Non capiva bene l’iniziale reazione di Casey una volta che le mostrò la foto di lei e Declan - si sforzava di essere gentile, ma sembrava dover nascondere una buona dose di rabbia che tratteneva dentro di sé. Per quale motivo doveva essersi adirata? Si fermò un secondo ad osservarla meglio, lasciandosi sfuggire ciò che diceva per prestare attenzione ai dettagli rivelatori: le frasi dette a denti stretti, la violenza con cui aveva infilzato il pezzetto di profiterole, quasi a voler scaricare su esso la tensione, i muscoli del viso contratti, i leggeri spasmi alle mani…che demoni nascondeva quella bambina? E cosa l’aveva fatta scattare?
Tutto ok?Si limitò a chiedere Drinky in tono cordiale. Preferiva non fare una domanda diretta, non sapendo a cosa sarebbe andata incontro se si fosse permessa di sfiorare i tasti sbagliati. La ragazzina le sembrava fragile ma al tempo stesso infuocata di fiamme che andavano domate dolcemente, arginate permettendo loro di continuare a bruciare senza fare danni o espandersi troppo.
Il tono di Casey si modificò una volta finito di masticare il boccone di dolce e fece notare a Drinky come lei non ne avesse ancora toccato nemmeno uno.
Presto detto! esclamò, afferrando la forchettina e puntando a uno dei quartini creati metodicamente da Casey. Ne infilzò due, uno alla panna cotta e uno alla crema, portandoseli in bocca e lasciandosi inebriare dalla magia che solo il glucosio poteva rilasciare. Sentiva la panna, così burrosa e dolce, mescolarsi alla freschezza della crema e scenderle in gola, portando con sé benessere e pace. Quante persone, in questo mondo, dovrebbero farsi una cura a base di dolciumi! Possibilmente dolciumi ricchi di burro e di zucchero, fregandosene di ciò che stanno ingurgitando ma vivendo il momento. Tanto, che senso ha vivere da malati per morire sani?
Sì, decisamente panna top, crema secondo posto. concluse soddisfatta, facendo un occhiolino alla giovane grifa.
Ascoltò ciò che aveva da dire riguardo Sarah e al fatto che si fosse fidata di lei, decidendo di dirle la verità. Non era sempre facile fare “coming out” con i babbani e, spesso, era una scelta che poteva rivelarsi poco saggia o controproducente, ma esistevano delle eccezioni dunque, se Casey davvero si fidava di questa ragazzina, aveva fatto bene a spiattellarle tutto fin da subito in modo da non doversi incastrare in una rete di bugie.
Se senti che sia una bella persona, hai fatto bene a fidarti di lei. Per quanto possa essere pericoloso rivelare cosa siamo, spesso le reazioni non sono malvagie e ne valgono la pena. Credo che in amicizia, la sincerità sia una prerogativa essenziale. Ah, “A Beatiful Mind”! Carino quel film, l’ho beccato l’altro giorno su Netflix e l’ho guardato dopo tipo…boh, anni annorum che non lo vedevo.Vedeva un velo di tristezza coprire gli occhi della ragazza già in parte coperti dalla frangetta e abbassare la testa come se si fosse improvvisamente spenta. Non resistette, quindi protese la mano sotto il mento di Casey per alzarle leggermente la testa e cercare un contatto visivo con lei.
Vedrai che lo troverà. Disse il più dolcemente possibile. Sapeva cosa volesse dire vivere con la paura di un rifiuto o di un abbandono - quanto fa male essere rifiutati per quello che si è e non per qualcosa che si ha scelto? Una ferita profonda e dura da far rimarginare.
Uno sguardo furbetto aveva poi animato il volto dell’undicenne quando avevano sfociato nell’argomento “cose che KC fa e che non dovrebbe fare”. Le sembrava quasi essersi impettorita, mentre con spavalderia le diceva di stare tranquilla che non si sarebbe fatta beccare. Agli occhi di Drinky sembrava più uno di quei cuccioli di grandi felini, come leoni o tigri, che cercano fin da subito di fare agguati ad animali più piccoli di loro, credendosi già forti cacciatori. Generalmente, i suddetti animali, scappavano poi spaventati quando la preda prescelta cercava di ribellarsi a loro. Era un’immagine davvero tenera e dolce, ma la rossa preferì tenerla per sé e non esporla, non voleva minare quell’apparente coraggio che KC mostrava, per quanto ai suoi occhi rimanesse un cucciolo.
*Speriamo solo non finisca nei guai…*
La sua espressione cambiò nuovamente, sembrando ora infastidita e altezzosa, mentre con gli occhi scannerizzava Drinky e con fare giudicante la definì “passabile”. Si sentì quasi in imbarazzo davanti a quel tono, come se la ragazzina con cui aveva scherzato fino a poco fa, non esistesse più. Ma subito Casey precisò che stava scherzando e la tensione appena accumulata dall’ex Serpeverde, si scaricò immediatamente. La senti aggiungere che l’adorava e che le avrebbe mandato presto un gufo se le avesse dato il suo indirizzo.
Ehi signorinella. Disse acida Drinky, fissandola negli occhi senza sbattere le palpebre e assumendo un’espressione neutra ma truce, serrando la mascella e mettendone in evidenza i muscoli ai lati del viso.
La prossima volta vengo lì, oltre il tavolo, e ti spalmo questi profiterole in faccia! E si aggiunse alla risata di KC, una risata spensierata e rinvigorente. Era da un po’ che non si sentiva così bene.
Cercò qualcosa frugando nella borsetta.
Ah-ha! Eccolo qui! disse porgendo un cartoncino verso le mani della ragazzina.
Questo è il mio biglietto da visita che uso quando prendo lavori da freelance. Lì ci sono tutti i miei contatti: indirizzo di casa, mail, numero di telefono. Usa pure quelli che preferisci, anche se non penso che possiate utilizzare cellulari o computer a scuola.Le risate della Grifondoro si fecero ancor più fragorose dopo il riferimento di Drinky alla falsificazione dei documenti per poterla portare fuori dall’orfanotrofio con sé. Non avrebbe potuto fare una cosa del genere, sentiva di dover essere un buon esempio per lei, di doversi migliorare in tutto e maturare un po’ in modo che Casey potesse vederla come punto di riferimento.
*Ma perché voglio queste cose?!*
Ahah, vedremo se lo farò. Ma sarebbe sbagliato, non si falsificano i documenti! Cercava di essere seria e più adulta di quanto non fosse…fallendo miseramente.
Il tempo a loro disposizione si stava esaurendo e la ragazzina le disse che sarebbe dovuta tornare verso il suo gruppetto per rientrare ad Hogwarts. Le dispiaceva doverla vedere andare via. Non riusciva a spiegarsi perché le importasse tanto e cosa avesse di magico quella ragazzina per esserle rimasta così impressa emotivamente.
Non ti preoccupare! Vuoi che ti accompagni verso di loro o pensi che farebbero facce strane vedendoti far capolino assieme a me?