Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato. (Esopo)
L’aria estiva iniziava a percepirsi ovunque, il calore del sole saturava gli ambienti esposti alla luce, talvolta riscaldando persino le zone in ombra, rendendo difficoltoso respirare ed inducendo le persone a trovare conforto in ambienti più freschi, scostandosi così dall’afosità che regnava sovrana.
Diagon Alley era un forno.
Il flusso di persone che facevano avanti e indietro nei negozi era discreto, quasi accettabile, ma erano passate circa due ore dall’ora di pranzo e le zone in ombra era già piuttosto affollate, per lo più da Maghi e Streghe di una certa età e quindi facilmente suscettibili alle temperature elevate.
Con i capelli lunghi e rossi legati dietro la nuca in una comoda coda, degli abiti pressoché leggeri - camicetta smanicata in stile floreale e dei pantaloni beige di seta leggera con tanto di comodi sandali -, mentre gli occhi blu profondi vennero oscurati dalle lenti dorate dei Rayban. Tutto sommato, grazie al vestiario leggero, non stava schiumando di caldo, ma Lancillotto era decisamente accaldato. Grattandosi la folta barba rossiccia, l’Auror fissò il cucciolo che si era steso dietro dei vasi ornamentali nei pressi di Mondomago, la lingua a penzoloni e gli occhi socchiusi per la stanchezza e il caldo che il poveretto stava provando.
Aiden si chinò verso di lui per accarezzarlo sulla testa, per poi affondare la mano tra il folto pelo multicolore ma con principalmente delle sfumature blu tipiche della sua razza, rendendosi conto che forse avrebbe fatto meglio a toelettarlo il prima possibile o non avrebbe fatto altro che soffrire.
«
Avanti, Biscotto, resisti. Lena non ci metterà molto.» mormorò al cucciolo.
O almeno spero... aggiunse mentalmente, dopo aver sospirato pesantemente nel vedere Lancillotto respirare pesantemente con la lingua di fuori.
Sua sorella era dentro al negozio di Mondomago da diversi minuti ormai e si domandò cosa stesse combinando all’interno della struttura, così come pensò diverse volte al perché avesse accettato di accompagnarla e di portarsi dietro il cane. Aiden però non poteva vederlo in quello stato, aveva bisogno di trovare una zona più in ombra e magari farlo bere. L’idea di andare da Florian divenne ben presto una certezza, tanto che raccolse il cane e tenendolo stretto tra le proprie braccia, Aiden si allontanò da Mondomago, abbandonando sua sorella ma fiducioso che ella avrebbe capito e lo avrebbe cercato una volta finiti i propri acquisti.
Avanzò a passo svelto verso la gelateria di Fortebraccio, sperando di riuscire a trovare posto in uno dei tavolini all’aperto con tanto di ombrellini con cui ripararsi dal sole. Lancillotto sembrò riprendere appena vigore quando capì dove stavano andando, rizzando appena le orecchie, specialmente quando i suoi occhietti stanchi ma attenti videro alcuni dei clienti ai tavoli con dei gelati in mano.
Quando Aiden giunse vicino ad un tavolino, Lancillotto prese a scodinzolare. Forse, con un pizzico di fortuna, avrebbe potuto favorire un abbondante assaggio di gelato dal padrone, se l’intenzione di quest’ultimo era di prendersi un gelato.
L’Auror si sedette su una delle sedie non esposte al sole e posò a terra il cane, concedendogli una grattatina dietro alle orecchie. «
Furbetto! Hai già capito dove siamo eh?» ridacchiò, mentre Lancillotto rispose con un piccolo abbaio, per poi stendersi e rilassarsi. Per lo meno si era ripreso quel tanto dal mostrarsi grato al padrone per essersi tolto da una zona afosa e scelto un posto dove avrebbe potuto sgraffignare qualcosa di fresco.
Uno Staffer mi potrebbe gentilmente colorare il titolo con questo colore #E7FF71 e metterlo in corsivo? Thanks
Thresyina, vieni a conoscere Lancillotto il cane Biscotto