After the road, Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/8/2018, 20:31
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:


OT: la role è un proseguo di On the road. I fatti narrati seguono la gara motociclistica


YsqjDLF

La gara di motociclette era stata la cosa più entusiasmante, adrenalinica e divertente che avesse fatto negli ultimi mesi; ma anche la più pericolosa, sconsiderata e folle.
Gli ultimi metri del circuito li aveva percorsi alla cieca, letteralmente, schivando all’ultimo uno dei concorrenti e riuscendo a mantenere la seconda postazione.
Era più che soddisfatta del risultato, non aveva gareggiato per vincere, lo aveva fatto al solo scopo di passare il tempo, generalmente i balli scolastici erano noiosi da morire. Tuttavia quella serata si era dimostrata tutt’altro che noiosa: aveva fatto nuovi incontri e scoperto trame interessanti.
Abbandonato il suo bolide, provato dalla gara e usurato dalle intemperie e dai maltrattamenti di una guida estremamente incauta, si congratulò con le concasate che avevano meritatamente vinto la competizione. Dovette, per par condicio, complimentarsi anche con il ragazzo arrivato terzo (e che aveva quasi travolto poco prima di tagliare il traguardo). Seguirono i convenevoli della premiazione, cosa che si sarebbe risparmiata volentieri, ma che non potè evitare.
Si dileguò dalla calca con discrezione, allontanandosi dall’affollamento di studenti riunitosi per il discorso del Preside e la cerimonia della Coppa delle Case; per quella sera aveva presenziato fin troppo alle formalità per sorbirsi anche un prolisso discorso di Peverell.
Allontanatasi dal palchetto il suo sguardo vagò tra la folla, sondando i volti dei presenti. In realtà ne cercava uno in particolare, sebbene le aspettative di individuarlo erano molto basse. Probabilmente se ne era andato o aveva trovato qualcun’altra con cui intrattenersi; questa seconda opzione la convinceva molto, considerando come si erano susseguiti gli eventi durante la serata.
Non sapeva neppure perché lo stesse cercando: per curiosità? Probabile, anzi, sicuramente; non era disposta a vagliare altre possibilità. Era curiosa di sapere come si sarebbe evoluta quella serata; si, era questo il motivo per cui continuava a guardare tutti coloro che erano a portata del suo sguardo, mentre si avviava, molto lentamente, verso la fine del Campo.
Tuttavia individuare una persona in una folla non era di certo una cosa facile, ma c’era da dire che non si stava impegnando particolarmente; le sue erano occhiate fugaci, allo scopo di riconoscere un particolare, un dettaglio che potesse farle capire che era lui e non un tizio qualsiasi.

 
Top
view post Posted on 31/8/2018, 17:11
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

EMUw7XC
Una cosa che Maurizio non si sarebbe mai aspettato era tornare ad essere così tanto entusiasta di qualcosa, l'Italiano seguì la gara col cuore in gola, con l'entusiasmo di un bambino che vede qualcosa per la prima volta. Tra muri di fuoco che inghiottivano le persone, fastidiosi asticelli e sfingi con il ciclo (Nieve ne sa qualcosa :secret: ) si ritrovò a parlare con Rowena con la voce rotta dall'emozione con degli urletti striduli da fare invidia a Cristiano Malgioglio. Si concentrò particolarmente sulla gara della Tassorosso da poco conosciuta che aveva catturato il suo interesse, era stata così criptica tutta la serata, come se avesse sin da subito intuito chi avesse di fronte. Fu forse proprio questo suo atteggiamento a suscitare in lui questo interesse così "adolescenziale" verso la ragazza che sembra non darti nemmeno la punta del filo.
Finita la gara si ritrovò come uno stupido a cercarla all'arrivo della corsa, ma tra la calca di bambini e le varie premiazioni vide fallire i suoi intenti. Non si mise nemmeno a seguire la premiazione, si defilò verso i confini del Campo alla disperata ricerca di una persona che forse non avrebbe mai più rivisto, quindi sconsolato si accese l'ultima sigaretta della serata per poi andarsene. Era strano quanto questa volta si stesse sentendo così triste all'idea di non rivedere una persona, qualche anno fa probabilmente se ne sarebbe andato ridendo, fantasticando su chi sarebbe stata la prossima, eppure quella ragazza aveva qualcosa di particolare, quel qualcosa che lo aveva portato a trattenersi più del dovuto e a sperare di trovarla.
Improvvisamente riconobbe tra la folla quei capelli, lei era di spalle ma ne era quasi certo, come se l'avesse vista milioni di volte. Era forse stata la speranza a dargli una visione? Non ne era certo, ma per come era fatto, fermare una sconosciuta era pur sempre nel suo stile. Si scostò dal muretto su cui era appoggiato gettando la sigaretta ancora intera (cosa per niente da lui), e accelerando il passo la afferrò per la mano trattenendola.
Hey! La corsa è finita, non ti godi nemmeno il finale della festa?
Le sussurrò mentre le si avvicinava sempre di più. In effetti qualcosa stava accadendo e forse nemmeno a lui le cose erano chiare, ma almeno l'aveva trovata.

PS: 200 ◆ PC: 139 ◆ PM: 141





'mmma back! arrugginutiello, ma back! xD
 
Top
view post Posted on 1/9/2018, 16:49
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:


YsqjDLF

Troppo magro, troppo basso, troppo grasso; ovunque si posasse il suo sguardo coglieva caratteristiche che le facevano scartare l’ipotesi che era la persona che stava cercando. La fine del campo era prossima ed ormai aveva perso le speranze. Se ne era andato. Fine dei giochi.
Rassegnata a quella conclusione e considerata terminata la sua serata, proseguì verso l’uscita. Fu allora che si sentì sfiorare la mano, anche se sfiorare non era proprio il termine adatto. Non fece neppure in tempo a rendersene conto che la presa di strinse attorno alla sua mano, cogliendola di sorpresa.
Le persone non reagiscono tutte allo stesso modo quando vengono colte di sorpresa. In determinati frangenti il corpo reagisce prima ancora che la mente possa trarre le sue conclusioni e capire ciò che sta succedendo. È una reazione fisiologica che si innesca in automatico.
Sentendosi afferrare la mano si voltò di scatto, con uno strattone si liberò della presa ed indietreggiò ponendo distanza tra se e colui che aveva osato agguantarla a quel modo: alle spalle, senza preavviso.
La fortuna di Maurizio fu che lei lo riconobbe in tempo, appena si voltò ebbe la certezza di chi si trovava al suo fianco; se fosse stato un perfetto estraneo gli avrebbe tirato un pugno sul naso senza tante cerimonie.

-Ah, sei tu- disse accigliando lo sguardo, perplessa per quel suo atteggiamento.
Infine era stato lui a trovare lei; questo significava due cose: la prima, la più evidente, era che non se ne era andato; la seconda, più nascosta, doveva ancora comprenderla.

-No, stavo andando via- rispose, sebbene non era sicura di quale fosse esattamente la domanda
-Tu?- chiese poi, allungando il collo come se stesse cercando qualcuno situato oltre la sua figura -Dove hai lasciato le tue spasimanti?-
Passata la reazione semi-aggressiva iniziale aveva ritrovato il suo senso dell’umor. Quella domanda era ironica e provocatoria allo stesso tempo. Lo aveva lasciato in compagnia di Rowena, di quella esaltata delle sua “collega” e di chissà chi altra, che le veniva quasi scontato chiedere che fine avessero fatto le donzelle.

 
Top
view post Posted on 4/9/2018, 11:44
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

EMUw7XC
Per un solo istante Maurizio ebbe come la sensazione che il suo primo intento era quello di sfondargli il muso e forse gli fu data la certezza visto la reazione della studentessa, ancora una volta refrattaria alle attenzioni dell'Italiano.
Trovò curioso come, seppur questa potesse essere una delle sue ultime feste ad Hogwarts, avesse deciso di andarsene a festeggiamenti non ancora conclusi. La curiosità dell'Italiano continuava ad essere alimentata da questi piccoli ma utili dettagli.
Infine pose una strana domanda, come avrebbe potuto dirgli che la stava giusto cercando? Doveva decisamente inventarsi una scusa, non era più un adolescente preda dei suoi stessi ormoni.
"Oh, beh. So così poco di Hogwarts che avrei bisogno di una guida anche per questo, non capisco la metà delle cose."
Mentiva. Sin da piccolo aveva iniziato a leggere libri riguardanti Hogwarts, sapeva praticamente ogni cosa, quantomeno dal punto di vista amministrativo. Molto poco sapeva invece dei luoghi di Hogwarts, aveva avuto pochissime opportunità per ritrovarsi dentro quei confini, una soltanto però con una ragazza come lei. Accusò la provocazione, aveva un modo così stranamente serio di lanciare le sue frecciatine che portava l'Italiano a chiedersi se stesse scherzando sul serio o meno.
"Beh, non ho scordato le tue ultime parole e, come ho già detto, vedere Hogwarts con gli occhi di una studentessa è unico."
Disse con un mezzo sorriso e inarcando un sopracciglio. Stava provando in tutti i modi a fare breccia in quelle mura anche solo per conoscere chi vi fosse dietro, non era mai stato così interessato ad una persona.

PS: 200 ◆ PC: 139 ◆ PM: 141



 
Top
view post Posted on 4/9/2018, 19:48
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:


YsqjDLF

Doveva ammettere che non si aspettava una risposta così diplomatica. Aveva completamente svicolato la sua provocazione riguardo alle spasimanti; lo aveva fatto con una nonchalance tale da restarne stupita. Gli rivolse un’espressione enigmatica, accompagnata da un dubbioso -Mmh- non sapeva esattamente cosa pensare. Voleva davvero vedere Hogwartss? Sembrava di si.
-Io ricordo di aver detto vedremo. Non c’era nulla di certo- sentenziò.
Avanzò di un passo in sua direzione; passandogli di fianco notò come, nonostante indossasse scarpe con tacchi molto alti, egli la superava in altezza di un paio di pollici. Dopo averlo scrutato da capo a piedi proseguì oltre, superandolo. In un primo momento si poteva pensare che se ne stesse andando; continuò a camminare verso l’uscita del campo da Quidditch con una certa sicurezza.
Iniziava a capire perché a fine gara aveva cercato il suo volto tra la folla; era una specie di esperimento, una sorta di gioco del quale non conosceva le regole. Come quando si guardano le carte in mano ad un giocatore e se ne studiano le mosse nella speranza di capire il gioco. Scatta un senso di curiosità, un interesse che verrà appagato solo dopo aver compreso.
Non era sicura che Maurizio avesse colto il messaggio che gli aveva mandato, per assicurarsene si voltò, pur continuando a camminare.

-Tu non vieni?- non era propriamente una domanda, era più che altro l’esternazione di un concetto: voleva essere seguita. Dopotutto era stato lui ad insistere per fare quella gita tra i territori del Castello.
Uscire dal campo di Quidditch sarebbe stata la prima tappa; raggiungere il portone d’ingresso della Scuola la seconda.
Lungo il tragitto gli avrebbe posto una domanda, secca, senza troppi fronzoli
-Allora, dimmi... Com’è che conosci Rowena Abyss?- Era una domanda piuttosto seria; le interessava davvero conoscere la risposta. Quella donna era un enigma ambulante, se poteva cogliere pareri da parte di terzi ne approfittava.

 
Top
view post Posted on 23/9/2018, 15:15
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

EMUw7XC
La ragazza si avvicinò a lui, come per sfidarlo nuovamente in questo gioco di sguardi anche se la studentessa continuava ad avere quell'alone di serietà che lo aveva già confuso altre volte.
Lo superò e fece come per andarsene mentre Maurizio si limitò a voltarsi ad osservarne la schiena, soffermandosi sulle sue curve, era splendida, di certo l'avrebbe seguita anche senza il suo "permesso" voleva sapere di più di quella ragazza.
Fortunatamente accantonò subito dopo l'idea dello stalking perché proprio dal punto che osservava arrivò una domanda retorica posta per fargli capire che in fondo anche lei apprezzava le sue attenzioni, non era di certo una conquista definitiva, ma stava pur sempre guadagnando punti. Quindi si limitò ad avvicinarsi a lei per poi andare verso Hogwarts insieme, parlando del più e del meno.
A un certo punto il discorso virò su Rowena. In effetti non sapeva molo della donna, tornò al loro primo incontro a casa di Vath, salvo poi ricordarsi della festa di Halloween, prima di parlare.
"Ci siamo conosciuti ad una festa a casa di un amico, anche se a quanto pare ci eravamo già visti ad Hogsmeade per Halloween. Questa è la terza volta che la vedo."
Concluse in tutta calma, sapeva pochissimo su di lei quindi si limitò ad approfondire scherzosamente, giusto per non far capire del tutto quanto curioso fosse.
"Me lo chiedi perché fa parte della storia del castello? O solo per curiosità."
In effetti quello poteva essere anche un buon metodo per sapere qualcosa di più sulla giornalista e magari anche su Trhesy.

PS: 200 ◆ PC: 139 ◆ PM: 141







Mannaggia a me e a quando ho deciso di mettere sta foto con le treccine :ihih: ogni volta che rileggo il post con quella foto accanto il post perde di serietà :ihih:
 
Top
view post Posted on 1/10/2018, 19:26
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:


YsqjDLF

Non se lo fece ripetere due volte; appena terminò la frase, che in qualche modo lo invitava a seguirla, lui la raggiunse con poche falcate. Gli lanciò un’occhiata fugace, attendendo di sapere tutto ciò che poteva dirle su Rowena; ma le informazioni furono molto scarne. Non sapeva esattamente come interpretare la cosa; sapeva così poco di lui, anzi non sapeva quasi niente. Però aveva la battuta pronta e questo giocava a suo favore.
-Solo curiosità- rispose stringendo le spalle. -quella donna mi incuriosisce; è così enigmatica- spiegò.
-In realtà speravo che potessi dirmi qualcosa di più su di lei. Sembrava che ci fosse una certa intesa tra voi, per essere solo il terzo incontro-
Faceva fatica a credere che si fossero incontrati solo tre volte, aveva avuto l’impressione che fossero amici di vecchia data, con delle questioni in sospeso per giunta.
L’entrata del castello non era molto lontana, si vedeva già il grande portone d’ingresso. Allungò il passo distanziandosi da Maurizio ed approfittò di quell’allontanamento momentaneo per lanciargli una frecciatina

-Non so se te ne sei accorto ma ti ha letteralmente spogliato con gli occhi-
Giunta di fronte al portone spinse l’anta di destra ed oltrepassò l’uscio, aperta bene la porta, stese il braccio, invitando il suo ospite ad entrare nella scuola
-Benvenuto ad Hogwarts-
L’atrio era molto spazioso, da un lato troneggiava l’ampia scalinata di marmo, mentre lungo le pareti quadri e armature si alternavano in modo ordinato, intervallate da torce. Considerando che il castello era momentaneamente spopolato per via della festa, solo alcune di esse erano accese, creando una penombra molto suggestiva.
Si diresse verso l’unica porta aperta, proprio di fronte l’ingresso.

-Questa è la Sala Grande- disse entrando nell’enorme salone -è il cuore di tutta Hogwarts. È qui che gli studenti passano la maggior parte del loro tempo, quando non sono in Sala comune, a lezione o a combinare guai da qualche altra parte- il nome “Sala Grande” era più che azzeccato, era enorme, i quattro lunghi tavoli ne percorrevano quasi tutta la lunghezza, ed un quinto –quello dei professori– era visibile sul fondo della sala.
-il soffitto è incantato- aggiunse indicando in alto –ma il cielo che si vede è realmente quello che c’è là fuori-
Il soffitto della Sala Grande era spettacolare, ogni volta che alzava gli occhi verso di esso restava incantata ad ammirare quella magia straordinaria



Le treccine hanno il loro perchè :secret:
 
Top
view post Posted on 5/11/2018, 02:28
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

EMUw7XC
Quel "solo curiosità" lo insospettì un poco, Rowena era evidentemente una persona unica nel suo genere, una di quelle persone che non poteva destare una pura curiosità. Questo tipo di pensiero gli fece anche notare quanto fosse cresicuto mentalmente, lavorare nella polizia lo aveva aiutato molto in tutto ciò, seppure con qualche insuccesso. Ma non era lei il fulcro della questione,quindi si limitò a gettarla sul comico, come era solito fare.
"Beh, dev' essere il fascino delle treccine, ho tastato con mano quanto riescono ad essere provocanti."
La stupida battuta, supportata da un movimento con la mano con cui cercava di lisciare ciò che rimaneva dei suoi capelli, strappò un sorriso anche all'Italiano. Era sempre riuscito a cavarsela con le battute, ma aveva la netta sensazione che con lei servisse qualcosa di più.
Non si era nemmeno reso conto del tempo che passava mentre i due avevano raggiunto il portone di Hogwarts. Se da lontano faceva il suo effetto, da vicino aveva un'impatto completamente diverso, un po' come quando guardi la torre di Pisa dal lato giusto e sembra quasi ti stia per cadere addosso. E il portone era soltanto un piccolo assaggio di quello che Hogwarts celava al suo interno.
"Ma grazie! Non pensavo minimamente di sentire dire questa frase rivolta a me."
Del resto uno come lui non aveva più molto da dire ad Hogwarts, non era mai stato il suo mondo quello e probabilmente non lo sarebbe mai diventato.
Una volta dentro si limitò a dare una fugace occhiata alle pareti, torce e quadri riempivano le parete del grande atrio di Hogwarts, Trhesy si limitò ad andare avanti presentandola come la "Sala Grande".
Un "Wow" gli morì in gola mentre la studentessa descriveva la sala, era effettivamente un luogo di ritrovo, una stanza così grande che riusciva a restituire una sensazione di casa, era perfetta.
Si mise solo per un istante a pensare a dove aveva dovuto studiare lui, era un posto molto carino, ma non aveva niente a che vedere con Hogwarts, sembrava essere lì da sempre, la vera ottava meraviglia del mondo, un gran peccato che i babbani non ne potessero godere.
"Impressionante, persino le pareti trasudano la storia della comunità magica...devo decisamente leggere qualche libro a riguardo."
Era sicuramente un evento, Maurizio raramente aveva voglia di leggerle, il castello lo stava decisamente stregando per non parlare del suo cicerone.

PS: 201 ◆ PC: 139 ◆ PM: 141



 
Top
view post Posted on 6/11/2018, 20:27
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:



scale
Erano poche le persone che riuscivano a tenerle testa; di solito le sue provocazioni suscitavano reazioni ben diverse, eppure Maurizio aveva mantenuto un certo savoir-faire e questo la incuriosiva parecchio. Ora sapeva per certo il motivo per cui lo aveva cercato a fine gara.
-Oh! Questo spiega tutto!- il tono ironico trapelò dalle sue parole e si lasciò contagiare da un sorriso divertito.
La visita guidata nella scuola di Hogwarts era iniziata dal fulcro di tutto il Castello, ma quello era solo il piano terra, era solo l’inizio; ben altri erano i luoghi che avrebbe voluto mostrargli.

-Se ti interessa la storia di Hogwarts posso consigliarti qualche libro. Li ho letti... diversi, ne ho letti diversi- stava per dire li ho letti tutti, ma prima ancora di terminare la frase si rese conto che forse era meglio non esagerare. Quando sentiva la parola ‘libri’ le si accendeva una lampadina nel cervello, ma aveva imparato che non tutti apprezzavano la lettura tanto quanto lei, per cui dopo un’iniziale eccesso di zelo tendeva a ridimensionare la sua euforia.
-Proseguiamo. Da quella parte si va per i sotterranei- aggiunse indicando una piccola scalinata che andava verso il basso -Ci sono le Sale Comuni di Serpeverde e Tassorosso...- la parola Tassorosso venne pronunciata con un certo orgoglio, dopotutto era la sua Casata -...Qualche aula e le cucine. Ma noi saliamo-
Aveva già messo il piede sul primo gradino e, senza indugiare oltre, iniziò a salire aspettandosi che Maurizio facesse altrettanto. In cima, la scalinata si divideva in due rampe, lei proseguì su quella di destra
-Ah! Sta attento! Alle scale piace cambiare- si ricordò di avvertirlo solo in quel momento. Aveva appena finito di pronunciare quella frase quando le rampe che si incrociavano sopra le loro teste iniziarono a muoversi.
Anche la scala che avrebbero dovuto prendere per raggiungere il secondo piano iniziò ad allontanarsi per congiungersi con un'altra scala di chissà dove
-Sarà meglio sbrigarsi- Si affrettò a salire gli ultimi gradini che la separavano dalla rampa in allontanamento, ma alla fine dovette saltare per raggiungerla. Solo allora si voltò per controllare dove fosse Maurizio e gli tese una mano nella speranza che la afferrasse. Non voleva perderlo tra le scale di Hogwarts, se fosse finito su un piano diverso dal suo sarebbe stato complicato ritrovarsi.

 
Top
view post Posted on 19/11/2018, 17:17
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

Owj49dI
Riuscì a strapparle un sorriso, forse il primo vero segno che quel muro fosse effettivamente valicabile. Perché in effetti la studentessa fino a quel momento non era stata altro che quello, sembrava avere innalzato una serie di barriere tra se e il resto del mondo, Maurizio ipotizzò che qualcosa l'avesse profondamente ferita, ma ovviamente non sarebbe stato quello il luogo in cui avrebbe potuto confutare la sua tesi. In effetti Maurzio era sempre stato una calamita per questo tipo di persone, con la sua simpatia lasciava quelle persone disarmate, ogni tanto ripensando a tutto ciò si ricordava di una frase che gli venne detta in Italia: *Tu rendi le persone migliori, non so come fai ma succede sempre!*. Quella frase lo aveva lusingato molto, e ritornava ogni volta che conosceva qualcuno così.
"Oh, sì! Sto recuperando la lettura di recente, mi farebbe molto piacere."
"...da quando sono diventato un Licantropo" avrebbe dovuto dire, ma fortunatamente soltanto una persona era a conoscenza del suo segreto oltre il suo branco, e non aveva il minimo dubbio riguardo a Ecate, lei lo avrebbe mantenuto tale.
Ascoltava a sprazzi ciò che diceva Trhesy, non perché non fosse interessato ma perché ogni tanto si limitava ad osservare estasiato la spettacolarità di quel castello, pur essendo soltanto in due tra le scale quel posto sembrava pullulare di vita, ad ogni angolo un cavaliere o una dama spuntavano dai quadri, alcuni parlavano tra di loro, altri fissavano i due passanti, era incredibile.
Perso nella bellezza del posto sentì soltanto un pezzo dell'ultimo discorso e si voltò per chiedere ulteriori spiegazioni.
"Che c-!?!"
Proprio mentre esponeva il problema la ragazza affrettò il passo, Maurizio ci mise un po' per tornare alla realtà e avere la dovuta reazione, si limitò "a fare la pecora" e affrettare il passo a sua volta, senza un buon motivo. Ma i secondi di ritardo gli furono fatali, gli mancavano gli ultimi gradini quando la scala iniziò a muoversi, ci mise un istante a fare due calcoli e capire che saltare era la sua unica alternativa o non avrebbe fatto in tempo. Trhesy gli porse la mano, ma Maurizio aveva appena tastato con mano quanto fosse cambiato fisicamente. Quando spiccò il salto fu più veloce e forte del solito, sentì i muscoli delle gambe diventare duri come il marmo, come una molla portata al limite. Tutto ciò lo portò a calcolare male le distanze e travolgere la ragazza, prima che entrambi raggiungessero il terreno ebbe l'accortezza di metterle una mano dietro la nuca e abbracciarla, esponendo la schiena contro il pavimento...la ragazza avrebbe notato l'irrealtà di quanto era appena successo?
"Ti sei fatta male?"
Le disse cercando di distogliere l'attenzione dal fatto in se.



PS: 202 ◆ PC: 147 ◆ PM: 163



 
Top
view post Posted on 25/11/2018, 22:00
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:



scale
Le scale erano sempre state una peculiarità del Castello di Hogwarts. La loro imprevedibilità minava il senso di orientamento degli studenti più esperti ed i continui cambi erano tra le cause principali di ritardi e cadute.
Aveva teso una mano verso Maurizio con l’intento di aiutarlo a saltare, considerando che la distanza tra le due rampe continuava ad aumentare, ma egli era rimasto indietro e quando raggiunse l’ultimo gradino la distanza era troppo grande per poter saltare in sicurezza. Sapeva di studenti che si erano rotti le ossa per tentare simili acrobazie
-Asp...- ma la parola le morì in gola poiché l’affascinante straniero aveva già spiccato il volo.
Fu tutto talmente veloce che non si rese neanche conto di quello che era successo. Lui aveva eseguito un balzo, di questo si era accorta, e gli era praticamente finito addosso. In un primo momento aveva pensato di spostarsi, ma i suoi muscoli non reagirono abbastanza in fretta, istintivamente cercò un modo per evitare di cadere, ma venne travolta e non poté far nulla per impedirlo.
Si aspettava di impattare contro il freddo marmo dei gradini da un momento all’altro, ma qualcosa attutì la caduta. Ci mise qualche secondo per realizzare che quel qualcosa era proprio Maurizio.

-Wow! Le sali sempre così le scale o era una scusa per saltarmi addosso?-
Era chiaramente una battuta, buttata lì per sdrammatizzare la situazione. Era inusuale ritrovarsi distesa sulle scale principali del Castello abbracciata a qualcuno che conosceva da cinque minuti, tanto da sentire il bisogno di ironizzarci sopra.
-No, credo di no- rispose alla sua domanda; forse aveva sbattuto un fianco o un gomito (o forse era un ginocchio), ma non ne era sicura -Tu?- era molto probabile che lui si fosse fatto male, visto che era atterrato di schiena, ma nel momento in cui realizzò quanto era appena successo la cosa le parve incredibilmente strana. Non solo aveva compiuto un salto fuori dagli schemi, per quanto aveva mostrato dei riflessi invidiabili; se si escludeva la pessima mira era una prodezza che pochi umani sarebbero riusciti a fare. Approfittò della vicinanza per guardarlo negli occhi, c’era qualcosa di strano, ma non riusciva a capire cosa. Sarebbe stato così semplice leggergli la mente alla ricerca di risposte, ma non sarebbe stato altrettanto divertente.

-Si saranno fati male? Forse è il caso di chiamare qualcuno!- la voce stridula di una dama, che abitava uno dei numerosi quadri, ruppe il silenzio. Agitando freneticamente il suo ventaglio rosso osservava la scena con aria preoccupata.
-Accorro io, mia giovane pulzella!- rispose un cavaliere dall’armatura cigolante col volto coperto dall’elmo. Il prode cavaliere, salito sul suo destriero, cavalcò di quadro in quadro fino a raggiungere la dama col ventaglio. Un cicaleggio si sollevò dalle cornici adiacenti.

-Sarà meglio spostarsi prima che allarmino tutto il castello- sentenziò, tuttavia alzarsi non sarebbe stato semplice, visto che era letteralmente sopra Maurizio. Spostò prima la mano destra sul gradino in alto, puntando poi i piedi su quelli in basso, riuscendo a sollevarsi quel po’ che bastava a piegare la gamba e rimettersi in piedi. Ma la scala sulla quale si trovavano concluse il suo viaggio, agganciandosi al pianerottolo del terzo piano ed il contraccolpo generato fece vacillare il suo già precario equilibrio. Cercò appiglio, ma non servì a nulla; ricadde nuovamente su di lui.
-Oh, scusa-
E come se la situazione non fosse già abbastanza imbarazzante, al coro dei personaggi si aggiunse la voce di un vecchio con uno strano cappello in testa che, dopo essersi affacciato alla cornice proprio sopra le loro teste, li apostrofò con un
-Via di qui! Pervertiti!-



Rido :ihih: non ho mai riso tanto scrivendo un post :ihih:
 
Top
view post Posted on 6/12/2018, 15:17
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

U0HFCMK
Maurizio si era aspettato una reazione di diverso tipo dalla studentessa di Hogwarts che però non sembrava così arrabbiata per quanto appena accaduto, anzi, forse lera riuscito a rompere il ghiaccio in maniera così poco convenzionale.
"Era decisamente una scusa, perdonami non riuscivo più a resisterti."
Disse con un sorriso sornione, se avessero mai dato un titolo di "re dei provoloni" sarebbe stato incoronato più e più volte. Era lieto che la ragazza stesse bene, aveva rischiato di farle male per una stupidata, non se lo sarebbe mai perdonato.
"Con te sopra sto molto meglio!"
Disse continuando a punzecchiarla, voleva capire anche fino a che punto avrebbe potuto spingersi con lei, del resto Hogwarts era enorme, avrebbero avuto molto tempo per conoscersi. Tacque quando i quadri si offrirono di darle supporto, del resto era in una situazione in cui non poteva fare molto. La vide tentare di rialzarsi e fallire miseramente, si resce conto che non pesava molto, almeno trenta o quaranta chili li separavano, eppure sentirla abbattersi sul suo stomaco a peso morto gli mozzò il fiato.
"Ow!"
Senza nemmeno dargli il tempo di replicare un quadro incalzò la scenetta con una frase decisamente ispirata, Maurizio non poté che lasciarsi scappare una sonora risata, del resto lui quì era fuori casa, era lei la studentessa che si era ritrovata con un Ministeriale in quella posizione tra le scale di Hogwarts.
"Nemmeno a te sembra dispiacere molto a quanto vedo."

PS: 202 ◆ PC: 147 ◆ PM: 163


 
Top
view post Posted on 15/12/2018, 19:40
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:



Era una situazione insolita, era la prima volta che le capitava una cosa simile, ma doveva ammettere che non le dispiaceva affatto, anzi era divertente.
L’ammonizione del vecchio stregone del quadro aggiunse quell’ilarità mista ad imbarazzo che strappò una risata a Maurizio ed anche a lei, sebbene si trattenne dal manifestarla apertamente.
L’atteggiamento del mago era curioso e snervante allo stesso tempo; si divertiva a punzecchiarla ed –era questa la parte snervante– incassava a sua volta le frecciatine senza batter ciglio. Sembrava la persona più spensierata del mondo, una di quelle che si lasciava scivolare addosso qualsiasi cosa, eppure era più che sicura che nascondesse qualcosa. Il salto che aveva compiuto era sorprendente e, nonostante la caduta, sembrava non essersi fatto niente. Potevano esserci diverse spiegazioni; la prima cosa alla quale pensò fu anche la prima che venne scartata. Data la stretta vicinanza potè constatare che il suo corpo emanava un tepore piacevole e confortante, inoltre non era abbastanza pallido per cui si poteva escludere l’ipotesi che si trattasse di un vampiro. Quella per i vampiri era una vera ossessione per lei; dopo le vicissitudini con ben due di loro aveva studiato ed appreso quanto più possibile su quelle creature, tanto che, ogni qualvolta vedeva qualcosa di strano ed insolito, pensava subito a loro.
Ma aver escluso una delle alternative non la aiutava a capire; poteva essere sotto l’effetto di una pozione a lei sconosciuta o di un incantesimo, o qualsiasi altra cosa.

Non aveva risposto quando lui aveva insinuato di averlo fatto a posta o di non dispiacersi dell’eccessivo contatto fisico, ma alla sua ultima osservazione replicò con una smorfia.J4j3yKD
Per la seconda volta provò ad alzarsi, ma diversamente da prima decise, volontariamente, di poggiare la mano sinistra sullo stomaco di Maurizio per far leva e riuscire a sollevarsi. Premette la mano più del necessario, caricando tutto il suo peso su di essa e finse di dispiacersi

-Oh scusa! Ti ho fatto male?- il sarcasmo era talmente tangibile che non c’era spazio per i fraintendimenti.
Non ci mise molto a rimettersi in piedi e salì gli ultimi gradini per raggiungere il pianerottolo.

-Vedi di tenere il passo piuttosto!- asserì addentrandosi nel corridoio del terzo piano.
Non aveva intenzione di aspettarlo, non subito almeno. Il corridoio del terzo piano era molto lungo, pieno di quadri, arazzi –come dimenticare il mitico Barnaba con tanto di tutù rosa e scarpette da ballo che veniva rincorso e bastonato dai Troll di montagna– ed armature, ma anche pieno di stanze, dai bagni alle aule.
Nel silenzio che regnava nella scuola il ticchettio dei tacchi sul pavimento echeggiava tra le mura del castello, accompagnando i suoi passi. Attraversò tutto il corridoio, fermandosi solo alla fine di esso. Attese l’arrivo del suo ospite con la spalla destra appoggiata alla parete e le braccia incrociate tra di loro; dietro di se una nuova scala, più larga e più stabile di quelle appena salite.

 
Top
view post Posted on 22/12/2018, 11:59
Avatar

You are not saving this world, you are preparing it for me.

Group:
Dipendente Ministero
Posts:
1,245

Status:



Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

U0HFCMK
Vedere "vacillare" la studentessa che all'ennesimo attacco aveva risposto con una smorfia quasi stizzita gli strappò l'ennesimo sorriso che questa volta però riuscì a soffocare in una semplice smorfia, non voleva che si sentisse troppo presa in giro o l'avrebbe stancata.
La smorfia si trasformò in infastidita quando lei gli mozzò il fiato premendogli con forza lo stomaco, ma finalmente liberi da quella s...piacevole situazione poiché con quel piccolo sforzo Trhesy era riuscita a rimettersi in piedi, pungolandolo con sottile (ma manco tanto) sarcasmo.
Maurizio si mise una mano sulla stomaco e si girò su di un fianco, il sorriso sulla sua faccia era tornato, seppur fingeva ancora un po' di dolore.
"Ho incassato di buon grado. Considerando cos'altro potevi colpire mi ritengo ampiamente fortunato."
Mentre parlava la studentessa gli voltò le spalle per dirigersi sul pianerottolo successivo, rimproverarlo, e dirigersi verso il corridoio successivo. Maurizio attese un'istante prima di sollevarsi, che diamine gli stava succedendo? Non aveva mai fatto così con una donna, che fosse veramente interessato a lei? Non ne sapeva abbastanza per capirlo, avrebbe dovuto indagare e indagarsi più a fondo.
Così si rimise in piedi per poi seguire la direzione che aveva preso la studentessa, salvo fermarsi un secondo per rifilare lo stesso dito medio che aveva rivolto a Daaria alle scale di Hogwarts.
Maurizio si ritrovò in un lungo corridoio dove vide la sagoma di Trhesy sostare alla fine di esso. L'Italiano si diresse verso di lei con passo rapido, del resto stava obbedendo a un suo comando, quando gli si avvicinò abbastanza disse:
"E quindi questi sono i tuoi ultimi giorni a Hogwarts? Cosa farai dopo?"
L'interesse per Hogwarts sembrava improvvisamente scemato, era diventato solo uno splendido contorno.

PS: 202 ◆ PC: 147 ◆ PM: 163


 
Top
view post Posted on 23/12/2018, 18:56
Avatar

Group:
Auror
Posts:
12,394
Location:
Dall’epoca dei miti e delle leggende

Status:


YsqjDLF

Appena vide la sagoma di Maurizio avvicinarsi nella penombra, si discostò dalla parete alla quale si era poggiata e gli fece segno di seguirla su per le scale.
-Pare di si- rispose. Quelli erano gli ultimi giorni ad Hogwarts, gli ultimi giorni di un percorso che avevano reso quel luogo Casa sua -Almeno come studentessa. In futuro chissà- aggiunse stringendo le spalle; non poteva escludere che vi sarebbe tornata sotto altre vesti. -Il dopo è un gran bel punto interrogativo, anche se punto alla carriera di Auror. Praticamente si può dire che ho studiato per quello; sarebbe un gran bel colpo ritrovarmi a fare altro- difficilmente condivideva i suoi piani con delle persone appena conosciute, di solito si teneva sul vago, ma in quel caso le era venuto spontaneo essere sincera fino in fondo. Quelle ripetute punzecchiatine le avevano dato l’illusione di avere un certo grado di confidenza con quel mago.
Tra una chiacchierata e l’altra avevano salito un paio di rampe, ritrovandosi già al quinto piano. Si addentrò nel corridoio che non era molto diverso dagli altri, si distingueva più che altro per i soggetti dei quadri appesi
-Da quella parte si va per la Sala Comune di Corvonero- disse indicando alla propria sinistra -Noi invece andiamo di qua. Voglio farti vedere una cosa- dichiarò accennando un sorriso enigmatico e si diresse dalla parte opposta.
-Tu, invece, che lavoro fai?- chiese mentre raggiungevano una nuova scala, stavolta però si trattava di una scala a chiocciola che li avrebbe portati sulla cima della torre di Astronomia. Quel luogo era significativo per lei, ne era stata attratta fin dal suo primo anno; era una sorta di rifugio, un luogo ricco di ricordi, il suo angolo segreto. Tra tutti i luoghi di Hogwarts probabilmente la cima di quella torre sarebbe stato l’unico a mancarle, più della sua Sala Comune.
-Questa è la torre di Astronomia- annunciò mentre salivano la scala a chiocciola, superando vari piani.
L’ultimo piano della torre era costituito da uno stretto corridoio con delle finestre ad arco ed una porta di legno che portava sulla terrazza, tappa finale della piccola gita.
Una volta fuori indicò alla propria destra
-Quella è la torre di Grifondoro, mentre di là c’è la Guferia- aggiunse indicando da un’altra parte. Infine si avvicinò alla balaustra -E questo è il miglior panorama di tutta Hogwarts- concluse guardando oltra la ringhiera. Il paesaggio era più che altro una macchia indistinta di alberi e profili di montagne che, al chiarore della sera, erano appena distinguibili; ma tra le luci provenienti dal campo di Quidditch e i colori dei fuochi d’artificio, sparati per festeggiare la vittoria della Coppa delle Case, si evidenziava a singhiozzi la bellezza del paesaggio.

 
Top
20 replies since 30/8/2018, 20:31   452 views
  Share