duraturo di quello uscito il giorno prima... e comprarlo.
Essere ossessionati dal non fare abbastanza. Giorno e notte. Magari tu sai cos'è abbastanza per te, ma sarai sempre costretto a farti dire da qualcuno che ciò che fai non lo è. Dormire durante il giorno perché non si riesce, passare notti insonni col pensiero di non riuscire.
Apri gli occhi. Sforzati. Non fai abbastanza, quindi non sei abbastanza.
Te lo sarai ripetuto milioni di volte, così tante che le parole hanno perso il loro valore e non hai dentro più alcuna spinta, più nessuna risorsa. Tanto ti conosci. Nessuna pezza per poter rattoppare. Solo la rassegnazione, solo adattamento, il celeberrimo “carpe diem” nel suo senso più oscuro e radicale, la cinica consapevolezza che così è e che qualsiasi cosa facciamo, così rimarrà.
Sappiamo cosa siamo, eppure rimaniamo basiti di fronte alle conseguenze. Siamo indignati, ma non cambiamo. Siamo noi la causa dei nostri stessi mali. Facciamo finta di capire. Siamo fondamentalmente pigri a trovare un'alternativa.
Siamo tutti puttane morte sulla neve rossa del nostro stesso sangue.
 
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view post Posted on 14/6/2018, 22:16     +2   +1   -1
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Der Leiermann


Drüben hinterm Dorfe steht ein Leiermann
und mit starren Fingern dreht er, was er kann.
Barfuss auf dem Eise wankt er hin und her
und sein kleiner Teller bleibt ihm immer leer.

Keiner mag ihn hören, keiner sieht ihn an,
und die Hunde knurren um den alten Mann.
Und er lässt es gehen alles, wie es will,
dreht und seine Leier steht ihm nimmer still.

Wunderlicher Alter, soll ich mit dir geh'n?
Willst zu meinen Liedern deine Leier dreh'n?

L'uomo dell'organetto


Al limitare del paese c'è un uomo con l'organetto;
con le dita indurite gira la manovella.
Scalzo, sul ghiaccio vacilla qua e là,
il piattello resta sempre vuoto.

Nessuno l'ascolta, nessuno lo vede,
e ringhiano i cani intorno al vecchio.
Indifferente a tutto lui gira, gira,
l'organetto mai non tace.

Vecchio misterioso, e se venissi con te?
Accompagneresti i miei canti col tuo organetto?




Tratto dalla raccolta di lied "Winterreise" di Schubert, "Der Leiermann" si potrebbe definire come la dichiarazione di una cesura, o per lo meno della consapevolezza della propria cesura. Dietrich Fischer-Dieskau, il baritono che interpreta il lied, dando l'impressione di non battere le palpebre, diventa un tutt'uno con la musica ripetitiva dell'organetto suonata dal pianoforte e il significato implicito del testo, attraverso il quale l'autore ha racchiuso il desiderio di lasciarsi andare per l'ultima volta.

 
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view post Posted on 18/7/2018, 21:50     +6   +1   -1
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Ma sì, ma che cavolo, al diavolo poesie e prose, ma chissenefrega. Io fra due mesi ho l'ammissione al biennio e mi sto cagando in mano. Ho avuto 4/5 giorni di gastrite in cui non riuscivo a camminare se non piegata in due come mia nonna e in cui dovevo a tutti i costi pagare le tasse per l'ammissione tramite mav e fare la richiesta online e non c'è stata cosa più dolorante, anche perché a tratti mi veniva il singhiozzo che sommato al dolore de panza mi faceva sussultare. E non se ne andava! E' sparito guardacaso solo quando ho finito di compilare tutti i moduli.
Ecchecc****.
Comunque sia sfrutterò questa sezione, quest'angolino, questo luogo ameno, per tenermi su con lo studio, riprendere a suonare, spronarmi, elencare le mie sfighe, fare un resoconto di quel che sono riuscita e non riuscita a fare e delle mie seghe mentali. Insomma per non "abbaruarmi", come si dice da me (=abbattermi). Fregac*** se non leggete, so che Drinky metterà sempre mi piace.

***


Oggi è stato un giorno, potremmo dire, snervante. La mattina ero di un rinco, ma di un rinco che non se po' capì. Tendenzialmente la mattina ho la minima a 50 per cui ero sveglia ma non del tutto e guardavo mia madre con faccia da ebete mentre mi elencava i motivi per cui prima di alzarmi devo rifare il letto (era quello l'argomento?), come se i nostri ospiti venissero nella mia stanza a bere il caffè, COME SE NOI AVESSIMO OSPITI. Per tutto il resto della giornata sono stata dietro a sta' storia dell'ammissione, che oggi era l'ultimo giorno, e la gastrite, ad ogni documento da allegare alla domanda che si scarica sempre con nomi assurdi tipo "cyvgubhinjo000000000WTF" nei download e che quindi ogni volta dovevo rinominare, si faceva sempre più intensa. Ce l'ho fatta solo alle 19.30 (?) e dopo mi sono messa a studiare, a suonare, a sviolinare, o come preferite.
Ho provato a prendere arco e violino in mano. Inutile dire che mi sentivo le dita come delle stecche di ferro, allora molto diligentemente per prima cosa mi sono messa a fare gli esercizietti solo con la mano destra sull'asta dell'arco.
- Fai salire e scendere come un ragnetto la mano sull'arco senza tenerlo con l'altra;
- Fai fare le flessioni alle dita;
- Fai fare le flessioni solo al mignolo;
- Fai fare solo le flessioni all'indice;
- Prendi l'arco senza pollice (ti scappa da tutte le parti).
Poi mi sono messa a fare esercizi solo con la mano sinistra, con quella che preme le corde, del tutto inutili perché, contrariamente a quanto tutti voi pensate, è l'arco ad essere importante. Fottesega se uno non riesce a fare note veloci (certo uno non deve stonare), quel che importa è la qualità del suono. Quindi insomma mi sono messa a suonare.
E mi è venuto da piangere.
Mi sono messa a fissare la homepage del forum e mi veniva da piangere.
*Ok, Vaiolet, non ti abbattere, basta che ti alleni e fra un po' inizierai a suonare come si deve, senza sembrare un trapano o un castoro che partorisce.*
Mi rimetto a suonare.
Dopo un po' mi rompo le biglie perché sotto sotto i brani che sto facendo li studio da almeno novembre del 2017 e allora mi viene una splendida idea, tanto per tirarmi su di morale. TRASCRIVO PUMP IT.
Quindi mi metto lì, col mio bel computerino nuovo, youtube, carta pentagrammata e matita. Scordo il violino per raggiungere le note più basse della chitarra (per chi se ne intende un po' le corde del violino sono quelle del basso ma al contrario per ordine d'altezza) e impazzisco.
Ed ecco a voi Misirlou nella versione di Dick Dale aka pump it aka canzone tradizionale greca (d'ammore).
Dilettatevi.



Sì, è stato massacrante e mi sono fatta un po' braccia.

Edited by Keyser Söze. - 14/12/2018, 11:04
 
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view post Posted on 18/7/2018, 23:21     +1   +1   -1
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Allora, visto quello che hai scritto non ti metto “mi piace”.

Però KC, mi piace un sacco. Mi hai reso una mamma davvero orgogliossissima <3
E a breve riguarderò Pulp Fiction perché mi hai messo voglia. Chapeu signorina.
 
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view post Posted on 18/7/2018, 23:22     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Drinky @ 19/7/2018, 00:21) 
Allora, visto quello che hai scritto non ti metto “mi piace”.

Però KC, mi piace un sacco. Mi hai reso una mamma davvero orgogliossissima <3
E a breve riguarderò Pulp Fiction perché mi hai messo voglia. Chapeu signorina.

e io che ti pensavo mentre lo facevo. Non a caso ho fatto quella faccia alla fine.
 
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view post Posted on 19/7/2018, 21:32     +9   +1   -1
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Un'altra giornata è passata e attorno a casa mia l'arsura sembra avvolgere cose, animali, persone. I gatti mi guardano più morti che vivi dal giardino, non hanno neanche la forza di miagolare tanto che aprono la bocca ed emettono un vacuo suono rauco.
Ok basta, non me ne frega niente delle descrizioni manzoniane sul belvedere del mio paesello de mer*, vi raccontero che caaaaaaaaavolo è successo oggi.
Praticamente la storia abominevole sull'ammissione non era ancora finita. Ho inviato una mail per chiedere il programma d'esame perché non si capiva una cippa e mi hanno risposto con un'altra mail in cui non si capiva una cippa. Per cui chiamo e finalmente mi chiariscono le idee. BENE.
Tenterò l'ammissione a due bienni, uno di violino propriamente, e uno di musica da camera (cioè la musica che si fa in camera la musica bella, tipo il quartetto) e sarà una sfaticata. Ho assolutamente bisogno di un pianista accompagnatore perché quella che mi ha sempre accompagnata per esami e robe varie non mi può confermare la sua presenza, perciò ansia. :arrabbiato:
Mi faccio dare un po' di nominativi da amici e il 90% delle persone mi dice di no perché porto un programma troppo difficile pianisticamente. Cioè loro si preoccupano di suonare male al mio esame, mentre io me la faccio sotto.
Alla fine forse l'ho trovato e sento già che la gastrite sta facendo qualche passo indietro.
Poi mi sono messa a studiare. Con tutti questi traffici burocratici ogni giorno mi restano tipo un paio d'ore per toccare il violino. Mi sono messa a studiare il concerto che ho deciso di portare, che ho fatto già l'anno scorso un migliaio di volte ma sembrava che stessi tirando latte da un ornitorinco maschio per dire e mi stava venendo da piangere. Però ho continuato e sono andata avanti. Piano piano si riesce a ottenere tutto, studiando si riesce a fare tutto.
Alla fine della mia sessione di studio, che è durata due ore (sembra poco eh, ma se non tocchi il violino da un mese è un po' come fare una corsa di 4 km dopo che hai passato un mese sul divano a mangiare pringles), il mio cuore ha deciso di ascoltare una richiesta che è stata fatta ieri dalla mia adorata Drinky, per cui
DRINKY A TE DEDICO QUESTA SPLENDIDA CANZONE FATTA NELLA MANIERA PIù TRASCIONA DI SEMPRE
BY KC
(E LA DEDICO ANCHE AD ASTAROTH CHE POCO FA MI HA RIVELATO CHE QUESTA è LA SUA CANZONE, CHISSà PERCHé)
Buon ascolto. Si accettano richieste.

Edited by Keyser Söze. - 14/12/2018, 11:05
 
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view post Posted on 19/7/2018, 22:35     +1   +1   -1
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KC TI ADORO. GRAZIE GRAZIE GRAZIE PER QUESTA MERAVIGLIOSA TRASHATA <3
 
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view post Posted on 19/7/2018, 22:40     +1   -1
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You are not saving this world, you are preparing it for me.

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Perché non ti dedichi al cibo...tipo alle focaccine? :bello:

Tornando seri, Britney...Will.I.Am...manca solo J-Lo :bello:
 
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view post Posted on 23/7/2018, 22:53     +1   -1
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CITAZIONE (Don Medellìn @ 19/7/2018, 23:40) 
Perché non ti dedichi al cibo...tipo alle focaccine? :bello:

Tornando seri, Britney...Will.I.Am...manca solo J-Lo :bello:

Ecco fatemi una lista che mi diletto. Mi sono presa bene però con Matt Bellamy. Vorrei riuscire a riprodurre la sua voce.
 
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view post Posted on 23/7/2018, 23:07     +1   +1   -1
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"Dio m'ha dato un anima. E' per farne uso. L'uomo che tesaurizza il suo io mi fa pietà e orrore."


Tutti dovrebbero conoscere Eugène Ysaÿe


 
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view post Posted on 27/7/2018, 00:43     +1   -1
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Voglio rompere le righe.
 
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_fango
view post Posted on 9/8/2018, 11:52     +3   +1   -1




6941cda8f0
Visto che è il tuo compleanno ho pensato bene di farti un pensierino, un piccolo tributo al tuo enorme potenziale. Grazie per essere quello che sei, e non ti arrendere nel diventare quello che vuoi.

Se cerchi uno fatto, io te lo, darò *indica Camillo*
I memi han vita corta, poi van su, 9gag
anche se sembri una normie
Hai qualcosa di speciale, tu
KC I‘ll make a meme, out of you

[dururudurudurudurudù]

Questo posto è bello, ma nasconde in sé
Mille e più edgyboyz, ti immunizzerò.
Fino a far di te un memator’
Sempre pronto a shitpostare
Disadatta – come me – ma ilare.

[In questa parte parlano tutti gli amici ma il cammino del mematore è un cammino solitario e se impersono gli altri del forum mi querelano per diffamazione]

BE A MEME
Sempre dietro a un nuovo loss
BE A MEME
Shitpost duro senza timore
BE A MEME
Connessa anche alle tre di notte
Un memos sarai, se solo, lo vuoi tuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

So che sei tentata, lascia star il, violin
Mi chiedi se son serio, ti rispondo: “¯\_(ツ)_/¯”
E’ questo il vero segreto:
you don’t have, to give a heck
L’unica, che è nel ver, sei tuuuuuuuuuu

[dururudurudurudurudù]

BE A MEME
Edgelord solo se trollando
BE A MEME
Stronzate in tag h24
BE A MEME
Non capiscono, ma stai volando
In questa canzone ci sono 86 “uuuuuuuuuuuuuuu”


 
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view post Posted on 9/8/2018, 12:00     +2   +1   -1
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AHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAHA OMMIODDIO NON SO CHE DIRE/FARE/VOLERE.
Ho dovuto cercare la metà delle parole che hai scritto, perché lo sai che sono una nabba, però apprezzo davvero e, non so come tu abbia fatto, ma Mulan l'ho visto tremila volte da piccola ed era quello che preferivo! Sei dolcissimo e mi hai fatta morire. Ti ringrazio davvero tanto, questa me la stampo e me l'appendo in camera. Ogni volta che sarò triste me la canterò <3
FANGO :hug:
 
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view post Posted on 17/8/2018, 20:05     +3   +1   -1
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Oggi, per la prima volta dopo tanto tempo, non ho pianto.
 
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